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Autore: Wyrd_    03/08/2009    3 recensioni
Una vacanza natalizia, un gruppo di persone tra loro molto diverse ma anche molto simili, pronti a combattere contro una profezia. La mia prima Draco/Hermione.
Genere: Romantico, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dedicato a Goold_Moon e KiraKira90 a cui voglio molto bene perché mi sopportano e mi aiutano senza dirmi che sono un peso!^^





-Malfoy, il serpente ti ha morso la lingua?-.

Hermione Granger stava sfidando la sorte quella sera invernale e fredda come poche ad Hogwarts. Un leggero venticello in grado di far accapponare la pelle persino a Piton si era alzato e le stelle già alte nel cielo illuminavano quel momento rendendolo molto romantico.

La giovane Grifondoro, vedendo seduto il suo nemico sulla sponda del Lago nero non resistette e dovette correre ad infastidirlo. Purtroppo per lei quest'ultimo non era del parere di litigare, veramente non sembrava neanche in vena di parlare, assomigliava molto ad uno di quei poveri ragazzi che avevano subito gravi traumi infantili ed ora rifiutavano di proferire parola con l'unica differenza che lui non era un povero ragazzo indifeso.

-Vattene- disse Draco con il solito tono altezzoso, ma in qualche modo sofferente.

-Non se ne parla! Per la barba di Merlino non ti ho mai visto così....Umano! Raccontami cosa ti preoccupa-.

La riccia Grifondoro era troppo fiera e testarda per mollare, trovava un certo divertimento nel immischiarsi nella vita del ragazzo e deriderlo proprio come lui faceva con lei, ma in quel momento voleva solo...aiutarlo.

Mai come ora aveva provato così tanta tenerezza verso quel biondo diavolo che da sei anni la importunava continuamente. In cuor suo però Hermione sapeva che lui, più di tutti gli altri soffriva terribilmente a causa dell'affetto mancato dai genitori e dagli amici se così potevano essere considerati.

Gli posò dolcemente la mano su una spalla, lui automaticamente alzò il volto e la fisso, incollò le sue iridi tempestose e ghiacciate in quelle calde e dorate di lei. La Grifondoro non si sarebbe mai aspettata una reazione simile e non seppe come muoversi, cosa dire....una delle caratteristiche di quel ragazzo era proprio quella di sorprenderla in mille modi diversi e mostrarsi visibilmente docile la sconvolgeva internamente.

Si accorse solo dopo che il giovane Malfoy piangeva, non emetteva alcun suono ma dai suoi occhi uscivano calde lacrime che scendevano, scendevano e poi d'un tratto cadevano a terra così improvvisamente, ponendo fine alla loro “falsa” vita.

-Perché piangi? Non fare così finirai col spaventarmi Furetto!-.

Sarcasmo, ecco cosa cercava di fare Hermione solo per far tornare il suo peggior nemico il solito insistente perfettino da prendere in giro. Ma quella non era la serata adatta.

Finalmente dopo svariati minuti Draco parlò ed usò un tono talmente soave e delicato, che se avesse lontanamente immaginato l'effetto avuto sulla ragazza si che avrebbe ritrovato il buonumore.

-Pensavo...Si Granger sono in grado di farlo per tua informazione...- uffa aveva intuito il suo intento, ma almeno un ghigno beffardo era tornato sul suo volto -...a mia madre, al signore oscuro morto, alla mia “famiglia” e questa vita presa in prestito-.

Un espressione alquanto stupita e ridicola si appropriò del volto di Hermione, i due occhi mielati si strizzarono, la bocca si dischiuse formando una piccola O ed un dito si posò sul labbro inferiore, mentre il vento le scompigliava i capelli, rendendola nuovamente oggetto di scherno delle continue prese in giro da parte del biondo.

-Sai Mezzosangue, sembri molto infantile messa così-.

Eccola quella sensazione di tremenda distruzione nello stomaco, come se avesse ingoiato pezzi di vetro ed ora le stessero lacerando le viscere. Sentì le lacrime bagnarle le ciglia lunghe e nere fermandosi come la rugiada sulle verdi foglie al mattino.

Draco capì subito l'errore commesso e subito cercò di migliorare la situazione da lui creata.

-Oh andiamo, sei una Grifondoro, la migliore che io conosca non ti abbatterai così facilmente solo perché una serpe ti ha morso troppo forte!-.

Lei alzò la testa, aprì la mano e gli tirò una leggera sberla in faccia. Non voleva fargli male...semplicemente distrarlo e distrarre se stessa in un qualche modo.

Draco la fissò interdetto prima di porle la grande domanda che tanto gli premeva...

-Perché lo fai? Perché mi aiuti nonostante io ti faccia piangere?-.

Un attimo di silenzio, lungo, interminabile. Il fruscio del vento in mezzo agli alberi rendeva l'atmosfera cupa e triste proprio come le loro anime.

-Perché...credo che al di là della Serpe, o del Furetto, che si nasconda in te....tu sia davvero un bravo ragazzo. Potremmo essere amici!-.

Se ne sarebbe pentita, stava aspettando la critica, ma lui rispose solo con un sonoro sorriso prima di parlare.

-Beh...se il Grifone non ha paura di essere di nuovo morso dalla Serpe...-

Le diede un dolce buffetto in fronte e l'aiutò ad alzarsi proponendole di tornare al castello.

Prima di dividersi per andare a dormire lei lo fermò e gli disse

-Sai cosa ti / ci serve? Una vacanza Malfoy...quest'inverno! Pensaci-.

Poi sparì dietro al ritratto della signora grassa, allegra e sorridente come mai in vita sua!



Continua...







   
 
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