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Autore: syila    13/01/2020    3 recensioni
"Ricordi le tue parole prima che uscissero i risultati dell'esame, vero?"
"Piuttosto bene... Ti avevo promesso un regalo, se fosse stato un bel voto! E... Dato che ti sei diplomato col massimo dei voti sarà un regalo adeguato!"
"Non è esatto." Yura abbassò le palpebre, quando lo faceva i suoi occhi diventavano due affilate schegge di smeraldo "Tu, razza di giapponese doppiogiochista, mi avevi promesso qualsiasi cosa avessi voluto, il vecchio era lì come testimone e può confermarlo!"
"Il vecchio ha sentito che gli hai dato del vecchio..." senza sollevare lo sguardo dal tablet Victor si spostò cercando un'angolazione più comoda sul divano.
"V-victor aiutami! Non startene lì con le mani in mano!"
"Sei proprio un pisciasotto Katsuki! Non sai cavartela da solo? È la tua parola d'onore ad essere in gioco!"
"Yura ha ragione, sei stato tu ad impegnarti, spetta a te onorare l'accordo..." nonostante l'espressione seria e concentrata Yuuri avvertì una sfumatura ironica nella voce del russo.
|Questo extra fa parte della raccolta "Il Sole a Mezzanotte"|
Genere: Commedia, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il Sole a Mezzanotte'
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Una promessa è una promessa!



“Katsuki stai mettendo a dura prova la mia pazienza!”
“Ti assicuro che non è mia intenzione, se solo...”
“Se solo... Cosa? Parla chiaro, detesto i giri di parole di voi asiatici!”
“L-lo farei volentieri, se solo mi lasciassi andare, così potrei allontanarmi dalla balaustra ed evitare di cadere di sotto...”
“Hah! Mammoletta! Ti ho visto cadere dal sottotetto della dacia ed eri ancora vivo! Questi saranno si e no tre metri.”
Il giovane giapponese lo fissò sconvolto da tanta noncuranza; che fossero tre metri o tre piani una caduta era comunque dolorosa, anche per un un Immortale!
Ad ogni buon conto Yura indietreggiò di qualche passo e lo lasciò libero di spostarsi dalla ringhiera che si affacciava sull'open space dell'appartamento al Laktha Center.
Yuuri si rassettò la maglia e i capelli, sgualciti dal rude trattamento, poi prese un lungo respiro prima di cominciare il discorso.
“Ascolta...”
“No, ascolta tu!”
Zittito dalla veemenza del biondino aveva iniziato e concluso la sua arringa in un battere di ciglia.
Era stato il discorso più breve di tutta la tradizione retorica, dall'età classica in giù.
“Lo vedi questo?” Yura gli sventolò sotto il naso per l'ennesima volta l'elegante pergamena “Me lo sono guadagnato a forza di sudore e lacrime, stando sveglio di notte...”
“Anche io sto sveglio di notte, molte persone lo fanno, per lavoro o n-necessità e... Oh... Ok, va bene, chiudo il becco.”
l'interlocutore colse un guizzo assassino nello sguardo del suo omonimo e gli parve prudente evitare pericolose puntualizzazioni.
Sapere della sua natura non aveva mutato di una virgola la carica aggressiva del nanerottolo, che, per inciso, a diciannove anni compiuti era diventato più alto di lui e se si trattava di menare le mani non si faceva certo pregare.
"Ricordi le tue parole prima che uscissero i risultati dell'esame, vero?"
"Piuttosto bene... Ti avevo promesso un regalo, se fosse stato un bel voto! E... Dato che ti sei diplomato col massimo dei voti sarà un regalo adeguato!"
"Non è esatto." Yura abbassò le palpebre, quando lo faceva i suoi occhi diventavano due affilate schegge di smeraldo "Tu, razza di giapponese doppiogiochista, mi avevi promesso qualsiasi cosa avessi voluto, il vecchio era lì come testimone e può confermarlo!"
"Il vecchio ha sentito che gli hai dato del vecchio..." senza sollevare lo sguardo dal tablet Victor si spostò cercando un'angolazione più comoda sul divano.
"V-victor aiutami! Non startene lì con le mani in mano!"
"Sei proprio un pisciasotto Katsuki! Non sai cavartela da solo? È la tua parola d'onore ad essere in gioco!"
"Yura ha ragione, sei stato tu ad impegnarti, spetta a te onorare l'accordo..." nonostante l'espressione seria e concentrata Yuuri avvertì una sfumatura ironica nella voce del russo.
"Bel Mentore sei! Il tuo pupillo è nei guai e tu cosa fai? Guardi l'andamento dei Mercati finanziari!"
"Il Nasdaq è sceso, in effetti potrebbe essere un problema..."
"Victor!"
Seguì un rapido tramestio sulle scale che spinse l'attenzione del padrone di casa dallo schermo all'appartamento; Yuuri aveva fatto la sua mossa ed era scattato in discesa, il tigrotto, dopo un ruggito di frustrazione lo aveva seguito e per accorciare la strada aveva scavalcato la balaustra ed era saltato di sotto, deciso a non mollare la presa.
I due si fronteggiarono per un istante, poi il giovane giapponese provò una finta a destra e scartò invece sulla sinistra riuscendo infine a mettere il divano tra lui e la belva bionda.
"Non scappare e affrontami!"
"Perché non ti accontenti di una macchina nuova come tutti i neo diplomati?" esclamò Yuuri "Vuoi la moto come Beka? V-vuoi fare un viaggio? Vi piacerebbe un mese negli Stati Uniti? In Italia! O magari a Londra! I ragazzi adorano Londra!"
"Fanculo Londra e la macchina nuova! Ti ho già detto ciò che voglio e niente mi farà cambiare idea!"



Come erano arrivati a quel punto?
Era successo la sera prima dell'inizio degli esami di diploma.
La coppia di Immortali, decisa a distrarre il giovane russo dai gravosi impegni scolastici, aveva organizzato una cena e una maratona alla Playstation.
Yuuri, per motivarlo, gli aveva chiesto cosa volesse come regalo e il giovane connazionale impegnato in un truculento combattimento a colpi di machete contro il personaggio di Otabek gli aveva risposto distrattamente "Un morso. Un vero morso da vampiro, cazzo questi dei videogiochi non sono nemmeno capaci di mordere!"
Poi aveva staccato di netto la testa al povero personaggio di Beka.
Victor aveva guardato il suo pupillo e, lui pallido come un fantasma, gli aveva bisbigliato "È il gioco... Adesso è troppo preso, glielo chiederemo di nuovo dopo la consegna del diploma..."

Una volta usciti i risultati ed esauriti i complimenti la domanda fatidica venne formulata ancora, ma la risposta non cambiò: Yura voleva un morso, un autentico morso da un autentico vampiro e alla prevedibile domanda successiva: perché? La spiegazione fu di una sconfortante ovvietà: perché era terribilmente figo.
Si può immaginare con quale disposizione d'animo Yuuri avesse accolto quella richiesta; lui ricordava bene cos'era successo nei sotterranei della dacia di Kamenny, quando era andato ad un soffio dal prosciugare il dispotico ragazzino.
L'esperienza era stata così traumatica che a Victor erano serviti mesi per convincerlo che mordere qualcuno non significava necessariamente ucciderlo, tuttavia, eccettuato il suo Mentore, il giovane giapponese si rifiutava perfino di prendere in considerazione l'idea di saltare addosso ad una vittima ignara e farsi uno spuntino.
Nemmeno avere una vittima consapevole era servito; Lena si era offerta volontaria affinché facesse pratica, ma il suo entusiasmo fujoshi era stato gentilmente rispedito al mittente.




"Allora?"
Il brusco richiamo lo riportò alla realtà; non poteva temporeggiare in eterno.
"Ti sei fatto un'idea sbagliata del morso... N-non è un'esperienza da sballo come si vede nei film, a-anzi è piuttosto fastidiosa!"
Victor aveva usato le stesse motivazioni con lui all'inizio e aveva capitolato dopo cinque minuti, come poteva pretendere di convincere uno come Plisetsky?
Infatti...
"Mi prendi per il culo?"
"N-no..."
"Guarda che il vecchio sta ridendo!"
"Victor, maledizione!"
La risata del russo si trasformò in un lamento quando i due gli finirono addosso e rotolandogli sopra caddero sul tappeto; Yura stanco dei tentennamenti e dei balbettii del suo omonimo aveva spiccato un salto e lo aveva travolto deciso a prendersi il suo premio con le buone o con le cattive.
A questo seguirono dei momenti piuttosto concitati: Yuuri cercava di svignarsela, ma non riusciva a scollarsi di dosso il tremendo ragazzino che lo aveva accalappiato e stretto come una piovra.
"Wao, somiglia ad un incontro di lotta greco-romana." constatò flemmatico l'altro russo dalla sua comoda prospettiva.
"Se... Se riesco a liberarmi dovrai essere tu a scappare!"
"Oh Yuuri, lyubov moy io mi offrirei di morderlo al posto tuo, ma a quanto pare la Tigre preferisce te..."

Però, potremmo fare un lavoro di squadra...

Il giovane giapponese percepì chiara la voce di Victor nella testa ed era piuttosto inusuale, perché volendo tenere fede all'impegno di non sondargli i pensieri né influenzarli in qualunque modo, il suo Mentore preferiva il buon vecchio sistema del dialogo verbale.

Hai un piano? Rispose concentrando l'attenzione su di lui, perché era ancora alle prime armi con la telepatia.

Tu lascia fare a me e assecondami...

"Yurotchka sai che un Immortale appena creato non può disubbidire ad un ordine diretto del suo Mentore?"
"Hah? Sul serio?"
L'incontro di lotta sul tappeto si fermò all'istante e due paia d'occhi si alzarono su Victor; quelli di Yuuri erano così grandi che sembrava uscissero dalle orbite; cosa aveva in mente quel diavolo d'un vampiro?
"Si è una delle nostre convenzioni, se vuoi un morso chiedilo a me e io lo obbligherò a soddisfare il tuo desiderio..."
"E vorrai qualcosa in cambio!"
"Solo accontentarti, visto che ci tieni tanto."
Ci fu un lunghissimo istante di silenzio in cui era perfino possibile sentire le meningi del biondino al lavoro, per un momento il suo omonimo fu sul punto di credere che avrebbe rinunciato, avvertiva il dubbio, l'incertezza; era una scelta combattuta tra la voglia di soddisfare la sua morbosa curiosità e non mettere l'amico in una brutta situazione.



“Chiediglielo.”
“Fai sul serio?” Yuuri strabuzzò gli occhi e produsse una colorita imprecazione in lingua madre. Il perfido felide biondo voleva arrivare in fondo alla questione ed era disposto a mettere a tacere gli scrupoli morali.
“Sei sicuro?” gli fece eco Victor sorridendo sornione.
“Ah-ha! Avanti fallo!”
“Yuuri...” cantilenò mellifluo il russo.
I due Immortali si scambiarono un'occhiata eloquente: Se succede qualcosa a Yura trovati un posto sicuro dove nasconderti, perché non ti darò tregua! Diceva lo sguardo del giovane giapponese.
Yurotchka è in una botte di ferro... Lo rassicurava quello di Victor.
Yuuri sospirò e poi si rivolse al suo omonimo “Ricorda che lo hai voluto tu.”
La sua voce suonava diversa ora vicino all'orecchio, aveva un tono più intimo, basso e modulato che Plisetsky non rammentava di avergli mai sentito usare.
Anzi era un tono impossibile da ricondurre a qualcosa di già sentito; era sensuale, torbido, ipnotico.
Quando si rese conto che produceva anche degli effetti concreti, il suo corpo aveva già smesso di obbedirgli.
Che cazzo succede...
L'esclamazione rimase un'idea inespressa, era partito con l'intenzione di darle fiato, ma le sue labbra rimasero sigillate.
“Hai un talento naturale per l'ipnosi...” Yura poteva vedere il viso del connazionale chino su di sé, mentre il suo sguardo ceruleo lo scrutava con pacato interesse “In questo caso possiamo addirittura parlare di mesmerismo...”
Mesme che? Cazzo io volevo un morso non un lezione di magia per principianti!
Di nuovo le parole di Yura risuonarono solo nella sua mente.
“Il nostro Yurotchka è un soggetto così ricettivo...”
Vedrai come sarai ricettivo tu ai miei calci nel sedere appena sarò in grado di muovermi!
"Ci sta ascoltando?"
"Io credo di si, vero Yurotchka? Adesso ti sistemiamo meglio, vogliamo che tu sia comodo e ti goda questa esperienza... Fino in fondo!"
L'interessato rimase immobile, ma s'intravedeva una luce feroce brillare sotto le palpebre socchiuse.
"D'altronde è indispensabile che la vittima sia rilassata e a suo agio, è un attimo sbagliare e recidere un arteria, il morso è un arte che richiede grande precisione e competenza... Sai dorogoy dovresti ringraziare la testardaggine della nostra Tigre, avrai modo di fare un po' di pratica così!" Victor ammiccò verso il suo pupillo facendogli l'occhiolino e lui abbozzò, gli aveva chiesto di stare al gioco, tanto valeva prendersi qualche piccola soddisfazione sull'indisponente ragazzino "Da dove vuoi cominciare? Il polso? Non è il punto più sensuale, però è indubbiamente il più pratico."
"Qui dove la pelle è più sottile?"
"Esatto proprio all'attaccatura del polso. Non mettere troppa pressione, potresti arrivare all'osso o recidere un tendine..."
Ehi! Smettetela! Smettetela subito di usarmi per la vostra fottuta lezione di anatomia!
Yura sbraitava e si opponeva con tutte le forze, però di fatto erano loro a controllargli il braccio, che tastavano e rigiravano a piacimento.
"Non so... Mi da l'idea che ci sia poco da succhiare, guarda le vene, sono così piccole..."
"Oh e tu hai molta Sete stasera?"
"Non ho ancora fatto colazione!"
"Il mio tesoro affamato!"
Yura fu costretto a sopportare le smancerie dei due piccioncini, che iniziarono a baciarsi incuranti della sua presenza.
Questa va sul Libro Nero, Katsuki sei licenziato!!!
"Allora è meglio il collo" sentenziò Victor quando ebbe finito di fare i suoi comodi col giapponese.
"Aspetta un momento... Lui lo sa?" il tono apprensivo di Yuuri incrementò i timori della Tigre.
"Credo proprio di no! Non è una cosa che spiegano nei film!"
"Forse avremmo dovuto dirglielo... Sai per via dei... Rischi e delle... Conseguenze."
Ehi, che rischi? Quali conseguenze? Eh? Ditemi cosa dovrei sapere brutte sanguisughe che non siete altro!
"Rovinandogli la sorpresa? Ci teneva così tanto! E poi tu avresti un docile servitore diurno disposto a tutto pur di compiacerti..."
Yuuri si sforzò di rimanere serio mentre il suo Mentore parlava, perché immaginava la reazione del suo omonimo, che sentiva tutto senza potersi muovere.

"Uhm... Non so."
"Lyubov moy pensaci! Non contesterà più i programmi che gli sottoporremo e smetterà di vestirsi con quelle orribili stampe animaliers..."
Che hanno di sbagliato le mie felpe leopardate, vecchio?
"Si, ma Beka?"
"Otebek adorerà la versione Plisetsky 2.0, terrà in ordine la casa, cucinerà per lui... Un angelo in pratica!"
"In effetti avremmo tutti da guadagnare nel cambio." Yuuri annuì tutto serio e compreso nella sua parte.
Non ti azzardare Katsuki! Non pensarci nemmeno!
Yura inveiva e minaccia a vuoto, quelle due canaglie non potevano sentirlo e se lo sentivano avevano deciso di fregarsene.
"Vuoi favorire?" offrì il giovane giapponese dopo aver scostato i capelli del ragazzo dal collo.
"Mi tenti Yuuri? Sai che sono debole a certe provocazioni..."
Fanculo! Prova a mordermi e mi ci faccio una collana coi tuoi canini!
Yura fu costretto ad interrompere le sue silenziose invettive, perché il naso di quel dannato succhiasangue si era avvicinato pericolosamente alla gola e lo stava... Annusando?
Sul serio?
Dannazione lo stava annusando come un vino d'annata!
"Ha un profumo delizioso."
"Sa di fragole!"
"Fragole e cioccolato, con un sentore di spezie."
"Non sarebbe Yura senza una punta di piccante..."
I due buontemponi ridacchiarono, mentre l'interessato non aveva proprio niente di cui rallegrarsi: lui aveva ipotizzato un morso-degustazione, giusto per provare il brivido del proibito, per toccare "con mano" quel che c'era di vero nei racconti sui vampiri. Contava sul fatto che il suo omonimo fosse troppo timido e morigerato per spingersi oltre.
Invece la diabolica coppia intendeva usarlo come antipasto, primo, secondo, contorno, dessert, caffè e ammazzacaffè!
"Victor?" all'ultimo il giapponese sembrò avere un ripensamento e la Tigre tornò a sperare "E se... Dovessimo esagerare? Insomma... Mi hai capito."
"Sarebbe un peccato lyubov moy, so che gli sei affezionato. Ma dovremo farcene una ragione. Gli incidenti accadono, gli Immortali ne sono consapevoli. Ti servirà come lezione per la prossima volta. Magari Dimitriy sarà più fortunato..."
"E il corpo?"
"Ci penserà Sergej a smaltirlo e Yakov organizzerà una credibile messinscena, col solito incidente stradale non si sbaglia mai... Nel caso invece dovesse sopravvivere gli faremo un bel reset della memoria; continuerà la sua vita come sempre e la cosa divertente è che potremo farlo all'infinito...
" Ok! Un bel gioco dura poco! Smettetela adesso! Ho cambiato idea! Mi va bene anche l'auto nuova! O... Il viaggio!
Quello scambio di battute aveva minato definitivamente le certezze di Yura, non era andato lì per farsi smaltire dall'ex-galeotto tassinaro!
Non era quello che voleva!
Fermatevi!
Ehi!
No!
No!
NO!




"Hah!"
L'urlo riempì l'ambiente di sgomento e indignazione quando, in perfetta sincronia, la coppia di vampiri gli scoccò un bacio sulla guancia invece di un morso famelico.
In quel momento il potere ipnotico che lo stava influenzando venne meno e Yura, resosi conto di essere libero, spiccò un salto e si catapultò dalla parte opposta del divano.
“Voi! Siete! Due! Enormi! Stronzi!” sbraitò, ma nemmeno le sue urla riuscivano a coprire le grasse risate che si stavano facendo a sue spese.
Si erano presi gioco di lui tutto il tempo!
E lui ad un certo punto ci aveva anche creduto!
“Smettetela di ridere, maledizione!” esclamò paonazzo di rabbia e per dare maggior peso alla sua invettiva afferrò un cuscino e glielo lanciò, centrando in pieno il giapponese e mandandolo al tappeto.
Questo non gl'impedì di continuare a sganasciarsi.
Le risate lo seguirono fino in bagno,
dove si era rintanato per la vergogna di essersi fatto fregare in quel modo da, parole sue, un paio di sanguisughe dilettanti.
“Yura esci...”
“Fanculo vecchio!”
“Yura ti vogliamo troppo bene per pensare di usarti come spuntino di mezzanotte!”
“Katsuki sappi che sto cercando su internet un campo coltivato ad aglio nei dintorni di Pietroburgo, ci scaverò una fossa e ti ci seppellirò quando meno te lo aspetti!”
Uscì solo alcune ore più tardi dietro la rassicurazione che Beka non avrebbe mai saputo niente sull'imbarazzante vicenda e che gli avrebbero comunque regalato il viaggio a Londra.



"Ormai sono saliti sull'aereo, possiamo andare Yuuri..."
"Oh no, io resterò qui finché non lo vedrò decollare e sparire all'orizzonte!"
"Hai paura che Yura abbia cambiato idea e torni a pretendere il suo regalo?" Victor ridacchiò vedendolo annuire gravemente.
Al di là degli ampi finestroni della sala d'attesa le piste dell'aeroporto erano nastri luminosi nel cuore della notte, il volo della British Airways si stava immettendo in quella designata dalla torre di controllo e ormai non c'era più pericolo che la Tigre bloccasse l'aereo tornando sui suoi passi.
"Per un mese sarà qualcun altro a soddisfare i suoi capricci, non invidio Otabek."
"A dire le bugie ti si allunga il naso lyubov moy... Lui ti manca già."
Yuuri lo squadrò e borbottò contrariato poi, senza smentirlo, lo seguì.
"I bambini sono in vacanza, abbiamo la casa a disposizione" suggerì Victor una volta chiusa la porta alle spalle "Dobbiamo approfittarne..."
Il giovane giapponese gli cinse la vita e lo attirò a sé osservandolo languidamente; aveva in mente un programmino niente male "Tutto questo movimento mi ha fatto venire fame."
"Allora è arrivato il momento di stappare quella famosa sacca di Zero Negativo che tenevo in serbo per le occasioni speciali..."
"Io avevo in mente di stappare te, signor Nikiforov..."
"Oh Yuuri, mi piace quando sei così esplicito!"
Non avevano neppure cominciato a spogliarsi che un bussare violento e stizzito li fece trasalire e girare verso la porta.
"Yakov?"
"Yakov è al club insieme a Lena, Sergeji è di turno col taxi stanotte... Chi può essere..."
"Apri vecchio! Apri cazzo o butto giù la porta!"
Victor non fece in tempo a formulare altre ipotesi, la voce era, al di là di ogni ragionevole dubbio, quella del Tigrotto, parecchio inferocito a giudicare dalla violenza dei colpi.
I due si guardarono preoccupati.
"Non è possibile!" bisbigliò Yuuri "Abbiamo visto il suo aereo decollare!"
"Possiamo fare finta di niente..."
"So che siete lì dentro brutte sanguisughe pervertite! Mettetevi qualcosa addosso e venite ad aprire!"
"Diamine ci ha sentito!"
"E lo sentirà tutto il palazzo se continua così!"
La porta si aprì e il tremendo ragazzino venne afferrato e trascinato all'interno.
"Va bene Yurotchka... A meno che tu non abbia un gemello in volo per Londra insieme ad Otabek... Cosa ci fai qui? E dov'è Altin?"
Victor sfoderò il suo miglior sorriso, nonostante la voglia di strozzare il dispotico connazionale; Yuuri faceva capolino dietro di lui con un'espressione costernata.
"C'è stato un guasto!" sbottò Yura indignato "Un malfunzionamento a uno dei carrelli, siamo tornati indietro! Beka è andato a casa a sistemare le valigie e io sono venuto qui."
"Per dircelo di persona? Gentile da parte tua, però la British Airways offre un volo sostitutivo in casi come questi." obiettò timidamente il giapponese, guadagnandosi un'occhiata piena di sussiego da parte del suo omonimo.
"Certo e io ho rifiutato, è ovvio!"
No.
Non era affatto ovvio, perché la coppia si ostinava a fissarlo incredula e lui dovette appellarsi alle sue capacità dialettiche per argomentare quel rifiuto.
"Non capite? È un segno!"
"Un segno?" gli fece eco Victor, assai perplesso.
"Il Destino vuole che tu mi dia quel morso Katsuki!"
"Oh no... No-no... Di nuovo con questa storia..."
"Ehi, dove vai?" esclamò il giovane russo vedendolo retrocedere rapidamente verso le scale che conducevano all'open space "Non ti azzardare a scappare!"
"Aiutami Victor!"
"Smettila di frignare, sei il mio consulente sportivo e i miei consulenti sportivi non frignano!"

Victor si appoggiò placidamente alla balaustra, da dove poteva avere una visione panoramica della baraonda che si era scatenata di sotto; quei due non potevano proprio fare a meno l'uno dell'altro.
Sarebbe stata una lunga, lunga notte.


Fine


⋆ La voce della resistenza ⋆

Ohi-Ohi....Ohi! °-°'

Se pensavate che, una volta scoperta la verità sui nostri vampiri on ice, la Tigre se ne sarebbe stata buona e zitta in un angolo...
Beh! Mi dispiace deludervi, ma la loro strana convivenza non è rose e fiori, anzi si è rivelata molto movimentata!
Gestire la curiosità e l'irruenza di Yurio non è affatto facile, soprattutto quando decile di sperimentare di persona il brivido del Mondo di Tenebra.
Per fortuna i nostri erioi coi denti aguzzi riescono a dissuaderlo e a caricarlo sull'aereo insieme a Beka per una meritatissima vacanza premio post diploma.
Ma quando il diavolo ci mette lo zampino... Tutto ricomincia da capo ^_^
Secondo voi il tremendo biondino sarà riuscito a farsi morsicare dal suo spaventatissimo consulente sportivo?
Tutte le ipotesi sono aperte!
Nel frattempo, in attesa di accumulare nuovo materiale sulla saga vampirica,vi anticipo che in tempi mediamente brevi arriverà anche una mini long che ha sempre i nostri tre pattinatori come protagonisti; niente di sovrannaturale stavolta, promesso... O forse si? °-°
State tonni e a presto!

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Vi segnalo che prosegue il progetto comune molto Omegaverse con Dragonfly: Ama e cambia il mondo ^^



   
 
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