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Autore: ken_wakashimazu    03/08/2009    0 recensioni
Disclaimer: i personaggi del manga "Capitan Tsubasa" sono di esclusiva proprietà di Yoichi Takahashi. Ritiro della nazionale juniores di calcio giapponese, in preparazione pre campionato e in vista del mondiale di categoria. Ne accadono un po' di tutti i colori. Personaggi: un po' tutti...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ed Warner/Ken Wakashimazu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WOKE UP THIS MORNING
- Capitolo 2° -

Arieccoce qua!!
Sono ancora io, fedele reporter delle situazioni che si presentano a 22 allegri calciatori durante un ritiro della nazionale...
Coltivate la sacra arte della pazienza e seguitemi...
Non ve ne pentirete..Forse.

**********************************

Ricordate che bello il nostro arrivo al campus???
E che simpatici i miei amici?? Sì??
Le cose sono due: o io non mi so spiegare, o voi avete letto un'altra ff.
Oppure ci siamo drogati.Tutti.
Cmq.
Il buongiorno, dicevo, si vede dal mattino,e non a caso.
Dopo una nottata trascorsa accanto alla sezione fiati della Filarmonica di Berlino (Hiroshi Jito), che eseguiva Wagner, sono stato accusato (forse ingiustamente) di aver turbato il sonno dei miei tre compagni di stanza, i quali asseriscono più o meno motivatamente che il sottoscritto russa come un trattore...
Ah, beh, dico io, invece Clifford fischiettava un minuetto...Ma glissiamo, passiamo oltre, siamo superiori.
Mi faccio una doccia - la occupo militarmente inneggiando al defunto e compianto generale Yamamoto- di quaranta dico quaranta minuti, tanto ormai la colazione me la sono giocata, e pazienza!!
Scendo tutto bello pulito e profumato, più di una geisha, ed attendo nella hall le istruzioni del mister.
Le quali non tardano ad arrivare:
"Wakashimazu !!!! Ma si può sapere che fine avevi fatto??L'allenamento comincia fra dieci minuti!!!MUOVITI!!!>>
*Sieg Heil mister!*, mi viene da esclamare, e mi trattengo a stento.
Mi dirigo mogio mogio verso gli spogliatoi,borsa in spalla.
La temperatura esterna somiglia molto a quella di Vladivostok (Siberia orientale) in pieno inverno, ma io non mi faccio scoraggiare. Faccio appello a tutto il mio nipponico senso del dovere, ignorando i ruggiti del mio apparato digerente, che per la verità ormai si sta digerendo da solo.
Arrivo allo spogliatoio e vengo accolto da una incoraggiante salva di fischi dai miei amici e compagni di squadra, qualcuno mi apostrofa con parole politicamente scorrette e mi accusa delle peggiori nefandezze, neanche fossi Pol Pot al tempo della Cambogia dei Khmer rossi.
Ignoro il tutto e passo oltre, dignitoso e fiero come il Re Leone in persona.
Quello della Disney, non Batistuta.
Hyuga-kun mi si avvicina da dietro e mi rifila un calcione nelle terga,esclamando:
"Hai consumato tutta l'acqua calda, vigliacco! Questa te la faccio pagare...".
Jito rincara la dose:
"Ah! Non contento di averci tenuto svegli con i tuoi ruggiti da re della savana, adesso ci finisci anche l'acqua della doccia?"
"Cosa Cosa??? Quali ruggiti??!! Questa non la so!!!"chiede un curiosissimo quanto inopportuno Matsuyama.
"Sì, è che Waki-senpai, come dire..." inizia a raccontare Take-chan, che non si tiene mai nulla per sé..E'così generoso!!
Lo placco e gli tappo la bocca, mentre lui si divincola, adducendo al fatto che forse lo sto anche soffocando. Dettagli insignificanti.
Ma purtroppo Jito mi precede e inizia a narrare con dovizia di particolari la mia performance notturna. Come se lui, invece, pure..
Di lì a poco tutti quanti mi prendono allegramente per i fondelli, apostrofandomi con fantasiosi e improbabili nomignoli.
Wakabayashi gognola in un cantuccio, sardonico, e attende l'ultimo momento per portare l'attacco finale (accidenti a lui e a Daitarn 3!).
Da vero e proprio Maramaldo (che uccise un uomo morto, per chi non lo sapesse), aspetta l'attimo propizio per la stoccata:
"Ma non sarà per caso che soffri di adenoidi? Oppure potrebbe essere una leggera deviazione del setto nasale..." insinua, facendo il preoccupato. Come se gli fregasse di altro che di rincarare la dose.
Non lo degno neppure di uno sguardo. Anche se rosico. Da morire.
Mi rinchiudo in un silenzio siderale, fingendo di divertirmi agli scherzi dei miei compadres.
Oddio, alcuni sono carini.
Ishizaki per esempio ha proposto di nominarmi presidente onorario della Metro Goldwin Mayer, la casa cinematografica col leone che ruggisce...
Tant'è.
Andiamo in campo a fermare un po' di palle, cominciando dalle mie, che girano come le turbine di un jet...

*********************************************

"MA CHE FAI STAMATTINA????!!!!"
"CI SEI O CI FAI???"
"VUOI UN CAFFè??"
"Il Signorino si è svegliato male???!!!"
E via così.
Niente da fare. Oggi proprio non ci sono, con la testa.Non mi sento in palla, non sono io.
In compenso, mister "So tutto io" non ne canna una.
Mi avvio verso la panchina col morale sotto i tacchi, lo sguardo fisso ai lacci delle scarpe. Sollevo gli occhi da terra solo quel tanto che basta per leggere il disappunto sulla faccia del mister, e per notare, altresì, bordata finale al mio umore nonché al mio orgoglio, che alcune delle ragazze sono arrivate a vedere i nostri allenamenti.
E c'è, ovviamente, anche *lei*.

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Saranno almeno due mesi che non ci vediamo.
Da che abbiamo rotto.
O meglio. Da che HA rotto.
Già, perché io non è che fossi proprio d'accordo.
La motivazione precisa, fra l'altro, ancora non la conosco. Ma mi ricordava tanto la canzone di Elio e Le storie Tese, "Cara ti amo", non so se avete presente...
Siedo sulla panchina e allungo una mano verso il thermos del tè. Magari, non so, potrebbe farmi bene.
Il mister sembra preoccupato.
"Si può sapere cosa ti prende? Non ti ho mai visto giocare così male. Sei distratto, assente, sembra quasi che del posto in squadra non t'importi nulla!"
Non sa quanto si sbaglia. M'importa eccome. Anche solo per vedere quel pallone gonfiato di Price rosicare un po' lui, per una volta.
"Non mi sento bene, mister. Anzi, se non le dispiace, preferirei ritirarmi."
"Ma sì, vai pure, magari stasera va' meglio...", mi batte una mano sulla spalla, incoraggiante, poi torna a urlare ordini alla difesa e ad impostare l'attacco.
Mentre mi avvio verso le docce, lo sento comandare la formazione per la "catapulta" dei gemelli Tachibana.

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"This is how you remind me
as I really am...
It's not like you,to say sorry,
I was waiting on a different story
This time I've mistaken
for handing you a heart worth breaking
and I've been wrong, I've been down
down to the bottom of every bottle,
These five words in my head scream "are we havin' fun yet"?"
.....Già...non ci siamo divertiti?
Certo. per un anno e mezzo, io mi sono divertito...Così come mi sono divertito a farmi sbattere in faccia la nostra storia, una volta che tu ne avevi abbastanza...Così come mi sono divertito a fare da zimbello agli "allegri compagni di Robin Hood", là fuori, come se non avessi niente di meglio da fare...
O- Amaterazu Sama!!!
Che, essendo una dvinità giapponese, e quindi puntuale come i nostri amati treni, arriva in mio soccorso quando meno me lo aspetto, anche se lo fa a modo suo.
Uscendo grondante d'acqua dalla doccia, cerco a tastoni il mio accappatoio, quando all'improvviso...avete presente la pubblicità della Fiesta?
Non la macchina, la merendina.
Beh, probabilmente a me è successa la stessa cosa..
Mi ha trovato il solito Hyuga, steso a terra, metà dentro l'accappatoio, metà fuori, gelato come un ghiacciolo della Motta (sì, vendono anche in Giappone..ah, il marketing!!!)
"...fai a..erra...KEN...egliati!! Svegliati!!"
La sua voce mi arriva a pezzi e bocconi, come un cd che salta.
"Alzati..che fai lì..Ma sei scemo??"
"Non..non sto.. bene..." farfuglio, confuso.
"Questo lo vedo da solo, specie di pesce persico senza pinne!!Che ti è preso??!!"
"Non lo so...ad un certo punto non ci ho visto più."
"Andiamo bene...Ti accompagno al ritiro e lo dico al doc., okappa??Dai, muoviti, che mica ti posso vestire io come se fossi Cicciobello!!"


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Mentre andiamo all'hotel, comincio a tremare come un idiota. Ho i brividi e batto i denti, ma non è solo per via del freddo.
E' febbre. O-Amaterazu Sama mi ha ascoltato!! A modo suo, ma mi ha ascoltato. Almeno adesso avrò una scusa plausibile per le papere di stamattina fra i pali.


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"Eh, sì, Wakashimazu, hai proprio un bel febbrone!! Mettiti subito a letto, ma prima asciugati bene i capelli, sennò potrebbe peggiorare."
Amaterazu è sempre un po' drastica nell'esaudire le preghiere di noi nipponici.
Pensate che nel 1945, la popolazione femminile pregava perché finisse la guerra, in un modo o in un altro. E Lei l'ha fatta finire "in un altro". Ci ha mandato gli americani a bordo del B52 "Enola Gay", con la Bomba Atomica.
Però la guerra è finita.
Non si può dire che non ci abbia ascoltato.
Ora, non che voglia paragonare un'influenza alla Bomba di Hiroshima, ma a pensarci bene, il calore che emanavo mentre Mark mi aiutava ad infilarmi sotto le coperte non era molto inferiore a quello sprigionato dall'ordigno nucleare.
Il termometro segnava 40 gradi e mezzo.
Perché io, come diceva Pelé nella pubblicità del dopobarba, "Quando faccio una cosa, mi piace farla bene!".
Com'è, come non è, gli altri tornano dall'allenamento che io sono già alla seconda aspirina, e sto sudando e rabbrividendo ad intermittenza, come le lucine sull'albero di Natale.
"Ohì, Waki, allora come va??Ti vedo un po' pallido...", s'annuncia Jito l'alce entrando nella stanza.
"Sì, dai, è vero!" rincara Take-chan : "Non è che ora ce la mischi a tutti quanti?"
Il solito altruista.
Io sono in punto di morte, praticamente ho mandato Lenders a prendere carta e penna per il testamento, e questo cosa dice?
"Non è che ora ce la mischi a tutti quanti?!"
Lo sai che ti mischierei volentieri, se ne avessi la forza? I connotati a suon di schiaffi, ti mischierei!! Se non avessi quel faccino tenero con le guancine tonde e gli occhioni giganti, ti mischierei alla salsa di soia come si fa col Wasabi, specie di "chibi manga" semovente che non sei altro!
Ma pazienza...Myamoto Musashi non divenne il miglior spadaccino del mondo in un giorno!
Chissà perché, ma ora come ora le massime di mio padre mi danno un po' sui nervi...
  
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