“Sei bellissima Herm”
“Anche tu non stai male Ron” sorrise la ragazza entrando nel salotto del loro appartamento, dove suo marito la stava aspettando “Dobbiamo andare a prendere Harry e Ginny prima di andare”
“Lo so” le fece l’occhiolino il ragazzo “Andiamo su o non arriveremo mai”

I due neo-coniugi uscirono di casa e si avviarono verso Grimmauld Place dove li aspettavano i due amici
“Non so come si faccia a vivere in questo posto! Troppi ricordi” commentò Ron osservando il numero 12 apparire dal nulla davanti a loro
“Ad Harry ricorda Sirius e di conseguenza in un certo senso anche Remus e i suoi genitori, la casa di Godric’s Hollow è distrutta quindi…
“Qui può vivere di ricordi” concluse la frase Hermione dopo aver superato l’ingresso quando non correvano più il rischio di svegliare il ritratto della signora Black “E poi finché non si sarà sposato non vuole comprare una casa nuova”
“Ha senso, lo faranno assieme. Come abbiamo fatto noi” le sorrise Ron baciandola dolcemente sulle labbra

“Harry, Ginny! Siamo qui!” urlò poi il ragazzo rivolto verso le scale che portavano ai piani superiori
“Arrivo!” la voce di Harry raggiunse i ragazzi e qualche secondo dopo il bambino sopravvissuto comparve alla loro vista
“Gin! Dai o faremo tardi” la chiamò nuovamente Hermione
“Un secondo!” urlò la ragazza

Dopo qualche minuto, anche la rossa scese le scale e i quattro si diressero in cucina dove li aspettava una passaporta che li avrebbe portati a Hogsmeade. La presero appena in tempo e qualche secondo dopo erano alla cittadina
“Sei sempre la solita ritardataria! Abbiamo quasi perso la passaporta per aspettarti”
“Ma smettila Ron. Siamo qui, no?”
“Si, è davvero strano” commentò il rosso vagando con lo sguardo lungo la stradina che portava al castello di Hogwarts
“È carina l’idea della Mcgranitt di fare un ritrovo di ex studenti visto che sono passati cinque anni da tutto” disse Harry
“Si, hai ragione” concordò Hermione “Sarà una serata particolare. Se dopo anni metti le stesse persone nello stesso ambiente le stesse esatte relazioni interpersonali riprenderanno da dove sono rimaste. E non ne sono passati nemmeno troppi di anni”
“Dici?” chiese Ginny “Siamo tutti cresciuti, le cose sono cambiate”
“Credo proprio di sì” ribatté la mora col suo tono leggermente saccente “Comunque vedremo”

Parlando i quattro erano arrivati alle porte del castello e in un attimo si erano ritrovati nella Sala addobbata a festa. Rimasero per un attimo incantati come se ci stessero entrando per la prima volta, poi vennero subito raggiunti da Luna e Neville
“Ciao ragazzi” li salutò l’ex Grifondoro
“Ciao” risposero loro e Ginny si avvicinò ad abbracciare i due amici di una vita, quelli che erano stati con lei nei momenti più difficili.
“Andiamo a prendere da bere” propose prendendoli a braccetto e allontanandosi dal trio

“Allora Nev, come mai non sei con Hannah?”
“Doveva lavorare. Essere la proprietaria del Paiolo Magico non è una cosa da nulla”
“Cavoli giusto!” esclamò “Almeno c’è Luna che ti ha accompagnato”
“E a te Harry” le fece l’occhiolino lui “Non avrei mai pensato che diventaste semplici amici. Lo hai completamente dimenticato”
“Certe esperienze ti cambiano”
“Certe persone ti cambiano” la corresse Luna col tono sognante che nemmeno con gli anni aveva perso
“Non ho nessuno Luna” le ricordò Ginny “E te che mi dici del ragazzo di cui mi hai raccontato nella tua ultima lettera?”
“Rolf? È molto simpatico, ama viaggiare alla ricerca di creature magiche”
Sia Ginny che Neville non si aspettavano molte più informazioni, nonostante fossero i suoi migliori amici Luna era una ragazza di poche parole, viveva nel suo mondo e per quanto capisse alla perfezione ogni persona e fosse un’ottima osservatrice non parlava molto di sé stessa.
“Su dai torniamo dagli altri” le esortò Neville dopo che ebbero preso da bere

“Eccovi” li accolse Hermione quasi sollevata e i tre si accorsero che alle sue spalle Harry e Ron stavano discutendo con qualcuno.
Fu un attimo, i loro occhi si incrociarono e Ginny capì alla perfezione quello che Hermione cercava di dirle meno di un’ora prima: le riunioni di classe possono riaccendere vecchi sentimenti. Draco Malfoy era lì davanti a lei, il completo nero che contrastava con la carnagione pallida e i capelli biondo platino, e la ragazza non riusciva a muovere un muscolo. Erano cinque anni che non si vedevano e anche lui rimase un attimo paralizzato.

“Weasley, Paciock, Lovegood” esclamò a mo’ di saluto quando si riscosse, inclinando lievemente la testa
“Malfoy” risposero loro
“Weasley quanto tempo!” la salutò anche Blaise con un ghigno malizioso “Sei venuta alla festa con loro?” chiese indicando i ragazzi al suo fianco
“Zabini” gli rispose lei con un sorriso
“No, è venuta con me” rispose Harry che fino a quel momento si era limitato ad osservare la scena
“Non pensavo vi foste rimessi insieme” commentò Pansy al fianco di Malfoy
“Siamo amici, siamo venuti assieme perché nessuno dei due è fidanzato e non ci dispiaceva passare una serata in compagnia” chiarì la rossa
“Come noi” rispose lei guardando Draco per la prima volta senza quell’espressione adorante e alla costante ricerca di attenzioni che la caratterizzava a scuola
“Davvero?” chiese Hermione sconvolta
“Quello che è successo ci ha cambiati tutti, siamo cresciuti. Ho capito cosa volevo dalla vita e cosa invece era un puro e semplice capriccio” rispose lei “Avevo bisogno che i miei migliori amici di sempre tornassero ad essere i miei migliori amici e smettessero di ignorarsi solo perché pensavano che mostrare il legame che li univa li facesse sembrare deboli. Draco e Blaise sono sempre stati legati come due fratelli e mi hanno sempre protetta come una sorellina minore, chiedevo solo che le cose tornassero ad essere così”
“Pansy” la avvisò Blaise con tono tagliente come a consigliarle di smettere di parlare. A Ginny non era sfuggito lo sguardo che si erano scambiati i due serpeverde prima che questi intervenisse: era Draco che stava per scoppiare e Blaise era intervenuto prima che succedesse.
Draco e Blaise si capivano con un solo sguardo. Tra loro c’era una complicità che era cresciuta negli anni e, proprio per il loro rifiuto di mostrare il loro legame in pubblico, avevano imparato a capirsi con mezzo sguardo. Le parole non servivano, l’uno sapeva cosa provava e voleva l’altro in qualsiasi momento. Anche Pansy, loro amica da sempre, pensava che durante gli anni di scuola si fossero allontanati, ignorati, ma non era così. C’erano sempre stati l’uno per l’altro.

“Balliamo?” chiese Luna che come sempre aveva notato per prima le tensioni che erano celate agli occhi di osservatori meno attenti.
Il gruppo di Grifondoro la seguì in pista mentre i tre Serpeverde si allontanavano per prendere qualcosa da bere.
“Vado a cercare Nott” commentò Pansy. Nott era sempre stato molto solitario e non si era mai unito totalmente al gruppetto, ma nonostante tutto c’era un forte rispetto reciproco tra i tre ragazzi.
“Buona fortuna” le disse Blaise, Pansy infatti aveva iniziato a provare un forte interesse per il Serpeverde nell’ultimo anno.

Quando la ragazza si fu allontanata il moro riprese la parola “Mica male la Weasley sta sera” disse
“Non iniziare nemmeno Zab” fu la laconica risposta del biondo
“Eddai Dra, non puoi dirmi che non sei rimasto minimamente scosso. Sai benissimo che io non mi lascio ingannare dalla tua maschera di pietra e so leggere i tuoi occhi e capire cosa ti passa per la testa”
“E allora non dovresti avere bisogno di chiedere, no?”
“Non ne ho bisogno infatti, ma mi piacerebbe sentirtelo ammettere dopo tutto questo tempo”
“Per chi mi hai preso Blaise?”
Il moro si limitò a scuotere la testa e portare alla bocca il bicchiere di Whiskey incendiario mentre il ragazzo di fronte a lui faceva lo stesso cercando di non incontrare i suoi occhi.
“Non hai più nessuna scusa per nasconderti” gli ricordò dopo qualche secondo il ragazzo prima di cambiare completamente argomento

Intanto sulla pista da ballo Luna stava osservando i movimenti della sua migliore amica, non avrebbe mai parlato di sua iniziativa ma voleva capire a fondo cosa la ragazza provasse.
“Luna, smettila di fissarmi” sbottò Gin quando si rese conto che non sarebbe riuscita a sopportare la cosa ancora a lungo “non è per nulla vero quello che stai pensando”
“Come sai quello a cui sto pensando?” le rispose lei senza cambiare espressione
“Sei la mia migliore amica, so che stai cercando di capire che effetto mi abbia fatto rivedere… Malfoy, ma io sto bene. È acqua passata”
“So che non l’hai completamente dimenticato, o che comunque nel rivederlo sono riaffiorati vecchi ricordi e sentimenti” ribatté la bionda con tutta la schiettezza per cui era famosa “Non voglio costringerti a dirmelo, vorrei solo che riflettessi su cosa vuoi fare”
“Vorrei continuare a ballare con i miei amici e divertirmi” rispose la ragazza anche se sapeva benissimo di star evitando la domanda della sua migliore amica
“Non hai più nessuna scusa per nasconderti” le disse però Luna ignorando la sua ultima frase per poi prenderla per una mano e farla volteggiare tornando a ballare come se niente fosse
“Andiamo a prendere qualcosa da bere” le propose la rossa alla fine della canzone

Le due si avviarono a braccetto fino al tavolo delle bevande e si servirono da bere
“Allora Weasley, come ti vanno le cose?” una voce decisamente conosciuta le fece voltare
“Tutto alla perfezione Zabini, non so se hai saputo ma sono entrata nelle Holyhead Harpies”
“Si avevo sentito una notizia del genere” fece lui facendo un gesto con la mano come se fosse una cosa di poco conto “Quindi ora vivi in Scozia?”
“Si, ho preso una casa con altre quattro delle ragazze” rispose lei
“Ho un biglietto assicurato per la tribuna d’onore, vero?” le chiese allora il ragazzo con un ghigno sul volto
“Non so cosa ti faccia credere di essere degno di questo enorme onore” rise Gin fingendosi indifferente, poi dopo qualche secondo durante cui l’espressione di Blaise si stava già facendo oltraggiata gli fece l’occhiolino dicendo “La prossima partita è il 25”
“Così va molto meglio, stavo iniziando a preoccuparmi” esclamò lui soddisfatto “Posso portare un più uno?” chiese poi e a quelle parole Luna scoppiò a ridere e Gin gli lanciò un’occhiataccia, poi si riprese subito e disse
“E non mi dici chi è questa ragazza del momento?”
Blaise stette al gioco e rispose “Ha dei lunghi capelli lucenti biondo platino, la carnagione chiara e degli occhi plumbei e profondi” Luna non riusciva più a smettere di ridere e Ginevra scuoteva la testa esasperata

In quel momento Draco li raggiunse dicendo “Mi stavo chiedendo dove diavolo fossi finito, ti stanno cercando persino Pansy e Theo”
“Oh buongiorno signorina Malfoy” gli rispose Blaise facendo soffocare Luna con la sua bibita e questa volta anche Gin non riuscì a trattenere una risata “Ecco Gin amica mia, ora posso presentartela”
“è un piacere conoscerla signorina Malfoy” rise Gin mentre lo sguardo di Draco si faceva sempre più confuso e arrabbiato con l’amico nel tentare di capire la sua ultima trovata
“Be’ ora dobbiamo andare, vi lasciamo alla vostra serata” decise Gin prendendo sottobraccio l’amica e allontanandosi verso la pista dove Ron e Hermione stavano ancora ballando e lì vicino Harry e Neville chiacchieravano tranquillamente

“Ciao ragazzi”
“Oh eccovi!” esclama Harry “Dov’eravate finite?”
“A prendere qualcosa da bere, poi ci siamo fermate a chiacchierare” rispose Gin
“C’è molta gente che non vediamo dalla fine della scuola” continuò Luna e a quel commento Neville capì con chi dovevano essersi fermate a parlare le ragazze e sgranò gli occhi, poi disse
“Gin mi concedi un ballo?”
“Certo” rispose lei con un sorriso accettando la mano che il ragazzo le porgeva

Mentre ballavano il ragazzo trovò il coraggio di chiederle se fosse con Malfoy e lei rispose
“Certo che no! Eravamo con Blaise”
“Come sta?”
“Sempre il solito” rise la rossa scuotendo la testa
“E Draco come sta?”
“Non ci ho parlato ti dico, comunque penso bene, Blaise non ha detto nulla che faccia pensare il contrario”
Era arrivato il momento della domanda scottante e Neville non si fece tanti problemi a farla, con la rossa aveva sempre parlato schiettamente di tutto, era una delle poche persone a cui non aveva problemi di rivolgersi in qualunque modo “Te come stai?”
“Bene” gli rispose lei “Te l’ho detto anche a inizio serata e quando ci siamo visti l’altro giorno”
“Sai cosa intendo” le fece notare Neville scurendo leggermente lo sguardo in segno di rimprovero per il suo cercare di evitare certi argomenti
“Oh andiamo Nev, se non vuoi che io eviti di risponderti non devi farmi domande di cui non conosco la risposta” gli rispose allora Gin schietta “E ora raggiungiamo Harry e Luna, ci stanno aspettando”

Ginevra ballò ancora con Harry e poi con tutti i suoi amici assieme fino a che, stanca e accaldata, non decise di andare a fare un giro nel parco del castello. Camminava lentamente guardandosi attorno e ricordando gli anni passati lì, le avventure vissute con gli amici quelle belle e quelle più brutte, non recriminava nulla perché sapeva che tutto quello che era accaduto faceva parte di quella donna che era ora, una donna di cui dopotutto era soddisfatta. Quando arrivò sulle sponde del lago nero si sedette e chiuse gli occhi assaporando la brezza fresca che le lambiva le guance e l’odore dell’acqua che le giungeva alle narici, odore di casa.

Dopo una quantità di tempo indefinibile passata in quel modo una voce la raggiunse da dietro dicendo “Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi. Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente, l’incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po’ di sé, a scoprire pian piano quel che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accettarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature o le battute. O forse accade perché doveva accadere. Perché le anime son destinate a trovarsi, prima o poi”
Al sentire quelle parole aprì gli occhi di scatto e si voltò a guardare il ragazzo in piedi al suo fianco
“L’hai letto davvero?” gli chiese
“Li ho letti praticamente tutti” sorrise lui sedendosi al suo fianco
Spesso Ginevra aveva parlato della sua passione per i libri di Coelho e gli aveva citato alcune frasi, ma essendo un autore babbano ovviamente lui non lo conosceva. Dopo che si erano allontanati aveva provato a cercarlo e iniziato a leggerlo e aveva capito perché alla ragazza piacesse tanto.
“Avevo ragione?” chiese lei con un sorrisetto compiaciuto
“Avevi ragione” rise lui divertito dall’espressione della ragazza
Rimasero a lungo in silenzio, seduti uno a fiano all’altro. Tra loro le parole erano sempre state superflue, si parlavano con gli sguardi e i gesti e nulla aveva più valore di questo. Ad un certo punto Draco si voltò verso di lei e le chiese il permesso con lo sguardo, lei glielo concesse e così si avvicinò di più, appoggiò una mano sulla guancia della ragazza e poi portò le sue labbra su quelle di lei. Il bacio dapprima dolce si fece quasi subito carico di passione e desiderio.
“Mi sei mancata” le sussurrò il ragazzo sulle labbra
“Mi sei mancato anche tu” rispose lei “Ma magari non dobbiamo mancarci più” trovò il coraggio di aggiungere dopo qualche secondo e Draco sorrise e riprese a baciarla come a sancire quella promessa.

Hermione: https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTRTdFxygkvXO-a29wZdIBI6FelBj_-RtZA3CVAH1jYQN7kx-YG
Ginny: https://ae01.alicdn.com/kf/HTB1rVujN4TpK1RjSZFKq6y2wXXaH/Lungo-in-rilievo-Abiti-da-ballo-2019-di-Lusso-Vestidos-De-Gala-Sexy-Backless-Con-Scollo.jpg
Pansy: http://babywhatsup.com/wp-content/uploads/2015/03/cena-di-gala-crociera-15-1024x768.jpg
Luna: https://www-s.mlo.me/upen/vs/tb2014/tb201405/tb20140519/16803641-0502-4614-b904-b6eb7a4be595.JPG
Harry: https://archzine.it/wp-content/uploads/2018/02/idea-abito-cerimonia-uomo-grigio-panciotto-papillon-grigio-camicia-bianca.jpg
Neville: https://mosaic03.ztat.net/vgs/media/catalog-lg/PI/92/2A/01/CK/11/PI922A01C-K11@20.jpg
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Blaise: https://image.dhgate.com/0x0/f2/albu/g3/M01/6B/CD/rBVaHVbeQAyAbqfTAACabKLESb0186.jpg
Draco: https://i.ebayimg.com/images/i/122686986672-0-1/s-l1000.jpg