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Autore: Iuccy_97    19/01/2020    2 recensioni
-Anche lui lo amava. Tutti si amavano in quella famiglia, per le stelle di Kuna! Ma questo gli ha impedito di essere ucciso, ucciso, dal suo stesso figlio?-
-Poe, [...] lei non era tua madre.-
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn, Poe Dameron, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE
----SPOILER DA STAR WARS IX: L’ASCESA DI SKYWALKER----
Se non l’avete ancora visto, andate a pentirvi, mettetevi in punizione in un angolo e provvedete a rimediare subito.
 
 
 
 
 
 
Poe non si era subito informato sulla morte di Kylo Ren. Aveva ritenuto che non fosse il momento adatto, fino alla fine dei festeggiamenti per la vittoria, infierire su un dettaglio così piccolo come il destino del leader supremo. Rey era inoltre ancora un po' scossa e aveva spiegato velocemente una strana storia piena di Sith, statue gigantesche e spade laser teletrasportate. Un racconto che forse non si era nemmeno sforzato di capire, ancora troppo sconvolto dalla morte di Snap e degli altri.
Come generale della resistenza, aveva ancora troppo da fare per potersi fermare, per dare un abbraccio a Karè, parlare con Rey e Finn, addirittura contattare suo padre.
Poi, una sera, era finalmente riuscito a prendersi una pausa e si era allontanato dalla base in compagnia degli amici. Finalmente immerso nel silenzio e nella tranquillità, si sedette su una radice di un grosso albero e, appoggiando la schiena al tronco, chiuse gli occhi per assaporare il momento. Anche BB-8 era rimasto alla base a ricaricare le batterie e ora l'unico rumore era la risatina soffocata di Rey per qualcosa che Finn le aveva detto.
Prese un bel respiro, rilassando le spalle. Erano anni che aspettava quel momento: essere in compagnia di amici a godere del dolce tepore della sera, immerso nella foresta che gli ricordava casa.
Non poté fare a meno però, di ricordare tutti coloro con cui aveva sognato tutto ciò.
Suo padre, che aveva intenzione di andare a visitare entro pochi giorni. Sua madre, che lo aveva appassionato al volo. Snap, il suo commilitone, il suo amico.
Deglutì lentamente. Ancora non poteva darsi pace per la sua morte. Lui avrebbe meritato di vivere quel momento. Lui, con Karè e i figli che desideravano avere. Riuscì a immaginarsi due maschietti che si rincorrevano proprio lì, in mezzo a quegli alberi, versioni in miniatura del bonario pilota, ridendo e gridando. Ma quei bambini non sarebbero mai esistiti.
La mascella si irrigidì e sentì una lacrima iniziare a formarsi sotto le palpebre chiuse.
Qual era la differenza tra lui e Wexley? Perché lui aveva meritato di sopravvivere? Non aveva famiglia, non aveva beni. Pochi avrebbero pianto la sua morte. Leia, una delle poche persone che forse lo avrebbe compianto, era mancata troppo presto. Anche lei, senza vedere la sconfitta del primo ordine, la vittoria della libertà nella galassia, tutto ciò per cui aveva combattuto.
-Ehi, Poe, tutto bene?- chiese Finn in quel momento, distraendolo dal filo dei suoi pensieri.
Il pilota aprì di scatto gli occhi e allentò i pugni che, si accorse in quel momento, aveva stretto talmente forte da trovarsi i palmi bianchi.
-Sì... Stavo solo...pensando.- rispose, tirando su col naso.
-Cerca di rilassarti ora. Sono settimane che non ti prendi un minuto di pausa.- lo ammonì dolcemente Rey, porgendogli una birra di bassa qualità. Con la fine della guerra, la resistenza aveva ripreso i rifornimenti senza badare ai razionamenti. Questo comprendeva, per la gioia di tutti, abbondanza di alcol.
Poe si allungò per prendere la bottiglia e poi iniziò a giocherellarci, pensieroso.
-Dicci, generale, cosa passa per la tua testa?- ridacchiò Finn, sedendoglisi di fronte a gambe incrociate.
-Stavo pensando a Leia.- ammise l'uomo, prendendo poi un sorso.
Gli amici non risposero, per cui si sentì libero di proseguire.
-Perché voi Jedi...non morite? Cioè, che fine fa il vostro cadavere?-
Rey lo fissò confusa e sorpresa dalla domanda.
-Beh... Diciamo che il nostro spirito ritorna alla Forza. E dato che tutte le cose sono collegate, anche la carne è...-
Poe la interruppe.
-Come fate? Senza un corpo da cremare? Cioè, come facciamo ad onorare la sua memoria?-
Stizzita, la ragazza posò la bottiglia.
-È attaccamento materiale restare legati a lei in questo modo. E i Jedi lo rifiutano. Non ti basta sapere che è nella Forza e sarà con te ogni momento della tua vita!?-
Mente Finn seguiva intimorito il discorso, il pilota tornò ad appoggiarsi all'albero.
-Che ti prende?- chiese a quel punto il giovane.
-È che...-
Poe si fermò, come se stesse cercando le parole giuste.
-Pensavo di organizzare un funerale con tutti i riti che meritava. Pensavo di avere tempo. Che quando fossimo tornati dalla battaglia avrei potuto...-
-Si è unita alla Forza nel momento in cui è morto Ben.- completo per lui la ragazza -L'ho percepito.-
L'uomo restò immobile, a bocca aperta. Quando riprese a parlare, balbettò leggermente.
-Come...se lo avesse aspettato?-
Rey ciondolò la testa.
-Più o meno.-
Il pilota emise un verso frustrato e in un solo lungo sorso finì la birra.
-Ehi, Poe, calma! Sai che con noi puoi parlare! Che ti prende adesso?-
La Jedi lo fissava allibita.
-Lui... Lui non la meritava. Era la madre migliore del mondo e lui come l'ha trattata?-
Capendo a cosa si stava riferendo, la ragazza sbottò.
-Ben era buono! Aveva solo bisogno di ritrovare...-
-Ben? Ben!?-
Poe scattò in piedi, lasciando cadere a terra la bottiglia.
-Come puoi chiamare così quel mostro?-
-Mostro? Tu nemmeno lo conoscevi!- esclamò Rey, alzandosi a sua volta.
-Ragazzi, perché non ci diamo una calmata?- mormorò piano Finn, afferrando entrambi per i polsi.
-Io non lo conoscevo? Lo conoscevo da quando era nato. Io c'ero quando ha distrutto interi pianeti, fatto strage di giovani innocenti, distrutto il cuore di sua madre! E tu? Tu dov'eri quando noi affrontavamo tutto questo?-
-Poe!- lo richiamò a quel punto l'ex strormtrooper, tirandosi in piedi e facendolo indietreggiare a forza di qualche passo.
Rey rimase invece immobile a fissarlo, ferita.
-Tu... Non ci hai mai parlato. Non sai cosa ci fosse dentro di lui.-
Ribellandosi alla presa dell'amico, il pilota si voltò e fece qualche passo per scaricare la rabbia.
-Non pensare che questo possa giustificarlo.- borbottò poi, tra i denti.
-Poe, adesso basta. Non vedi che ti comporti da stronzo?- lo riprese ancora Finn, posizionandosi tra i due, come per evitare lo scontro fisico.
-È la verità. Dimmi, tu che sei cresciuto lontano dalla tua famiglia. Credi davvero che mai perdonerai il Primo Ordine per quello che ti ha fatto? Per averti strappato alla tua casa, alla tua vita e averti trascinato in tutto questo?-
Finn si irrigidì.
-No. Probabilmente no.- rispose lentamente.
Alla faccia compiaciuta di Poe rispose però con un movimento secco delle braccia.
-Ma non posso dare la colpa a Kylo Ren. Lui è stato incastrato in questo ingranaggio come tutti noi. La colpa è di Palpatine, di Snoke!-
Il pilota scoppiò in una risata isterica.
-Ma certo. Quindi, dopo tutto quello che ha fatto, Kylo sarebbe un eroe? Perché all'ultimo istante ha fatto una scelta giusta? Che avrebbe dovuto fare anni fa?-
-Poe, non sto dicendo che non abbia colpa...-
-Lo spero proprio. Perché in questa guerra gente è morta e non verrà mai ricordata. Abbiamo invece intenzione di ricordare lui come un eroe?-
-Lui è riuscito a fare una scelta che pochi avrebbero saputo fare!- sbottò a quel punto Rey.
Poe la fissò, scuola testa.
-No. Lui ha rimediato ad un suo errore. Un errore che ha rischiato di distruggere la galassia!-
-E non è quello che tutti facciamo? Cerchiamo di risolvere i nostri guai.- rispose la Jedi.
-Tutti facciamo degli errori, Rey, ma alcuni sono più grandi di altri. E se c'è una giustizia da qualche parte, spero che impedisca di ripeterli.-
Finn fece una risatina soffocata.
-La giustizia non passa da queste parti da parecchi anni.-
Rey sospirò, cercando di recuperare la calma.
-Ascolta Poe, tu non sei arrabbiato per Ben, proietti su di lui quello che provi. Ce l'hai detto tu prima, stai pensando a Leia. Quindi, qual è il problema? Perché te la stai prendendo tanto adesso?-
Poe respirò profondamente, cercando a sua volta di riprendere il controllo. Sapeva di starsi comportando nel modo sbagliato.
-Lui non la meritava. Leia. Era una donna troppo buona. Doveva avere un figlio diverso.-
Finn gli si affiancò a piccoli passi.
-Leia amava Ben, nonostante tutto. Era sua madre, faceva tutto quello che le madri dovrebbero fare.-
-Non è questo il problema.- riprese il pilota, ignorando lo sguardo dell'amico -Avete mai pensato a quello che lei e Han hanno vissuto? Il proprio figlio che scappa, passa al lato oscuro, nella guerra si schiera dalla parte opposta, anzi, non solo, è a capo del tuo nemico. Pensate che l'amore basti? Pensate che sia facile organizzare le azioni militari sapendo che il tuo obiettivo è uccidere tuo figlio?-
I due non risposero. Finn, con lo sguardo basso, si risedette e prese un sorso dalla propria birra.
-Voi non l'avete vista. Tutte le volte che ha pianto. Perché pensate che Han sia andato via?-
Nessuno disse nulla.
-Forza, rispondete. Perché Han se n'è andato? Lo sapete?-
Poe scrutò i due amici.
-Perché non voleva avere responsabilità. Non voleva decidere della vita o della morte del figlio. Ha preferito tornare a fare il contrabbandiere, vivere staccato da questa guerra. Anche lui lo amava. Tutti si amavano in quella famiglia, per le stelle di Kuna! Ma questo gli ha impedito di essere ucciso, ucciso, dal suo stesso figlio?-
-Poe, ti prego, basta adesso.-
Rey distolse lo sguardo, in lacrime.
-No, Rey, mi dispiace. Mi dispiace, ma ne ho passate abbastanza da imparare a dire subito tutto. Non ci sarà un altro momento. Quindi, ecco qui: non lo perdonerò mai per quello che ha fatto a tutti noi. E se siete persone migliori di me, se pensate di essere in grado di accettarlo, bravi. Non so che dirvi. Ma non dovete confondere la guerra con la sua vita. Ha distrutto me. Ha distrutto tutto ciò che reputo sacro. Per me ha chiuso anni fa.-
-Stai esagerando Poe.- lo richiamò la Jedi a quel punto, posizionandosi di fronte a lui.
-Ti dico una cosa e so che non ti piacerà. Lei non era tua madre. Fine. Non puoi parlare in questo modo di lei, non puoi giudicare il suo legame con Ben. Perché non sei suo figlio, non hai alcun diritto. E che tu sia stato una delle persone più legate a lei... questo non cambia le cose. I genitori non si scelgono.-
Poe si arrestò e per un secondo, nella foresta tornò a regnare il silenzio.
-Hai ragione.- rispose poi, impassibile -Forse nemmeno io la meritavo.-
Finn sospirò.
-No... Non era questo quello che intendeva.- cerco di mediare il ragazzo, alzandosi nuovamente in piedi.
-No, ha ragione. Che differenza c'è tra me e Kylo Ren? Anche io ho ucciso, anche io sono stato a capo della mia fazione. Ho... ho addirittura guidato un attacco suicida che ha quasi messo in ginocchio la resistenza. Persone che si fidavano di me...- il pilota ridacchiò istericamente.
-Poe, non era questo quello che intendevo.- cercò di rimediare Rey, avvicinandosi e cercando di posare una mano sul suo braccio.
Lui indietreggiò, sfuggendo alla sua presa.
-No. Se avessi avuto i mezzi... un legame con la Forza, la potenza militare... Cosa mi avrebbe impedito di diventare come lui?-
-Stai scherzando vero?- esclamò Finn, guardandolo stupefatto.
Il pilota diede le spalle agli amici e lentamente abbassò la testa, appoggiando una tempia contro la dura corteccia dell'albero.
Quando era piccolo lo aiutava a rilassarsi. Ma non era su Yavin IV, quello non era un albero della Forza. Nulla lo avrebbe aiutato in quel momento.
Sospirò. Sentiva la faccia arrossata dalla rabbia e le lacrime che ricominciavano a formarsi agli angoli degli occhi.
Doveva andarsene, non poteva esplodere lì. Rey e Finn non centravano nulla ed aveva già esagerato a sufficienza.
Ignorando le voci degli amici, si raddrizzò e fece due passi verso la piccola cassetta refrigerata contenente le birre.
-Cosa fai adesso?- chiese Finn.
-Devo pensare.- rispose stizzito il pilota, prendendo dal collo due bottiglie e portandole in grembo.
Poi si allontanò a passo spedito.
 
 
 
 
Angolo autrice
Buona sera! State bene? Avete guardato “L’ascesa di Skywalker”? Che ne pensate? Posto che io dovrò guardarlo un’altra volta (ma non ho ancora avuto tempo!) per capirlo tutto, ecco, finalmente ho esternato tutto ciò che ho provato il 18 dicembre.
Posto che il personaggio di Kylo Ren secondo me è ben strutturato ed ha un arco narrativo molto interessante, vorrei schierarmi contro la scena del bacio finale. Perché, a mio personalissimo parere, si poteva evitare. Questo non perché non sia del partito Reylo, ma più per il significato simbolico che il bacio può assumere. In tutta la narrativa il bacio è considerato il premio per l’eroe (così come la mano della principessa, ecc.) ed è difficilissimo svicolare da questo retaggio teorizzato da Propp (Morfologia della fiaba, funzione XXXI, “L’eroe si sposa e sale al trono” – Matrimonio).
Questo però conduce a pensare che Kylo sia l’eroe, colui da ricompensare, la persona che ha il merito di aver risolto il conflitto. Tutto ciò è verissimo, d’altra parte però, è lui stesso ad aver iniziato tutto questo patatrac. Il mio senso di giustizia mi dice che in lui colpe e meriti più o meno si equivalgono.
E chi meglio di Poe per esprimere questo mio punto di vista? Lui è stato sempre vicino a Leia e alla famiglia Skywalker in generale. Ha vissuto in prima linea ciò che le azioni di Kylo hanno portato sia nella famiglia che nella galassia.
Ho scelto di non usare Rey perché mi sembra un po’ troppo di parte, troppo affezionata a Ben. Non che sia sbagliato, loro si capiscono alla perfezione, ma ciò non significa essere in grado di giudicare oggettivamente.
Comunque, giustifico abbastanza la rabbia di Poe: ha perso colei che considerava come una seconda madre, a cui non può nemmeno dedicare una cerimonia per aiutarsi ad accettare il lutto; è stato costretto a prendere le redini della resistenza all’improvviso, a poca distanza dalla sua tentata ribellione e l’ha portata in una missione potenzialmente suicida; ha perso Snap, uno dei suoi amici più fidati (se non l’avete ancora fatto, leggete i fumetti “Poe Dameron issues”). Ha bisogno di elaborare tutto questo e forse il modo migliore è trovare un colpevole. Kylo è la persona giusta per questo scopo.
Come avevo già affrontato nella fic “Somiglianze” (questa si chiama Differenze eheheh), trovo Ben e Poe molto simili. Alla fine di questa storia, Poe capisce di essere anche lui un potenziale Kylo: entrambi cambiano famiglia, entrambi sono molto bravi nel loro campo e hanno un buon potere militare. Poe è dalla parte dei “buoni” perché è stato sufficientemente fortunato da passare sotto l’ala di Leia, mentre a Ben è capitato Snoke.
Quando capisce di non poter condannare del tutto Kylo, Poe va in tilt. L’odio che ha accumulato negli anni e che impersonava in Ben non ha più vie di fuga e il nostro pilota non capisce più che fare. Si prenderà una bella sbronza, tornerà su Yavin, continuerà la sua vita e piano piano riuscirà a collaborare con tutto quello che è successo. Ma è un processo molto lungo, ci vorrà del tempo e il giusto supporto.
Spero che vi sia piaciuta questa storia! Grazie per essere arrivati fin qui e buon tutto!
Saluti!!:)
   
 
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