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Autore: lagertha95    21/01/2020    9 recensioni
One Shot senza pretese scritta per la Wordwar su Il giardino di EFP, su sfida lanciata da LadyPalma. Dramione.
Hermione e Draco si sa, sono una coppia sempre pronta ad esplodere.
Solo che questa volta il nostro caro serpeverde si è comportato peggio del solito, tramando di nascosto e comportandosi come quando era un ragazzino.
Riuscirà Fred Weasley (ancora vivo dopo la Seconda Guerra Magica) a portare i due al confronto?
Dal testo:
[...] “Una volta, parlando di lui, lo hai definito il tuo gezellig[...]gezellig significa chi o ciò che dà agio, intimità, senso di accoglienza. Se con lui ti senti al sicuro, perché non gliene hai parlato?” [...]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Buongiorno a tutti/e!
Eccomi qua, con una nuova Dramione senza pretese che ho scritto per la WordWar su Il giardino di EFP, sfidata da LadyPalma che mi aveva imposto tre prompt:
1) 
Situazione: A e B hanno un litigio importante che li porta a dividersi (se definitivamente o poi si riappacificano è a tua scelta)
2) Canzone: City of blinding lights degli U2
3) Citazione: "E sono venuto a saperlo proprio da lui, te ne rendi conto?"
Quello che è venuto fuori a me sinceramente è piaciuto molto, ma ovviamente sarete voi a giudicare :)
Un bacio grande, 
La vostra Lagertha



Gezellig

 

Hermione era piombata ai Tiri Vispi senza preavviso, così arrabbiata da vibrare e far vivere i propri capelli di vita propria, come i serpenti che aveva in testa quella tipa strana che i babbani ritraevano spesso e che chiamavano Medusa.

“Quell’idiota!” urlava, facendo scappare gli ultimi sfortunati avventori del negozio dei gemelli Weasley. “Non ha mai capito nulla, NULLA!”

Fred la guardò con attenzione e, sospirando, si arrese al dover ascoltare e possibilmente calmare una decisamente infuriata Hermione Granger.
Mentre la ragazza si sedeva, Fred si affrettò a chiudere il negozio e, una volta girato il cartello all’ingresso in modo che dall’esterno mostrasse la scritta “Chiuso” si preparò ad arginare tutta la furia di Hermione.

“Che è successo stavolta? Che cos’ha combinato quell’idiota?” sospirò Fred, sedendosi sulla sedia davanti alla ragazza che, rossa in viso e con le guance gonfie, pareva sul punto di esplodere.

“Idiota è un termine decisamente riduttivo per descriverlo!” Hermione si torturava le mani, intrecciando e sciogliendo le dita.

Fred sospirò, le prese le mani e la guardò in viso, serio come non era mai stato.

“Allora, che Draco sia un idiota non è certo una novità e non lo è neanche il fatto che ti abbia fatta arrabbiare.” fece una pausa, lasciò le mani di Hermione e raddrizzò la schiena, appoggiandosi alla sedia. “Quello che voglio sapere è che cosa ha combinato, per sapere come fargliela pagare…” concluse con un sorriso dei suoi, uno di quei sorrisi che preannunciavano uno scherzo con i fiocchi ai danni del malcapitato di turno.

Quello che non aveva calcolato Fred Weasley, era che cosa aveva combinato Draco.



Malfoy cottage[1], tre ore prima.


Draco, devo dirti una cosa…” Hermione entrò in salotto e si rivolse timorosa al compagno.

Draco la guardò da sopra il libro che stava leggendo, un compendio sulle pozioni di recentissima uscita che si era fatto mandare dall’America.
L’ex principe di Serpeverde scrutò con attenzione quella che era, ormai da dieci anni, la sua irriverente, saccente, meravigliosa compagna e quello che lesse nel suo sguardo non gli piacque più di tanto.

È successo qualcosa di così brutto da farti avere timore di dirmelo?” chiese quindi, prima che lei parlasse, posando il libro e mettendosi seduto più compostamente.

Io...sì, cioè no!” balbettò Hermione, torturandosi le mani.

Draco scoppiò a ridere: non era cosa di tutti i giorni vedere Hermione so-tutto-io Granger avere difficoltà nel dire qualcosa.
Se avesse pensato meglio a quello che aveva fatto nelle settimane appena passate, Draco Malfoy avrebbe evitato di ridere.

Per Salazar! Vuoi dirmi che cosa succede o devo entrarti in testa?” esclamò ritrovando un contegno e fissando la donna che gli stava, decisamente a disagio, davanti.

Per tutta risposta Hermione gli lanciò sule gambe un bastoncino bianco che presentava, in una finestrella, due belle e brillanti lineette rosa.

E questo sarebbe…?” provò a dire Draco, tenendo quell’aggeggio con due dita e muovendo alternativamente lo sguardo tra Hermione e il bastoncino.

Un test di gravidanza.” rispose lei semplicemente.

Un test di gra-CHE COSA?” esclamò Draco, fissando gli occhi grigi, adesso enormi e sgranati, sulla compagna.

Sono incinta.” pigolò lei “Draco io…”

Hermione guardava Draco che, con la faccia di bronzo che da sempre lo contraddistingueva, fissava il bastoncino che teneva stretto tra le mani, completamente in silenzio.

Beh,” esclamò alla fine alzando lo sguardo su di lei. “Era l’ora!” e sorrise felice, posando il test di gravidanza sul tavolino accanto alla poltrona e alzandosi, precipitandosi a stringere tra le braccia Hermione che, sul momento, si lasciò stringere, ma subito dopo gli posò le mani sul petto, lo allontanò di un pochino e lo guardò, seria, negli occhi.

In che senso era l’ora?”

Draco seppe di essersi tradito e non potè fare altro che confessare.



Tiri vispi Weasley, presente


E sono venuta a saperlo proprio da lui, te ne rendi conto?”

Hermione era decisamente sconvolta e Fred non poteva che darle ragione.
D’altronde, Draco non si era comportato esattamente da gentiluomo manomettendo la pozione anticoncezionale di Hermione e facendo solo finta di utilizzare il preservativo, così Fred Weasley mise da parte i progetti di scherzi vendicativi da fare e si comportò come la persona matura che sapeva essere.
Hermione intanto si era alzata e adesso camminava avanti e indietro, senza fermarsi, agitata e arrabbiata.

“Ma scusa,” provò a dire Fred, pregando Merlino e Morgana che Hermione non fraintendesse le sue parole. “Non sei felice?”

“Sì certo che sono felice, Fred! Non fare l’idiota, che in casa tua quel posto è già degnamente occupato da Ron!” Hermione si fermò guardandolo come se fosse pazzo. “Solo che queste cose si fanno in due. Se Draco voleva un bambino, bastava che me ne parlasse…”

“Sai com’è fatto, lo sai meglio di me Hermione…” le rispose Fred, sedendosi più comodamente ora che sentiva scemare lentamente la tensione e l’arrabbiatura della ragazza. “Avrà pensato che tu lo stessi rifiutando, continuando a prendere tutti quegli anticoncezionali dopo, quanto, dieci anni che state insieme? Draco è solo un insicuro che si traveste da leone…”

“Avrebbe dovuto parlarne con me. Punto. Non ci sono scusanti.” affermò dura lei, poggiando le mani sul tavolo.

“E tu per caso ne hai parlato con lui? Perchè non hai smesso di prendere la pozione, Hermione? Perchè hai continuato a volere che indossasse il preservativo?” incalzò Fred, guardandola serio.

“Perchè…”

Ma Hermione decisamente non sapeva che cosa rispondere.



Malfoy cottage, due ore prima


AVRESTI DOVUTO PARLARMENE!”

Hermione gridava, furiosa come non era mai stata, furiosa più di quando Ron e Lavanda le erano apparsi in cima a quella torre anni e anni prima e gli aveva scatenato contro uno stormo di pericolosi canarini.
Gesticolava agitata e la voce le aveva raggiunto vette di acuto che Draco non le aveva mai sentito.
Aveva fatto una cazzata e lo sapeva benissimo, ma non avrebbe mai ammesso di aver sbagliato, non era nel suo carattere.

Per sentirmi dire di nuovo che non siamo pronti? Per sentirmi di nuovo dire che non è il momento, che il lavoro non è ancora stabile, che dobbiamo occuparci di altre cose? Hermione, tu non volevi un bambino con me, il punto è questo! Tu mi reputi incapace di occuparmi di qualcuno che non sia me stesso!”

Draco aveva fatto quello che gli riusciva meglio: ferire più che essere ferito, attaccare anche se messo all’angolo, esattamente come le serpi alla cui casa apparteneva.
Hermione lo fissò per un attimo, sconvolta come non mai, rielaborando le informazioni che Draco le aveva appena vomitato addosso.

Erano settimane che le manometteva la pozione anticoncezionale[2]. Lui voleva un figlio con lei e lui aveva deciso che parlarne non era contemplato, che lei sicuramente avrebbe detto di no, così lui aveva fatto in modo che lei restasse incinta e che si sentisse, tra le altre cose, in difficoltà nel dirglielo.
No, l’ultima accusa era totalmente infondata. Lei si era sentita in difetto, ma lui non aveva mai detto di non volere figli, anzi, aveva anche cominciato a passare più tempo con James e Albus e Lily, occupandosene, imparando a cambiare pannolini, giocando con loro, preparandogli le pappe.
Si era dimostrato, in realtà, perfettamente capace di prendersi cura di un bambino, anche piccolo come Lily. Hermione ricordava di averlo osservato con un senso di mancanza, quando lo vedeva seduto sul tappeto di casa Potter – Draco Malfoy su un tappeto? Ma quando mai! - a giocare con i piccoli.
Non che queste fossero giustificazioni, ma…

Tu…” provò a replicare, ma le parole le morirono in bocca e allora fece quello che aveva sempre rinfacciato a lui. Hermione Granger, grifondoro coraggiosa, scappò, smaterializzandosi in un battito di ciglia, lasciando il suo compagno ancora infuriato nel salotto della loro casa.



Tiri vispi Weasley, presente.


“Tu sei dalla sua parte!” Hermione non fece nemmeno finire Fred. Lo guardò e il ragazzo – sopravvissuto alla seconda Guerra Magica per Merlino! - si sentì in soggezione come quando la McGonagall lo chiamava interrogato.

“Io non sono dalla parte di nessuno, neanche dalla tua Hermione. Tu parli tanto di sincerità, di chiarezza, eppure non hai detto niente a Draco. Lo hai lasciato a macerare, e sai benissimo che quel ragazzo ha dei non indifferenti problemi di fiducia, nel dubbio e nell’incertezza finché non ha agito come fa sempre: di nascosto, manipolandoti!” Adesso Fred si stava arrabbiando.

Fred Weasley non aveva mai tifato per Hermione e il fratello, troppo diversi, troppo per stare insieme ed essere felici. L’aveva vista felice con Draco e quindi aveva tifato per loro, sostenendoli anche quando gli altri mettevano in dubbio la sincerità dei sentimenti di lui.
E adesso Hermione lo accusava di prendere le parti di Draco! Ridicolo!

“Io…” provò a borbottare lei, decisamente infastidita dalla piega che aveva preso quella conversazione.

“Una volta, parlando di lui, lo hai definito il tuo gezellig. Non hai mai detto che cosa significasse, ma io mi sono informato. Draco è il tuo rifugio sicuro, perché gezellig significa chi o ciò che dà agio, intimità, senso di accoglienza. Se con lui ti senti al sicuro, perché non gliene hai parlato?” Fred fece una pausa, prese le mani di Hermione tra le sue e la guardò negli occhi dorati. “Avete sbagliato, entrambi. Adesso tu prendi, ti smaterializzi a casa vostra, prendi Draco e lo metti a sedere sulla poltrona. TU ti siedi davanti a lui e parlate. Chiaritevi, siate sinceri.” poi la prese dolcemente per un braccio e l’accompagnò alla porta. “E congratulazioni, è una bellissima cosa!” aggiunse, prima di chiuderle la porta in faccia e lasciarla lì, in mezzo alla strada a Diagon Alley, sconvolta.



Malfoy cottage, presente


Hermione si era smaterializzata non appena aveva visto spegnersi anche l’ultima luce del negozio.
Adesso, davanti alla porta di casa loro, Hermione tremava, senza il coraggio di varcare la soglia e affrontare Draco.
Mentre era lì, tentennante con le chiavi in mano, sentì una musica provenire dall’interno illuminato e la voce di Draco canticchiare sommessamente.
Arrabbiata – come poteva lui, con tutto quello che era successo nelle ultime ore, starsene a casa tranquillo a canticchiare con la musica accesa – entrò in casa come una furia e si diresse in cucina, dove quello che vide la lasciò sconvolta.

Draco cucinava.
Draco Malfoy, che da quando aveva scoperto le consegne che Il Paiolo Magico aveva attivato con la nuova gestione non aveva fatto altro che ordinare cibo a domicilio, cucinava.
Un meraviglioso odore di cibo elaborato riempiva la piccola stanza insieme a una compilation degli U2.

“And I miss you when you’re not around…” canticchiò Draco, perfettamente intonato, sulle note di City of Blinding Litghs, interrotto da un singhiozzo che fece stringere il cuore a Hermione.

“Draco…” intervenne allora, un po’ perché non tollerava che piangesse, un po’ perché sarebbe scoppiata a piangere pure lei e non voleva che quella dolcissima situazione sminuisse l’arrabbiatura e il senso di tradimento che la avvolgevano.

Draco si voltò con la stessa espressione di James quando lo coglievano a fare qualcosa che non doveva, ad esempio tirare pizzicotti ad Albus.

“Sei bellissima, stasera…” borbottò, probabilmente ancora preso dalla canzone, una delle preferite di Hermione.

Hermione lo guardò in silenzio, mentre sentiva tutti gli errori che avevano fatto entrambi scivolarle pian piano sulle spalle.

“Mi dispiace. Avrei dovuto dirtelo. Avrei dovuto parlarne con te.” iniziò lui, impacciato come ogni volta in cui si trovava necessariamente a dover chiedere scusa. “Prima avevo paura che tu non volessi un figlio perché non mi reputavi in grado di farlo e quindi ho pensato che potevo imparare, potevo far pratica con James, Albus e Lily, ma tu mi guardavi e non dicevi mai nulla, continuavi a non parlare di figli e allora ho pensato che tu non ne volessi perché non volevi me, perché non volevi un compagno mangiamorte, non volevi che i tuoi figli avessero me come padre e allora non lo so cosa mi sia saltato in mente, ma sono tornato agli inizi, quando ci vedevamo di nascosto, quando tutto era segreto e…” Draco la guardò, lasciando perdere tutto quello che stava facendo prima che arrivasse. “Mi dispiace, non so come chiederti scusa, non so come farmi perdonare, non so-”

“Avrei dovuto parlarti, anche io. Dispiace anche a me.” rispose semplicemente Hermione, non ancora pronta a perdonare quell’enorme mancanza di rispetto che era stato il comportamento di Draco. “Io non ti scuserò. Non adesso. Quello che hai fatto…”

“È imperdonabile, lo so. Sono stato una persona orribile e ti capirò se-”

“Non me ne andrò. Non è così che si risolvono i problemi. Questa cosa la affronteremo insieme, come ogni volta, parlando e essendo sinceri l’uno con l’altra. Avremo un bambino tra circa otto mesi, tu ti dovrai comportare bene, dovrai farmi riacquistare la fiducia nei tuoi confronti e io farò lo stesso.” rispose Hermione, tutto d’un fiato, il viso severo mentre il cuore le faceva male, perché l’unica cosa che voleva era essere abbracciata da Draco e sentirsi al sicuro.

“Chiaro…” Hermione vide Draco trattenere chiaramente una lacrima, tirando discretamente su col naso e voltandosi per tirare fuori dal forno il pesce con patate che aveva cucinato. “Io ti amo Hermione, ti amo più di quanto abbia mai amato e lo so che ho sbagliato, lo so, ma ti prego, non-”

“Ti amo anche io, Draco, più di quanto abbia mai amato. Ce la faremo anche questa volta, ne sono sicura.” rispose lei, allentando la tensione delle spalle e facendo un passo verso di lui, che restò fermo immobile davanti al forno semiaperto.

Draco fece un passo avanti e aprì timidamente le braccia, braccia in cui Hermione si gettò, annusandone il profumo, godendo del calore e il senso di protezione che sprigionava da Draco.

Avrebbero affrontato anche quello, come sempre, riuscendo ad andare avanti.
Alla fine, una gravidanza inaspettata e frutto di un tranello – pieno di amore, ma molto molto irrispettoso – che cosa poteva essere in confronto a Voldemort?




Note dell’autrice:
[1] Malfoy cottage è la residenza in cui, in questa storia, Hermione e Draco convivono. È una bella casetta su un unico piano, con il soffitto con travi a vista e i muri bianchi e le imposte rosse scuro. Localizzato in Cornovaglia, vicino Tintagel, è il regalo che Lucius e Narcissa hanno fatto a Draco per i M.A.G.O e in cui lui ed Hermione si sono trasferiti quando hanno cominciato a convivere.
[2] La pozione anticoncezionale di cui parlo va presa ogni giorno alla stessa ora, esattamente come la pillola anticoncezionale babbana.
   
 
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