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Autore: historiae    22/01/2020    0 recensioni
Era apparsa da non si sa dove tra la folla, scostando poche persone dal suo passaggio con un solo gesto. I suoi occhi erano coperti da una sottile maschera nera, da cui però si poteva notare chiaramente il bagliore ambrato delle sue iridi. Si muoveva sinuosamente, accarezzandosi ogni tanto i lunghissimi capelli, giocandoci, e accennando al ragazzo di avvicinarsi con il dito indice.
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darcy, Riven, Trix, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giardini di Fonterossa erano illuminati a festa, a dispetto del sole di fine inverno che già era scomparso dietro le basse montagne dell'orizzonte. Sotto gli alberi ancora spogli e sulle terrazze antiche, brulicavano già alcuni degli invitati al grande ballo in maschera che si sarebbe ottenuto in occasione del Carnevale Magico, una delle ricorrenze più attese dagli studenti delle tre scuole; fate, streghe e specialisti si sarebbero riuniti quella sera nel salone principale dell'antica fortezza, abbigliati con costumi stravaganti e maschere di ogni tipo. Ogni anno, le magie più disparate riuscivano a dare vita ai più spettacolari trucchi e travestimenti.

Cinque fate di Alfea, ben riconoscibili grazie ai loro vestiti dai colori accesi, si apprestavano a fare il loro ingresso trionfale, per trovare i loro cavalieri ad accoglierle. Durante il tragitto sulla scalinata di pietra che conduceva al salone, però, qualcosa turbava la serenità di una di loro.

-Musa, devi sorridere. Sarà una festa grandiosa.- Bloom si rivolse all'amica, stringendola forte, frizzante nel suo buon umore.

-Ci proverò, ragazze, ma non so se resterò fino alla fine.-

La fata della musica aveva il morale a terra. Provava un po' di invidia per le altre ragazze che avrebbero avuto un cavaliere, mentre lei non ne aveva nemmeno l'ombra. Erano trascorse due settimane dallo spiacevole episodio avvenuto alla parata della Rosa, che aveva messo fine all'amicizia tra Riven, il ragazzo di cui si era infatuata, e gli altri specialisti. Venire poi a sapere da Stella che il ragazzo aveva intenzione di lasciare la squadra e che aveva iniziato a frequentare le streghe di Torrenuvola l'aveva distrutta, come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco. Era burbero e aggressivo, senza dubbio, ma mai avrebbe creduto che potesse arrivare a trattarla in quel modo; quando lei lo aveva supplicato di aiutarla a sfuggire alle streghe, lui aveva reagito nella più totale indifferenza; era chiaro, ai suoi occhi, lei non contava più niente.

-Bloom ha ragione, questa sera non devi pensare a nulla che ti rattristi. Conoscerai un sacco di bei ragazzi. Ce ne sarà pur qualcuno che attirerà la tua attenzione.- la punzecchiò Stella, cercando di strapparle un sorriso.

-Sì, e poi ci sarò io a farti compagnia. Chi ha bisogno dei ragazzi?- bisbigliò Flora, in complicità, la sola fata oltre a Musa a non avere compagnia maschile.

-Grazie, ragazze.- disse Musa, cercando di risollevarsi. Niente pensieri, stasera. Divertiti! Non sarà così terribile.

 

Il salone era immerso nella musica, e illuminato debolmente dalle colorate luci stroboscopiche. Abiti luccicanti, piume, cappelli sgargianti e gioielli dalle forme insolite ornavano i visi gentili delle fate; guanti di pelle nera, costumi mostruosi e maschere dall'eleganza enigmatica facevano mostra sulle streghe, discese con gran spirito di sacrificio dal castello tenebroso di Torrenuvola per unirsi ai festeggiamenti con spensieratezza.

Musa cercava di evitare di incrociare il loro sguardo, per quanto possibile, memore del loro comportamento di pochi giorni prima. Tra il chiacchiericcio generale le pareva di udire di tanto in tanto una battuta, ma non ci diede peso. Dopotutto conosceva quelle megere, e se le loro scuole erano state pensate per essere divise, c'era un motivo.

-Non ti preoccupare, Musa. Non possono farti niente. Non avrebbero il coraggio, dopo la lezione che gli abbiamo dato.- disse Tecna, e Musa, in cuor suo, sperò che avesse ragione. Ma quel sorrisetto beffardo sui loro volti non voleva saperne di sparire, come se prospettassero chissà quale vendetta malata.

-Eccovi, finalmente! Non riuscivamo a trovarvi, con questo trambusto.- esclamò Bloom, quando si vide venire incontro Sky, Brandon e Timmy, trionfanti nei loro costumi da cavalieri templari.

-Ce l'avete fatta. Allora, cosa ne pensate della festa?- chiese Sky, porgendo galantemente il braccio alla sua fidanzata.

-Sono sbalordita, avete fatto le cose in grande.-

-Come sempre, del resto.- concluse Stella, mentre prendeva sotto braccio Brandon e Tecna faceva lo stesso con Timmy.

-Venite, vi offriamo qualcosa da bere.-

I tre si avviarono con le loro dame verso il buffet, seguiti da Musa e Flora, che avevano deciso per il momento di contare solo sulla loro reciproca compagnia.

-Forse dovremmo lanciarci nella mischia e fare conoscenza.- propose Flora, poco convinta. -Non so tu, ma a me la cosa imbarazza.- confessò, arrossendo.

-Anche a me. Godiamoci la musica e basta.-

Le due fate si guardarono in giro per un po', salutando ogni tanto qualche conoscenza. Nessun ragazzo sembrava essere vagamente interessato a loro. Perfino le streghe erano troppo occupate a confabulare, per degnarle di attenzione.

Flora si fece improvvisamente inquieta, e allungando una gomitata all'amica, indicò senza farsi notare il fondo della stanza. Icy e Stormy stavano scambiando poche parole tra loro, apatiche, sorseggiando i loro drink. -Guarda chi c'è.-

Erano certamente loro; le aveva riconosciute per via dei riccioli violacei e della coda di cavallo bianco platino, e indossavano semplici vestiti da sera.

-Pensi che abbiano in mente di rovinarci la serata?- chiese Musa.

-Non credo. Non si sono neanche messe d'impegno per mascherarsi. Non l'avrebbero fatto, se avessero voluto passare inosservate. Probabilmente vogliono solo godersi la festa... per una volta.- constatò la fata dei fiori. Tuttavia aveva notato che la terza Trix non era con loro. Che stessero sul serio tramando qualcosa?

Bloom e gli altri le raggiunsero. -Perchè quelle facce?- domandò la rossa.

-Abbiamo visto le Trix.- rispose Musa, tesa.

Bloom non parve preoccupata, anzi, si mise a ridere. -Niente paura, tutte le streghe sono state invitate alla festa. Non mi sorprende che ci siano anche loro.-

-A me sorprende che si siano mescolate alla gente normale e che non si siano appartate a progettare qualche complotto perverso...- fece Tecna. -Ma finiranno mai di sorprenderci, queste streghe?-

-Già, e avete notato che una di loro manca all'appello?-

-Ragazze, rilassiamoci. È una festa tutta per noi. Avremo ancora tempo per sventare i loro piani malvagi. Questa sera sono innocue.-

-Sarà, ma la cosa non mi convince.-

-Coraggio, andiamo ad aprire le danze!- esclamò Bloom, prima di trascinare Sky sulla pista da ballo.

 

La musica ora riempiva la sala con il suo ritmo regolare, avvolgendola in un'atmosfera quasi surreale, mentre i ragazzi e le ragazze avevano già cominciato a ballare, chi scatenandosi e chi accennando solo qualche timido passo. L'euforia delle loro amiche coinvolse presto anche Musa e Flora, che, rintanate nel guscio della loro riservatezza, non osavano gettarsi nella mischia.

Altri invitati ritardatari stavano arrivando; tra di loro, un piccolo gruppo di ragazzi si guardava intorno alla ricerca delle loro compagne di ballo. Musa gettò lo sguardo in quella direzione in tempo per scorgere Riven, che entrava nel salone con aria annoiata e circospetta, vestito con la più formale divisa di Fonterossa, ma senza alcun costume. Non era decisamente il tipo. Si vedeva ad un miglio che avrebbe voluto essere altrove, e che era stato costretto dagli altri specialisti (se non dal preside in persona) a presenziare alla festa almeno per vedere compiuti gli sforzi suoi e degli altri studenti organizzatori.

-Ecco Riven.- fece Sky, sorpreso quanto Musa nel vederlo. -Non credevo si sarebbe presentato. Non dopo il nostro ultimo screzio.-

-Non voglio che mi veda. Me ne voglio andare...- mugolò Musa, con palese disagio.

-Non dire sciocchezze!- esclamò Stella. -Potrebbe essere la tua grande occasione, invece. Dopo l'ultima volta non vi siete più parlati. È il momento giusto per chiarire la vostra situazione.-

-Non mi pare proprio una buona idea, Stella. Non vorrà nemmeno starmi a sentire.-

-Sì, invece, fidati di me. Non hai niente da perdere.-

-Per quanto sia una proposta bizzarra, potrebbe funzionare. Dobbiamo fidarci di Stella?- chiese Tecna.

-Io dico di sì.- la appoggiò Flora.

-Coraggio, Musa, o la va o la spacca.- disse Stella, prima di darle una leggera spinta in direzione dell'ingresso da cui era entrato il ragazzo.

Musa prese un respiro profondo e si avviò a testa alta verso Riven, che si stava dirigendo al centro della pista, indifferente. La musica era quasi assordante, più fastidiosa di quanto la ricordasse, e le luci colorate annebbiavano la vista. La fata percepiva il cuore battere all'impazzata, mentre si faceva strada tra la folla di invitati. Una volta salutato Riven, ammesso che lui l'avesse degnata di uno sguardo, non avrebbe saputo come continuare la conversazione.

Non fece in tempo a completare quel pensiero, che due figure le si piazzarono davanti, nella penombra, impedendole di passare.

-Ciao, Musa.- riconobbe la voce maliziosa di Icy -Ti stai divertendo?-

La fata trasalì. -Che cosa volete?- chiese. Pensò di tornare indietro, ma la gran quantità di persone la bloccava, come in gabbia.

-Volevi per caso parlare con Riven?- ridacchiò la strega del ghiaccio.

-Non sono affari tuoi. Lasciami passare.-

-Spiacente, non posso farlo. Sai, purtroppo Riven questa sera è molto impegnato.-

Musa si stupì mentre Stormy, lì accanto, ridacchiava.

Riven, ignaro di ogni cosa, si stava avvicinando, senza notare nessuna delle tre.

La musica continuava, incessante, con un ritmo quasi ipnotico, immergendo la folla in una bolla di magia dal carattere indefinibile. I ragazzi e le ragazze erano coinvolti nelle danze come sotto l'effetto di una trance.

L'attenzione di Riven fu catturata d'improvviso da una figura femminile che danzava, sola, con movimenti lenti, e guardava nella sua direzione. Era apparsa da non si sa dove tra la folla, scostando poche persone dal suo passaggio con un solo gesto. I suoi occhi erano coperti da una sottile maschera nera, da cui però si poteva notare chiaramente il bagliore ambrato delle sue iridi. Si muoveva sinuosamente, accarezzandosi ogni tanto i lunghissimi capelli castani, giocandoci, e accennando al ragazzo di avvicinarsi con il dito indice.

Musa potè chiaramente vedere lo sguardo di Riven annebbiarsi quando le iridi della misteriosa ragazza lanciarono un bagliore purpureo, che nessun altro notò.

Quello strano incantesimo ipnotico era certamente opera delle Trix, e solamente allora l'assenza di Darcy di poco prima trovava spiegazione. Quella strega aveva calcolato tutto; aveva previsto con largo anticipo l'arrivo di Riven, ed ora stava usando i suoi poteri su di lui, controllandolo come un fantoccio. Pochi altri ragazzi, che per disgrazia si trovavano lì accanto, avevano rischiato di caderne vittima, avvicinandosi inconsapevolmente attratti da quell'incantesimo come i marinai con le sirene, ma lei li aveva prontamente respinti. L'obiettivo era Riven, e Riven soltanto. Icy e Stormy osservavano la scena in disparte, soddisfatte del loro piano e pronte ad impedire ogni movimento di Musa, nel caso avesse interferito.

Riven si era avvicinato come un automa a quella tentatrice, che lo aveva afferrato per il colletto della divisa, ed ora i loro volti erano pericolosamente vicini. Le labbra tinte di rosso sanguigno della strega si incurvarono in un sorriso maligno, colmo di soddisfazione.

Musa non credette ai suoi occhi. Le sue amiche erano troppo lontane per accorgersi di ciò che stava accadendo, e decise che doveva fare qualcosa per allontanare il ragazzo da quella strega.

Prese la mira e gli lanciò un antidoto sotto forma di energia magica, ma Stormy lo prese al volo, sopprimendolo.

-Che cosa credi di fare, eh, Musa?- chiese, facendo ribollire la fata di rabbia. -Vorresti colpire qualcuno qui, nel bel mezzo di una festa?-

-Levatevi di mezzo, streghe!-

La voce di Musa risuonò nella stanza, ma nessuno parve sentirla. Solo Bloom riuscì a percepire con non poco sforzo l'energia magica dell'incantesimo dell'amica e chiamò le altre.

-Che strana sensazione.- disse Stella, schiaffeggiandosi il viso per essere sicura di essere sveglia.

-Per un attimo mi è sembrato di essermi addormentata.- confessò Tecna, stordita.

-Raggiungiamo Musa, sta succedendo qualcosa.- disse in fretta Bloom, prima di gettarsi nella folla alla ricerca della fata.

 

Musa abbassò il volto, rassegnata, osservando Riven cadere vittima della sua mortale nemica senza poter fare nulla per fermarlo.

-Non c'è più niente che tu possa fare, mia cara.- disse Icy.

-Spero che tu abbia capito una volta per tutte come stanno le cose.- sentenziò Stormy. E con un ghigno beffardo le diedero le spalle e ne andarono entrambe, lasciando che la festa riprendesse com'era cominciata. Di Riven non c'era più traccia, e nemmeno della ragazza mascherata. Erano scomparsi.

-Musa, che succede?- chiese Bloom, raggiungendo l'amica per trovarla in lacrime.

-Voglio tornare ad Alfea.-

-Vengo con te.- si offrì Flora.

 

Musa lasciò la festa, con la sola intenzione di mettersi a letto e dimenticare ciò che aveva visto. Presto o tardi avrebbe dovuto accettare la realtà: Riven non era più suo, e non lo sarebbe mai stato. Qualcosa dentro di sé, ancora rifiutava l'idea di doversi arrendere in quel modo.

Eppure, gli occhi annebbiati di Riven e il sorriso diabolico di quella strega, che rifletteva la gioia perversa di quella piccola vittoria conquistata con l'inganno, erano rimasti scolpiti nella sua memoria, senza volersene andare.

  
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