September - Citronella (#100 words)
Ricordava
ancora il giorno del loro primo incontro, un torrido pomeriggio
settembrino odoroso di citronella.
L'aria pesante e afosa,
che a muovere le dita quasi potevi sentirla fluirvi attraverso, e una
patina d'appiccicoso sudore che imperlava la pelle nei punti scoperti
dal cotone fresco della canotta, cosicché ogni movimento era
una
danza al ritmo d'un umido ciapciap. Era come
esserne
abbracciati, d'un abbraccio soffocante che gravava ogni respiro.
Qualcuno
getta un ultimo fiore sulla tomba.
Ricordava ancora il giorno del
loro primo incontro, un torrido pomeriggio settembrino odoroso di
citronella.
Ironico come somigli ad oggi: il giorno del loro
addio.
June - Diphylleia grayi (#100 words)
Sapeva che a bagnarsi di lacrime il suo viso sarebbe diventato trasparente,lo sguardo si sarebbe schiuso come il più fragile dei libri,e tra le ciglia roride chiunque avrebbe potuto leggerla.
Solo lui adesso la vedeva. Lui solo a saggiarne il sapore salato delle lacrime,strette tra indice e pollice, a scoprirne l'ammaliante nota umida negli occhi o il rossore delle gote strofinate rabbiose contro i pugni chiusi.
Lui, imprevisto sconosciuto.
Cinque minuti di vulnerabilità, riversati sulla panchina d'un parco creduto vuoto, e l'impertinente curiosità d'un passante per riscoprirsi meno sola.
December - Crepe (#100 words)
Un
pollice si sofferma sul labbro.
Lento, si trascina dietro la pelle
ruvida di bocca lungamente inviolata.
Bocca che trema, come
tremano le gambe. o forse è la terra.
Trema anche il petto,
dentro, fino a creparsi.
Il suo fiato caldo brucia come fuoco sul
viso. Odora di castagne con un vago aroma di pioggia e timide
speranze.
Brucia e le si insinua tra le labbra, ora dischiuse.
Il
pollice avanza esitante, traccia sulla pelle ogni lettera d'un tiamo
ancora troppo acerbo da pronunciare.
La crepa s'infrange ed ecco:
il cuore fa capolino, l'istante prima d'abbandonarsi ad un tremulo
bacio.