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Autore: Sibylla    26/01/2020    2 recensioni
Diphylleia grayi, il fiore scheletro. Un fiore speciale che, quando piove, si trasforma. Sotto la pioggia i petali di questo fiore sembrano infatti mutare in cristalli scintillanti. Perché anche in mezzo al peggiore dei temporali c'è sempre bellezza da scoprire.
Questa storia partecipa al Contest “Tutto in tre Drabbles” indetto da HarrietStrimell sul forum di Efp.
Prompt utilizzati: primo incontro, prime lacrime d'amore, primo bacio.
Intro modificata dall'amministrazione in data 15/02/2020
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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September - Citronella (#100 words)

Ricordava ancora il giorno del loro primo incontro, un torrido pomeriggio settembrino odoroso di citronella. 
L'aria pesante e afosa, che a muovere le dita quasi potevi sentirla fluirvi attraverso, e una patina d'appiccicoso sudore che imperlava la pelle nei punti scoperti dal cotone fresco della canotta, cosicché ogni movimento era una danza al ritmo d'un umido ciapciap. Era come esserne abbracciati, d'un abbraccio soffocante che gravava ogni respiro.

Qualcuno getta un ultimo fiore sulla tomba.
Ricordava ancora il giorno del loro primo incontro, un torrido pomeriggio settembrino odoroso di citronella.
Ironico come somigli ad oggi: il giorno del loro addio.



June - Diphylleia grayi (#100 words)

Non piangeva mai, mai di fronte agli altri. Mai dopo lui.
Sapeva che a bagnarsi di lacrime il suo viso sarebbe diventato trasparente,lo sguardo si sarebbe schiuso come il più fragile dei libri,e tra le ciglia roride chiunque avrebbe potuto leggerla.
Solo lui adesso la vedeva. Lui solo a saggiarne il sapore salato delle lacrime,strette tra indice e pollice, a scoprirne l'ammaliante nota umida negli occhi o il rossore delle gote strofinate rabbiose contro i pugni chiusi.
Lui, imprevisto sconosciuto.
Cinque minuti di vulnerabilità, riversati sulla panchina d'un parco creduto vuoto, e l'impertinente curiosità d'un passante per riscoprirsi meno sola.





December - Crepe (#100 words)

Un pollice si sofferma sul labbro.
Lento, si trascina dietro la pelle ruvida di bocca lungamente inviolata.
Bocca che trema, come tremano le gambe. o forse è la terra.
Trema anche il petto, dentro, fino a creparsi.
Il suo fiato caldo brucia come fuoco sul viso. Odora di castagne con un vago aroma di pioggia e timide speranze.
Brucia e le si insinua tra le labbra, ora dischiuse. 
Il pollice avanza esitante, traccia sulla pelle ogni lettera d'un tiamo ancora troppo acerbo da pronunciare.
La crepa s'infrange ed ecco: il cuore fa capolino, l'istante prima d'abbandonarsi ad un tremulo bacio.


  
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