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Autore: lattedisoia_    29/01/2020    1 recensioni
Louis era sul retro dell’ospedale, occhi gonfi di pianto, sigaretta alla mano.
Si sentiva spossato, terribilmente male.
Continuava a fumare camminando avanti e indietro, tirandosi il cappuccio quasi fin sopra agli occhi per evitare il rischio che lo riconoscesse qualcuno.
Aveva tirato fuori il suo cellulare, sbloccandolo.
Aveva chiuso forte gli occhi leggendo per l’ennesima volta la notizia che prevaleva su tutte le altre quella mattina.
*Incidente per Harry Styles nella notte, si schianta contro un camion merci il cantante ex membro della boyband*
*Gravissimo il cantante Harry Styles, notte tragica a Londra*
*L’ex membro degli One Direction estratto in fin di vita dalla sua auto nella notte*
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One shot ispirata ad un sogno che ho avuto nella notte.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Un’incidente mortalmente vitale

 

Louis era sul retro dell’ospedale, occhi gonfi di pianto, sigaretta alla mano.
Si sentiva spossato, terribilmente male.
Continuava a fumare camminando avanti e indietro, tirandosi il cappuccio quasi fin sopra agli occhi per evitare il rischio che lo riconoscesse qualcuno.
Aveva tirato fuori il suo cellulare, sbloccandolo.

Aveva chiuso forte gli occhi leggendo per l’ennesima volta la notizia che prevaleva su tutte le altre quella mattina.

*Incidente per Harry Styles nella notte, si schianta contro un camion merci l'ex membro della boyband*
*Gravissimo il cantante Harry Styles, notte tragica a Londra*
*L’ex membro degli One Direction estratto in fin di vita dalla sua auto nella notte*

Scoppiò nuovamente a piangere portandosi la mano libera a coprirsi gli occhi blu.
La sorella di Harry lo aveva chiamato quella notte verso le tre e Louis aveva rischiato un attacco cardiaco.
Non era sicuro di aver capito bene, ma la voce disperata di Gemma dall’altro capo della cornetta era straziante, quindi si era infilato un paio di pantaloni ed una felpa e l’aveva raggiunta di corsa.
Era arrivato di fronte all’ospedale prima dell’ambulanza, casa sua era molto vicina, non erano arrivate neppure la madre e la sorella e Louis ne fu grato, non avrebbe mai voluto che vedessero quella scena.
Aveva visto il corpo di Harry venire trasportato giù dall’ambulanza, pieno di sangue, intubato, una mano abbandonata lungo la barella.
Aveva dovuto poggiarsi alla sua auto per non svenire.
Aveva cominciato a piangere in maniera disperata proprio mentre anche l’auto della madre di Styles arrivava dietro la sua.

*Questa notte il giovane cantante Harry Styles, venticinque anni, noto volto del brand Gucci ed ex membro dei One Direction, è rimasto coinvolto in un grave incidente con la sua lamborghini sulla statale M8, mentre si dirigeva a Glasgow. Dalle prime indiscrezioni pare che il ragazzo abbia perso il controllo dell’auto, non si sa ancora il motivo, e abbia invaso la corsia adiacente a se mentre correva ad un limite di molto superiore a quello consentito dalla legge, finendo così sotto la morsa di un autoarticolato per il trasporto di merci. I soccorsi sono intervenuti immediatamente, una volta che il proprietario del camion si è accorto dell’accaduto*

Louis crollò contrò il muro, a terra, mentre tirava su col naso.
Odiava gli ospedali, le ultime volte che c’era stato aveva detto addio per sempre a sua madre e poi a sua sorella.
Non poteva perdere Harry.

*E’ stata complicata l’estrazione del ragazzo, in condizioni pessime, dall’auto. Styles è stato trasportato al St Thomas celermente e per quello che sappiamo attualmente si trova ancora in sala operatoria. A centinaia sono stati i fan che si sono precipitati questa mattina di fronte alle porte dell’ospedale*

Si sentiva tremendamente in colpa.
Lui ed Harry non si parlavano da cinque mesi, da quando avevano discusso pesantemente per un’idiozia, per la stupida gelosia di Louis.
Si sentiva morire ripensando al volto del ragazzo tumefatto.
Si sentiva morire se pensava che gli ultimi messaggi ricevuti sul suo cellulare erano proprio quelli di Harry.

*Lou rispondimi per favore...*

Cercò di eliminare la vista del suo corpo privo sensi, pieno di sangue, con il collare a tenerlo fermo sulla barella.
Cerò di non pensare al fatto che se ora Harry si trovava li, forse, era anche per colpa sua.
Ora era seduto a terra, ginocchia al petto e fronte poggiata su di esse.
Stringeva ancora il cellulare tra le mani mentre piangeva in maniera convulsa quando lo raggiunse una voce.

“Louis!” 
Alzò la testa, il volto tempestato di lacrime.
“Oh Lou... alzati vieni qua…” era Niall, ora era in piedi davanti a lui e gli tendeva una mano.
Indossava un paio di occhiali da sole ma era evidente che anche la sua faccia fosse stravolta.
Afferrò tremante la mano dell’amico lasciandosi tirare su per poi crollargli addosso, sfinito.
Si abbandonò al suo abbraccio, stretto.

“Tranquillo… non ti preoccupare Lou… calmati” la voce di Niall cercava di confortarlo mentre gli teneva una mano sulla schiena tremante.
“E’ colpa mia, lui scriveva a me… se gli avessi risposto forse… " Louis si allontanò dal biondo cavandosi di tasca un’altra sigaretta, l’ultima.
“Non è colpa tua, correva troppo, lo sai che ha sempre corso troppo con queste cazzo di macchine” disse Niall afferrandolo per le spalle.


-

La sala d’aspetto era piccola, asettica e fredda.
La sedia su cui si trovava Louis terribilmente scomoda.
Niall parlava con Gemma, Anne era seduta di fianco a lui, testa abbandonata sul muro e occhi chiusi.
Aveva pianto tanto quella donna, avevano dovuto darle un calmante per tranquillizzarla quando si era messa a gridare che l’ex marito era un poco di buono e che non aveva neppure chiamato o risposto al cellulare per sapere come stava il figlio.
La porta in fondo alla piccola sala d’aspetto si spalancò, e le teste di Niall, Louis e Gemma si voltarono verso di essa.
Da lontano comparvero Zayn e Liam, con in mano dei cartoni con dei bicchieri di caffè.
La madre di Harry aprì piano gli occhi, sorridendo stancamente alla vista di quei due.

“Ciao ragazzi…” li salutò senza alzarsi.

Louis si mise in piedi, osservando con il cuore stretto quelli che per anni erano stati i suoi migliori amici.
Zayn si mosse verso di lui, dopo aver salutato e abbracciato tutti.
Gli porse un bicchiere con del caffè dentro.

“Come stai amico?” gli chiese, capelli rasati e faccia stravolta, anche lui.
Louis a quelle parole sentì gli occhi inumidirglisi.
Afferrò il bicchiere e si allontanò dagli altri mentre Liam lo osservava da lontano.

“Mi sento morire…” aveva balbettato poi sorseggiando la bevanda calda.
“Io non ci posso credere che sia successo… mi ha chiamato Liam questa mattina presto e…” il moro gli aveva messo una mano sulla spalla.

La porta si spalancò dopo qualche altro minuto lasciando entrare un dottore con un lungo camice azzurrino, una mascherina verde calata sul mento.
Tutti gli occhi dei presenti si posarono su di esso, Anne e Gemma gli si precipitarono di fronte.

“Signora Twist… signorina… signori” il dottore aveva un’aria incredibilmente stanca.
La madre di Harry si passò una mano tra i capelli.
“Come sta? Possiamo vederlo?” aveva detto poi mentre la figlia la sosteneva.
Louis era di fianco a loro, gli tremavano le mani e se le ficcò in tasca.
“L’intervento è stato complicato, è durato più del previsto. Abbiamo dovuto ricostruire omero, ulna e radio… ha riportato una grave ipossia a causa di un trauma al torace che gli ha causato la perforazione del polmone destro. Tibia e perone sono fratturati in maniera abbastanza importante, ma con un ottima fisioterapia con il tempo dovrebbe guarire del tutto. Le uniche cose che mi preoccupano sono una lieve lesione dell’anca, che se non protetta nella giusta maniera potrebbe fratturarsi portando a gravi problemi in futuro e una lieve commozione cerebrale, che però stiamo tenendo egregiamente sotto controllo…” il dottore parlò molto, con calma, con tatto.
Louis pensò che probabilmente aveva dovuto dire quelle cose migliaia di volte nella sua carriera.
La madre di Harry aveva ripreso a piangere.
“Non si preoccupi signora, deve essere contenta... per come è andato l’incidente di suo figlio siamo tutti molto fortunati ad averlo ancora qui. Qualcuno l’ha protetto dall’alto…” il dottore carezzò una spalla alla donna.
“Hai sentito mamma? Basta piangere!” Gemma la stava abbracciando, non riuscendo a trattenere anche lei le lacrime.

Louis si sentiva come in uno stato di trance.
Se era riuscito a superare il lutto di sua madre e di sua sorella era stato sopratutto grazie ad Harry, che gli era stato vicino, lo aveva sopportato, coccolato e protetto.
Alzò impercettibilmente gli occhi al cielo, pensando che le mani che avevano protetto Harry durante quell’incidente fossero proprio le loro.
Improvvisamente sentì nuovamente le guance rigate dalle lacrime.
Si erano abbracciati forte nella mezz’ora che era seguita.
Niall aveva stretto Louis fino all’inverosimile e Zayn si era lasciato andare a qualche lacrima mentre Liam parlava con Gemma.

Poi finalmente poterono vederlo, dopo un tempo che sembrò infinito.
L’infermiera gli aveva detto che Harry era frastornato dagli antidolorifici e dal trauma cranico, preparandoli.
Ma nulla fu in grado di controllare le emozioni che esplosero nel petto di Louis alla vista del suo ragazzo disteso sul lettino della camera d’ospedale.
Aveva un grande livido nero violaceo sotto l’occhio destro, i capelli appiccicati alla fronte ancora lievemente sporca di sangue rappreso.
Il labbro inferiore spaccato e un taglio sullo zigomo.
Il braccio destro era totalmente ingessato, quell’altro pieno di fili collegati a svariate flebo.
Una gamba alzata, anch’essa ingessata del tutto.
Respirava piano, il petto gli si alzava ed abbassava a scatti.
Louis rimase bloccato sulla porta, incapace di muoversi mentre Anne e Gemma si precipitavano al capezzale del letto.
Liam e Zayn rimasero in disparte nel fondo della stanza mentre il moro si portava una mano alla bocca.
“Andiamo Lou…” Louis si sentì il biondo dietro che lo spingeva dentro alla sala.

Louis osservò Anne carezzare piano la guancia del figlio.

“Amore della mamma…” ripeteva in loop piano, come se fosse un mantra.
Poi Gemma incrociò il suo sguardo e la invitò ad allontanarsi piano mentre scoppiava nuovamente a piangere.

Louis si avvicinò cauto al letto con il corpo disteso sopra.
Osservò Harry mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
Allungò piano una mano verso i suoi ricci, sudati, e ci passò una mano in mezzo, sotto lo sguardo di tuti i presenti.
Scese ad accarezzargli una guancia e quello sussultò.

Harry mosse la testa e aprì piano gli occhi, incredibilmente verdi.
Li chiuse e li riaprì più volte guardandosi intorno, poi osservò Louis e si aprì in un grande sorriso, subito camuffato da un espressione di dolore.

“Lou…” articolò piano, a voce bassa e roca.
Osservare la sua espressione sofferente lo distrusse.
Lo sentì spingersi contro la sua mano, con la guancia incredibilmente fredda.
“Ciao Lou…” disse ancora “…dove sono.. non è casa mia questa” parlava piano, in maniera sconnessa.
“Sei…” Louis cercò di rispondergli trattenendo i singhiozzi “…sei all’ospedale, hai avuto un piccolo incidente…” disse ancora allontanando la mano dal suo viso.
Harry parve confondersi ancora di più, si mosse, gemendo di dolore.
“Fermo, fermo, è tutto apposto devi solo riposarti un pò…” Louis cercò di rassicurarlo.
“Sei bellissimo Louis…” articolò Harry chiudendo gli occhi e tentando di grattarsi il petto.
Sembrava fatto di qualche droga strana.
Vide sua madre avvicinarglisi con gli occhi lucidi.
“Mamma…” Harry si voltò a fatica verso la donna “…sei bellissima pure tu… guarda che bei capelli…” disse ancora aprendo e chiudendo gli occhi, le labbra secche.
“Tu sei bellissimo figlio mio… mi hai spaventato a morte… dio mio…” lei gli sistemò il lenzuolo sorridendo contenta.
“Gemma… che bella maglietta…” Harry delirava mentre muoveva la testa da una parte all’altra del cuscino.
Poi si voltò ancora verso Louis.
“Lou… mi sei mancato tanto… mi dispiace per…” cominciò a farfugliare agitandosi e gemendo di dolore.
“Shh, non fa niente, a me dispiace… mi sei mancato anche tu ma adesso stai giù riposati”Louis si sbrigò a tranquillizzarlo, interrompendo il suo sproloquio.
Era estremamente contento di parlargli di nuovo ma allo stesso tempo gli si stringeva il cuore a vederlo in quello stato.
Poi Harry spalancò gli occhi.
“Oddio la macchina! Niall… ciao Niall! Ci sei anche tu...” disse poi abbassando lo sguardo sul biondo che aveva visto tutta la scena in disparte.
Ora si era avvicinato piano al letto.
“Ciao amico… ma che combini? Ci hai fatto prendere un colpo a tutti…” il biondo parlava con sorriso bonario osservando l’espressione da bimbo confuso sul volto di Harry.
“Zay… Liam… siamo tutti qui… come una volta! Anche voi siete belli...” aveva trillato poi strizzando gli occhi forte a causa di una fitta al torace.
Zayn e Liam si avvicinarono ai piedi del letto sorridendo.
Louis scoppiò nuovamente a piangere allontanandosi di poco dal letto.
“Lou… non mi lasciare torna qui… ti prego, sarò bravo…” farfugliò il riccio, quasi mettendosi a piangere a sua volta.
Louis vide con la coda dell’occhio i presenti in sala osservarlo.
Per un piccolo attimo le guance gli si tinsero di rosa, si asciugò violentemente le lacrime e tornò al capezzale di Harry.
“No, non ti lascio tranquillo. Sono con te sempre, adesso però devi riposarti…” aveva detto poi lasciandogli un bacio sulla fronte.


Louis capì di essere follemente innamorato di quel ragazzo tremante sul lettino dell’ospedale.
Capì che non avrebbe retto alla sua morte, qualora fosse accaduto, era sicuro che non ce l’avrebbe fatta.
Ripensò a sua madre, che gli aveva detto di essere sempre felice prima di spegnersi definitivamente sotto il suo tocco.
Pensò alle notti in cui Harry lo aveva cullato tra le sue braccia mentre singhiozzava.
Aveva pianto troppo, era stato troppo egoista.
Non lo avrebbe lasciato più, mai più.
Harry era l’amore della sua vita e lo avrebbe protetto fino al suo ultimo respiro se fosse stato necessario.

-

Erano passati tre mesi dall’incidente.
Harry era tornato a casa sua, e Louis si era trasferito da lui per aiutarlo.
Avevano praticamente vissuto dentro quella sala d’ospedale per un mese e mezzo ed erano stati momenti magici.
Quando Harry aveva superato la confusione iniziale c’era stato del lieve imbarazzo, subito sparito quando “…sono contento di essere vivo, di poter guardare ancora i tuoi occhi e il tuo sorriso… ti amo tanto Louis…”aveva detto il riccio, dolorante.
Casa di Styles si era trasformata in uno studio di fisioterapia, c’era una sbarra per aiutarlo a camminare nuovamente, una palla per gli esercizi ed una ragazza che veniva ogni giorno li dalle tre alle quattro e mezza per fargli fare degli esercizi.
La ragazza era appena andata via ed Harry era abbandonato sul grande divano blu in casa sua.
I segni in faccia erano guariti bene, lasciandogli solo una piccola cicatrice sullo zigomo.
Portava però dei tutori sia alla gamba che al braccio.


“Come ti senti?” aveva chiesto Louis porgendogli una tazza di the caldo.
Il riccio aveva afferrato la tazza.
“Mi fa male tutto… non riesco a fare nulla…” si era lamentato sorseggiando la bevanda.
“Harry… ci vuole tempo, sei quasi…” Louis aveva fatto una pausa deglutendo “…quasi morto. Ti stai riprendendo benissimo… io credo in te tesoro…” aveva continuato.
Il riccio trattenne le lacrime.
“Voglio fare quella live…” disse poi.
Ne avevano parlato una settimana prima.
Harry aveva mantenuto un religioso silenzio stampa su qualsiasi social media dal giorno dell’incidente.

Aveva dovuto annullare tutte le tappe del suo tour, così come aveva fatto Louis, per stargli affianco e si sentiva in colpa per questo.
Migliaia di persone gli avevano scritto, migliaia di amici lo avevano chiamato, ma lui non aveva mai risposto.
Poi aveva detto a Louis che gli sarebbe piaciuto fare una diretta live dove spiegava un paio di cose… Louis era stato, per la prima volta, d’accordo, senza lamentele.
Quindi prese il suo Iphone.
“Sei sicuro che sei d’accordo?” chiese Harry sistemandosi meglio sul divano.
“Certo… non mi interessa nulla degli altri, sono felice che mi sia stata data la possibilità di starti ancora vicino… ho avuto davvero paura Harry. Voglio che tutti sappiano quanto… tu sia importante per me…” aveva risposto Louis loggandosi sul suo account instagram.
Aveva avviato la diretta, riprendendo Harry seduto dal tavolo di fronte al divano.
In pochissimi secondi le persone che si erano connesse a guardarla furono migliaia.
Cominciarono a commentare altrettanto in breve tempo quando comparse la faccia di Harry Styles su una diretta insttagram partita dall’account di Louis Tomlinson.
Le voci in quei mesi si erano diffuse più di quanto non avevano mai fatto in tutti gli anni precedenti sulla loro storia d’amore.

“Ciao a tutti, sono Harry Styles… mi dispiace davvero molto di non essermi fatto sentire in questi ultimi tempi. Ho letto tutte le cose belle che mi avete scritto e ve ne sono molto grato, non sapete quanto sia importante per me” Harry cominciò a parlare congiungendo le mani in grembo.
“Mi dispiace davvero tantissimo per tutte le persone che avevano acquistato un biglietto per il mio concerto…” fece una pausa “…e per quello di Louis. Provvederemo a farvi ricevere un rimborso e un nuovo biglietto per quando mi sarà possibile tornare sul palco. Volevo dirvi che mi sento molto bene, davvero meglio. Ho l’affetto di molte persone intorno a me, compreso il vostro. Ho mia madre… mia sorella e i miei migliori amici…” parlava lentamente.
Louis nel frattempo leggeva tutte le centinaia di commenti.


“Ho anche l’amore della mia vita qui con me. Che mi sta dando tutto l’amore e il sostegno di cui ho bisogno. Mi dispiace anche per quelli che non potranno andare ai suoi concerti, per l'appunto…” Harry sorrise sghembo e Louis, dopo aver preso un grande respiro volto la telecamera verso il suo viso.
“Ho cambiato lavoro… adesso faccio l’infermiere…” scherzò poi alzando un pollice verso la telecamera, che poi voltò nuovamente verso Harry.


A quel punto i commenti esplosero.


*OMG QUELLO E’ LOUIS!*
*LARRY E' REALE, LO E’ SEMPRE STATO E NOI LO SAPEVAMO*

*OMMIODIO SIETE STUPENDI*
*MI STO PER SENTIRE MALE SIETE COSIì BELLI!*
“LARRY!*



Le persone connesse alla live triplicarono.


“…ci tenevo a dire un’ultima cosa prima di salutarvi… non correte con le vostre auto, andate piano, indossate sempre la cintura di sicurezza e non distraetevi mai alla guida… sono stato molto fortunato ad essere ancora qui, per favore, salvaguardate le vostre vita… vi ringrazio dell’attenzione… ciao a tutti” Harry mosse la mano in un gesto di saluto e Louis terminò la diretta su instagram.
Si alzò in piedi sedendosi affianco a lui.

“Lo abbiamo fatto sul serio Lou?” chiese ridacchiando Harry muovendosi dolorante verso il suo ragazzo.
“Si… la gente si incazzerà… penseranno che li abbiamo presi in giro per tanto tempo…” rispose Louis scansandogli un ricciolo dalla fronte.
Harry sorrise e si sporse, facendo unire le loro labbra.
Si baciarono a lungo.
“Non mi interessa cosa penseranno… io ti amo, ti voglio nella mia vita fino a quando i capelli non ti diventeranno bianchi…” disse poi.
Louis arrossì.
“Ti amo anche io Harry… sono contento che tu sia qui…” disse poi.

Il giorno dopo ci fu un’altra notizia a farsi spazio in mezzo a tutte le altre sui giornali, una notizia felice.

*Harry Styles e Louis Tomlinson sono una coppia. Da anni si vociferava sulla loro presunta relazione e adesso, dopo una diretta in live su instagram ne abbiamo la conferma! Larry Stylinosn, è reale!*


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CIAO!
Perdonamenti se ho fatto avere un incidente a Harry Styles, ma una mattina ho aperto gli occhi dopo aver fatto questo sogno e ho dovuto scriverlo.
Perdenatemi.
E' la prima One Shot che pubblico...
Se la leggete e vi piace lasciatemi un commento...
Buon proseguimento, lattedisoia_
   
 
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