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Autore: Sakkaku    31/01/2020    3 recensioni
Diverse riflessione sul bianco e nero.
p.s. sono un'antisportiva, per cui potete entrare tranquillamente, perché non troverete riferimenti a nessuno sport!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bianco e nero


Una voce può possedere diverse sfumature, trasmettere emozioni e sentimenti. Se il suono risulta cristallino e sereno, il pensiero vola verso le nuove bianche illuminate dai raggi solari. Ci si sente rilassati, abbracciati con dolcezza, di conseguenza, tutto prende una piega positiva.
Al contrario, se invece è più intensa e straziante, a quel punto le emozioni ti avvolgono come un cappio, facendoti sprofondare in un oblio di oscurità, circondato solo dal nero assoluto. Mille pensieri negativi iniziano ad attanagliare la tua mente, tormentandoti.
Si può quindi affermare che le voci possiedono colori, possono variare dal bianco al nero. Le vie di mezzo esistono, eppure sono più difficili da identificare, perché sono talmente variate che bisogna possedere un grande intuito.


 

La neve scende silenziosa, senza fretta, indifferente su dove si deposita: piante, arbusti, prati, manti di animali, tegole dei tetti delle case, marciapiedi od ombrelli. Per lei è uguale se sono creature della natura o costruzioni dell'uomo, copre tutto con il suo candore bianco. Incredibilmente riesce ad ovattare i rumori, facendo calare un silenzio quasi innaturale. Eppure, nello stesso tempo, ha qualcosa di magico.
Anche se, forse, dovrebbe prestare attenzione.
La natura rispetta quella sua purezza bianca e la mantiene tale.
L'uomo invece no. Con il suo passaggio, deve rovinare la bellezza cristallina della neve.
Gli animali si limitano a lasciare impronte, scrollandosi di dosso la neve che rimane appiccicata nelle zampe o nella pelliccia.
Dal canto loro le persone, pestano la neve quasi infastiditi. Ci passano sopra con i pneumatici e il bianco, piano piano, sparisce, fino a diventare nero, a causa della benzina che fuoriesce dai tubi di scappamento delle automobili.
Niente rimane candito e puro quando entra in contatto con l'uomo. Perché la natura viene schiacciata, macchiata e sporcata da tutto ciò che appartiene agli esseri umani.


 

Il bianco è spesso collegato alla positività e alla luce, mentre il nero è solo buio e negatività. Il bene e il male. Lo yin e lo yang. Si usano diverse metafore per paragonare il bianco e il nero.
Eppure l'uno non esisterebbe senza l'altro. L'ombra si crea grazie alla luce, non a causa dell'oscurità.
Il giorno e la notte, la pantera nera e la sua versione albina, in natura c'è sempre una controparte, perché sono complementari, necessitano dell'altro per potersi definire.
Sono come due facce che compongono una medaglia, sono opposti eppure coesistono, sono amalgamati nel mondo.
Con la neve tutto diventa bianco e gli alberi spogli, o con solo poche foglie secche sui rami, diventano complici di un paesaggio in bianco e nero.


 

Al giorno d'oggi con la tecnologia si può fare fotografie aggiungendo successivamente vari effetti: rendere i colori più vivaci o opachi, ritoccare in mille modi ogni singolo dettaglio.
Tempo fa, era tutto più semplice. In bianco e nero.
Macchine fotografiche e televisori producevano immagini solo in bianco e nero.
Nessuno si lamentava dell'assenza del colore, quasi fosse considerato superfluo, perché la cosa importante era immortalare il momento e le persone presenti con una fotografia. Il vero significato e uso di un attrezzo per fotografare.
Il contorno veniva considerato irrilevante, il solo fatto di fermare con un'immagine l'attimo era considerata una cosa a dir poco straordinaria. Ora è qualcosa di quotidiano, viene fotografato praticamente di tutto.
Per avere una foto in bianco e nero bisogna inserire un filtro, perché in fondo, il fascino delle foto in bianco e nero c'è e resterà sempre.

  
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