04/08/2009
6 recensioniPrefazione
Siamo a "New Moon",dove Edward ha lasciato Isabella.La ragazza,all'inizio trova sostegno in Jacob ma poi,tutto cambia.
Cosa succede se Edward si ritrova Bella come nemica e non più come amata?!
Prima di postare,un enorme grazie a tutti coloro che stanno seguendo la fan fiction,grazie mille <3
P.O.V Edward
Nel palazzo dei Volturi,l'oscurità predomina.Qui si fa la tipica vita da vampiro che cerca di nascondere la propria identità nell'ombra.
Trovarmi lì non mi faceva sentire bene,ma i Volturi sono l'unica speranza per Alice:solo loro potevano sapere cosa le stava succedendo,perchè non riusciva ad usare il suo potere.
Mentre vagavo nei lunghi corridoi,in attesa di sapere l'opinione degli anziani,una figura familiare ma tanto diversa,mi venne incontro.
"Edward",disse. La sua voce era calda e cupa.
Squotendo il capo,cercai di capire chi fosse.
"Non mi riconosci?!",domandò,sorridendo.
"Non so...Non..."
"Sono io,Bells."
Isabella?! Restai sconvolto:l'avevo lasciata qualche mese prima per evitare che le sucedesse qualcosa,visto l'incidente sgradevole avvenuto durante il suo compleanno.
"Non posso crederci",dissi,a denti stretti
Lei annuì e sorrise:"Pensavo che non ti avrei più visto"
"Anche io"
"Il destino vuole unirci"
"Il destino...Un qualcosa di astratto...di immaginario...inesistente"
"Questo lo dici tu"
Mi avvicinai a lei e toccai il suo viso:la sua calda pelle era ormai fredda quanto la mia,forse più bianca.
"Che fai?!",sossurò lei
Stavo per risponderle,ma qualcuno la chiamò:alto,non esageratamente muscoloso,bello e vecchio.
"è Caius"
"Come fai a sapere che io...?!"
"Non credere di essere l'unica persona speciale,Cullen" e dicendo così,corrò via e raggiunse Caius.
Restai a fissare il vuoto,ancora incredulo. Perchè Bells aveva fatto una scelta tanto affrettata?
Mentre vagavo fra mille interrogativi,arrivò Jasper.
"Dobbiamo restare ancora un pò",disse,"la situazione non è molto chiara nemmeno a loro"
Annuì e dandogli una pacca alle spalle,raggiunsi la stanza buia dove ero ospite:all'iterno vi era un letto la cui coperta azzurra appariva orrbile in una stanza così triste.
Mi distesi su di esso e chiusi gli occhi,cercando di non riperdermi nei mille interrogativi (forse inutili).