Sarebbe voluta uscire di scena lasciandogli quel testamento di scuse e quel casto bacio sulla guancia. Era uno strappo doloroso, ma quali altre scelte aveva? Non sarebbe più stata un ostacolo per il suo lieto fine e avrebbe ricominciato da capo - triste e sola ma onesta. Non è questo che fanno le persone buone? Ci avrebbe provato anche lei.
"Se devo iniziare a chiedere scusa, Henry...Tu sei in cima alla lista".
Così gli aveva detto, prima di alzarsi dalla poltrona dell'appartamento in cui, ne era certa, non avrebbe più messo piede.
"Di cosa stai parlando?"
Aveva preferito ignorare la domanda, lasciandola cadere nell'enorme buco nero dove sapeva di dover relegare tutti i loro ricordi.
Curiosamente, però, le sono venute in mente solo le cose belle.
La serata insieme da Roni, la fotografia sui social, il bacio rubato.
Scusa, scusa, scusa.
Scusa se ho osato credere che potessimo sistemarci a vicenda.
Non lo ha detto ad alta voce, non ha mai voluto la pietà di nessuno.
Si è alzata, invece, ha raggiunto la porta ed è battuta in ritirata.

 
Ha fatto la cosa giusta e andrà avanti. È questo che si dice mentre, ferma davanti alle scale, si guarda le dita sporche di lacrime e mascara.
Sarebbe stato proprio un bel finale, se all'improvviso non avesse sentito una mano toccarla la schiena e una voce famigliare chiamarla alle spalle.
Tipico di Henry cercare di salvare tutti.
"Che cosa ci fai qui?" lo aggredisce alla vecchia maniera, perché non sa cos'altro fare. Non se lei sta piangendo e lui si offre di consolarla.
Non vuole essere consolata. Si illuderebbe di nuovo, lo bacerebbe di nuovo e non chiederebbe scusa questa volta.
"Sono io a doverti chiedere scusa, Ivy. Ho sbagliato".
Le parole la colgono di sorpresa e, mentre lo fissa con gli occhi lucidi e spalancati, non può fare a meno di ridacchiare senza allegria.
"Non hai niente di cui scusarti" risponde stancamente, curvando le labbra in un sorriso triste. "Baciarmi è stato il tuo unico sbaglio".
Si pente di averlo detto perché la reazione di Henry è esattamente quella che immagina. Abbassa gli occhi, poi la guarda con compassione, le posa una mano sul braccio, balbetta qualcosa e... Perché le si sta avvicinando così tanto? Non si accorge delle sue intenzioni finché non sente il sapore delle sue labbra. Di nuovo - e questa volta è stato lui a iniziare il bacio.
Quando si separano, non riesce a trattenere il sorriso felice né le lacrime che tornano a scorrerle sulle guance. Quel bacio è un'autentica sorpresa e lei non ha mai ricevute. Non di belle, perlomeno.
Vorrebbe chiedergli spiegazioni, ma non resiste all'impulso di baciarlo ancora e ancora.
In quel momento, non le importa sapere a cosa è dovuto quel cambiamento, né degli sbagli e delle scuse, né della maledizione che ancora pende sulle loro teste e su tutta la città.

Lei lo bacia. Ed è un finale migliore.
Lui la bacia. E forse non deve essere affatto un finale.








 

NDA: Salve a tutti, faccio capolino nel fandom dopo tanto tempo e, per la prima volta, con questa coppia. Mi hanno fatto notare che è la storia numero 3300 nella sezione (è una bella soddisfazione ahah). Spero di aver reso ivy e Henry sufficientemente IC: non ho voluto soffermarmi sul punto di vista di Henry, ma sinceramente credo che il momento in cui ho visto Henry e Ivy più vicini a diventare canon è stato proprio quando, al termine della scena nella 7x14, lui la segue fino alla porta. Chissà cosa sarebbe successo se non fossero arrivati Rogers e Alice...
La frase "Baciarmi è stato il tuo unico sbaglio" era il prompt della challenge.
Spero che la storia vi sia piaciuta e soprattutto che sia piaciuta a Veronica, che scrive storie sempre meravigliose su questa coppia!