Another stop sign, another headline, another broken song
-Dean!- Nessuna risposta
-Dean svegliati!- Al secondo mio fratello Dean si svegliò
-Che succede Sammy?-
-Ho avuto un’altro incubo- dissi io guardandomi i piedi scalzi
-Cosa hai sognato sta volta?- Mi chiese, strofinandosi gli occhi
-Adam- dissi io, in procinto di piangere
-Ancora Sam? Quante volte ti devo ricordare che ti sai difendere se quello stronzo ti tira un pungo?- Fece una pausa -La prossima volta che lo vedo è morto- Finì lui
-No, Dean. Posso cavarmela da solo- Dissi io alzando finalmente lo sguardo -Che ore sono?-
-Le cinque e mezza- Disse lui
-Meglio che ci prepariamo allora, primo nella doccia!- Urlai io correndo in bagno e chiudendo la parta. Lo sentii brontolare qualcosa come “Che palle, te la do vinta solo perché sei più piccolo, sappilo”
Dopo una bella doccia calda, rimasi un po’ a fissarmi allo specchio. Non mi definivo di certo un dio, ma sapevo che dovevo lavorare sui miei addominali.
Uscii dalla doccia ed entrò Dean.
*Salto temporale*
Come al solito ci accompagnò in macchina nostro padre, che era rientrato giusto in tempo quando stavamo per perdere il bus.
Io lo odiavo e di fanno non gli parlavo.
Uscito dalla macchina non lo salutai neanche.
Dean ed io ci dirigemmo verso l’entrata.
Anche se volevo un mondo di bene a Dean, non mi sentivo di abbracciarlo in pubblico, mi vergognavo. Quindi lui si limitò a dirmi “Ci vediamo nei corridoi” e così fù
*Salto temporale*
Durante la pausa pranzo incrociai Adam nei corridoi e lo fissai perché mi era stato insegnato a non abbassare mai lo sguardo.
Lui mi fissò. Il tempo sembrava essersi fermato.
-Guarda guarda chi si rivede! Il piccolo Sam Winchester! Devo ancora dartele dalla scorsa volta, sei pronto?- Io feci per passargli oltre, ma lui mi diede uno spintone ed io finii a terra.
Mi calmai.
Rialzato, gli diedi un pungo, molto forte. Poi un altro dalla direzione opposta. Gli sferrai un pungo sotto il mento e quando stavo per dargli un calcio in faccia arrivò un professore e mi fermò.
Mi portarono nell’ufficio del preside, dove dovetti spiegare l’accaduto. Ovviamente non mi fecero niente perché sapevano che tipo di ragazzo era Adam.
Salto temporale/
Aspettai fuori da scuola mio fratello che non tardò ad arrivare.
-Ho sentito cosa hai fatto, questo è il Sammy che conosco!” e mi diede una pacca sulla spalla che mi mancò il fiato per alcuni secondi.
Arrivò nostro padre, da dentro la scuola. Già questo mi metteva paura.
-Sam, io e te parliamo a casa. Dean tu vai a prendere la macchina-
*Salto temporale*
A casa mio padre iniziò ad urlare.
-Sam, come ti sei permesso di fare a pugni con un ragazzo?-
Io cercai di rispondere ma lui non me ne lasciò il tempo e mi sferrò uno schiaffo che riecheggiò per tutta la stanza.
Io lo guardai in lacrime, ovviamente non era la prima volta.
Era ubriaco e si sentiva dall’alito.
-Sam, togliti la maglietta e girati- Disse lui.
Io eseguii, già preparandomi a quello che sarebbe successo. Ovviamente Dean non sapeva niente di tutto ciò.
Lui si sfilò la cintura e mi diede una frustata. Io dopo la terza piangevo in silenzio e fu lì che entrò Dean
-Papà, ma cosa diavolo stai facendo?-
-Dean, esci. Sto insegnando la disciplina. a tuo fratello-
-Papà lascialo andare!- Urlò lui -Gli fai male-
-Io ero girato e non vedevo quello che stava succedendo ma immaginavo che mio fratello stesse trattenendo mio padre.
Dean era troppo ubbidente a suo padre per fargli del male. Ma lo spinse via e mi fece girare e vide che stavo piangendo.
-Sam, ti porto via io- mi sussurrò
-Papà, noi ce ne andiamo. Chiamami quando sarai pentito-
-Dean, non osare mancarmi di rispetto così se non vuoi essere tu il prossimo-
-Guardami- Disse lui.
Mi prese in braccio e mi portò fuori dalla porta
Salve bella gente! Eccomi qua con la mia OTP: la weecest! Sto lavorando a questo progetto da un po’ e finalmente sono riuscito ad ultimarlo. Spero che la storia vi sia piaciuta. Se così è lasciate una piccola recensione, mi farebbe molto piacere!
xoxo
Fabio