Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: MizuTeam    05/08/2009    0 recensioni
Tre ragazzi un po' problematici vengono affidati ad una coppia che vive in Giappone, andranno così ad abitare in Giappone e inizieranno lì una nuova vita.
“Devo essere franca signori Rochella!” incominciò a parlare una donna seduta dietro alla scrivania. Era una donna smilza con uno sguardo severo, aveva i capelli legati in una crocchia in cima alla testa. “I vostri figli sono delle piaghe! Sono come la peste, o il vaiolo! Sono da estirpare!”
“Ma Signora De Bianchi… sono sicura che non sono poi così terribili…” intervenne una donna seduta su un divanetto.
“Signora, lei è la madre di…?” domandò la signora De Bianchi.
“Monica Rochella” rispose la donna.
“Mph! La peggiore dei tre!” borbottò la signora De Bianchi intrecciando le dita davanti al viso. “Signora Rochella, lei forse non ha presente la situazione… Vostra figlia ha mandato 15 ragazzi all’ospedale!” La donna si azzittì.
Genere: Commedia, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Benvenuti a questa nuova storia originale inventata da me (Ste). Questa storia sarà narrata in prima persona dai tre protagonisti, alcune volte sarà però neccessario l'intervento del narratore esterno, come in questo capitolo 0. le immagini che ho inserito come "copertina" dei capitoli le ho prese quasi tutte da google, in caso contrario lo segnalerò mettendo magari un link anche al sito in cui le ho prese. Se non è permesso inserire immagini avvisatemi e le toglierò immediatamente.

Dopo questa piccola presentazione, leggete e ditemi come vi sembra!

Buona lettura!

Ste

Japan's Tale

 

Capitolo 0: L’antefatto dell’avventura che segue.

Photobucket



La luce del tramonto filtrava dalla finestra dell’ufficio. La stanza era arredata con gusto, le pareti erano rivestite di legno e il pavimento era di parquet. La scrivania era un’imponente tavolo in stile vittoriano, davanti ad essa stavano due sedie imbottite e fasciate di velluto rosso. L’ufficio era anche pieno di librerie colme di libri antichi. C’erano due divanetti di velluto verde in tinta con i tendoni.


“Devo essere franca signori Rochella!” incominciò a parlare una donna seduta dietro alla scrivania. Era una donna smilza con uno sguardo severo, aveva i capelli legati in una crocchia in cima alla testa. “I vostri figli sono delle piaghe! Sono come la peste, o il vaiolo! Sono da estirpare!”


“Ma Signora De Bianchi… sono sicura che non sono poi così terribili…” intervenne una donna seduta su un divanetto.


“Signora, lei è la madre di…?” domandò la signora De Bianchi.


“Monica Rochella” rispose la donna.


“Mph! La peggiore dei tre!” borbottò la signora De Bianchi intrecciando le dita davanti al viso. “Signora Rochella, lei forse non ha presente la situazione… Vostra figlia ha mandato 15 ragazzi all’ospedale!” La donna si azzittì.


“Beh, ma la mia Penelope non sarà poi tanto terribile! Ha solo 12 anni!” esclamò la donna seduta sulla sedia.


“Penelope? Quella bambina ha spaccato tante racchette da tennis addosso a ragazzi che con i soldi che si erano usati per comprarle ci si poteva comprare una super villa, dotata di ogni comfort!” disse ridacchiando la signora De Bianchi. “E non pensate che Mattia sia da meno!” gridò ad un certo punto. “Quel ragazzo ha infierito psicologicamente su tutte le vittime! È anche un ricattatore!”


I genitori dei tre ragazzi si guardarono. Poteva essere loro la colpa del comportamento dei loro ragazzi? Questo se lo domandavano tutti.


“è sicura che siano loro i primi a cominciare?” domandò la madre di Mattia, appoggiata dalla madre di Monica e dal padre di Penelope.


“Assolutamente!” rispose prontamente la signora De Bianchi. “Comunque dopo che oggi hanno picchiato e mandato all’ospedale ben 4 ragazzi più grandi di loro, ho deciso che sia meglio allontanarli dalla scuola!”


I genitori si guardarono preoccupati.


“Ma… Questa è l’unica scuola della zona che ancora non li aveva espulsi!” esclamò il padre di Mattia.


“Non ci posso far niente! Non posso permettere che i miei studenti vivano nel terrore!” disse la signora De Bianchi “Ma non preoccupatevi, ho contattato un’assistente sociale! Vi presento la signorina Eleonora Neretti!”


Una giovane donna entrò nell’ufficio. I genitori dei ragazzi si rassicurarono vedendola. Eleonora Neretti era un’amica d’infanzia di una loro nipote che si era sposata da poco, di certo sarebbe stata indulgente.


“Buona sera a tutti!” salutò Eleonora “In accordo con la signora De Bianchi, abbiamo deciso di affidare i vostri figli ad un’altra coppia!” esclamò.
I genitori inorridirono.


“Proprio così!” intervenne la signora De Bianchi “Ci siamo scervellate, ma crediamo che questa sia la soluzione migliore! D’altronde li avete educati male, se no non avrebbero combinato questo casino!” Eleonora poggiò una mano sulla spalla della signora De Bianchi intimandole di stare zitta.


“Ho trovato anche la persona adatta a prendersene cura” disse Eleonora facendo ricadere su di se l’attenzione “è una giovane coppia, appena sposata. Finito il viaggio di nozze verranno per prendere l’affidamento dei vostri ragazzi e si trasferiranno nella loro nuova casa in Giappone” spiegò Eleonora. Il cuore dei genitori si sollevò un po’, avevano capito chi era la coppia che Eleonora aveva descritto, ma volevano esserne sicuri prima di mettersi il cuore in pace. “Sono la Signora Sara Watanabe e il signore Ichiro Watanabe”


La madre di Monica esultò. La tutrice dei loro bambini sarebbe stata la loro amata nipote. Tutti si sentirono più sollevati.


“Ma come… Signorina Neretti! Mi aveva detto che ne sarebbero stati distrutti!” esclamò la signora De Bianchi.


“Sono una strana famiglia signora… probabilmente non esprimo le sensazioni al nostro stesso modo…”


Stranamente la perfida Signora De Bianchi ci credette e tirò un sospiro di sollievo: finalmente, dopo tanto macchinare, era riuscita a sbarazzarsi di quei tre mocciosi.

 

BONUS: Profilo della signorina Eleonora Neretti e della signora De Bianchi.

Nome: Eleonora
Cognome: Neretti
Età: 34 anni
Data di Nascita: 13 Novembre
Lavoro: Assistente Sociale
Adora: la cucina Giapponese, i ragazzi Rochella, i fiori e i peluches.
Odia: la signora De Bianchi

Nome: Prudenzia
Cognome: De Bianchi
Età: 56 anni
Data di Nascita: 7 settembre
Lavoro: Preside di una scuola
Adora: Comandare
Odia: i ragazzi Rochella.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: MizuTeam