Intro

il mondo è tuo

 

James continuò a correre, la mano ancora stretta in quella di Lily che cercava di tenere il passo.

“Ma si può sapere dove mi stai portando?” chiese lei mentre il ragazzo continuava a trascinarla per gli immensi giardini del castello.

“Aspetta e vedrai…” le sorrise, uno di quei sorrisi capaci di far sciogliere ogni ragazza. Potter continuava a correre ignorando i lamenti della ragazza. Il giorno seguente sarebbero ripartiti per le vacanze estive e non l’avrebbe più rivista per tre lunghi mesi e voleva che quella sera fosse la più magica di tutta la sua vita. Finalmente quando giunsero presso il campo di Quiddich si fermò così improvvisamente che Lily gli finì rovinosamente contro.

“Aio che botta!” disse lei massaggiandosi la testa.

 “Scusami!” le disse lui accarezzandole i capelli rossi. Lei gli sorrise. Poi lui si staccò improvvisamente e le disse di aspettarlo lì fuori mentre prendeva “una cosa” dagli spogliatoi. Lily si guardò attorno: il sole era già tramontato in cielo e le stelle splendevano come diamanti rendendo bellissima quella serata coronata da una mezza luna che sembrava voler essere partecipe di quell’ uscita serale. “Invidiosa…” le sussurrò Lily.

“Pronta?” le chiese James spuntandole alle spalle con la sua Firebolt in mano.

“E quella?” le chiese lei indicando la scopa.

“Ti va di farci un giro…con me?” Il James Potter che Lily aveva conosciuto per sei anni sembrava essere svanito per lasciar spazio ad un James dolce, tenero e perché no anche un po’ timido.  Lily arrossì al pensiero di salire sulla scopa con quel ragazzo che ormai era un membro fisso dei suoi sogni.

“Se non ti va, non importa, possiamo fare una passeggiata o…”disse lui a disagio visto che Lily non rispondeva.

“No, vada per il volo…ma sappi che io ho il terrore di volare…” ammise lei diventando tutta rossa in viso. James montò sulla scopa e allungò una mano verso la ragazza che lo guardava terrorizzata.

“Su dai,fidati di me…” Lily afferrò la mano del ragazzo e salì sulla scopa. Erano così vicino che potevano sentire i battiti dei loro cuori e il respiro regolare di James soffiava su una guancia di Lily.

“Non essere così tesa, lasciati andare” disse James dopo aver preso quota. Lily lo ascoltò e per una volta fu felice di averlo fatto. Si appoggiò al petto di James e lui le cinse la vita con un braccio mentre con l’altra reggeva la scopa in posizione.

“è tutto così magico visto da qua su” disse lei sospirando. James sorrise sommessamente e avvicinandosi al suo orecchio le sussurrò una dolce melodia…

“ Ora vieni con me, verso un mondo d’incanto, Principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un si…”

Lily sorrise e arrossì sentendo la dolce voce di James sussurragli quelle dolci parole mentre volavano alti nel cielo estivo.

“Quello che scoprirai è davvero importante *il tappeto volante* ci accompagna proprio lì…Il mondo è tuo…con quelle stelle puoi giocar nessuno ti dirà che non si fa, è un mondo tuo per sempre…”

James la strinse ancora di più a se mentre con un’abile virata si abbassava sui ninfei in fiore e raccoglieva un fiore. Poi tornato in quota lo infilò dietro un orecchio di Lily la quale gli sorrise ancora di più adorando quel lato dolce del ragazzo. Così anche lei stringendosi al petto di James posò un delicato bacio sulla sua guancia prima di cominciare anche lei a sussurrare quella ormai nota melodia…

“Il mondo è mio…è sorprendente accanto a te…”James le posò un bacio sulla guancia. “Se salgo  fin lassù poi guardo in giù che dolce sensazione nasce in me…”

“C’è una sensazione dolce in te” le sussurrò James all’orecchio mentre lei rideva e lui riscendeva in picchiata verso il lago alzando spruzzi d’acqua ai suoi fianchi.

“Ogni cosa che ho, anche quella più bella…” continuò lei. “Tu sei la cosa più bella per me Lily” le sussurrò lui. “…no non vale la stella che fra poco toccherò…Il mondo è mio” James dopo essere risalito ad alta quota per superare la torre ovest del castello, scese di nuovo in picchiata, ma così velocemente che Lily si portò le mani agli occhi temendo di schiantarsi e trasformando il flebile canto in una canzone quasi urlata. “Apri gli occhi e vedrai…” le sussurrò di nuovo il moro togliendole le mani dal volto e mostrandole il bellissimo panorama che avevano di fronte. Allora lei cominciò a cantare e con lei James che si unì in duetto con quella ragazza che ormai era certo di non poter più dimenticare…

“Fra mille diamanti correrò…”

“La tua notte più bella”

 “Con un po’ di follia e di magia fra stelle comete volerò”

“Il mondo è tuo”

“un corpo celeste sarò…”

“la nostra favola sarà…”

“Ma se questo è un bel sogno…”

Poi le loro voci si unirono come ormai lo erano i loro cuori e un canto magnifico si alzò nella notte buia di Hogwarts mentre due giovani studenti volavano sui tetti delle case di Hogsmeade.

“non tornerò mai più, mai più laggiù è un mondo che appartiene a noi.” James planò sul tetto di una casa e fece smontare Lily con lui dalla scopa e portandosi una mano alla testa scompigliò i capelli neri provocando la cristallina risata di Lily. “Perché ridi?” le chiese. “Questo è il James Potter che conosco: sbruffone, egocentrico…ma molto molto dolce” concluse infine sorridendogli. James ricambiò il sorriso e l’abbracciò mentre lei allungava le sue braccia oltre il collo del ragazzo. Lui le si avvicinò all’orecchio e le sussurrò: “ Soltanto a noi.” “Per me e per te” continuò lei. “Ci aiuterà” “Non svanirà” “Solo per noi.” Continuò lui avvicinandosi pericolosamente alle labbra della ragazza che in un sussurro disse “Solo per noi”. James sussurrò “Per te e per me…Lily posso baciarti?”. La rossa rimase un attimo interdetta ma si rise conto che tutto era perfetto, come lei lo aveva sempre desiderato. Così guardò James negli occhi e alzandosi sulle punte gli si avvicinò. Lui la strinse più forte a se e chinatosi poggiò le sue labbra su quelle rosee della ragazza in un dolcissimo bacio. Quando le loro labbra si separarono, i loro occhi rimasero chiusi e mentre James appoggiava la fronte su quella della ragazza lei sussurrò “Per te e per me” James sorrise e la baciò di nuovo, in un bacio che si rivelò forse un po’ meno casto ma sicuramente non meno dolce del precendente.

“Allora playboy? Come è andata la serata?” gli chiese Sirius mentre James entrava nella loro stanza nel dormitorio Grifondoro e si lasciava andare esausto sul morbido letto.

“Jamie?” chiese Remus. I suoi due migliori amici lo avevano aspettato svegli fino a quell’ora e sotto sotto James gli era grato: aveva un gran bisogno di confidarsi.

“Promettete sull’onore di malandrini di non dire niente a nessuno?” sbottò poi all’improvviso.

“Giuro…” dissero in coro Sirius e Remus.