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Autore: Andrea Micky    21/02/2020    0 recensioni
[star vs the forces of evil]
Essendo un sostenitore della meritocrazia, l'episodio di SVFOE della seconda stagione intitolato "un certificato per il dojo" ha avuto un certo effetto su di me e ho voluto scriverne il seguito.
NDA: dal testo non si capirà bene, ma le fattezze del mio OC Maestro Drako sono un omaggio a Predator, il feroce alieno cacciatore ben noto ai fan della sci-fi.
STAR VS THE FORCES OF EVIL and relative characters are copyright of DISNEY
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Karaté interdimensionale
by Andrea Micky

Dopo il riconoscimento da parte del Gran Maestro, il dojo in cui Marco si allenava aumentò considerevolmente il suo prestigio.
E quell’avvenimento ebbe anche una conseguenza inaspettata…

Mentre i frequentatori del centro commerciale di Echo Creek erano impegnati nelle loro solite attività, davanti al dojo si aprì un varco dimensionale, da cui uscirono 2 strani esseri, che avevano le sembianze di animali antropomorfi: uno era un maiale vestito con abiti orientali e l’altro era un elefante vestito come un arbitro.
I 2 strani esseri osservarono il dojo per alcuni secondi e vi entrarono senza proferire parola.

Sensei aveva appena concluso una lezione e stava per congedare i suoi allievi, quando notò i 2 insoliti visitatori entrare in sala.
“Posso fare qualcosa per voi?” chiese perplesso l’uomo.
Con un rispettoso inchino, il maiale disse “Sicuramente. Io mi chiamo Woink e sono qui per volere del grande maestro Drakoh”.
“Mai sentito nominare” ammise Sensei.
“Questo perché il suo dojo si trova in un’altra dimensione -spiegò Woink- Ma il mio signore é sempre in cerca di nuove sfide per sé e per i suoi allievi. Per questo, quando ha saputo della vostra certificazione, ha deciso di sfidarvi in un incontro onorevole”.
“Ma prima, dobbiamo verificare il livello del vostro dojo” spiegò l’elefante, che domandò “Dov’è la vostra certificazione?”.
“Lì” rispose Sensei, indicando il muro dove il Gran maestro aveva inciso la certificazione coi suoi pugni.
Allora l’elefante si avvicinò alla scritta, la scannerizzò con uno strano apparecchio simile a un tablet e sentenziò “Il livello di questo dojo soddisfa le vostre esigenze, Woink”.
“In questo caso, il nostro dojo sfida ufficialmente il vostro ad un incontro” dichiarò solennemente il suino antropomorfo.
“Accetto. Quali sono le condizioni?” chiese Sensei.
Mettendogli il tablet davanti al viso, l’elefante spiegò “Lo scontro si terrà il prossimo sabato mattina e ci sono 3 opzioni: scontro 1 contro 1, tag battle 2 contro 2 e sensei contro sensei.
Inoltre, esiste anche l’opzione rivincita, ovvero il diritto di lavare l’onta della sconfitta con un secondo incontro, richiedibile  quando si vuole”.
“Scelgo l’opzione 2, ovvero il tag battle -decise Sensei- E farò scendere in campo i miei allievi Jeremy Birnbaum e Marco Diaz”.
“Cosa?” domandarono sorpresi i 2 diretti interessati.
“Benissimo. A sabato, allora” disse Woink, prima di congedarsi insieme al suo compagno.

Sensei stava per andarsene, quando venne raggiunto da Marco e Jeremy.
“Sensei , io non posso combattere al fianco di Jeremy” obbiettò il giovane Diaz.
“Lo stesso dicasi per me” rincarò il viziato rampollo.
Con tono severo, Sensei replicò “Voi dovete imparare a collaborare nonostante le vostre divergenze, perché solo lavorando insieme si possono superare gli ostacoli più insormontabili”.
“Questa sembra una morale uscita da un cartone animato per bambini” notò Marco.
“Che mi dici mai” disse Sensei, arrossendo.
FLASHBACK: Sensei é in camera sua, intento a guardare il suo cartone preferito.
A fine episodio, la protagonista disse al pubblico “Anche se io e Pearl Tiara siamo nemiche, oggi abbiamo collaborato, perché solo così si possono superare gli ostacoli più insormontabili”.
“Che belle parole” disse Sensei, commosso fino alle lacrime.

Quella sera, durante il suo allenamento, Marco si sfogò con Star. “È assurdo che io combatta insieme a Jeremy” brontolò Marco.
“Magari non sarà così male” cercò di confortarlo Star.
“Ma lui é il mio peggior nemico -insisté Marco- Come ti sentiresti se dovessi allearti con Ludo?”.
“Veramente, l’ho fatto per salvarti da Toffee” gli ricordò la principessa di Mewni.
“Già. E probabilmente, ti é andata meglio che a me” borbottò il ragazzo, prendendo delle nuove assi da rompere.
Nei giorni seguenti, Marco si allenò con grande impegno in vista dell’incontro, ma lui e Jeremy non mutarono minimamente il loro rapporto d’inimicizia.

E venne il giorno della sfida.
Il primo a presentarsi fu l’arbitro elefante, accompagnato da 2 assistenti, che fecero accomodare gli allievi di Sensei sul lato destro della platea del dojo; e all’incontro poté assistere anche Star, accompagnata dalla sua amica Janna.
“Come mai sei voluta venire?” le chiese Star.
“Volevo vedere un bel massacro interdimensionale” rispose Janna.
In quella, arrivò anche Woink, seguito da un gruppo di teneri animaletti antropomorfi (gatti, conigli, criceti e uccelli), vestiti con un kimono bianco.
“Il maestro Drakoh vorrebbe vedere il combattimento dal corridoio, in modo da avere una visuale migliore” avvertì Woink, mentre gli allievi animali si sedevano sul lato sinistro della platea.
“Per me, va bene” accettò Sensei.
“Anche per noi. E adesso, che i 4 sfidanti vengano qui” ordinò l’arbitro, usando la sua proboscide come un fischietto.
Jeremy e Marco si diressero al centro del dojo, mentre un gattino giallo ed una coniglietta rosa facevano altrettanto.
Con tono solenne, l’arbitro annunciò “Alla mia destra, Marco e Jeremy del dojo di Sensei. Alla mia sinistra, Paw One e Jusif del dojo di Drakoh”.
Notando che i 2 avversari gli arrivavano stentatamente al ginocchio, Marco bisbigliò “Questa sarà una vittoria facile”.
“Lo sarà per me. Perciò, cerca di non starmi in mezzo ai piedi” lo avvertì sgarbatamente Jeremy.
Prima che Marco potesse ribattere, l’arbitro fischiò nuovamente, dando così il via all’incontro.
“Vedere massacrati quei 2 esserini sarà divertente” ghignò Janna.

Con uno scatto fulmineo, il gatto si scagliò contro Marco, mentre la coniglietta fece lo stesso con Jeremy.
I 2 ragazzi cercarono di contrattaccare, ma i loro avversari erano estremamente veloci e schivavano tutti i colpi.
Ad un certo punto, Paw One sgusciò alle spalle di Marco e con un rapido quanto potente calcio basso lo sbilanciò, facendolo cadere a terra.
“Ah, ah, incapace” lo schernì Jeremy, mentre si apprestava a colpire Jusif sulla testa.
Ma la coniglietta bloccò l’attacco nemico con le orecchie,  paralizzando poi Jeremy con una rapida sequenza di colpi in alcuni punti di pressione, concludendo il tutto con un duplice calcio, che spedì Jeremy proprio addosso a Marco.
“Punto al dojo di Drakoh” disse l’arbitro.
“Accidenti, quei 2 animaletti sono fortissimi!” esclamò Star.
“Anche se non sta andando come previsto, lo spettacolo é proprio divertente” ammise Janna.

“Togliti dai piedi, Diaz” ordinò Jeremy, mentre tentava di rialzarsi.
“Sei tu quello che intralcia” ribatté Marco, divincolandosi.
“Sono io il migliore” dichiarò Jeremy, colpendo il suo compagno in faccia.
“Tu sei solo un marmocchio viziato” obbiettò Marco, restituendo il colpo.
Osservando la scena, Paw One disse “Fra quei 2 non c’é molta cooperazione”.
“Facciamogli vedere noi come si fa” propose Jusif, con tono allusivo.
“Tecnica della doppia ombra scintillante” dissero all’unisono i 2 animaletti, assumendo la stessa posa di combattimento.
Presi dal loro litigio, Marco e Jeremy non si accorsero di nulla, ma ad un certo punto, i loro avversari cominciarono a correre intorno a loro ad una velocità tale da generare un piccolo tornado, che sollevò i 2 ragazzi in aria, lasciandoli in balia di Paw One e Jusif, che scaricarono su di loro una serie infinita di colpi.
Osservando la scena, Sensei pensò “Perché credo a tutto quello che vedo nei cartoni animati?”.

Quando il piccolo tornado cessò, Marco e Jeremy crollarono a terra.
“Punto al dojo di Drakoh” ripeté l’arbitro.
“Ohi, che botta” si lamentò Jeremy.
“Senti Jeremy, anche se non andiamo d’accordo, dobbiamo unire le forze in nome del nostro dojo” stabilì Marco.
“Ci sto -acconsentì Jeremy- Che dobbiamo fare?”.
“Quando ci attaccheranno di nuovo, scambiamoci l’avversario e così, li coglieremo di sorpresa” decise Marco.
“Ok!” accettò Jeremy.
E così, quando Paw One e Jusif attaccarono nuovamente, Marco e Jeremy si misero schiena conto schiena; in questo modo, quando Paw One attaccò Marco, il ragazzo si abbassò, permettendo così a Jeremy di cogliere di sorpresa il felino, mentre il giovane Diaz fece altrettanto con la coniglietta, atterrandola con un formidabile calcio.
“Punto al dojo di Sensei” disse l’arbitro.
“Marco e Jeremy stanno rimontando” esultò Star.

“Sembra proprio che abbiate imparato a fare gioco di squadra” ammise Jusif, lanciando uno sguardo d’intesa al suo compagno.
Questi, capendo l’antifona, spiccò un notevole balzo, con cui raggiunse la sua compagna, per poi lanciarsi insieme a lei in un attacco volante.
Ma con una perfetta sincronia, Marco e Jeremy intercettarono a mezz’aria i loro avversari e con una mossa spettacolare, li sbatterono al suolo, privi di conoscenza.
“Abbiamo vinto” esultò Marco.
“IO ho vinto” lo corresse Jeremy, colpendo a tradimento il suo stesso compagno; ma questi, sebbene colto di sorpresa, reagì e rese il colpo con altrettanta potenza.
E proprio mentre Marco e Jeremy barcollavano storditi, Paw One e Jusif si risvegliarono e sferrarono all’unisono un micidiale colpo di karaté, che mise definitivamente KO i 2 umani.
“Tecnica dell’oppossum terrestre” esultarono i 2 animaletti, stringendosi la mano, per poi alzarla in segno di trionfo.
“Paw One e Jusif del dojo di Drakoh vincono l’incontro” annunciò l’arbitro.
“Evviva!” esultarono gli allievi animali, mentre quelli umani borbottavano delusi.

La prima cosa che Marco e Jeremy videro quando riaprirono gli occhi, fu l’espressione severa del loro Sensei.
“Dovevate dimostrare il valore del nostro dojo e invece gli avete fatto fare una figura barbina, perché non avete saputo collaborare. Vergogna” li rimproverò il loro maestro.
I 2 ragazzi abbassarono il capo mortificati, mentre Woink disse “A questo punto, ce ne possiamo andare”.
“Non ancora -lo bloccò Sensei- Chiedo la rivincita”.
“Proprio ora?” domandò sorpreso Woink.
“Certo -confermò l’umano- La cattiva condotta dei miei allievi é anche una mia responsabilità. Perciò, per dimostrare loro come si combatte in maniera onorevole e per riscattare l’onore del dojo, chiedo di sfidare immediatamente il maestro Drakoh”.
“E sia -acconsentì l’arbitro- Il maestro Drakoh è pregato di recarsi nella zona riservata al combattimento”.
“Chissà come sarà fatto il maestro Drakoh” si chiese Star.
“Probabilmente, sarà un grosso panda pacioccone” ipotizzò Janna.

Improvvisamente, nel dojo echeggiarono dei passi pesanti ed una massiccia figura entrò nella sala: era alta più di 2 metri ed era avvolta in uno spesso mantello, da cui sbucavano spalline, gambali e bracciali di metallo, dotati di lame aguzze, mentre un elmo le copriva completamente il capo, lasciando intravedere 2 occhi freddi come il ghiaccio.
“Quello é il maestro Drakoh?” domandò terrorizzato Marco.
“Ma é gigantesco” ammise Jeremy.
“Magari non é forte come sembra” rifletté Sensei.
In quel momento, Drakoh si tolse mantello e armatura, rivelando una muscolatura solida come la roccia, oltre ad un volto spaventoso, dalla carnagione verdognola, dotato di lunghi capelli neri e di un secondo paio di mandibole, simili a quelle di un insetto.
“Io sono pronto” annunciò Drakoh, dirigendosi verso il punto indicatogli.
“Lo sono anch’io” replicò Sensei, posizionandosi davanti a lui.
I 4 allievi si andarono a sedere in tribuna, mentre i loro maestri si squadravano determinati.

Non appena l’arbitro diede il via, Sensei si mise a girare intorno a Drakoh, che rimase immobile.
Ad un certo punto, l’umano si lanciò contro l’avversario e cominciò a tempestarlo di colpi, senza che questi reagisse.
“Wow, Sensei si é portato subito in vantaggio” esultò Marco.
“Già. Vincerà presto” concordò Star.
Ma proprio in quel momento, Drakoh reagì e uno solo dei suoi colpi fu sufficiente a debilitare seriamente l’umano.
“Punto a Drakoh” dichiarò l’arbitro.
“Calcio ciclone” disse Drakoh, girando vorticosamente su se stesso, con la gamba destra tesa.
La tecnica in questione, come si intuiva dal nome, consisteva in una serie di rapidissimi quanto potenti calci, ma come era già avvenuto in precedenza, un solo colpo fu sufficiente a mettere in difficoltà Sensei, che venne violentemente scagliato contro il muro, crepandolo.
“Punto a Drakoh” ripeté l’arbitro.

Ripresosi, l’uomo si diresse barcollando verso Drakoh, dicendo “Voi 6 state per ricevere la batosta peggiore della vostra vita”.
Capendo il problema del suo maestro, Marco gli suggerì “Colpisci quello al centro, Sensei”.
Seguendo il consiglio ricevuto, Sensei alzò il braccio destro e sferrò un violento colpo di karaté contro Drakoh, che si lasciò colpire in pieno petto.
E istantaneamente, si udì un sonoro CRACK, seguito dall’urlo di dolore di Sensei, che si mise a saltellare freneticamente, ripetendo “Ahia! Ahia! Ahia!”.
“Pugno esplosivo” disse Drakoh, che, dopo aver atteso che l’avversario gli fosse a tiro, lo colpì in faccia con una serie di violenti pugni.
In platea, Marco, Star e gli allievi umani stavano osservando inorriditi la scena (meno Janna, che sorrideva deliziata).
“Oh no! Se Drakoh continua così, polverizzerà Sensei” gemette Marco.
“Nel vero senso della parola” rincarò Star.
“Fortunatamente, conosco un posto dove vendono urne funerarie all’ultimo grido” li rassicurò Janna.
“Questo non aiuta” brontolò istericamente Marco.
Presi dal combattimento, nessuno degli spettatori notò l’arbitro grattarsi il mento perplesso, per poi dare alcune istruzioni ai suoi 2 assistenti.

Nonostante i colpi ricevuti, Sensei rimase in piedi e biascicò “Non sono ancora sconfitto”.
“Sei stato un avversario coraggioso e ti finirò rapidamente” promise Drakoh, preparandosi a sferrare il colpo di grazia.
“Wow, il maestro sta per usare la tecnica più potente della nostra scuola” esultò Paw One.
“Wow, interessante” disse Janna, sfregandosi soddisfatta le mani.
“Non oso guardare” gemette Marco, mentre lui e tutti gli altri umani (meno Janna) si coprivano gli occhi.
Ma proprio in quel momento, l’arbitro ordinò “Stop!”, per poi recarsi al centro del ring e bisbigliare qualcosa all’orecchio di Drakoh.
“Ehi, che sta succedendo?” domandò infastidita Janna.
Allora Star usò la sua bacchetta per origliare il discorso e quello che sentì, la lasciò di stucco.

“Per cause di forza maggiore, l’incontro é annullato” annunciò l’arbitro.
“Hurrà, vinciamo per abbandono!” esultò Jeremy.
“A dire il vero, l’annullamento dell’incontro comporta un pareggio” precisò severamente l’arbitro.
“Quindi, é come se io e Sensei non avessimo mai combattuto” spiegò Drakoh, rivestendosi.
“Cosa? E perché?” domandò Jusif, mentre gli studenti animali borbottavano contrariati.
“Vi spiegherò tutto al nostro dojo. Ora, andiamocene” ordinò Drakoh, lasciando la stanza, seguito da Woink e dai suoi allievi.
“Ma che é successo?” domandò perplesso Marco.
“Non lo so, ma ciò che conta é che abbiamo dimostrato il valore del nostro dojo” dichiarò Sensei, colpendosi il petto col braccio sano.
E subito dopo, l’uomo crollò a terra svenuto.

Mentre 2 infermieri caricavano la barella di Sensei sull’ambulanza, Marco e Jeremy si avvicinarono al loro maestro.
“Sensei, ci dispiace molto per quello che é successo oggi. Se avessimo collaborato, avremmo vinto e tu non saresti ridotto così” si scusò Marco, tenendo il capo chino.
“Concordo con lui” confermò tristemente Jeremy.
Sorridendo, Sensei replicò “Sono comunque fiero di voi, perché avete capito i vostri errori e avete ricavato qualcosa di positivo dalla sconfitta di oggi”.
“Grazie, Sensei” dissero i 2 ragazzi facendo un inchino.
“Ora, se volete scusarmi, devo salire in groppa al mio unicorno e raggiungere la valle dei lecca lecca” disse Sensei, sorridendo in modo infantile.
“Mi sa che abbiamo esagerato con gli antidolorifici” disse un infermiere, prima di chiudere la portiera dell’ambulanza.
E non appena il veicolo partì, Marco e Jeremy si guardarono in cagnesco, urlandosi reciprocamente in faccia “Io ti odio!”.

“Certe persone non cambiano mai” sentenziò Star, osservando la scena.
“A proposito, dirai a Marco la verità?” le chiese Janna.
“Verità? Quale verità?” chiese agitata Star.
“Che l’incontro é stato sospeso perché, a causa di un difetto dello scanner, una certificazione irregolare secondo i canoni interdimensionali é stata ritenuta valida” rispose Janna.
“No. Certe cose é meglio tenerle segrete” rifletté Star.

FINE

   
 
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