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Autore: Schwarzweis    05/08/2009    5 recensioni
Inazuma vuole provare a celebrare il giorno di Crocodile, ma avrà qualche spiacevole sorpresa...
Dovrebbe stare lontano il più possibile dalla cucina!
One-shot corta e veloce, probabile OOC, ed è la prima volta che scrivo su questi due.
Pairing: Crocodile / Inazuma
Genere: Generale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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8/2, my dear Crocodile

"Ivankov-san......" la bassa e timida voce di Inazuma sorprese non poco l'altro rivoluzionario, aveva un chiaro tono di supplica e di richiesta d'aiuto ed era raro per lui vederlo in quello stato d'animo.
Abbassò di qualche centimetro il suo testone, preoccupato per il suo braccio destro "Inazuma caVo, cosa succede...?"
L'altro contemplò il terreno sottostante "Ecco.... domani.. è..."

**

Tutto era iniziato così.
Da quando doveva qualcosa a quell'uomo? Provava davvero qualcosa per quel tizio così losco?
Così poco affidabile e così.. senza scrupoli..? Così.. affascinante.. e comunque così infame.
Mille volte Ivankov l'aveva avvisato delle conseguenze ma.. sapeva che si divertiva da matti a vederli insieme.
Come suo stretto alleato poteva permettersi di dire che era una pettegola!
"Come faccio adesso?" riflettè, pulendo con un panno umido le lame del suo avambraccio trasformato in una lunga ed affilatissima forbice.
Da qualche settimana era ospitato nella enorme villa antica in disuso di Crocodile, che stranamente era passata inosservata al governo.
Era in cucina, un'ottima cucina degna di chef, e stava preparando da mangiare per la cena.
In realtà la cena era lo scopo iniziale, ma lui non sapeva fare nulla a parte il caffè ed il thè, nemmeno un'uovo.
Era solo al primo piatto ed aveva già fatto danni.. nel cercare di spegnere velocemente il gas, aveva tranciato per sbaglio il libro di cucina datogli da Ivankov, la carta tagliata era caduta sul fuoco ancora acceso e si era bruciata, appiccando un'incendio al mobiletto di legno delle posate: era riuscito a salvare solo i bicchieri di cristallo (un'abitudine fortuita). Grazie alle isole del cielo e alla dea bendata, quella era l'unica cosa bruciata in cenere e più simile alla sabbia del padrone dell'abitazione.
Tutto questo solo nei suoi primi e terrificanti 20 minuti di cucina.. aveva optato per usare le sue forbici solo per aprire le buste di salame e prosciutto.
Crocodile non sarebbe tornato prima delle nove di sera, in più o meno due ore poteva riuscire a cucinare almeno qualcosa... di minimamente commestibile. Forse.
Accese il fuoco per bollire l'acqua e dopo un pò buttò dentro gli spaghetti, miracolosamente senza alcun incendio. Cosa state pensando? E' ovvio, Inazuma sta seguendo un libro di cucina squartato a metà.
Prese in mano il contenitore di sale e ne versò una buona dose nella pentola. Non sapeva nemmeno lui cosa stava facendo, e di questo era un tantino preoccupato. Non era un'esperimento difficile o una pozione magica, se anche l'uomo (che uomo poi tanto non è) travestito da coniglio sapeva farlo, lui non poteva certo essere da meno.
Fissò la pasta come se stesse guardando un calderone pericoloso pronto ad esplodere "... Ho come l'impressione di avere sbagliato qualcosa."
Si sistemò meglio gli occhiali con l'indice e riluttante prese tra le mani quello che in futuro sarebbe dovuto essere un'arrosto.
"Dovrei giustiziare questa povera bestia morta?" riflettè ancora Inazuma, preoccupato più di sporcarsi i vestiti che per il resto. Era più difficoltoso sforbiciare un'arrosto che una persona che andava contro ai Rivoluzionari.
Rimase qualche secondo a fissare la carne "Idea." disse, imperturbabile.
Tagliò il dovuto come se fosse stato un pezzo di carta, disponendolo in modo artistico in un contenitore di vetro ed infilandolo poi nel forno, impostando i gradi, fiero di sé.
Dopo poco più di un minuto sbirciò nel forno.......
"...... Non è andata esattamente come previsto...." si toccò leggermente il mento con il pollice e l'indice, sempre in posizione riflessiva.
Il neo-arrosto aveva preso fuoco e si stava afflosciando su sé stesso. Una reazione inaspettata del suo Devil Fruit sulle carni..
Aprì il forno e ne uscì un sostanzioso fumo nero che invase la cucina "cough-- cough".
Fece aria con dei ventagli di carta costruiti all'istante (i vantaggi di essere un'uomo forbice) liberandosi da quel fumo e tossendo imprecò sonoramente quando vide un'altro mobiletto prendere fuoco vicino al forno.
Girò i rubinetti dell'acqua cercando in tutti i modi di placare le lingue di fuoco.

**

Posò il secchio che stava usando: la cucina era ridotta a brandelli e l'odore del fumo si era sparso per tutta la casa.
"Crocodile-san si arrabbierà molto.........." sospirò, sperando che l'avrebbe risparmiato quando sarebbe tornato da quell'incontro di affari.
Come se non bastasse, si era sporcato tutto di nero e sembrava uscito da un camino.
Si paralizzò quando sentì poco lontano da sé un'altro tipo di odore: di fumo acre... quello del suo sigaro.
Voltò lo sguardo, un pò timoroso, ritrovandosi davanti a qualche metro quello di Crocodile, scuro di rabbia in volto.
"C-Croc--" venne interrotto.
Lo shichibukai avanzò di qualche passo verso di lui "Che diavolo hai fatto qui? Hai invitato quel danno vivente di Portgas D. Ace a cena e non mi hai detto nulla, idiota?"
"Buon compleanno!" svincolò Inazuma, mostrando all'altro un'origami a forma di coccodrillo tirato fuori da chissà dove e cercando di fare un sorriso (senza risultati).
La bocca di Crocodile si storse ancora di più in un'espressione feroce "......."
"Io.... volevo preparare la cena." disse, convinto.
Gli occhi dell'uomo più alto scrutarono la stanza mal ridotta "Non farlo mai più, razza di incapace. Alzati e vatti a dare una lavata in fretta, andiamo a cena fuori. E vedi di muovere il tuo maledetto fondoschiena bicolore."
Inazuma in una situazione simile normalmente avrebbe ribattuto, ma quella volta obbedì senza fare storie vista l'espressione fin troppo omicida del sabbioso.
La cena che voleva fare era andata in fumo insieme a tutta la cucina e proprio lui l'aveva invitato a mangiare fuori, in un vero ristorante? Chi aveva rapito il vero Sir Crocodile?

**

Crocodile sorrise compiaciuto guardando Inazuma scendere da una delle due scale circolari al centro, davanti all'ingresso.
Aveva i capelli raccolti in una coda bassa, morbida, che lasciava cadere lunghi ciuffi vicino al suo volto e alle orecchie. Indossava una camicia, come al solito metà bianca e metà arancione, come tutto il suo vestiario. Sopra alla camicia un pò sbottonata aveva un cappotto leggero con alcune parti in pelliccia. I pantaloni bicolore di tessuto pesante e le scarpe eleganti. Sicuramente aveva deciso di andare sul semplice per fare più in fretta, ma per lui il risultato era migliore..
Portava qualche bracciale, una collana e l'anello. I suoi occhiali erano posizionati sulla sua fronte, sui capelli, ed aveva la solita espressione sempre un pò troppo seria.
Si girò verso la porta "Datti una mossa, l'hotel non ci aspetta." disse Crocodile, risoluto.
Inazuma di fianco a lui lo guardò stranito "Hotel..? Ma avevi detto che.." ma venne interrotto ancora.
"Non ho mai specificato dove e che tipo di cena avrei fatto, Inazuma." continuò il pirata, camminando e chiudendo la porta dietro le loro spalle.
Il rivoluzionario sospirò arreso "Ma Crocodile-san.. non è prudente."
"Non mi importa, è il mio compleanno. Cammina." proseguì mentre il suo ghigno si faceva più largo e la sua mano finiva sopra ad un posto più comodo delle sue tasche.
"Beh.. Crocodile-san, buon compleanno." disse Inazuma a bassa voce, alzandosi sulla punta dei piedi e baciando il pirata.
Tanto quell'hotel era in mano ad Ivankov...





end~



  
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