Quindi ho scritto questa specie di drabble dal punto di vista di Mariko. Niente di speciale.
Amore
Mariko Uehara era innamorata di Shuji Kiritani.
E come tutte le liceali che si rispettino, fantasticava spesso sul loro futuro. Immaginava di frequentare la sua stessa università. Di andare a vivere insieme. Di sposarsi, un giorno, e avere bambini che somigliassero a lui.
Ma se le avessero chiesto il perchè era talmente innamorata di lui, avrebbe trovato difficile spiegarlo.
Perchè era attraente.
"Shuji!"
Come ogni giorno, Mariko si recò presso l'aula della 2-B, per andare a pranzare insieme. Shuji salutò i suoi compagni di classe prima di raggiungerla e insieme si sedettero nell'aula di chimica.
Perchè era benvoluto da tutti.
"Oggi ho preparato onigiri e tamagoyaki!" sorrise, mentre il ragazzo apriva il contenitore del pranzo che lei gli aveva portato.
"Oh, sono i miei preferiti! Grazie!" Shuji iniziò immediatamente a mangiare, sembrava davvero entusiasta. E Mariko era felice.
Perchè mangiava sempre di gusto tutto ciò che lei cucinava per lui.
Di tutte le sue fantasticherie, però... non era ancora riuscita a realizzare la più semplice. Un appuntamento. "Shuji, vorrei andare a vedere il nuovo film di Matsuyama... ci verresti con me?"
Shuji alzò lo sguardo mentre finiva di masticare in fretta la polpetta di riso. "Ecco, veramente... questo weekend sono impegnato..." Shuji inventava sempre delle scuse per non uscire con Mariko. Non che lei non gli piacesse... era molto carina, dolce, in gamba, ma... non era innamorato di lei. Gli faceva solo comodo che tutti credessero così.
Lei annuì. "D'accordo, un'altra volta."
Perchè stando con lui sentiva le farfalle nello stomaco.
Non poteva fare a meno di notare che Shuji era bellissimo ogni volta che lo guardava. E questa consapevolezza la faceva sentire inadeguata, a volte, anche se tutti dicevano che loro due formavano una coppia perfetta.
"Ehi, hai sentito che il professor Yokoyama ha fatto una figuraccia davanti al preside?" le chiese. Quando ebbe risposto che no, non sapeva nulla, lui raccontò tutto quanto, imitando sia la voce di Yokoyama, sia quella del dirigente scolastico.
Perchè la faceva ridere.
Finito di pranzare insieme, Shuji l'accompagnò verso la sua classe. Si salutarono e Shuji le promise che l'avrebbe accompagnata a casa dopo le lezioni.
Promessa che mantenne.
Perchè era un gentiluomo.
"Ci vediamo domani a scuola!" Shuji le sorrise, prima di inforcare la bicicletta. Mariko lo guardò scomparire in fondo alla strada.
Perchè era il ragazzo più speciale che avesse mai conosciuto.
Sorrise, entrando in casa. Sperava che il giorno in cui Shuji l'avrebbe ricambiata arrivasse presto.