Era stata una dura giornata di lavoro e Mycroft non vedeva l'ora di tornare a casa dal suo amato Gregory.

Saluṭ la sua cara assistente Anthea, usć da Whitehall e saĺ sulla berlina nera che lo stava aspettando.

Prima di tornare a casa, Mycroft, ebbe l'idea di passare a prendere un mazzo di narcisi bianchi, i preferiti di Gregory.

Mentre lasciava che l'andar avanti della macchina lo cullasse, chiuse gli occhi e penṣ a quando, anni prima in una tipica giornata primaverile, l'ispettore avesse avuto la brillante idea di andare a fare un pick nick. Si erano seduti su un prato la cui erba era più verde che mai e intorno a loro c'erano narcisi gialli; Gregory ne aveva preso uno, lo aveva posto dietro l'orecchio di Mycroft e sorridendo aveva baciato quest'ultimo.

Riapŕ gli occhi e si rese conto di essere arrivato a Pall Mall, scese dalla macchina e si avvị verso l'entrata di casa.

Quella casa, che ogni giorno sapeva di un delicato profumo di lavanda che si mischiava perfettamente ai profumi di Greg e Mycroft, oggi ospitava un'altra strana e sconosciuta fragranza. Cị insospett́ Mycroft.

Con il mazzo di fiori in mano e un sorriso appena accennato varc̣ la soglia del soggiorno dove sapeva di trovare Gregory, solitamente impegnato a leggere steso sul divano, o a dormire; ma la scena che gli si presenṭ fu del tutto inaspettata.

Gregory: l'uomo che lo aveva spinto a dare voce ai suoi sentimenti, l'uomo che era riuscito ad amare, ora stava baciando una donna nel loro soggiorno.

In quel momento ci fu un rumore assordante che fu percepito solo da Mycroft... quel rumore proveniva dalla sua cassa toracica. Il suo respiro stava accelerando, gli occhi stavano incominciando ad inumidirsi.

Con occhi rossi e gonfi Mycroft poṣ il mazzo di narcisi sul tavolo e lasciando che il peso del dolore gli incurvasse le spalle, usć da quella casa costruita su ricordi, ormai permanentemente rovinati.