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Autore: dana    10/05/2005    4 recensioni
Lui non ha più paura di stare insieme a lei
Adesso lui lo sa che è lei la sua vita
Lei non ha più paura di lui che se ne andra'
Adesso lei lo sa che è lui la sua strada
Lei gli donerà il coraggio
Lui per sempre la proteggera'
Paolo Meneguzzi - Lui e Lei
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui e Lei

Novembre ore 02:00 luogo sconosciuto
-- Dimmi per quale motivo non hai eseguito gli ordini. -- una voce gelida aveva parlato. La stanza era lugubre nelle sue pareti di mattoni neri.
Il giovane che fino a quel momento era riuscito orgogliosamente a sostenere lo sguardo pressoché infuocato nella sua freddezza di suo padre non poté fare a meno di chiudere per qualche istante gli occhi. Gli occhi del padre parvero per qualche istante trapassarlo da parte a parte, sentì come se due gelide lame ghiacciate gli perforassero l’anima.
Non aveva svolto gli ordini che gli erano stati assegnati.
Dopo questi attimi di silenzio l’uomo riprese a parlare.
-- Bene, non vuoi parlare. Sarò costretto ad usare dei mezzi più pesanti… imperio -- sussurrò con lo stesso tono di poco prima.
Il ragazzo dovette ricorrere a tutta la sua forza di volontà per non cadere sotto il completo potere del padre.
-- Complimenti Draco, vedo che sei diventato più bravo. Peccato che non tu non abbia voglia di parlare. --
Il ragazzo serrò la mascella in una dolorosa morsa per impedirsi di dire qualunque cosa. Ogni parola per quell’essere che aveva davanti fungeva da provocazione, e non aveva affatto intenzione di provocare il miglior Mangiamorte dalla parte di Voldemort.
-- Lucius, è inutile che continui a torturarlo, lo indebolirai solamente. -- una voce strascicata irruppe nella stanza. Il giovane non ebbe neppure bisogno di voltarsi per capire che si trattava proprio di Lord Voldemort.
-- Lascialo stare, può ancora servirci, ho una missione da affidargli… -- continuò poco dopo abbassando se possibile ancora di più la voce.
-- Una missione? Ma mio signore, non ha portato a termine neanche l’ultima che gli avete affidato… --
-- Lo so Lucius, non c’è bisogno che me lo ripeti. Sto solo dicendo che voglio dargli una seconda opportunità. Opportunità che spero riuscirai ad afferrare al volo, vero Draco? -- Il ragazzo per la prima volta durante quella strana discussione si voltò per fissare con estremo coraggio il volto di chi l’aveva interpellato.
Annuì lievemente con il capo -- Bene, spero proprio per te che non ci siano problemi… -- fece l’oscuro prima di voltarsi nuovamente da dove era venuto per andarsene.
Appena il leggero suono di passi si fu completamente dissolto nell’aria un potente schiantesimo colpì alla schiena il giovane, che andò a sbattere contro il muro lì davanti.
-- Non credere ci sarà sempre il Signore oscuro a proteggerti. Stai rischiando parecchio con questo tuo atteggiamento… se sei ancora vivo è solo perché sei il suo diretto erede. -- fece l’uomo colpendolo con un altro schiantesimo.
Il ragazzo sbatté la testa nuovamente contro il muro, il naso prese a sanguinargli copiosamente, probabilmente rotto, le tempie gli pulsavano dolorosamente, anche se gli pareva di aver completamente perso il senso del dolore.
-- Ma per quale motivo la stiamo allungando tanto questa storia… -- si fermò istantaneamente l’uomo, stringendo sempre con forza la bacchetta in mano.
-- Perché non mi dici più semplicemente il motivo per cui non hai svolto gli ordini --
Il giovane sentiva sempre meno delle parole che il padre gli stava dicendo, come se stesse parlando da molto lontano. Ma ebbe la forza di prendere la bacchetta e di puntarla al suo aggressore.
Il padre piegò la testa di lato, e lo osservò alzando un sopracciglio mentre uno strano ghigno, molto simile a quelli che faceva il giovane nella sua scuola, gli incurvava le sottilissime labbra.
-- Cos’hai intenzione di fare con quella? Non hai neanche la forza di tenere dritta la testa, figuriamoci tenere un duello con me. -- lo schernì con malvagità.
Il giovane chiuse gli occhi al sentore di una dolorosa fitta al fianco destro. Si portò una mano nella zona interessata e vide che era sporca di sangue, doveva aver sbattuto contro qualche spigolo.
Il padre rimase ancora per qualche secondo a guardarlo prima di voltarsi per andarsene.
-- Certo, ti è facile combattere contro qualcuno che non riesce a tenersi in piedi, sleale fino in fondo, mi ammazzeresti senza troppi scrupoli -- sputò in un sussurro da un lato della bocca il ragazzo.
L’uomo che aveva appena varcato la soglia si volt di scatto per raggiungere a grandi passi il figlio che giaceva più morto che vivo sul pavimento dove si stava formando pian piano una pozza di sangue di medie dimensioni. Lo prese per la mandibola e di forza lo sollevò dal pavimento.
-- Se non l’hai notato sei ancora vivo -- fece in un sussurro amaro l’uomo.
-- Ma di certo non per tua spontanea volontà -- fece con un ghigno in volto l’altro.
Tra i due sembrava esserci una guerra di sguardi ghiacciati.
Dopo alcuni minuti che sembrarono infiniti l'uomo mollò la presa sulla mascella del ragazzo, che cadde pesantemente sul pavimento dietro di se.
Si voltò senza degnarlo più neanche di uno sguardo e ragigunta la soglia si bloccò nuovamente prima di sussurrare
-- Draco, la lealtà non esiste --

Novembre ore 03:00 Hogwarts, Corridoio dei Sotterranei
Hermione Granger, la migliore studentessa della scuola, alunna modello, idolo per tutti (o quasi) professori era fuori orario.
Camminava a passo svelto per i corridoi, sperando di non farsi beccare da nessuno.
Quella sera aveva dimenticato su in camera la sua spilla, il che voleva dire guai sei qualcuno l'avesse vista.
Quell'anno era diventata caposcuola, e dunque non aveva molti problemi ad andare dove voleva di giorno come di notte.
-- Serpensortia -- sussurrò la parola d'ordine della stanza e vi entrò velocemente richiudendo alle sue spalle la massiccia porta di ebano.
la scena che vide la lasciò completamente senza fiato.
Il ragazzo era seduto sul pavimento con la schiena poggiata allo stipite del letto, del sangue circondava il suo corpo che aveva l'aria di essere un cadavere ambulante per il pallore esagerato che la pelle aveva assunto.
Il naso, solitamente perfetto, sembrava essere completamente rotto, come pure il braccio destro. Il sinistro stringeva convulsivamente il fianco opposto dal quale sgorgava sangue come da una fontana l'acqua.
Si riprese velocemente dal suo stato di shock e si avvicinò velocemente al ragazzo.
-- Questa volta ha veramente esagerato... -- sussurrò flebilmente la ragazza, parlando più con se stessa che con il ragazzo semincosciente e riponendo al suo fianco una valigetta che aveva portato con se in caso ci fossero state delle lesioni.
Alzò lievemente il bordo della camicia per verificare la profondità della ferita.
Ricacciò forzatamente dentro di se un moto di nausea che l'aveva colta improvvisamente alla vista della pelle quasi completamente squarciata.
-- Draco? -- lo chiamò alzando la voce. Non doveva assolutamente addormentarsi.
Il ragazzo aprì gli occhi un pò e accennò appena un sorriso. La ragazza sospirò.
Non poteva andare avanti quella storia.
Gli levò completamente la camicia e notò con sommo disappunto che la pelle era scheggiata, graffiata, e tagliata in molti punti.
Con un incantesimo lo fece levitare fino al letto e lo fece sdraiare.
Sarebbe stata una giornata pesante quella...

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Fine primo capitolo
Salve! Che ne pensate? è una grandissima ispirazione che mi è venuta ascoltando la mitica e bellissima canzone di Paolo Meneguzzi, "Lui e Lei"... mitico... cmq avviso tutti i letto ri che non sarà una storia a lungo termine. Progetto di fare al massimo una quindicina di capitoli, ma credo che 13 saranno in tutto...
Bene per ora è tutto
Alex
  
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