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Autore: Fandoms_Are_Life    05/03/2020    3 recensioni
Zuko e Katara un anno dopo la fine della guerra, tra rimpianti e speranze in un futuro migliore.
[Zuko/Katara]
[Quinta classificata al contest "Tutti pazzi per i musical! II edizione" indetto da Mari Lace sul forum di EFP]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Zuko
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sea [It Calls Me]

 

The people you love will change you
The things that you learned will guide you
- I Am Moana

 

La Tribù dell’Acqua del Sud era spettacolare: cascate ovunque, fiumi limpidi e laghi cristallini a perdita d’occhio, spiagge candide e persone felici tutt’attorno. Zuko continuava a guardarsi in giro con meraviglia sempre crescente. - Hai fatto un lavoro straordinario.
Katara seguì il suo sguardo, sorridendo. - Farei di tutto per il mio popolo.
La nave con cui il Signore del Fuoco era giunto fin lì era attraccata al porto. Tutti i suoi uomini erano scesi e avevano ricevuto un caldo benvenuto dai dominatori dell’acqua. Lui, però, aveva avuto occhi solo per Katara.
- È passato un anno dall’ultima volta che ci siamo visti: dire che ti sei data da fare è un eufemismo. - La guardò di soppiatto, ammirando i lunghi capelli raccolti in una treccia, gli occhi luminosi e la bocca piegata in un sorriso.
- Sokka ed Aang mi hanno dato una mano - disse lei semplicemente, guidandolo all’interno della sua tenda.
- A proposito, dove sono tutti gli altri? - Zuko aveva capito che qualcosa non andava nel momento stesso in cui aveva posato i piedi a terra e l’aveva vista da sola in mezzo alla folla festante.
- Sokka è partito per andare ad aiutare le altre Tribù dell’Acqua, e Suki è con lui. Toph, invece, è tornata nel Regno della Terra: anche lì bisogna sistemare tutto. Vuoi un po’ di tè?
Zuko sbatté le palpebre. - Sì, grazie. - Continuò a fissarla mentre lei gli dava la schiena, intenta a preparare la bevanda. - Aang dov’è?
Per diversi istanti non ci fu altro che silenzio. Dopodiché Katara prese un respiro profondo: - È tornato al Tempio dei Nomadi dell’Aria in cui è cresciuto. Vuole ripartire da lì. Non lo vedo da mesi.
Zuko annuì lentamente, sedendosi su uno dei tappeti. - Capisco.
Per i successivi dieci minuti nessuno disse nulla. Lui cercò di non guardarla troppo: non voleva alimentare delle speranze morte in partenza.
Alla fine Katara gli si sedette davanti, porgendogli la tazza fumante. Zuko assaggiò il tè. - È bollente - constatò.
- Pensavo ti piacesse, Signore del Fuoco - gli rispose ironicamente.
Il giovane non riuscì a nascondere un sorriso. - Infatti è così. - Lo sorseggiò tutto, non lasciandone neanche una goccia. - Delizioso.
Lei lo finì con più calma, dopodiché lo fissò dritto negli occhi. - Allora, c’è qualche problema? Non credo che tu sia venuto fin qui solo per bere il mio ottimo tè.
Zuko ghignò beffardo. - Ne ho provati di migliori, onestamente.
Katara sbuffò. - Parla.
Sospirò. - Volevo controllare che tutto stesse procedendo per il verso giusto. - Accennò vagamente a ciò che lo attendeva fuori dalla tenda. - A quanto pare non avevo di che preoccuparmi.
La ragazza lo fissò, enigmatica. Il ragazzo si ritrovò a deglutire sotto quello sguardo così intenso. Il cuore gli batteva all’impazzata. Dannazione, perché mi fai ancora quest’effetto? - Tutto qui?
Zuko annuì, imperscrutabile. - Sì, certo.
Cos’altro avrebbe dovuto dirle? Che in realtà lei gli era mancata come non avrebbe mai pensato potesse mancargli qualcuno? Che ogni volta che si affacciava alla finestra e vedeva il mare stendersi di fronte ai suoi occhi tutto quello che avrebbe voluto fare era salpare su una nave per venire a trovarla? Che nonostante Aang fosse uno dei suoi più cari amici era sollevato che la storia tra lui e Katara si fosse conclusa? Si morse il labbro. E a cosa sarebbe servito dirglielo? Quello che voleva veramente era impossibile, e c’erano altre complicazioni di mezzo.
- Una visita breve, allora. - La giovane prese le tazze e andò a lavarle. - Immagino che ripartirai quasi subito. Mai sentirà molto la tua mancanza.
Il tono con cui aveva detto quelle tre frasi era tagliente, freddo. Zuko si alzò in piedi. - Gelosa? - la prese in giro con un tono più serio di quel che avrebbe voluto usare.
Katara emise un suono sarcastico, a metà tra uno sbuffo e una risata, e continuò a voltargli le spalle. Lui le si avvicinò sempre di più e quando finalmente la ragazza si girò se lo ritrovò a pochi centimetri dal viso.
Nessuno dei due disse nulla, perché in fondo non c’era nulla da dire. C’erano stati dei momenti, durante il loro viaggio, in cui avrebbero potuto parlare apertamente, confidarsi, aprire il cuore l’uno all’altra. Dannazione, Zuko aveva addirittura rischiato di morire per salvarla! Eppure adesso il loro tempo era scaduto.
Si fissarono con un’intensità tale che il giovane Signore del Fuoco si sentì nudo di fronte allo sguardo della dominatrice. Alla fine Katara sollevò una mano e la posò sulla sua guancia sfigurata. - I tuoi occhi sono diversi - sussurrò. - Sei cambiato così tanto.
- È merito tuo - mormorò lui di rimando, abbandonandosi al suo tocco. - Tuo, e di Aang, e di mio zio, e di Sokka, e di Toph, e di Appa, e di Momo. - Coprì la mano di lei con la sua. - La mia famiglia.
Katara respirò affannosamente e premette le proprie labbra su quelle di lui. Zuko rispose al bacio con intensità, tirandola verso di sé e intrappolandola tra le sue braccia. La mano di lei si spostò dal suo viso ai capelli, mentre l’altra gli strinse con forza la spalla, spingendosi ancora di più verso il suo corpo. Quando si staccarono, entrambi erano senza fiato.
La ragazza gli posò una mano sul petto. - Questo sei tu. Lo sei sempre stato. Non dimenticarlo mai.
Zuko appoggiò la fronte contro quella di lei. - Vorrei che fosse diverso - bisbigliò. - Vorrei che potessimo…
- Ma non possiamo - replicò la giovane, lasciando ricadere il braccio al suo fianco. - Questo ci dovrà bastare per tutta la vita.
Il Signore del Fuoco sentì il cuore stringersi a quelle parole, ma Katara aveva ragione: il mondo non era ancora pronto per un’unione tra persone come loro. Sorrise amaramente. - Forse un giorno ci saranno due ragazzi nella nostra stessa situazione, e a loro sarà concesso di amarsi.
Katara sorrise a sua volta. - Forse. - Si ricompose e uscì dalla tenda, aspettando che lui la seguisse.
Si incamminarono verso una scogliera. Una volta giunti lì, Zuko poté assistere a uno spettacolo ineguagliabile: un tramonto infuocato che si immergeva nelle placide acque della sera.
- Sei un buon leader - disse lei, interrompendo il silenzio che si era creato. - La Nazione del Fuoco aveva bisogno di qualcuno come te a guidarli. So che farai sempre ciò che è giusto.
Lui annuì, non distogliendo mai lo sguardo dal panorama. - Ho imparato dai miei errori. Non sarò come mio padre o mia sorella: il viaggio che ho fatto e le persone che ho incontrato mi hanno insegnato così tanto, e non permetterò che tutto ciò vada sprecato. - Si voltò verso di lei. Il venticello leggero che si era alzato gli scompigliava i capelli, ma lui, incurante, le sorrise e le tese la mano. Katara la osservò a lungo prima di stringere le proprie dita attorno alle sue. Tornarono a fissare il sole che tramontava proprio mentre gli ultimi bagliori scomparivano a contatto con l’acqua.
Era vero, per lui e Katara non c’era ancora spazio, ma la vita andava avanti: lo aveva capito grazie alle persone che amava, coloro che avevano visto chi sarebbe potuto diventare veramente e che lo avevano aiutato a cambiare.
Le cose che aveva imparato lo avrebbero assistito nel guidare la sua Nazione e nel rendere migliore il futuro, e un giorno, finalmente, il mondo sarebbe stato pronto per un altro Zuko e un’altra Katara.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! Non ho mai scritto nulla di inerente ad Avatar e ho sempre pensato che, se l’avessi mai fatto, avrei pubblicato per prima cosa una Kataang, ma quando ho visto il contest “Tutti Pazzi per i Musical! II edizione” di Mari Lace e, soprattutto, il pacchetto Oceania mi sono venuti in mente Zuko e Katara, la mia seconda OTP. Desidero perciò ringraziare l’autrice del contest per la bella opportunità che mi ha offerto e per aver creato lo splendido pacchetto che mi ha ispirato. Spero di aver rispettato tutte le indicazioni e, soprattutto, che la storia vi sia piaciuta. In ogni caso, fatemi sapere! =D
Baci da Fandoms_Are_Life.

   
 
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