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Autore: Schmetterlinge    15/03/2020    2 recensioni
La Water Maker scruta l’amica con aria interrogativa.
“Gajeel lo sa?”
La ragazza abbassa lo sguardo, colpevole.
“Non è facile, lo conosci, rischio di fargli venire un infarto.”
Juvia alza un sopracciglio, scettica.
“Gli verrà comunque, Levy.”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caprico, Gajil Redfox, Levy McGarden, Lluvia, Lucy Heartphilia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Levy camminava avanti e indietro, irrequieta.

 

Lucy e Juvia continuavano a fissarla cercando di immaginare quale fosse la ragione di una simile inquietudine.

 

Perché era evidente che qualcosa tormentava Levy da tempo [ormai].

 

Era strana, spesso assente.

 

E soprattutto [appena possibile] evitava Gajeel.

 

La ragazza dalla folte ciocche celesti si passa una mano sul volto, quasi sconsolata.

 

E’ Lucy la prima a rompere il silenzio.

 

Il tono di voce è un misto tra il preoccupato e l’esasperato.

 

E Lucy era famosa per la sua infinita e misericordiosa pazienza.

 

“Levy, mi stai facendo venire il mal di testa.

 

Vuoi calmarti e dirci, per favore, che ti prende?”

 

Il gamberetto si blocca di colpo, fissando dritta negli occhi la Maga degli Spiriti Stellari.

 

Scuote la testa, incredula.

 

“Sono …”

 

Juvia la incalza, sbiancando.

 

Crede di aver intuito qualcosa.

 

“No.”

 

Levy la osserva [colta nel segno].

 

“Si.”

 

Juvia sgrana gli occhi, senza parole.

 

“Ti giuro che lo uccido con le mie mani.”

 

Lucy ne osserva i volti, scuotendo la testa, spazientita.

 

“Volete dirmi che succede?”

 

Juvia si volta di scatto verso la rivale in amore, spalancando le braccia.

 

“Lucy!”

 

Levy le blocca di getto, prima che inizi una discussione senza fine.

 

“Sono incinta.”

 

La maga dalle lunghe ciocche bionde rimane immobile, come a dover registrare il senso di quelle parole.

 

Inizia a respirare affannosamente, spalancando la bocca.

 

“E tu lo dici così?”

 

Levy inizia ad arrossire [secondo dopo secondo] palesemente imbarazzata.

 

Fa per parlare quando si sente travolgere dalle due migliori amiche, capitolando a terra.

 

La abbracciano, Lucy e Juvia, tanto sorprese quanto felici.

 

“Significa che diventeremo zie?”

 

Juvia aveva già gli occhi a cuoricino.

 

“Pensa se fosse una femminuccia, potrei acconciarle i capelli, portarla a fare shopping, al cinema, insegnarle a nuotare e tanto altro.”

 

Lucy tira un pugno affettuoso alla Water Maker, usando un tono fintamente offeso.

 

“Lascia qualcosa anche a me, rivale in amore.”

 

E iniziano così a fantasticare [prima una e poi l’altra] mentre Levy le osserva, tanto divertita quanto sconsolata.

 

Era difficile fermarle quando iniziavano.

 

Improvvisamente, qualcosa sembra passare per la mente della Water Maker.

 

Sgrana gli occhi, interrogativa.

 

La risposta alla sua domanda non era poi cosi difficile da prevedere.

 

“Gajeel lo sa?”

 

Levy abbassa lo sguardo, colpevole.

 

“Non sono ancora riuscita a trovare il momento giusto.

 

Non è facile, conosci Gajeel, rischio di fargli venire un infarto.”

 

Juvia alza un sopracciglio, scettica.

 

“Gli verrà comunque, Levy.

 

Perché aspettare?

 

Posso darti una mano.”

 

Lucy le lancia un’occhiataccia [ironica] per poi rivolgersi alla cara compagna di Gilda.

 

“Non potrai tenerglielo nascosto in eterno.

 

Prima o poi inizierà a vedersi.

 

Levy scuote la testa, consapevole, nervosa.

 

“Lo so.”

 

Si morde un labbro, mentre osserva Juvia avvicinarsi con due piccole scarpine tra le mani.

 

Gli sorride [l’amica] guardandola con tenerezza.

 

“Sono bellissime, Levy.”

 

Il gamberetto arrossisce.

 

“Vi piacciono?”

 

Lucy la abbraccia, circondandole le spalle esili.

 

"Noi ci saremo sempre, qualunque cosa accada.”

 

Levy sorride, asciugandosi le lacrime che avevano iniziato a rigarle gli zigomi.

 

Era successo, era capitato all’improvviso e non era pronta, questa era la pura verità.

 

Era spaventata [e tanto anche] ma al tempo stesso sentiva di essere davvero felice, come poche volte nella sua vita.

 

Avrebbe amato quella creatura con tutta se stessa, l’avrebbe protetta fino al suo ultimo respiro, le sarebbe sempre stata accanto [giorno dopo giorno] insegnandole tutto quello di cui era capace, guidandola in quel meraviglioso percorso chiamato vita.

 

Improvvisamente la porta si spalanca, rivelando in tutta la sua imponenza la figura di Gajeel.

 

Il Dragon Slayer entra con passo deciso per poi bloccarsi [di colpo] alla vista delle tre ragazze.

 

Non passa molto tempo prima che la sua attenzione si concentri sulle scarpine che Juvia teneva [ancora] tra le mani.

 

Le fissa [sgomento] assumendo [sempre più] un colorito pallido.

 

Spalanca la bocca senza [tuttavia] riuscire ad emettere alcun suono.

 

Pareva [quasi] avesse visto un fantasma.

 

Juvia lo osserva perplessa, senza capire.

 

“Sei incinta?”

 

La ragazza lo fissa senza parole, dando una rapida occhiata alle piccole scarpine tra le sue mani.  

 

“Gajeel …”

 

La Water Maker fa per calmarlo, lanciando un sguardo supplicante sia a Levy sia a Lucy.

 

Il Dragon Slayer si passa una mano tra i capelli, visibilmente fuori di sè.

 

“Ti giuro che lo uccido con le mie mani.”

 

Puro terrore sembra attraversare l’amica, [ancora] incredula per l’incredibile equivoco creatosi.

 

Levy fa per intervenire quando scorge [sulla soglia] le figure di Gray e Natsu.

 

Paiono allibiti, specialmente il primo.

 

Gray fa per parlare quando un pugno in pieno volto lo atterra ancor prima di rendersene conto.

 

 

 

 

E uno.

 

 

 

 

Levy corre da Gajeel, strattonandolo con tutta l’intenzione di fermarlo.

 

“Adesso basta, Gajeel!”

 

Il giovane la scruta, senza capire.

 

Io sono incinta, non Juvia!”

 

Il ragazzo non risponde; semplicemente, continua a guardarla come per assicurarsi di aver veramente compreso quanto appena udito.

 

Juvia, nel frattempo, si inginocchia accanto Gray [letteralmente steso a terra] ancora incosciente per il colpo appena ricevuto.

 

Si gira appena in tempo per scorgere il suo migliore amico sfracellarsi contro il pavimento, bianco come un cadavere e privo di sensi.

 

L’impatto al suolo è parecchio rumoroso, data la considerevole stazza dell’Iron Maker.

 

Lo fissa, quasi compiaciuta.

 

“Io l’avevo detto che gli sarebbe venuto un infarto.”

 

 

 

 

 

 

E due.

 

 

 

 

 

Le ragazze si fissano, senza parole, mentre Natsu si avvicina a Lucy, interrogativo.

 

Si massaggia il mento, assorto.

 

“Non è mio, giusto?”

 

La biondina lo fissa imperturbabile, salvo poi stenderlo con un pugno in pieno volto.

 

 

 

 

 

E tre.

 

   
 
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