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Autore: zucchero filato    06/08/2009    12 recensioni
Albert e Candy: separati da cinque lunghi anni, lui sta per sposarsi con qualcuno che non sembra fare per lui, almeno a detta di Archie; chi arriva dopo così tanto tempo, piena di nostalgia e speranza, non sa cosa si troverà davanti...e un luogo magico come Lakewood a fare da sfondo a questo ritorno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), William Albert Andrew
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non la sopporto!”

“ Archie, calmati!”

“Ma chi si crede di essere?! Solo perché è la sua fidanzata pensa di potermi parlare così?”

“Archie, per favore!”

Archiebald Cornwell, nel suo elegante completo di velluto color caramello andava e veniva per la stanza fremendo di segno per l'offesa appena subita: un appunto sull'abbigliamento più consono per un matrimonio.

“Ma perché si ostina a stare con quella! A volerla sposare? Da quando l'ha conosciuta non è più lui!”

“Ne è innamorato...”

“No, non è innamorato di lei, è innamorato dell'idea che ha di lei.”

“Come puoi dire questo?”

“Basta guardarla! Ha un carattere insopportabile e lo sta usando! Non c'è che dire, lei è riuscita dove altre hanno fallito…”

Gli occhi color miele erano ombreggiati da folte sopracciglia nocciola violentemente aggrottate: un affronto simile non gli era mai capitato, di solito era lui il punto di riferimento cui guardare per l'eleganza e le ultime novità della moda ma Ellen Walrdorf aveva osato puntualizzare sulla sfumatura di grigio che avrebbe dovuto scegliere per l'abito da indossare come testimone dello zio ed amico Albert William Andrew.

Quello era solo l'ultimo degli attriti tra loro.

 

Ellen Walrdorf era arrivata a Chicago in compagnia di Albert circa un anno prima ed era stata presentata a tutta la famiglia alla vigilia di Natale; poco dopo,  a Pasqua, l'annuncio del matrimonio l'anno successivo, alla fine dell'estate.

 

Non pochi erano rimasti esterrefatti. La maggior parte era stata colpita dalla straordinaria somiglianza di lei con la figlia adottiva di William: bionda, occhi verdi, alta e snella, era di gusti raffinati, vestiva all'ultima moda, amava i begli abiti, gli svaghi, i ritrovi mondani ed il lusso.

Pochi, pochissimi erano coloro che s'erano meravigliati di quanto non le somigliasse nel carattere, nei gusti e nei modi di fare e di quanto sembrasse inadatta ad Albert stesso, considerato dalla maggior parte piuttosto eccentrico per il suo amore per gli animali, i viaggi in terre esotiche, il suo essere sempre molto informale ed alla mano.

 

Archie ed Annie erano tra questi. Archie era colui che la sopportava meno e che non vedeva affatto di buon occhio la presenza di quella ragazza in casa e in confidenza con Iriza.

 

“Cosa ci trova Albert in lei, a parte il fatto che somiglia a Candy?”

“Ancora con quell'idea?”

“È quale altro motivo ci potrebbe essere? È l'opposto di Albert! L'unica cosa che hanno in comune è l'amore per i viaggi! Ma non vedi che Albert, quando c'è lei, diventa insopportabile e fa qualunque cosa per compiacerla? Gli ha fatto il lavaggio del cervello! Ed è sempre con Iriza! Cosa ti dice questo, eh?”

“Archie, Albert sa cosa fa, non è un bambino!”

“Da quando se ne è andata non è più lo stesso...”

“Candy è partita da molto tempo, ormai...”

“Ma Albert è cambiato subito e non è più tornato quello di prima...”

 

Archie si fermò davanti alla finestra a guardare il giardino, coperto dalla nebbia che ancora si formava in quelle stagione, la stessa nebbia che c'era il giorno in cui Candy aveva salutato tutti loro per andare lontano, via da Chicago, via dall'America: per non sapere, per non soffrire.

 

Annie lo fissò pensierosa: quella partenza aveva addolorato tutti loro ma per Albert era stato ancora più difficile e da allora, in effetti, non l'avevano più visto sorridere fino a quando non era arrivata Ellen.

 

Ma Archie insisteva a dire che Albert non era felice.

 

Se tutti loro avessero potuto ricordare meglio i mesi in cui Albert aveva vissuto accanto a Candy nella residenza di Chicago, avrebbero notato un contrasto stridente tra il giovane allegro, spensierato ed innamorato di cinque anni prima e l'uomo serio, posato e spesso malinconico che avevano innanzi.

 

Non aveva perduto il suo spirito ma aveva smesso di ridere, per limitarsi a sorridere. Nessuna sciocchezza più, nessuna avventatezza, nessun comportamento che potesse riempire di sdegno l'arcigna zia Elroy. Diligentemente aveva curato gli affari di famiglia, aveva occupato il proprio posto in società, aveva imparato compiti e doveri ma la scintilla di vita era sparita dai suoi occhi senza che se ne rendesse conto.

 

Candy aveva detto di voler partire ed Albert aveva sentito mancare la terra sotto i piedi; quando poi aveva capito che il suo desiderio era quello di andare molto lontano il baratro si era fatto abisso ed aveva annaspato a lungo in cerca di una soluzione: l'idea di non vederla più gli faceva mancare l'aria.

 

A lei però non importava della meta, solo il viaggio, e per lui tutto era divenuto, allo stesso tempo, più facile e più difficile: sarebbe andata in Africa, a lavorare in quel piccolo ambulatorio che lui stesso aveva creato; sarebbe stata così lontano da ogni pericolo, sotto lo sguardo attento di persone di sua fiducia ma non avrebbe potuto accompagnarla, mostrarle quei luoghi, restarle accanto. L'avrebbe persa.

 

Lei era partita in una nebbiosa giornata di novembre e il sole aveva definitivamente lasciato Chicago, almeno dal punto di vista di Albert.

 

Annie ed Archie si voltarono al rumore della porta che si apriva sotto la spinta di lui che entrava. Completo scuro, cravatta grigio perla, i capelli biondi accuratamente tagliati, un sorriso sulle labbra che si smorzò al percepire l'ira del nipote.

 

“Cos'è accaduto?”

“Nulla, nulla di rilevante”, gli rispose Archie, la voce simile ad un ringhio, “a parte il fatto che quella deve sempre mettere bocca in tutto, anche in quello che non le compete!”

“Qual è l'argomento della disputa questa volta?”

“Piuttosto stupido, direi, ma è la goccia che fa traboccare il vaso!”

Albert sollevò un sopracciglio mentre Archie, con un gesto, cercava di liquidare la cosa.

“Lasciamo perdere... non capisco come fai a sopportarla!”

 

Lo sguardo di Alberti si indurì ed Annie cercò di intervenire per evitare l'ennesimo scontro tra i due su quell'argomento.

“Cos'è il telegramma che hai in mano? Buone notizie, spero...”

Albert l’aveva sventolato entrando ma l'atteggiamento di Archie l'aveva fatto passare in secondo piano, malgrado l'importanza di ciò che vi era scritto.

”È di Candy... tornerà il mese prossimo, è partita oggi.”

Tutti i personaggi del manga/anime di Candy Candy, presenti in questa Fanfiction, gli avvenimenti ed le frasi eventualmente riportate appartengono di diritto all’autrice Kyoko Mizuki, alla Toei Animation e/o alla Fabbri Editori che curano e distribuiscono il manga/anime in Europa.

Il materiale proposto in questa Fanfiction è a solo scopo divulgativo e non è intesa alcuna violazione dei diritti di copyright.

Tutti i diritti per ciò che è sotto copyright appartengono all’autrice Kyoko Mizuki, alla Toei Animation e alla Fabbri Editori e non vengono dall’autrice Zucchero Filato ripresi con scopi di lucro ma solo a fini amatoriali.

I personaggi originali creati da Zucchero Filato appartengono all'autrice che ne detiene i diritti d'autore; ogni citazione od utilizzo di tali personaggi è sottoposta alle leggi sul diritto d'autore e tutelati in quanto opere originali d'ingegno.

  
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