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Autore: KeiraLockstar    16/03/2020    0 recensioni
Amelia Brown è una cinica editrice di nazionalità canadese che lavora a New York insieme al suo assistente Castiel Johns. Amelia sfrutta il suo assistente in ogni modo umanamente possibile. Tutte le mattine le porta il caffè e risponde alle sue chiamate, mentre viene sopportata dai dipendenti, che si scambiano per posta interna gli avvistamenti della donna per prepararsi al peggio. Una particolare situazione porterà Amelia e Castiel a conoscersi pian piano e...
Era lì, che mi guardava, e piano si avvicinava sempre di più a me. Era irresistibile ai miei occhi.
- - -
[Storia ispirata all'omonimo film del 2009]
Scritta nel 2014
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Castiel, Dolcetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche anno dopo…

 

“Emily non correre.”

“Amelia, sei troppo severa.”

“E tu Lys sei troppo buono con quella peste! Ah, Emily guarda chi sono arrivati, Castiel e Iris.”

“Ciao Amelia è da un po’ che non ci vediamo, un giorno di questi potremo uscire a fare un giro per stare tra noi donne.”

“Certamente Iris. A proposito, come mai non c’è Ken?”

“Ah, lui… beh, a dir la verità lo vedo sta sera, mi ha chiamata questa mattina ma non mi ha detto perché…”

“Lo scoprirai sta sera, no? Quindi non ti preoccupare… Castiel che cosa fai?”

“Perché? Faccio fare l’aereo alla mia bambina.” Castiel prese Emily e cominciò a farla girare in aria mentre lei tutta felice non poteva far a meno di sorridere.

“Stai attento, vedi di non farla cadere.”

“Emily, hai visto? La mamma non si fida di papà, non è cattiva?” disse Castiel con un finto broncio.

“Mamma sei cattiva con papà, non ha fatto niente di male!”

“Castiel cosa le vai a dire…”

“Però mamma ti voglio bene lo stesso, perché per me sei la mamma migliore del mondo!” Un sorriso a trentadue denti si dipinse sul volto di Emily.

“Visto? La nostra bambina sa come farti felice.”

“Già. È una figlia meravigliosa. A differenza tua.” Per un attimo Castiel guardò dubbioso Amelia, ma appena intuì cosa intendesse con quelle parole mise a terra la bambina…

“Emily, perché non vai a giocare con Lys e Iris, è da tanto che non li vedi.”

“Giusto! Venite, vi faccio vedere cosa mi hanno regalato mamma e papà!” Tutta felice, Emily fu seguita da Iris e Lysandre in casa, lasciando così soli Castiel e Amelia.

“Allora, sbaglio o mia moglie è insoddisfatta di me?”

“Pft, adesso sei più infantile di quando eri mio assistente.”

“Chissà… ma adesso non sono tuo assistente, niente formalità.” Amelia sorrise.

“Ecco, è così che ti voglio vedere, sorridente. Sei molto più bella quando sorridi.”  

“Da quando sei diventato così gentile?”

“Cosa? Non posso nemmeno coccolare un po’ mia moglie?” A quell’affermazione Amelia involontariamente arrossì. Sapeva che ogni volta che Castiel pronunciava la parola “Coccole” in realtà, intendeva molto di più.

“Sei bella anche quando arrossisci.” E sapeva anche che non era certo il tipo che faceva tanti complimenti, così come lui sapeva che quando le fanno i complimenti diventava un po’ più vulnerabile.

“Castiel tu sei…”

“Sono?” Un ghigno divertito apparve sul viso di Castiel.

“…sei un diavolo!”

“Grazie. Lo sapevo già. Per questo mi piaci!” Ecco! Questa cosa non l’ha mai capita. Amelia non riesce a capire il perché di quella frase, pronunciata molte volte in passato. Più volte ha provato a chiedergli il significato e ogni volta non rispondeva, sorridendo maliziosamente. Lei lo definiva un diavolo e lui anziché arrabbiarsi sorrideva e basta.

“Mamma, papà venite, presto!” Furono interrotti da Emily che li stava chiamando saltellando qua e là. Entrando dentro casa videro Lys ed Iris guardare la televisione.

“Oh, venite su, che ci siete in TV!”

“Quest’oggi parleremo della famiglia Johns. Amelia, Castiel e la piccola Emily. Il signor Castiel per i grandi successi musicali, la signora Amelia per le grandi imprese in tutto il mondo e la signorina Emily, che ha debuttato nel mondo dello spettacolo a soli sei anni come attrice. Sono stimati da molte persone e ammirati da molti giovani. Sono un esempio per le future star.”

“Incredibile, non ci credo.” Amelia rimase alquanto sorpresa di ciò che sentì.

“Amelia cara, non sorprenderti, dopo aver fatto evitare la bancarotta a certe imprese è impossibile che non ti conoscano.”

“Mamma e papà sono fantastici!”

“Anche tu non sei da meno!” Castiel le accarezzo gentilmente la testa.

“Certo papà, non posso essere la vergogna della mia famiglia!” disse Emily con tono serio.

“Che tenera, ha solo sei anni ed è già così matura.”  

“Ah, ti sbagli zio Lys, io ho sei anni e mezzo!”

“Hahaha certo, certo!” Vedere quella dolce ed energica bambina faceva venire voglia a Lysandro di avere una famiglia tutta sua, e anche se ancora non lo sapeva, ben presto un incontro cambierà anche la sua di vita.

 

PoV Iris

“Buonasera Amore. Passato una bella giornata?” Eravamo in un ristorante di lusso. Ken sembrava più elegante del solito e… beh, il ristorante era vuoto. Eravamo solo noi due.

“Sì, sono stata da Castiel ed Amelia a vedere come sta la piccola Emily.”

“Bene.” Mi sorrise e ci accomodammo al tavolo. Abbiamo mangiato e parlato un po’ del nostro futuro. Confidai a Ken che mi sarebbe piaciuto avere dei bambini e fortunatamente la prese bene, dopodiché si alzo. Venne accanto a me e s’inginocchiò.

“Amore mio, Iris cara, vuoi sposarmi?” Io… ero sorpresa, ma anche molto felice, così felice che non potei fare a meno di piangere.

“Sì, sì, sì! Certo che voglio!” E dopo che mi infilò l’anello al dito, gli saltai addosso dalla felicità. Tra non molto ci sarebbe stato un altro matrimonio.

 

Nel frattempo a Casa Johns

“Nonna, nonno come state?”

“Ciao Emily cara, noi stiamo bene, ma guarda come sei cresciuta!”

“Ed è diventata una bellissima ragazza, come sua madre.”

“Nonno non esagerare, la mamma è molto più bella di me!” Risata di gruppo. Emily era quel genere di bambina, molto modesta.

“Ah, ma guarda qua chi abbiamo? Signorina, le dispiacerebbe lasciarmi un suo autografo?”

“Hahaha ciao Annie, come stai?” Emily chiamava nonna Annie esplicitamente per nome, dandole del tu come se avesse la sua età (anche se sappiamo benissimo che non è così!) e ad Annie non dispiaceva affatto, diceva che la faceva sembrare ancora giovane.

“La bisnonna Annie è sempre bella ed energica, come sempre.” Sorrideva, così come tutti i presenti. Erano una famiglia unita. Nonostante le varie divergenze passate, ora tutto sembra andare per il meglio, e anche Castiel e suo padre vanno molto più d’accordo da quando hanno fatto quella promessa. Non si può certo dire che manca l’affetto in quella casa. E anche Amelia può sorridere tranquilla. Ora anche lei possiede qualcuno che sa darle calore, qualcuno di prezioso che non potrà mai sostituire.

 

***

 

Sotto il chiaro di luna, mentre tutti dormivano, loro due erano lì. In piedi. Lui che abbracciava lei da dietro e lei che guardava dal terrazzo della loro camera quella bellissima luna piena.

“Castiel io, ti voglio tanto bene e sono molto felice di averti incontrato.”

“Sei… molto dolce questa sera…” Amelia sbuffò. Non era quel genere di persona che mostrava i suoi sentimenti tanto facilmente ma, in certi casi, con certe persone, riusciva a confidarsi e a esprimersi.

“… anzi, certe sere sei davvero tenera. Una dolce gattina indifesa.”

“Non chiamarmi gattina altrimenti rischi di essere graffiato!” Colpito e affondato. Castiel faceva la parte del finto offeso ma in realtà amava quando faceva così.

“Eddai, non mettere il muso, non ti si addice. E poi stavo facendo un discorso serio.” A quel punto sorrise e la strinse ancora più forte. Amelia gli sussurro un grazie e proseguì.

“Da quanto ti ho conosciuto la mia vita piano piano, ha avuto vari cambiamenti. Ovviamente in meglio, anche se in certi momenti non sono stata molto felice ma, comunque sono contenta di averti conosciuto. Grazie a te ho potuto ricordare il calore di una famiglia e addirittura averne di più. Grazie a te ho conosciuto persone fantastiche. Con te ho avuto una bellissima bambina che amo tantissimo. Grazie a te oggi posso sorridere.”

“Così mi fai sembrare troppo fantastico, anche se lo sono.” Gli diede una leggera gomitata, ma poi risero insieme.

“Anche tu hai portato tante cose belle nella mia vita. Anche se all’inizio ho dovuto supportare molte cose, la mia vita non è mai stata noiosa. Prima che mi “ricattassi” sapevo già che eri una persona meravigliosa, ci mettevi molto impegno nel tuo lavoro e ti ammiravo. Poi piano piano ho avuto l’occasione di conoscerti meglio. Grazie a te sono riuscito a riappacificarmi con la mia famiglia e soprattutto con mio padre. Grazie a te sono riuscito a debuttare nel mondo della musica, che era il mio sogno più grande. Con te ho avuto una meravigliosa bambina, che sa renderci orgogliosi di lei. E con te sto vivendo una vita straordinaria.” Amelia si girò e lo abbraccio anche lei. In quel momento esistevano solo loro due. Nessun altro. Dopo essersi scambiati un lieve bacio, Castiel sussurrò… “Adesso però voglio un po’ di coccole!”

“Stupido! Non riesci a essere serio per più di due minuti. Ma infondo… è una delle tue qualità.” La prese in braccio ed entrarono dentro, ormai si erano confidati abbastanza per quella sera.

***

Questa storia è la dimostrazione del fatto che l’amore cambia le persone e addirittura la vita. È normale incontrare ostacoli nella vita, e l’amore è imprevedibile. Ci si può innamorare anche della persona più improbabile. Non esistono la perfezione e tanto meno una vita facile senza ostacoli. Se ami una persona, devi imparare ad amare anche i suoi difetti. E certe volte, certi difetti, sanno diventare qualità. L’anima gemella è colei o colui che sa farci sentire speciali anche nei momenti più bui. Però sta a noi decidere il resto. Siamo noi che facciamo le scelte. Siamo noi i protagonisti della nostra vita.

 

  
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