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Autore: WalkingOnFire    16/03/2020    1 recensioni
[Partecipante al Corona Contest indetto dal gruppo Naruto Fanfiction Italia]
Una raccolta di slice of life, nelle vite di chi affronta questi giorni che ci allontanano dalla quotidianità, dalle nostre abitudini e dai nostri affetti.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Partecipante al Corona Contest indetto dal gruppo Naruto Fanfiction Italia”
 

LET'S SMILE, WAITING FOR THE DAY WE'LL HUG AGAIN



And we will smile holding hands

 
#Giorno 1  

[Personaggio: Naruto Uzumaki]

[Prompt: Che fai lo lasci?]

 

Naruto fissava di sottecchi la ciotola di Sasuke, ormai abbandonata da minuti interi, mentre l'altro girava distrattamente il brodo del ramen con le bacchette, scorrendo nel frattempo le ultime notizie sul COVID-19 che leggeva sul cellulare.
Sedevano ciascuno ad un capo opposto del tavolo: Sasuke gli aveva intimato fortemente di mantenere le distanze, anche se convivevano assieme, per ogni precauzione.
Erano settimane che lo stesso lo aveva costretto a dormire sul divano e non insieme al compagno nel letto matrimoniale. Che poi perché proprio a lui doveva essere toccato il divano?! Così, per ragioni di forza maggiore, i due avevano ridotto i contatti fisici. Naruto soffriva tantissimo quella situazione: lui era un tipo carnale, aveva bisogno di dimostrare affetto al suo partner attraverso il contatto fisico e di riceverlo a sua volta.
Sasuke, invece, sembrava estremamente stressato da tutta la circostanza, al punto che stava lì ore ad informarsi sulle ultime novità dal mondo, quasi come se non potesse pensare ad altro, nonostante gli svariati tentativi dell'Uzumaki di distrarlo e rassicurarlo.
Naruto voleva fare qualcosa, qualsiasi cosa, per dimostrare un po' di affetto al suo compagno in quello stato in cui erano costretti.
Si era quindi proposto di preparare lui la cena quella sera. Certo, per Sasuke non fu difficile indovinare il piatto a cui avrebbe lavorato Naruto, l'unica cosa commestibile che era in grado di cucinare: ramen. C'era da dire che, a detta dell'Uzumaki, la sua era la versione che più si avvicinava al ramen del vecchio Teuchi, il proprietario del chioschetto dove si recava di solito, che faceva "il ramen migliore della città", come dichiarava ogni volta Naruto.

In quel momento, Sasuke pareva troppo distratto per accorgersi del paio di occhi azzurri che gli lanciavano delle occhiatacce di disappunto e irritazione.

Ma guarda te! L'ha pure fatto freddare!!, pensò l'Uzumaki mentre osservava l'uovo sodo galleggiare nel brodo che, lento, si avvicinava all'invitante fetta di manzo accanto al bordo del recipiente.
L'Uzumaki osservò sconsolato quella scena pietosa.
Che aberrazione! Che crimine! Con che coraggio si può sacrificare così del ramen?? E i noodle saranno sicuramente diventati scotti e collosi. E dire che lo avevo preparato con tanto amore e attenzione.

"Hey, Sasuke?", lo chiamò, ma la risposta dell'altro fu un semplice mugolio.

"Che lo finisci quello?", accennò con la testa alla ciotola di fronte al compagno.

"Cosa?" L'Uchiha ancora non gli prestava attenzione, mantenendo incollato lo sguardo sul proprio smartphone.

"Il ramen.", puntualizzò Naruto.

Sasuke sbattè le palpebre e parve risvegliarsi da uno stato di trance: si accorse solo allora del cibo ancora presente nella propria ciotola.
"Oh. No, mi è passata la fame."

"Allora passa qua, lo mangio io."

A quella proposta, fu come se qualcosa scattò in Sasuke e il suo sguardo si increspò.
Con flemma, rivolse il viso al ragazzo di fronte a sé. "Non puoi mangiarlo."

"Cosa? Ma è un peccato atroce!", piagnucolò l'altro.

"Non puoi mangiare quello che ho già mangiato io. E se avessi contratto il virus? E se te lo passassi?"

Gli occhi di Sasuke si focalizzarono su quelli di Naruto. Dopo qualche minuto di silenzio, in quello che parve uno scontro psicologico a chi l'avrebbe avuta vinta, Naruto calò lo sguardo e sbuffò, arrendendosi e perdendo la battaglia, per quella volta.

L'Uzumaki finì di sorseggiare dalla ciotola il brodo rimasto sul fondo, quando udì un fischio con una melodia familiare provenire da Sasuke. Difatti, poco dopo, una palla di pelo rossiccia si avvicinò alla cucina e fece notare la propria presenza con un miagolio.
Sasuke si avvicinò alla credenza, prendendo un contenitore e versando all'interno quella che poco prima era la propria cena, per poi abbassarlo sul pavimento.
Il gatto si avvicinò immediatamente al contenitore, tenendo la propria coda ritta.

"LO DAI DA MANGIARE AL GATTO!?", urlò Naruto stralunato.

"Lui può: ho appena letto che è stato dimostrato che i gatti non contraggono il virus."

Kurama annusò il cibo e prese a fare le fusa e a strusciare il muso contro il palmo della mano di Sasuke. Il volto dell'Uchiha si distese e un accenno di sorriso vi affiorò.
Naruto guardò la scena con il cuore pieno, felice di vedere il compagno un po' rasserenato.

"Di' la verità: questo è tutto un complotto tra te e Kurama per liberarvi del sottoscritto. Vuoi più bene a lui che a me."

"Sei geloso di un gatto adesso?", lo guardò divertito.

"Beh, se intendi che vorrei essere un gatto adesso per poterti accarezzare e baciare come fa Kurama, sì, sono geloso di un gatto."

E Sasuke si aprì in una risata, come non faceva da tanto.
 


 
   
 
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