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Autore: Melancholy    06/08/2009    3 recensioni
L'IMMORTALITA' ha rappresentato una continua brama da possedere, per poter eliminare ogni erorre di limitatezza umana.
Desiderio di poter plasmare il tempo, possedendolo nella sua totalità.
Illusorie emozioni di un'esistenza duratura, dove il proprio Volere possa trovare Eternità.
Severus Piton con la sua POZIONE DI IMMORTALITA' vorrebbe poter riscattare la propria condizione di parassita, cercando di dimenticare gli sbagli imperdonabili.
Un Monologo Interiore dalle strazianti sfumature, in ricordo alla sua amata Lily.
"Io, Severus Piton non potrò mai divenire immortale, perché già deceduto! Deceduto con il mio amore, con il mio reale sogno, con lei… Lily. Un altro desiderio morente, vorrei svegliarmi da questo supplizio vitale per poter dimenticare. Non posso… NON POSSO!"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“(…)I've been in tears hope has died in me, but now I'm here, I don't wish to leave.
(…)A flood of tears bonding my soul with my mind, a dream of love, reality closing in behind
As I close my eyes, the vision dies
As I bid my last farewell to mankind…”



Agenda Degli Appunti:
7 Novembre 1991
Dieci giorni di digiuno, dieci giorni di totale confusione nel mio sotterraneo; istante dopo istante di estenuante e continuo lavoro, senza pausa, momenti di privazioni assolute, ore dedicate a questo progetto, minuti spesi in pensieri, secondi di speranza, millesimi di paura… Paura di fallire. Ed invece no!
Dopo dieci giorni, io: Severus Piton, ho terminato questa follia. Sconfiggendo il confine di ogni limite, raggiungendo la brama senza tempo, ottenendo l’impossibile. Oggi, ho creato la pozione dell’IMMORTALITA’.



Prigioniero del mio continuo fallimento ho finalmente trovato rimedio.
Per anni, mi sono considerato un invertebrato metaforico, parassita dell’umanità, manovrato da ignoti burattinai, vogliosi di distruggermi.
L’abbandono ha pervaso la mia esistenza, una così desolata sensazione di abnegazione del tutto. Sprofondato nel nulla, il dolore straziante mi rendeva succube dell’inesistente. Una realtà non più mia costretto a viverla.
Immerso in una verità occupata da menzogne, schiavo di un mondo che non mi apparteneva. Silenzio mio adorato compagno della solitudine più profonda che vivevo urlando grida di dolore, non più ascoltate.
Il sopraggiungere dell’indifferenza mi spaventava terribilmente, non più amore, non più odio, non più emozioni: l’inesistenza sentimentale.
Ora, non più, nemmeno la paura, solo l’imperturbabilità.

Ma oggi, ho finalmente trovato rimedio!

Un sorso di questa pozione e il tempo perderà la sua efficacia di controllo su di me, un sorso e il tramonto delle epoche si ripeterà sotto i miei occhi, continuamente.
Eterno, ciò che mi attende.
Presente in ogni attimo, palpiti infiniti intrappolati nella mia perennità.
Nessuna occasione perduta, nessuna gioia frantumata in questa sconfinata esistenza.
Non più sofferenza e afflizione.
Solo l’imperitura occasione di migliorarsi.
Padrone del tempo, posso astenermi dall’angoscia dell’abbandono.


Sì… Posso… Lo farò!
No… NO!
A chi voglio prendere in giro?
Io, Severus Piton non potrò mai divenire immortale, perché già deceduto!
Deceduto con il mio amore, con il mio reale sogno, con lei… Lily.
Un altro desiderio morente, vorrei svegliarmi da questo supplizio vitale per poter dimenticare.
Non posso… NON POSSO!


Un impeto di distruzione e la boccetta giace a terra.

Dieci giorni sprecati, come tutti gli altri, trascorsi, presenti e futuri.
  
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