'Che fa?' Pietro - spalando il letame nel porcile - lo chiese, per la
centesima volta, riferendosi a Francesco.
'Quello che faceva un minuto fa: gioca nel box, sotto la veranda'
Claudia ridacchiò 'Sei apprensivo. Pretendo una doccia non appena avrai finito
e prima di venire a letto, stasera'. Gli fece l'occhiolino, accompagnandolo con
una giravolta. La gonna ampia del vestitino estivo violetto a fiorellini, in
seta, con le bretelline sottili, vorticò, in maniera sensuale. Voluta!
'Romana, fai poco la spiritosa. Ho già dato l'esempio della mia
virilità col primogenito! Preparati, fra nove mesi bisseremo!' cercavano
un secondo figlio, perché Francesco non rimanesse solo; crescere con un
fratellino o una sorellina appariva un destino migliore!
'Visite?' in lontananza, il motore di almeno un'auto annunciò l'arrivo
di ospiti inaspettati.
La De Angelis sollevò suo figlio dal box, impaurita, stringendolo al
petto, intanto che Canali lasciava il recinto per capire cosa accadesse.
'I nostri amici militari. Oddio, non sono certo siano loro...credo di
sì. Il fuoristrada è lo stesso, e dietro ce n'è un altro, ma...' non seppe come
dirlo, gli occupanti del veicolo non indossavano alcuna mascherina e lui...ne
riconobbe uno, piuttosto famoso.
Dalla recinzione metallica osservò scendere, inizialmente, i due
ufficiali dell'esercito - gli stessi con cui aveva interagito e che vedeva in
viso per la prima volta, quello alto più anziano, calvo con gli occhi verdi,
l'altro bassino e giovane, biondo - ed aprire lo sportello posteriore
destro, con referenzialità.
Un uomo - in abito in fresco lana blu scuro, di taglio sartoriale, e
scarpe Duilio nere, gli occhi marroni e i capelli castani - senza remore e
protezione, con un sorriso e un pallone da calcio fra le mani, si avvicinò al
Dottor Canali, che - maglietta a maniche corte, pantaloni della tuta infilati
in un paio di calosce, una vanga sporca di letame in mano - lo fissava.
Incredulo!
'Sono Giuseppe Conte! Buongiorno!' il Presidente del Consiglio si
presentò in modo semplice, appropinquandosi verso il cancello elettrico, in una
muta richiesta di entrare in giardino.
'Sappiamo chi è...si allontani!' Claudia indietreggiò, in cerca di una distanza
maggiore, nonostante la rete.
'Lei è la dottoressa De Angelis, vero? La psicologa?' Conte lo
domandò, usando il termine psicologa e non terapista!
'Non dire niente!' il suo compagno la pregò, temendo volessero
arrestarla. Certo, strano...in pompa magna! Non poteva essere il motivo della
visita!
La romana gli si affiancò, nessuna paura 'Sono io, Presidente.
Che posso fare per lei?'.
'Ha già fatto tanto...sono venuto per ringraziarla. Entrambi.
Ringraziarvi, conoscervi, voi tre. Sono sincero, soprattutto Francesco.
Questo è il mio regalo, per lui' con le mani, lanciò il pallone sopra il
filo spinato. La sfera ricadde al lato opposto, ai piedi di Claudia,
rimbalzando...una palla di cuoio…bianca, rossa e gialla. Della Roma!
Pietro la recuperò, inquieto.
‘Sono tifoso anch’io, romanista sfegatato! E credo che presto il Campionato
di calcio potrà riprendere. Grazie a Francesco!’ Conte cercò di farsi ascoltare
‘Dottoressa De Angelis, Dottor Canali…il giorno in cui vostro figlio è nato,
una pediatra della zona franca di Molveno ha inviato dei campioni del suo
sangue al Centro Prelievi Nazionale, per le analisi neonatali, accompagnandolo
con due righe scritte a mano, in cui informava che il paziente fosse stato
generato da due portatori sani di COVID19. I tecnici del laboratorio di
biologia hanno ripetuto i test sette volte! Francesco è negativo, pulito!’.
‘E’ impossibile, si sarebbe ammalato!’ la romana gridò ‘Io e Pietro
abbiamo una carica virale altissima! All'opposto, il bambino è stato sempre in
ottima salute’ abbracciò il piccolo di più, a mo’ di protezione.
‘No, non avete capito! E’ negativo al coronavirus, e lo rimarrà. Ha
sviluppato una propria immunità genetica in fase gestazionale, talmente forte
da impedirgli di ammalarsi’ spiegò il Presidente.
‘E’ qui per dircelo? Per questo motivo, i risultati non ci sono stati
mandati prima?’ Canali era scettico; in effetti si era chiesto spesso se il
laboratorio utilizzato di cui si era avvalsa la Filippi avesse perso i
campioni, quasi alleggerito dall’assenza di risultati ufficiali.
‘Fallo parlare, voglio sentire’ Claudia cominciò a realizzare che
Francesco sarebbe stato libero, avrebbe avuto una vita normale.
‘Fra pochi minuti, dal presidio militare di Andalo, sarò in diretta
mondiale, per la conferenza stampa che ho sperato di tenere da quando è
iniziato il nostro incubo comune. Ci siamo permessi di utilizzare il sangue del
vostro bambino, per la sperimentazione di un vaccino, che si è rivelato
efficace, in vitro, sugli animali e sull’uomo. I malati sono guariti e il
trattamento immunitario di profilassi, che stiamo producendo su larga scala, sarà
obbligatorio…funziona davvero, per questo non avremo più bisogno di maschere e
adesso non le indossiamo!’ conclude, sereno.
‘Apri il cancello!’ la De Angelis sollecitò Pietro, che la guardava,
inebetito…avrebbero potuto vivere assieme, portatori sani e persone comuni. Da
lì in avanti sarebbe terminata segregazione e solitudine. Intanto, il loro
giardino si popolò, di cinque individui…i tre più noti e due guardie del corpo!
Il Presidente Conte strinse la mano destra di Claudia, baciandola sul
dorso; non fu un gesto galante, baciò esattamente la pelle dove era impresso il
suo tatuaggio, le lettere P.S.. ‘Claudia, le do del tu…so che è in fuga da
molto tempo e ha cercato di rimanere se stessa, di non essere trasformata
fisicamente da un provvedimento che io stesso ho dovuto proporre a malincuore,
che si è battuta per la sua libertà…e Pietro, ho parlato personalmente col
medico che ha finto di operarla. Non so se debba ringraziare più la caparbietà
femminile, la fobia degli aghi o l’avidità…’.
‘Ringrazi lui, è il figlio di due portatori sani d’amore!’ la ragazza
gli porse Francesco, che, chiacchierino, lallava le sue prime parole.
Conte lo prese in braccio, stringendolo a sé, fregandosene della scia
di saliva lasciatagli sul bavero della giacca elegante, mentre, alle sue
spalle, i due genitori P.S. si scambiavano un bacio appassionato, sullo sfondo
del blu scintillante delle acque del lago di Molveno.