07/08/2009
3 recensioniIntegrità
«Può essere che questa guerra si protragga ancora a lungo. Qualunque cosa accada, Cagalli, non devi mai perdere di vista i nostri ideali: Naturals o Coordinators, per Orb non fa alcuna differenza. Ci importa solo fermare tutto questo, rimanendo fedeli a noi stessi. Forse qualcuno ci accuserà di egoismo, ma se decidessimo di prendere parte al conflitto, nessuno avrebbe più un posto in cui sperare di vivere in pace.»
Furono queste le parole che, convinto di destinare alla sua erede soltanto, Uzumi Nara Athha pronunciò con orgoglio solenne, invitando inconsapevolmente Athrun a rimanere in ascolto mentre, per conto proprio, stava percorrendo uno dei corridoi di Morgenroete. Il ragazzo si fermò in disparte ad osservare i due, rivolti con la fronte all'ottimo e meticoloso lavoro che i tecnici stavano facendo sui Mobile Suit di ultima generazione.
«È per questo che abbiamo dato appoggio all'equipaggio dell'Archangel, a Kira e ad Athrun, lo so», rispose la Principessa. «Non ho alcuna intenzione di lasciare che Orb divenga complice di questa carneficina.»
A Orb, un padre chiedeva a sua figlia di non uccidere nessuno. Su PLANT, Patrick Zala chiedeva a suo figlio di sterminarli. Loro e tutti gli altri Naturals.
Il disertore di ZAFT si abbandonò contro la parete vicina, appoggiandovi il peso del corpo, mentre i suoi occhi chiari si perdevano nelle loro figure maestose e limpide che gli illuminavano il cuore. Riscaldandolo, eppure martoriandolo al contempo a causa di quel crudele confronto a cui lo costringevano.
L'attenzione di Uzumi vagò tutt'intorno e dopo qualche attimo si posò su di lui: sul figlio che aveva tradito il proprio padre in nome di un utopico amore universale, lo stesso che stava alle basi della sopravvivenza di Orb. L'uomo ne seguì lo sguardo, fisso su Cagalli. Non gli riuscì di scoprire la ragione che lo portò immediatamente ad intuire quel che anche Athrun era ancora ben lungi dal capire, ma in quel momento il Delegato seppe di aver letto fin troppo a fondo nell'animo di lui.
Tornò a volgergli le spalle e a parlare alla fanciulla. «Un buon sovrano sa fare dei sacrifici per il bene del suo popolo. Sa mettere da parte i propri sentimenti per la pace comune.» La Principessa alzò le iridi dorate sulle sue, domandandosi se mai anche lei ne sarebbe stata in grado, un giorno, vista la passione che la scuoteva da capo a piedi in ogni situazione. Uzumi passò una carezza sulla sua chioma bionda. «Tuttavia, agisci sempre nel modo che ritieni corretto: potrebbe darsi che per qualche tempo tu possa avere la sensazione di lasciarti sfuggire qualcosa a cui tieni molto, ma se anch'essa è giusta, non mancherai di ritrovarla. Credi in te stessa e nei tuoi sogni, e non conoscerai sconfitta.»
Rieccomi dopo una pausa piuttosto lunga. E, tuttavia, speravo di non dover tornare con quest'umore tetro che, suppongo, traspare anche dalla flashfic qui sopra.
Passo subito a ringraziare NicoDevil, Rinoa87heart, Lighting_ e Atlantislux (new entry apprezzatissima, vista anche la stima che ho per lei come fanwriter e come persona) per la loro gentilezza, e, ovviamente, tutti coloro che leggono le mie storie.
Vorrei, però, ringraziare in particolar modo una persona (lei sa chi è) che mi ha mandato una e-mail per comunicarmi una cosa molto importante: senza che io ne fossi al corrente, una lettrice a me nota ha pensato bene di plagiare sei delle mie shots su Gundam SEED/Gundam SEED Destiny, adattandole però al mondo di Sousei no Aquarion, e, in taluni casi, modificandone anche i titoli. La plagiatrice è conosciuta qui con il nick La sognatrice.
Ho già avvisato l'admin di questo sito con la speranza di bannarla. Tuttavia non so se sarà possibile, perché la signorina ha provveduto subito a cancellare il blog sul quale aveva postato le mie shots a nome suo. Brucia, la coscienza, vero? È stata fortunata ch'io fossi via, senza ADSL, altrimenti mi sarei precipitata a salvare pagina per pagina il suo "crimine" e a passare tutto a chi di dovere. In ogni caso, non mancherò di presentarla a terzi per quella che è: una ladra.
Non ho mai avuto il (dis)piacere di parlare con lei, ma il fatto che aggiungesse TUTTE le mie storie sulla serie fra le sue fanfiction preferite, mi lusingava non poco. Sicuramente ricorderete di tutte le volte che mi sono curata di ringraziarla in calce ai miei scritti. Dovrei sentirmi onorata di tanta ammirazione, ma personalmente ne sono rimasta unicamente disgustata. E delusa. Molto.
Chiedo pertanto a lei e a tutti gli altri di evitare di leggere le mie storie con il solo proposito di copiarle o di "ispirarsi" ad esse: preferisco mille volte perdere "pubblico" piuttosto che sentirmi presa per i fondelli. Non costringetemi a non postare più nulla, limitando le mie idee ad una ristretta cerchia di persone. È vero, si tratta soltanto di fanfiction; eppure voi non avete idea dell'impegno ch'io ci metta per migliorarmi, in vista, forse, di riuscire un giorno a fare quel passo avanti che non ho ancora il coraggio di compiere perché ritengo di non essere ancora pronta. Amo scrivere. E non tollero che gente così vuota (e stupida) si appropri della mia creatività, della mia abilità (valida o meno che sia) e della mia personalità (perché troppo spesso riverso nei vari personaggi un qualcosa di mio, che nessun altro ha il diritto di rubarmi).
Che gusto c'è nel prendersi meriti non propri? A me farebbe schifo sentirmi lodare per una cosa che non è mia. Bisogna davvero essere idioti per rallegrarsi per una cosa del genere.
Per maggiori dettagli, potete consultare il mio blog (l'indirizzo, come sempre, è nel mio profilo).
Spendo un'ultima riga per ringraziare ancora la persona che mi ha scritto. Sappia che ho apprezzato moltissimo la sua onestà e che questo episodio mi ha confermato una volta di più che si tratta di qualcuno di cui davvero mi posso fidare.
Abbiate la bontà di perdonare il tedio di questo mio sfogo.
Shainareth