CAPITOLO 15
Il giovane Vegeta cadde rovinosamente sull’erba, rimase
coricato per alcuni istanti per assicurarsi di non essersi rotto nessun’osso,
poi lentamente si rialzò e si guardo attorno.
Era notte, ma a causa della forma riconobbe subito
l’edificio a fianco a lui, era la casa del se stesso del futuro, per un attimo
valutò l’idea di fuggire, dopotutto era probabile che nessuno fosse a
conoscenza del suo arrivo, quindi avrebbe potuto tranquillamente filarsela e
andare a divertirsi, poi però pensò a cosa sarebbe potuto succedere se il
Vegeta di quella dimensione si fosse accorto di lui e visto che l’umiliazione
era ancora piuttosto fresca, a malincuore decise di cercare la porta d’ingresso
per segnalare la sua presenza.
Mentre faceva il giro però attorno all’edificio andò a
sbattere contro qualcuno che subito non riconobbe, ma fu invece riconosciuto a
sua volta:” oddio papà scusa, non stava scappando da casa davvero, stavo
prendendo solo una bocca d’aria perché non riuscivo a dormire!” spiegò una voce
di ragazza.
E a quel punto al giovane principe venne il sospetto che
quella ragazza potesse essere Bra notevolmente cresciuta, ma visto che erano
entrambi nell’oscurità decise di rimanere al gioco ancora per un po’: “ehi
ragazzina questa è una scusa veramente patetica, mi aspettavo qualcosa di
meglio dall’ultima ragazza sayan rimasta!”.
“Uffa e va bene torno nella mia camera! Questa volta ero
sicura che non ti saresti accorto di nulla!” rispose la ragazza sbuffando
sonoramente.
“Fortunatamente per te io non sono esattamente tuo padre.
Ehi ciao Bra, per te credo sia passata un po’ di tempo!” esclamò il giovane
principe mettendosi alla luce.
E fu così che Bra si trovò davanti quel ragazzo che era suo
padre da giovane, con cui si era divertita tanto durante la loro fuga prima di
essere beccati, e sorridendo venne anche lei alla luce.
Il giovane principe si trovò davanti ad una ragazza, una
bella ragazza, che doveva avere più o meno la sua età, aveva lunghi capelli
lisci di quell’assurdo colore azzurro, ma per il resto era decisamente degna di
essere una principessa sayan; poi il suo sguardo
cadde sul vestito che indossava la ragazza e non potè
fare a meno di arrossire violentemente, lui non ricordava molto di come si
vestissero le donne sayan, ma sicuramente non così,
l’abito era color rosso fuoco e copriva esattamente i punti giusti sopra e
sotto, lasciando troppa pelle nuda a suo parere, ma dopotutto non conosceva
molto dei costumi dei terresti e non che la cosa lo interessasse
particolarmente, pensò nonostante il fastidio che provava nel vedere così
conciata la sua futura figlia.
“Ehi Bra ora non sei più una mocciosetta,
quanti anni hai adesso?” chiese Vegeta per rompere il silenzio.
“Ho diciassette anni proprio come te! Ma per me sono passati
anni, tu immagino che vieni direttamente dal mio passato!” decretò la ragazza.
“Sì, ci siamo salutati solo da poco tempo. Ora se non ti
dispiace dovrei farmi vedere da tuo padre, vorrà sapere del mio arrivo” disse
il ragazzo osservandola per capire la reazione della giovane, che divenne subito
rossa, ma si ricompose subito e gli si avvicinò.
“Oppure potresti venire a fare un giro con me, sai stavo
andando ad una festa e se non ricordo male a te piacciono le feste” propose la
ragazza parlando sottovoce.
Il giovane principe aveva voglia di divertirsi e sicuramente
con Bra si sarebbe divertito molto di più che con Trunks,
ma dentro di lui sentiva anche una vocina molto lontana che gli diceva che
stava sbagliando, ma ovviamente lui decise d’ignorarla, dopotutto Bra era stata
piuttosto brava a sgattaiolare di casa e quindi avevano buone probabilità di
godersi la festa e tornare prima che gli altri componenti della famiglia si
svegliassero e quindi rispose affermativamente alla ragazza, la quale fece un
grande sorriso e prendendolo per un braccio si allontanarono di soppiatto dalla
Capsule Corporation e lo portò in un garage dove c’erano diversi mezzi
parcheggiati.
“Vuoi andare alla festa con una di queste? Non sai volare?”
chiese il giovane Vegeta.
“Ma certo che so volare, ma se lo facessi tu, o meglio mio
padre potrebbe percepire la mia aura, prendiamo questa moto, è elettrica ed è
piuttosto silenziosa oltre ad essere veloce, magari ti andrebbe anche di
guidarla” propose la ragazza che aveva notato con che interesse il principe
stesse guardando la moto.
“Sì mi va di provarla, forza sali a bordo!” le ordinò il
principe dei sayan, e così i due partirono nella
notte.
La corsa in moto non fu affatto male, quel mezzo anche se
antiquato rispetto alle navicelle che il giovane principe era abituato a
guidare, andava decisamente forte e finalmente si sentì libero, sentiva il
vento tra i capelli e sentiva di poter fare qualunque cosa in quel momento,
mentre sfrecciava con la moto per le strade quasi vuote della Città dell’Ovest.
Arrivarono al luogo della festa, si trattava di un capannone
piuttosto lontano dal centro abitato da cui usciva una musica piuttosto
assordante, nonché pessima pensò Vegeta; non che a lui fosse mai interessata la
musica, però quella era veramente tremenda, ma notò che tutti i ragazzi presenti
non la pensavano così visto che qualcuno stava addirittura ballando fuori dal
locale.
Bra lo prese per mano e lo tirò dentro il locale e il dentro
era quasi peggio che l’esterno se era possibile, era tutto avvolto da una
disgustosa nuvola di fumo, che proveniva da degli strani piccoli oggetti che
tenevano tra le labbra diversi ragazzi presenti, c’era pochissima luce e la
musica dentro era ancora più alta, era impossibile parlare, ma notò che nessuno
dei presenti parlava, erano tutti troppo occupati a bere liquidi colorati
oppure a ballare come dei forsennati, tutti molto vicini.
Bra gli mise in mano un bicchiere dal liquido verde smeraldo
e mimando il gesto di un brindisi con il suo bicchiere dal color rosso fragola
la vide scolarsene tutto il contenuto in una sola volta, mentre il giovane
principe ne bevve solo un sorso, era tremendo come tutto in quel luogo. A lui
non piaceva molto l’alcool, non gli piaceva il gusto, ma soprattutto perché
troppo alcool avrebbe stordito i suoi sensi rendendolo vulnerabile e lui non
poteva mai abbassare la guardia; infatti alle feste alla base aliena aveva
sempre bevuto meno alcool possibile, certo lì la situazione era diversa e
avrebbe anche potuto concedersi di abbassare un po’ il livello di guardia, ma
qualcosa nella sua testa gli suggeriva il contrario.
Vide poi Bra parlare nell’orecchio con un paio di ragazze
piuttosto carine per i canoni terrestri, le quali scambiandosi un sorriso
complice si diressero verso di lui, mentre Bra accennando un piccolo gesto di
saluto si allontanò.
Quelle ragazze gli dissero i loro nomi, ma lui a causa della
musica non riuscì a sentirli, ma non che la cosa avesse poi importanza,
iniziarono a ballare molto vicine a lui e lo convinsero a finire quella bevanda
disgustosa e gliene fecero avere un’altra dal colore violetto, più dolce, ma
decisamente più alcolica.
Quella festa forse non era poi così male pensò il giovane
principe, era meglio di quella a cui aveva partecipato con Trunks,
lì le ragazze sembravano tutte molto disponibili e non c’erano insulsi ragazzi
terrestri che volessero far a botte per le ragazze, quindi Vegeta si rilassò e
scolò il bicchiere che aveva in mano, dopotutto forse si era sbagliato, quei
liquidi colorati non erano così male e quindi ne prese un altro dal colore arancione.
Improvvisamente però iniziò ad avere caldo, aveva appena
finito quel bicchiere e notò che le due ragazze lo stavano osservando con un
sorrisetto complice, forse avevano fatto qualcosa al bicchiere, e quindi provò
a chiederlo, ma la sua voce uscì molto strana, strascicata, e vide le due oche
ridere sguaiatamente e avventarsi addosso a lui, ma in qualche modo le respinse
facendole cadere a terra.
Le due gli dissero qualcosa, sicuramente dal tono piuttosto
acceso, ma a lui non importava, ne aveva abbastanza, non si sentiva bene, aveva
preso anche a girargli la testa e detestava davvero quel fumo, improvvisamente
provò disgusto per tutte quelle persone, per quei corpi accalcati, per il fumo
che avvolgeva tutti, voleva andarsene e l’avrebbe fatto; e quindi nonostante
gli tremassero le gambe, barcollando vistosamente si diresse verso l’uscita,
schivando tutti quegli odiosi terrestri; se avesse avuto i suoi poteri li
avrebbe massacrati tutti pensò.
Una volta fuori dal capanno respirò a pieni polmoni, ma poi
successe la cosa più imbarazzante della sua vita, iniziò a vomitare, si vomitò
addirittura sulle scarpe e sui pantaloni, si vergognò moltissimo perché vide
alcuni ragazzi indicarlo e ridacchiare, li avrebbe strangolati, ma i suoi sensi
erano ancora annebbiati, si sentiva molto debole, probabilmente quelle due oche
l’avevano drogato pensò furibondo.
Decise di allontanarsi da quella festa e quindi sempre
barcollando si avviò per tornare indietro, non si mise nemmeno a cercare la
moto, tanto non sarebbe stato in grado di guidarla.
Per un attimo ebbe paura di stare troppo male, e di non
riuscire a chiamare la sua versione adulta a salvarlo, era davvero faticoso
camminare, si maledisse per aver abbassato la guardia come uno stupido pivello,
ma non sarebbe mai più successo e maledetta quella Bra che l’aveva convinto a
venire in quel posto infernale.
E poi pensò per a Bra, sì era stata lei a metterlo in quella
situazione e appena si fosse sentito meglio si sarebbe vendicato, poteva starne
certa, ma se fosse stata in pericolo? Nell’uscire da quel luogo infernale aveva
visto diverse mocciose prive di sensi, e per un attimo ebbe paura per Bra, era
stranamente preoccupato, anche se non avrebbe dovuto, visto che lui non provava
un bel niente per quella mocciosa, non le doveva proprio un bel niente. Eppure
le sue gambe si girarono di loro spontanea volontà e attingendo alle ultime
forze rimaste e alla sua poca lucidità lo costrinsero a tornare indietro per
cercarla.
Rientrando in quel capannone sentì la nausea salirgli
nuovamente, ma s’impose di controllarla, iniziò a scandagliare il locale, ma
non vedeva Bra da nessuna parte, quindi si addentrò in mezzo a quel gruppo di
ragazzi trattenendo il disgusto, ma passarono diversi minuti prima che
finalmente riuscisse a individuare Bra. Era avvinghiata ad uno di quegli
insulsi terrestri e ballavano tranquillamente, come se attorno a loro non ci
fosse nessuno, Vegeta sentì salirgli la rabbia, ma si ricordò del bracciale e
quindi si trattenne, ma si diresse verso di lei e la prese per un braccio.
Bra di voltò verso di lui e il giovane principe notò subito
lo sguardo assente della ragazza, forse anche lei aveva preso qualcosa, “ehi tu
cerchi rogna? Vattene e lascia in pace la mia ragazza!” disse il terrestre
avvicinandosi all’orecchio del giovane principe e questo vide rosso, come osava
parlare a lui così e come osava toccare Bra, non era degno neanche di respirare
la loro stessa aria e quindi senza pensare alle conseguenze diede un violento
pugno al ragazzo in pieno viso. Attese la scarica elettrica, che arrivò, ma fu
meno violenta del previsto, probabilmente i suoi sensi erano davvero
compromessi da quello che aveva bevuto fino a quel momento, il ragazzo comunque
era a terra e nessuno pareva essersi accorto di lui a parte Bra che gli stava
gridando qualcosa, ma lui a causa della musica non lo sentì e non gl’importava
nemmeno a dire il vero, la prese saldamente per un braccio e la trascinò fuori,
lei provò a fare un po’ di resistenza, ma nemmeno troppa.
Una volta fuori Bra con voce strascicata gli chiese perché
avesse dato un pugno al suo ragazzo, ma prima che il giovane principe potesse
rispondere, vide con orrore la ragazza sedersi per terra e poi lasciarsi cadere
all’indietro; era svenuta e lui non sapeva nemmeno come fare a tornare
indietro.
Trascinò Bra in un luogo tranquillo, lontano dalla folla e
da quella terribile festa e già quello sforzo lasciò sfinito il principe che
continuò a maledirsi per essersi concesso quel divertimento.
Sentì, però, un piccolo trillo provenire dalla borsa della
ragazza, e quindi lui l’aprì e trovò dentro quello che sembrava un oggetto per
comunicare, aveva tasti e uno schermo, doveva solo capire come funzionasse e
per come era messo non era poi così semplice.
Dopo alcuni minuti però facendo scorrere un elenco di nomi
trovò un nome che conosceva ovvero quello di Trunks e
quindi schiacciò un’icona sperando che fosse quella giusta e l’oggetto prese a
fare un rumore strano e ripetitivo, finchè dall’altra
parte la voce di un ragazzo disse “pronto”.
“Ehi spero che tu sia Trunks,
riesci a sentirmi? sono Vegeta e sono ad una festa con Bra, non so cosa è
successo è svenuta, vieni a prenderci immediatamente!” ordinò il giovane
principe.
“Cosa? Ma come? Ma sei quel Vegeta? No no ok lasciamo stare,
arrivò non muovetevi!” rispose la voce dall’altra parte prima di riagganciare.
Trunks aveva sentito il suo
cellulare suonare e si era svegliato di colpo, erano le 3 del mattino, ma
quando sul display vide il nome di Bra rispose temendo fosse successo qualcosa,
sapeva che quella sera sarebbe andata ad una festa e sapeva anche che suo padre
era fermamente contrario.
Ovviamente non si aspettava certo di sentire la voce di
Vegeta dall’altra parte, subito l’aveva scambiata per quella di suo padre, ma
giusto per un secondo, poi aveva capito perfettamente chi fosse il Vegeta che
stava parlando e quindi gli rispose che sarebbe arrivato immediatamente.
Trunks valutò se fosse il caso di
svegliare il padre, ma alla fine decise di lasciare un biglietto, non sapeva
ancora cosa fosse successo a quella festa e suo padre sarebbe stato capace di
fare prima una strage e poi forse le domande. Stava per andare in volo, ma poi
decise che forse era meglio prendere l’auto e nell’entrare nel garage notò
subito che mancava la moto preferita di suo padre, Bra sarebbe stata davvero
nei guai se fosse successo qualcosa a quella moto, pensò il ragazzo partendo
con una air car.
Ci mise quasi venti minuti a raggiungere il luogo della
festa, non si guardò molto attorno, ma seguì l’aura della sorella che riusciva
a percepire poco lontano da lì e appunto la trovò stesa a terra con il giovane
principe seduto a fianco, con un’espressione davvero preoccupata e quindi il
ragazzo si precipitò da loro temendo il peggio, ma quando arrivò vide che la
sorella era solo svenuta.
“Ehi Trunks a che ti servono
quelli? Sei ridicolo!” esclamò il giovane principe indicando i suoi occhiali.
“Per tua informazione mi hai fatto miope e quindi mi
servono. Mi sembra che tu non sia cambiato di una virgola invece!” rispose Trunks mentre prendeva in braccio la sorella.
“Già, in realtà ci siamo salutati solo qualche ora fa per
me!” rispose il giovane principe seguendo Trunks.
Trunks notò subito che il suo
futuro padre aveva un passo malfermo ed era decisamente molto pallido, fece per
commentare, ma lasciò perdere, si ricordava quanto fosse velenoso quel ragazzo
e quello non era certo il momento per mettersi a discutere con lui; gli chiese
piuttosto dove fosse finita la moto e lui rispose che non se lo ricordava e che
non gl’importava nulla della moto, voleva solo tornare a casa e farsi una
doccia.
“Senti, se non porto a casa quella moto, tu, o meglio
l’altro te sarà molto furioso e quindi se non vuoi peggiorare le cose è meglio
trovarla!” esclamò Trunks.
“Oh beh questa volta non è certo colpa mia, è stata lei che
mi ha trascinato qui. E perché tu sembri così calmo? “ chiese
il giovane principe, il quale aveva notato che Trunks
non era così sconvolto dalle condizioni di Bra.
“Diciamo che non è
la prima volta che partecipa a feste di questo tipo, sai negli ultimi anni lei
ecco…beh diciamo che non è mai stata portata per rispettare le regole!” spiegò Trunks il quale non voleva parlare delle liti furiose tra i
suoi genitori e la sorella.
Il giovane principe fece per rispondere, ma poi cambiò idea
e indicò a Trunks dove avevano lasciato la moto,
almeno così sarebbero potuti tornare indietro; la moto venne ridotta ad una
capsula e i tre salirono sulla air car, Bra venne sistemata dietro, mentre il
giovane principe si sedette al posto del passeggero a fianco a Trunks.
Il viaggio fu veloce e silenzioso, arrivati alla Capsule
Corporation entrambi i ragazzi notarono che le luci erano ancora tutte spente,
quindi probabilmente nessuno si era accorto della fuga di Bra e quindi Trunks fece per dirigersi dalla porta sul retro.
“Ehi io non entro dalla porta sul retro come una ladro, sono
una principe e quindi entrerò dall’ingresso principale!” esclamò a voce alta il
giovane principe.
“Così ci scopriranno” osservò Trunks.
“E credi che la cosa per me abbia importanza?” chiese il
giovane principe mentre si attaccava al campanello di casa Brief, prima che Trunks potesse fermarlo; non aveva nessuna intenzione di
fare tutto di nascosto, questa non volta non avrebbe protetto Bra.
Le luci di casa Brief si accesero tutte e due persone di
mezza età aprirono alla porta e il giovane principe rimase di sasso, la donna
era Bulma, era decisamente invecchiata e lui non
ricordava di aver mai visto donne così vecchie sul suo pianeta, i sayan non erano noti per avere una vita così lunga, ma
anche lui era decisamente invecchiato e quei baffi poi? Cosa diavolo erano quei
baffi? Infatti nonostante la situazione non riuscì a trattenersi:” Quei baffi
sono orrendi, toglili subito, mi fai sfigurare!”.
“Ehi fatti gli affari tuoi. Si può sapere che diavolo è
successo?” chiese Vegeta osservano il trio.
“Sono arrivato qualche ora fa, ho incontrato tua figlia che
se la stava svignando ad una festa e mi ha convinto a seguirla, la festa era un
vero schifo, non dovresti permetterle di andare a certe feste sai? Poi penso
abbia esagerato con quei liquidi colorati che bevete voi terrestri e che sono
davvero disgustosi e io ho deciso che era ora di lasciare la festa, poi le è
svenuta e io sono riuscito a contattare Trunks che è
stato così gentile da venirci a riprendere, visto che lui è davvero un ragazzo
perfetto e responsabile, anche se porta degli occhiali ridicoli…..”
spiegò il giovane principe col tutta l’arroganza di cui era capace.
“Sì d’accordo ho capito, Trunks porta tua sorella in camera e tu invece andrai nella camera degli ospiti, la tua vecchia stanza, ti farai una doccia perché hai un odore tremendo e poi parleremo domattina!” ripose Vegeta che poi girando le spalle a tutti se ne andò furioso, Bra aveva disobbedito ancora, non era più la bambina un po’ biricchina che lui adorava, era una ragazza che non faceva altro che mettersi nei guai e contraddirlo continuamente e purtroppo vedeva moltissimo di lui in quella ragazza, aveva sicuramente ereditato la parte peggiore del carattere sia sua che di Bulma pensò, mentre andava a sfogarsi nella Gravity Room.