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Autore: Angelo Azzurro    30/03/2020    0 recensioni
Per una magica serie di eventi il Vegeta adolescente finisce nella dimensione di quello adulto. Bisognerà trovare il modo per rimandarlo da dove è venuto per non alterare il futuro, ma intanto che si trova in questa dimensione potrebbe imparare qualcosa di nuovo e aiutare qualche personaggio a scoprire qualcosa in più su se stesso.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15

Il giovane Vegeta cadde rovinosamente sull’erba, rimase coricato per alcuni istanti per assicurarsi di non essersi rotto nessun’osso, poi lentamente si rialzò e si guardo attorno.

Era notte, ma a causa della forma riconobbe subito l’edificio a fianco a lui, era la casa del se stesso del futuro, per un attimo valutò l’idea di fuggire, dopotutto era probabile che nessuno fosse a conoscenza del suo arrivo, quindi avrebbe potuto tranquillamente filarsela e andare a divertirsi, poi però pensò a cosa sarebbe potuto succedere se il Vegeta di quella dimensione si fosse accorto di lui e visto che l’umiliazione era ancora piuttosto fresca, a malincuore decise di cercare la porta d’ingresso per segnalare la sua presenza.

Mentre faceva il giro però attorno all’edificio andò a sbattere contro qualcuno che subito non riconobbe, ma fu invece riconosciuto a sua volta:” oddio papà scusa, non stava scappando da casa davvero, stavo prendendo solo una bocca d’aria perché non riuscivo a dormire!” spiegò una voce di ragazza.

E a quel punto al giovane principe venne il sospetto che quella ragazza potesse essere Bra notevolmente cresciuta, ma visto che erano entrambi nell’oscurità decise di rimanere al gioco ancora per un po’: “ehi ragazzina questa è una scusa veramente patetica, mi aspettavo qualcosa di meglio dall’ultima ragazza sayan rimasta!”.

“Uffa e va bene torno nella mia camera! Questa volta ero sicura che non ti saresti accorto di nulla!” rispose la ragazza sbuffando sonoramente.

“Fortunatamente per te io non sono esattamente tuo padre. Ehi ciao Bra, per te credo sia passata un po’ di tempo!” esclamò il giovane principe mettendosi alla luce.

E fu così che Bra si trovò davanti quel ragazzo che era suo padre da giovane, con cui si era divertita tanto durante la loro fuga prima di essere beccati, e sorridendo venne anche lei alla luce.

Il giovane principe si trovò davanti ad una ragazza, una bella ragazza, che doveva avere più o meno la sua età, aveva lunghi capelli lisci di quell’assurdo colore azzurro, ma per il resto era decisamente degna di essere una principessa sayan; poi il suo sguardo cadde sul vestito che indossava la ragazza e non potè fare a meno di arrossire violentemente, lui non ricordava molto di come si vestissero le donne sayan, ma sicuramente non così, l’abito era color rosso fuoco e copriva esattamente i punti giusti sopra e sotto, lasciando troppa pelle nuda a suo parere, ma dopotutto non conosceva molto dei costumi dei terresti e non che la cosa lo interessasse particolarmente, pensò nonostante il fastidio che provava nel vedere così conciata la sua futura figlia.

“Ehi Bra ora non sei più una mocciosetta, quanti anni hai adesso?” chiese Vegeta per rompere il silenzio.

“Ho diciassette anni proprio come te! Ma per me sono passati anni, tu immagino che vieni direttamente dal mio passato!” decretò la ragazza.

“Sì, ci siamo salutati solo da poco tempo. Ora se non ti dispiace dovrei farmi vedere da tuo padre, vorrà sapere del mio arrivo” disse il ragazzo osservandola per capire la reazione della giovane, che divenne subito rossa, ma si ricompose subito e gli si avvicinò.

“Oppure potresti venire a fare un giro con me, sai stavo andando ad una festa e se non ricordo male a te piacciono le feste” propose la ragazza parlando sottovoce.

Il giovane principe aveva voglia di divertirsi e sicuramente con Bra si sarebbe divertito molto di più che con Trunks, ma dentro di lui sentiva anche una vocina molto lontana che gli diceva che stava sbagliando, ma ovviamente lui decise d’ignorarla, dopotutto Bra era stata piuttosto brava a sgattaiolare di casa e quindi avevano buone probabilità di godersi la festa e tornare prima che gli altri componenti della famiglia si svegliassero e quindi rispose affermativamente alla ragazza, la quale fece un grande sorriso e prendendolo per un braccio si allontanarono di soppiatto dalla Capsule Corporation e lo portò in un garage dove c’erano diversi mezzi parcheggiati.

“Vuoi andare alla festa con una di queste? Non sai volare?” chiese il giovane Vegeta.

“Ma certo che so volare, ma se lo facessi tu, o meglio mio padre potrebbe percepire la mia aura, prendiamo questa moto, è elettrica ed è piuttosto silenziosa oltre ad essere veloce, magari ti andrebbe anche di guidarla” propose la ragazza che aveva notato con che interesse il principe stesse guardando la moto.

“Sì mi va di provarla, forza sali a bordo!” le ordinò il principe dei sayan, e così i due partirono nella notte.

La corsa in moto non fu affatto male, quel mezzo anche se antiquato rispetto alle navicelle che il giovane principe era abituato a guidare, andava decisamente forte e finalmente si sentì libero, sentiva il vento tra i capelli e sentiva di poter fare qualunque cosa in quel momento, mentre sfrecciava con la moto per le strade quasi vuote della Città dell’Ovest.

Arrivarono al luogo della festa, si trattava di un capannone piuttosto lontano dal centro abitato da cui usciva una musica piuttosto assordante, nonché pessima pensò Vegeta; non che a lui fosse mai interessata la musica, però quella era veramente tremenda, ma notò che tutti i ragazzi presenti non la pensavano così visto che qualcuno stava addirittura ballando fuori dal locale.

Bra lo prese per mano e lo tirò dentro il locale e il dentro era quasi peggio che l’esterno se era possibile, era tutto avvolto da una disgustosa nuvola di fumo, che proveniva da degli strani piccoli oggetti che tenevano tra le labbra diversi ragazzi presenti, c’era pochissima luce e la musica dentro era ancora più alta, era impossibile parlare, ma notò che nessuno dei presenti parlava, erano tutti troppo occupati a bere liquidi colorati oppure a ballare come dei forsennati, tutti molto vicini.

Bra gli mise in mano un bicchiere dal liquido verde smeraldo e mimando il gesto di un brindisi con il suo bicchiere dal color rosso fragola la vide scolarsene tutto il contenuto in una sola volta, mentre il giovane principe ne bevve solo un sorso, era tremendo come tutto in quel luogo. A lui non piaceva molto l’alcool, non gli piaceva il gusto, ma soprattutto perché troppo alcool avrebbe stordito i suoi sensi rendendolo vulnerabile e lui non poteva mai abbassare la guardia; infatti alle feste alla base aliena aveva sempre bevuto meno alcool possibile, certo lì la situazione era diversa e avrebbe anche potuto concedersi di abbassare un po’ il livello di guardia, ma qualcosa nella sua testa gli suggeriva il contrario.

Vide poi Bra parlare nell’orecchio con un paio di ragazze piuttosto carine per i canoni terrestri, le quali scambiandosi un sorriso complice si diressero verso di lui, mentre Bra accennando un piccolo gesto di saluto si allontanò.

Quelle ragazze gli dissero i loro nomi, ma lui a causa della musica non riuscì a sentirli, ma non che la cosa avesse poi importanza, iniziarono a ballare molto vicine a lui e lo convinsero a finire quella bevanda disgustosa e gliene fecero avere un’altra dal colore violetto, più dolce, ma decisamente più alcolica.

Quella festa forse non era poi così male pensò il giovane principe, era meglio di quella a cui aveva partecipato con Trunks, lì le ragazze sembravano tutte molto disponibili e non c’erano insulsi ragazzi terrestri che volessero far a botte per le ragazze, quindi Vegeta si rilassò e scolò il bicchiere che aveva in mano, dopotutto forse si era sbagliato, quei liquidi colorati non erano così male e quindi ne prese un altro dal colore arancione.

Improvvisamente però iniziò ad avere caldo, aveva appena finito quel bicchiere e notò che le due ragazze lo stavano osservando con un sorrisetto complice, forse avevano fatto qualcosa al bicchiere, e quindi provò a chiederlo, ma la sua voce uscì molto strana, strascicata, e vide le due oche ridere sguaiatamente e avventarsi addosso a lui, ma in qualche modo le respinse facendole cadere a terra.

Le due gli dissero qualcosa, sicuramente dal tono piuttosto acceso, ma a lui non importava, ne aveva abbastanza, non si sentiva bene, aveva preso anche a girargli la testa e detestava davvero quel fumo, improvvisamente provò disgusto per tutte quelle persone, per quei corpi accalcati, per il fumo che avvolgeva tutti, voleva andarsene e l’avrebbe fatto; e quindi nonostante gli tremassero le gambe, barcollando vistosamente si diresse verso l’uscita, schivando tutti quegli odiosi terrestri; se avesse avuto i suoi poteri li avrebbe massacrati tutti pensò.

Una volta fuori dal capanno respirò a pieni polmoni, ma poi successe la cosa più imbarazzante della sua vita, iniziò a vomitare, si vomitò addirittura sulle scarpe e sui pantaloni, si vergognò moltissimo perché vide alcuni ragazzi indicarlo e ridacchiare, li avrebbe strangolati, ma i suoi sensi erano ancora annebbiati, si sentiva molto debole, probabilmente quelle due oche l’avevano drogato pensò furibondo.

Decise di allontanarsi da quella festa e quindi sempre barcollando si avviò per tornare indietro, non si mise nemmeno a cercare la moto, tanto non sarebbe stato in grado di guidarla.

Per un attimo ebbe paura di stare troppo male, e di non riuscire a chiamare la sua versione adulta a salvarlo, era davvero faticoso camminare, si maledisse per aver abbassato la guardia come uno stupido pivello, ma non sarebbe mai più successo e maledetta quella Bra che l’aveva convinto a venire in quel posto infernale.

E poi pensò per a Bra, sì era stata lei a metterlo in quella situazione e appena si fosse sentito meglio si sarebbe vendicato, poteva starne certa, ma se fosse stata in pericolo? Nell’uscire da quel luogo infernale aveva visto diverse mocciose prive di sensi, e per un attimo ebbe paura per Bra, era stranamente preoccupato, anche se non avrebbe dovuto, visto che lui non provava un bel niente per quella mocciosa, non le doveva proprio un bel niente. Eppure le sue gambe si girarono di loro spontanea volontà e attingendo alle ultime forze rimaste e alla sua poca lucidità lo costrinsero a tornare indietro per cercarla.

Rientrando in quel capannone sentì la nausea salirgli nuovamente, ma s’impose di controllarla, iniziò a scandagliare il locale, ma non vedeva Bra da nessuna parte, quindi si addentrò in mezzo a quel gruppo di ragazzi trattenendo il disgusto, ma passarono diversi minuti prima che finalmente riuscisse a individuare Bra. Era avvinghiata ad uno di quegli insulsi terrestri e ballavano tranquillamente, come se attorno a loro non ci fosse nessuno, Vegeta sentì salirgli la rabbia, ma si ricordò del bracciale e quindi si trattenne, ma si diresse verso di lei e la prese per un braccio.

Bra di voltò verso di lui e il giovane principe notò subito lo sguardo assente della ragazza, forse anche lei aveva preso qualcosa, “ehi tu cerchi rogna? Vattene e lascia in pace la mia ragazza!” disse il terrestre avvicinandosi all’orecchio del giovane principe e questo vide rosso, come osava parlare a lui così e come osava toccare Bra, non era degno neanche di respirare la loro stessa aria e quindi senza pensare alle conseguenze diede un violento pugno al ragazzo in pieno viso. Attese la scarica elettrica, che arrivò, ma fu meno violenta del previsto, probabilmente i suoi sensi erano davvero compromessi da quello che aveva bevuto fino a quel momento, il ragazzo comunque era a terra e nessuno pareva essersi accorto di lui a parte Bra che gli stava gridando qualcosa, ma lui a causa della musica non lo sentì e non gl’importava nemmeno a dire il vero, la prese saldamente per un braccio e la trascinò fuori, lei provò a fare un po’ di resistenza, ma nemmeno troppa.

Una volta fuori Bra con voce strascicata gli chiese perché avesse dato un pugno al suo ragazzo, ma prima che il giovane principe potesse rispondere, vide con orrore la ragazza sedersi per terra e poi lasciarsi cadere all’indietro; era svenuta e lui non sapeva nemmeno come fare a tornare indietro.

Trascinò Bra in un luogo tranquillo, lontano dalla folla e da quella terribile festa e già quello sforzo lasciò sfinito il principe che continuò a maledirsi per essersi concesso quel divertimento.

Sentì, però, un piccolo trillo provenire dalla borsa della ragazza, e quindi lui l’aprì e trovò dentro quello che sembrava un oggetto per comunicare, aveva tasti e uno schermo, doveva solo capire come funzionasse e per come era messo non era poi così semplice.

Dopo alcuni minuti però facendo scorrere un elenco di nomi trovò un nome che conosceva ovvero quello di Trunks e quindi schiacciò un’icona sperando che fosse quella giusta e l’oggetto prese a fare un rumore strano e ripetitivo, finchè dall’altra parte la voce di un ragazzo disse “pronto”.

“Ehi spero che tu sia Trunks, riesci a sentirmi? sono Vegeta e sono ad una festa con Bra, non so cosa è successo è svenuta, vieni a prenderci immediatamente!” ordinò il giovane principe.

“Cosa? Ma come? Ma sei quel Vegeta? No no ok lasciamo stare, arrivò non muovetevi!” rispose la voce dall’altra parte prima di riagganciare.

Trunks aveva sentito il suo cellulare suonare e si era svegliato di colpo, erano le 3 del mattino, ma quando sul display vide il nome di Bra rispose temendo fosse successo qualcosa, sapeva che quella sera sarebbe andata ad una festa e sapeva anche che suo padre era fermamente contrario.

Ovviamente non si aspettava certo di sentire la voce di Vegeta dall’altra parte, subito l’aveva scambiata per quella di suo padre, ma giusto per un secondo, poi aveva capito perfettamente chi fosse il Vegeta che stava parlando e quindi gli rispose che sarebbe arrivato immediatamente.

Trunks valutò se fosse il caso di svegliare il padre, ma alla fine decise di lasciare un biglietto, non sapeva ancora cosa fosse successo a quella festa e suo padre sarebbe stato capace di fare prima una strage e poi forse le domande. Stava per andare in volo, ma poi decise che forse era meglio prendere l’auto e nell’entrare nel garage notò subito che mancava la moto preferita di suo padre, Bra sarebbe stata davvero nei guai se fosse successo qualcosa a quella moto, pensò il ragazzo partendo con una air car.

Ci mise quasi venti minuti a raggiungere il luogo della festa, non si guardò molto attorno, ma seguì l’aura della sorella che riusciva a percepire poco lontano da lì e appunto la trovò stesa a terra con il giovane principe seduto a fianco, con un’espressione davvero preoccupata e quindi il ragazzo si precipitò da loro temendo il peggio, ma quando arrivò vide che la sorella era solo svenuta.

“Ehi Trunks a che ti servono quelli? Sei ridicolo!” esclamò il giovane principe indicando i suoi occhiali.

“Per tua informazione mi hai fatto miope e quindi mi servono. Mi sembra che tu non sia cambiato di una virgola invece!” rispose Trunks mentre prendeva in braccio la sorella.

“Già, in realtà ci siamo salutati solo qualche ora fa per me!” rispose il giovane principe seguendo Trunks.

Trunks notò subito che il suo futuro padre aveva un passo malfermo ed era decisamente molto pallido, fece per commentare, ma lasciò perdere, si ricordava quanto fosse velenoso quel ragazzo e quello non era certo il momento per mettersi a discutere con lui; gli chiese piuttosto dove fosse finita la moto e lui rispose che non se lo ricordava e che non gl’importava nulla della moto, voleva solo tornare a casa e farsi una doccia.

“Senti, se non porto a casa quella moto, tu, o meglio l’altro te sarà molto furioso e quindi se non vuoi peggiorare le cose è meglio trovarla!” esclamò Trunks.

“Oh beh questa volta non è certo colpa mia, è stata lei che mi ha trascinato qui. E perché tu sembri così calmo? “ chiese il giovane principe, il quale aveva notato che Trunks non era così sconvolto dalle condizioni di Bra.

   “Diciamo che non è la prima volta che partecipa a feste di questo tipo, sai negli ultimi anni lei ecco…beh diciamo che non è mai stata portata per rispettare le regole!” spiegò Trunks il quale non voleva parlare delle liti furiose tra i suoi genitori e la sorella.

Il giovane principe fece per rispondere, ma poi cambiò idea e indicò a Trunks dove avevano lasciato la moto, almeno così sarebbero potuti tornare indietro; la moto venne ridotta ad una capsula e i tre salirono sulla air car, Bra venne sistemata dietro, mentre il giovane principe si sedette al posto del passeggero a fianco a Trunks.

Il viaggio fu veloce e silenzioso, arrivati alla Capsule Corporation entrambi i ragazzi notarono che le luci erano ancora tutte spente, quindi probabilmente nessuno si era accorto della fuga di Bra e quindi Trunks fece per dirigersi dalla porta sul retro.

“Ehi io non entro dalla porta sul retro come una ladro, sono una principe e quindi entrerò dall’ingresso principale!” esclamò a voce alta il giovane principe.

“Così ci scopriranno” osservò Trunks.

“E credi che la cosa per me abbia importanza?” chiese il giovane principe mentre si attaccava al campanello di casa Brief, prima che Trunks potesse fermarlo; non aveva nessuna intenzione di fare tutto di nascosto, questa non volta non avrebbe protetto Bra.

Le luci di casa Brief si accesero tutte e due persone di mezza età aprirono alla porta e il giovane principe rimase di sasso, la donna era Bulma, era decisamente invecchiata e lui non ricordava di aver mai visto donne così vecchie sul suo pianeta, i sayan non erano noti per avere una vita così lunga, ma anche lui era decisamente invecchiato e quei baffi poi? Cosa diavolo erano quei baffi? Infatti nonostante la situazione non riuscì a trattenersi:” Quei baffi sono orrendi, toglili subito, mi fai sfigurare!”.

“Ehi fatti gli affari tuoi. Si può sapere che diavolo è successo?” chiese Vegeta osservano il trio.

“Sono arrivato qualche ora fa, ho incontrato tua figlia che se la stava svignando ad una festa e mi ha convinto a seguirla, la festa era un vero schifo, non dovresti permetterle di andare a certe feste sai? Poi penso abbia esagerato con quei liquidi colorati che bevete voi terrestri e che sono davvero disgustosi e io ho deciso che era ora di lasciare la festa, poi le è svenuta e io sono riuscito a contattare Trunks che è stato così gentile da venirci a riprendere, visto che lui è davvero un ragazzo perfetto e responsabile, anche se porta degli occhiali ridicoli…..” spiegò il giovane principe col tutta l’arroganza di cui era capace.

“Sì d’accordo ho capito, Trunks porta tua sorella in camera e tu invece andrai nella camera degli ospiti, la tua vecchia stanza, ti farai una doccia perché hai un odore tremendo e poi parleremo domattina!” ripose Vegeta che poi girando le spalle a tutti se ne andò furioso, Bra aveva disobbedito ancora, non era più la bambina un po’ biricchina che lui adorava, era una ragazza che non faceva altro che mettersi nei guai e contraddirlo continuamente e purtroppo vedeva moltissimo di lui in quella ragazza, aveva sicuramente ereditato la parte peggiore del carattere sia sua che di Bulma pensò, mentre andava a sfogarsi nella Gravity Room.

  
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