Ci sono cose nella vita che non sempre vanno come vorresti.
Spesso ci troviamo in situazioni in cui precorriamo strade che per un primo istante sembrano giuste, anzi perfette ma che poi appena svolti l'angolo rammenti di non aver scelto l'altra opzione.
Alcuni scelgono strade sbagliate di loro spontanea volontà ma che poi ne corso del viaggio, lentamente, crescendo e maturando riescono a indirizzarsi verso quella giusta. Un po' come un Hero.
Altri, un po' come la sottoscritta... si trovano ad affrontare forzatamente quella strada piena di barriere senza alcun bivio, una lunghissima strada dritta. Per anni cercai di rompere quei muri che mi impedivano di vedere oltre quella strada ma sembra che le mie piccolissime mani fossero fati di cristallo e si rompessero ad ogni mio tentativo, più volte ci provavo più le ferite si ingrandivano fino al portarmi a rinunciare di combattere, di vivere.
Finché un giorno accadde un miracolo, durante il mio viaggio trovai un buco tra quelle alte mura, un buco e non fece altro che allargarsi ogni volta che qualcuno dall'altra parte tirava forti e potenti pugni, fino a distruggere quel muro che io per tanto tempo non vedevo l'ora che cedesse e bloccasse quella orrenda via a cui ero destinata a percorrere per sempre. Finalmente ebbi il mio primo bivio, la mia prima scelta che senza esitazione corsi verso lui, inizialmente ero un po' impaurita del suo aspetto leggermente troppo sorridente e al quanto inquietante, tanto che per un istante stavo per ripercorrere la mia vecchia e orrenda strada, ma poi il suo volto cambiò dandomi un senso di sicurezza, gli presi la mano e insieme camminammo verso quella strada piena di nuovi colori, profumi dolci e un senso di libertà.
Sfortunatamente la percorremmo una metà fino ad incontrare un anziano signore dal sorriso gentile che gentilmente e dolcemente mi prese la mano obbligandomi a lasciare quella del mio salvatore che lentamente si allontanò con uno sguardo triste lasciandomi sola in una strada a me sconosciuta sussurrandomi poche ma dolci parole:
<< Un giorno, ti prometto che tornerò a prenderti. Mi prenderò cura di te, faremo quei pic-nic che tu desideri tanto fare, ti farò vedere le cose più belle di questo modo. Tornerò, ti porterò via con me. Perciò anche se potrebbe essere tanto il tempo che passerà, aspettami >>
Nel corso del tempo lungo quella nuova strada non dimenticai mai quella sua dolcezza nei miei confronti, non mi dimenticai mai di quella carezza e del nome che mi regalo.
Sono passati 6 anni e ancora lo sto aspettando.
Spesso ci troviamo in situazioni in cui precorriamo strade che per un primo istante sembrano giuste, anzi perfette ma che poi appena svolti l'angolo rammenti di non aver scelto l'altra opzione.
Alcuni scelgono strade sbagliate di loro spontanea volontà ma che poi ne corso del viaggio, lentamente, crescendo e maturando riescono a indirizzarsi verso quella giusta. Un po' come un Hero.
Altri, un po' come la sottoscritta... si trovano ad affrontare forzatamente quella strada piena di barriere senza alcun bivio, una lunghissima strada dritta. Per anni cercai di rompere quei muri che mi impedivano di vedere oltre quella strada ma sembra che le mie piccolissime mani fossero fati di cristallo e si rompessero ad ogni mio tentativo, più volte ci provavo più le ferite si ingrandivano fino al portarmi a rinunciare di combattere, di vivere.
Finché un giorno accadde un miracolo, durante il mio viaggio trovai un buco tra quelle alte mura, un buco e non fece altro che allargarsi ogni volta che qualcuno dall'altra parte tirava forti e potenti pugni, fino a distruggere quel muro che io per tanto tempo non vedevo l'ora che cedesse e bloccasse quella orrenda via a cui ero destinata a percorrere per sempre. Finalmente ebbi il mio primo bivio, la mia prima scelta che senza esitazione corsi verso lui, inizialmente ero un po' impaurita del suo aspetto leggermente troppo sorridente e al quanto inquietante, tanto che per un istante stavo per ripercorrere la mia vecchia e orrenda strada, ma poi il suo volto cambiò dandomi un senso di sicurezza, gli presi la mano e insieme camminammo verso quella strada piena di nuovi colori, profumi dolci e un senso di libertà.
Sfortunatamente la percorremmo una metà fino ad incontrare un anziano signore dal sorriso gentile che gentilmente e dolcemente mi prese la mano obbligandomi a lasciare quella del mio salvatore che lentamente si allontanò con uno sguardo triste lasciandomi sola in una strada a me sconosciuta sussurrandomi poche ma dolci parole:
<< Un giorno, ti prometto che tornerò a prenderti. Mi prenderò cura di te, faremo quei pic-nic che tu desideri tanto fare, ti farò vedere le cose più belle di questo modo. Tornerò, ti porterò via con me. Perciò anche se potrebbe essere tanto il tempo che passerà, aspettami >>
Nel corso del tempo lungo quella nuova strada non dimenticai mai quella sua dolcezza nei miei confronti, non mi dimenticai mai di quella carezza e del nome che mi regalo.
Sono passati 6 anni e ancora lo sto aspettando.