Quella mattina, Sarada e i suoi amici avevano partecipato alla lezione di arti mediche di Sakura, all’inizio aveva partecipato con scarso interesse, ma quando si era trovata avanti alle prime difficoltà Sarada aveva iniziato ad impegnarsi come meglio poteva, per far vedere a sua madre ma sopratutto a se stessa, che poteva farcela.

Così, all’uscita da lezione, per la prima volta si era sentita stanca, e forse ora capiva molto di più Sakura che ogni volta, uscita dall’ospedale appena tornata a casa, andava dritta a dormire per la stanchezza.

Sarada si bloccò poco prima di uscire dall’accademia, costringendo i suoi amici a fermarsi con lei e a guardarla incuriositi.

<< Sarada, cosa c’è? >>

<< Ho dimenticato il quaderno, torno a prenderlo aspettatemi >>.

Allungando il passo, la piccola Uchiha raggiunse la classe dove prima lei ed i suoi amici si stavano allenando, intravide la porta semi aperta e pensò di trovare ancora sua madre in aula, si avvicinò lentamente per poi notare un foglio cadere fuori dall’aula, decise di raccoglierlo e riportarlo dentro, ma quello che vide la lasciò sconvolta, rimasta china su quel foglio e con la mano sopra ad esso, vide sua madre e suo padre baciarsi.

Sakura stava semi seduta sul banco (Tra l'altro il suo) e teneva una mano sul petto del marito mentre l’altra si sorreggeva, Sasuke invece aveva l’unica mano stretta alla vita di Sakura.

Sarada vide sua madre sorridere e inclinare di lato la testa, per offrire il proprio collo alla bocca del marito, che da prima si depositò sul suo orecchio.

Sarada lasciò il foglio a terra e girò i tacchi correndo via, correndo il più veloce possibile lontana da una scena che mai avrebbe voluto assistere, che nessun figlio vorrebbe mai vedere e sopratutto lei, tra l’altro in classe sul suo banco.

<< Allora, hai preso il quaderno? >>

<< Si, poi mi sono ricordata che lo avevo già preso, andiamo via di qui ora >>.

Rispose con il viso ancora in fiamme.

Quella sera Sakura bussò per l’ennesima volta dietro la porta del bagno, era preoccupata, sua figlia era tutto il giorno che non si faceva vedere, e andava in continuazione in bagno a sciacquarsi il viso.

<< Sarada, sei sicura di star bene? >>

<< Si mamma, ho solo un po' di dolore agli occhi, poi passa. Sto bene >>.

Mentì Sarada, era da tutto il giorno che si lavava il viso e gli occhi con la speranza di cancellare quelle immagine dalla mente, e meno male che non era arrivata in tempo per vedere altro, o avrebbe tradito il villaggio andandosene via nel cuore della notte.

<< AAAAAAAAAAAAAAH STUPIDE IMMAGINI, USCITE DALLA MIA TESTA >>.

Urlò preoccupando i suoi genitori, ma Sarada non avrebbe mai spiegato loro cos’aveva visto e cosa stava cercando di eliminare dalla sua mente.