Qualcuno ride della mia pronuncia e Noemi si affretta a spiegare che li accompagnerò durante il giro. Un altro brivido quando la sento pronunciare il mio nome e sorrido perché ho finalmente una scusa per starle accanto, per guardarla quanto tempo voglio alla luce del sole, per ridere delle sue battute con più trasporto di quanto non faccia con gli altri colleghi. Più tempo per lasciare che un sorriso ebete mi indugi sul viso quando la guardo e penso che è solo mia.