VACANZE IN SALOTTO

Alzando lo sguardo verso di loro, Joey notò che Monica e Rachel non sembravano affatto felici. Anzi.
“Joey, sono due giorni che non ti muovi dal divano, dal nostro divano per essere precisi,”
Monica incrociò le braccia davanti al petto con fare spazientito.
“Sai che mi fa piacere avervi tutti qui, ma come ho già detto sono due giorni che non ti muovi da lì. Quindi, credi che prima o poi ci farai l’onore di andartene?”
Mentre parlava con una mano indicò la porta. Rachel accanto a lei alzò un sopracciglio e scosse la testa.
Joey aprì la bocca in un’espressione sconvolta.
“Vorreste cacciarmi?! Sapete chi sono? Nessun albergo ha mai avuto il coraggio di mandare via Joey Tribiani!”
Monica fece un passo avanti con fare minaccioso.
“Albergo?”
Un altro passo.
“Albergo?! Quale albergo Joey?”
La vena sulla fronte di Monica iniziò a pulsare in maniera preoccupante. Rachel fece un gridolino, uno di quelli sempre troppo acuti e striduli che facevano vibrare i timpani a chiunque le fosse vicino.
“Joey, sono valige quelle?!”
Con l’indice indicò i due bagagli che Joey aveva cercato di nascondere sotto al divano con scarsi risultati.
“Chi mai andrebbe in vacanza senza un cambio d’abiti, scusa?”
A volte non le capiva proprio a Monica e Rachel, cosa si aspettavano? Forse non era la persona più pulita sulla faccia della terra o la più rispettosa delle norme igieniche, ma non per questo era un troglodita. Non sarebbe mai stato via una settimana e mezzo senza un cambio! E poi il bello delle vacanze era proprio quello, no? Il potersi vestire liberamente, senza obblighi di uniformi o costumi teatrali.
Niente frac, niente smoking, niente costume da coniglio gigante. Finalmente avrebbe potuto mettere tutte le camice hawaiane che voleva.
Eppure, Monica e Rachel non sembravano molto entusiaste.
Forse avrebbe dovuto avvisarle, dire loro che aveva intenzione di passare dieci giorni in casa loro. Non che la cosa fosse programmata da chissà quanto eh. L’ideale di vacanza di chi sarebbe mai potuta essere la casa – o meglio l’appartamento – della nonna di una sua amica? Di nessuno, ecco. Soprattutto non di Joey. Ma a volte non si ha altra scelta o, nel caso specifico di Joey, abbastanza soldi. E così si era ritrovato sul divano di Monica e Rachel anziché a Bali o in un qualsiasi altro luogo dotato di una spiaggia tropicale e di ragazze in bikini.
Eppure, come si diceva, Monica e Rachel non sembravano affatto felici. Anzi.
“Joey, non so quali siano le tue intenzioni, né se questo sia uno dei tuoi scherzi assurdi, ma giuro che se tu e tutta la tua roba non sarete fuori di qui entro cinque secondi, mi occuperò personalmente di accompagnarvi alla porta.”
Joey avrebbe anche ribattuto, risposto a Monica per le rime, se solo la vena sulla sua fronte non fosse stata così incredibilmente evidente e le sue labbra così assurdamente tirate e i suoi occhi arrossati e da pazza. Mentre si precipitava verso la porta con le valige sotto braccio, Joey si disse che forse in fondo non era un buon momento per una vacanza. E poi lui era un attore, i tre quarti della sua vita li passava in vacanza, no?