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Autore: beavlar    17/04/2020    1 recensioni
Per Bilbo la vecchiaia era giunta lenta e inesorabile, così come la morte, il suo viaggio finale, che lo avrebbe portato finalemente a casa.
I know my kingdom awaits,
and they've forgiven my mistakes.
I AM COMING HOME -Skyler Gray
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Consigliato l'ascolto della canzone durante la lettura.
Skylar Grey - Coming Home
https://www.youtube.com/watch?v=-qO68y0JNtE



 

Tell the world I am coming home.










 



And the blood will dry
Underneath my nails


 





Gli anni erano passati, le mani consumate, lo spirito appassito.
Bilbo aveva lottato per tutta la vita, lottato contro il desiderio di partire ancora, di rivedere le terre selvaggie, di assaporare l’aria delle montagne nebbiose, di riposare sotto l’ombra della montagna solitaria.
Secco ormai era il sangue sulla sua lama, secco era il sangue sotto le sue unghie, lavato via dal tempo inesorabile, che scorreva anche per lui infine.
Il suo ultimo viaggio non fu mai così desiderato, ma il suo spirito giovanile l’aveva abbandonato nei giardini di Granburrone.
Come una lama battuta troppo a lungo il suo spirito si era spezzato, sotto gli alberi che appassivano nella valle.
Non avrebbe piu’ visto le bianche vette, piu’ udito i tordi o osservato i grandi re dei nani che sorvegliavano severi l’entrata della montagna.
La memoria lo abbandonava, i capelli si ingrigivano, la pelle si raggrinziva e tutti i suoi ricordi si sgretolavano, lasciando piccoli frammenti che gli sembravano sempre piu’ confusi, come i volti, che diventavano sempre piu’ grigi e le voci che ormai erano diventati solo flebili sussurri.







 
And the wind will rise up
To fill my sails








Bianche vele lo accompagnarono, nella sua ultima avventura, vele che lo avrebbero portato oltre la sua concezione del mondo, in una terra di immortal memoria ed esistenza.
Dove tutto sarebbe stato pace e gioia, e il suo cuore appassito avrebbe finito di battere.
La salsedine sulle mani diventava sempre piu’ intangibile, le giornate sempre uguali, i ricordi ormai scomparsi del tutto non gli davano piu’ gioia, si chiedeva spesso dove fosse, con chi fosse e chi fosse.
Lui era, lui è, lui sarebbe stato, non aveva piu’ importanza.
 







So you can doubt
And you can hate
But I know
No matter what it takes
 
 


 
 
 
Ed eccola lì, una luce calda, che si alzava da dietro bianche coste, gli illuminò le rughe marcate sul viso, ma come un’alba troppo tarda non illuminò l’animo di Bilbo, che in quell’istante, mentre i luminosi orizzonti si avvicinavano, crollò.
Anche quella volta il suo viaggio non era finito, bloccato a metà strada di nuovo, incapace di muoversi fra il passato e il futuro.
Il destino gli aveva riservato un’ultima beffa, l’ultima delusione l’ultimo dolore, l’ultima perdita.
Il grigiore delle forme davanti a lui diventava sempre piu’ scuro, le voci sempre piu’ flebili, gli occhi sempre piu’ pesanti, mentre per l’ultima volta si appoggiava alla spalla di Frodo, stanco, stanco per l’ultima volta. 







 
So you can doubt
And you can hate
But I know
No matter what it takes
 







Fu un attimo, gli occhi gli si aprirono di scatto, una ventata d’aria lo fece sbalzare leggermente all’indietro, ma un qualcosa lo bloccò, una staccionata, una staccionata che conosceva bene.
Guardò la sua mano, questa mentre questa era poggiata sul legno era liscia e senza macchie, senza tempo.
Fece cadere il suo sguardo ancora piu’ in basso abbassando il collo, piccoli gemelli dorati gli ornavano le lunghe maniche rosse della giacca, che gli si avvolgevano intorno ai polsi.
Un verde gilet gli fasciava il petto, dal quale fuoriusciva un respiro veloce, non poteva essere il suo, troppo vecchio era, troppo consumato dal tempo. Non riusciva a capire.
Alzò lo sguardo, casa Baggins era di fronte a lui, così reale che rimase immobile ad osservare ogni mattonella, ogni pietra del selciato, fino al tetto verde che vi si era adagiato sopra.
La luce della sera illuminava la vecchia porta rotonda, socchiusa, da sotto il suo uscio usciva una luce calda, così come dalle due piccole finestrelle ai suoi lati.
Lentamente cominciò a camminare, stupito di riuscire a reggere il suo peso, salì i piccoli gradini di pietra, tremando leggermente.
Le sue gambe non erano così forti da tempo, i suoi occhi distinguevano i colori e la sua mente era limpida da orrori del passato e confusione.
Si avvicinò all’uscio allungando la mano verso la porta, un leggero vociare  e rumore di passi gli bloccò la mano a pochi centimetri da questa.
Quelle voci, un calore improvviso che gli permeò il petto.
Allungò la mano verso la porta e la spinse leggermente, qualcosa gli diceva che non c’era bisogno di bussare.
 





 
 
I'm coming home
I'm coming home
Tell the world I'm coming home
 
Let the rain
Wash away
All the pain of yesterday
 






Casa Baggins era come l’aveva lasciata: la sua poltrona era accanto al fuoco, i documenti sparsi sul tavolo erano in disordine, le sue mappe spostate su un lato del tavolo, metre il suo enorme libro era poggiato sullo scrittoio.
Ma c’era qualcosa di diverso, il vociare era piu’ forte, le parole sempre piu’ chiare. Lentamente e tremante si avvicinò verso il piccolo corridoio, lì il vociare diventò sempre piu’ forte.
Quelle voci, quelle parole, quei rumori.
Gli occhi gli si cominciarono a inumidire mentre si affacciava lentamente verso la porta della sua cucina e lasciarono cadere una lacrima alla vista del suo interno.






 
Let the rain
Wash away
All the pain of yesterday
 






 
“Signor Baggins! È arrivato!”

La testa di Kili si alzò sorridente da infondo alla sala, con un sorriso che se avesse potuto avrebbe illuminato tutta la stanza.
Dodici nani intorno al suo tavolo, piatti sparsi per tutta la sua lunghezza carichi di cibo, boccali di birra pieni e traboccanti, macchie sulle pareti e cibo sparso su tutto il pavimento.

“Hai rovinato la sorpresa, ti avevo detto cosa dovevamo fare fratello!”
Fili afferrò la giacca di Kili tirandolo leggermente giù a sedere.

“Bilbo! Ce l’hai fatta finalmente!” Bofur si alzò sorridendo da vicino alla porta affacciandosi dall’uscio della porta, il buffo cappello gli dondolava sulla testa.
“Ci stavamo chiedendo dove fossi. Mi dispiace solo che Bombur si sia intrufolato nella dispensa, non c’è rimasto molto, ma Dori è riuscito a preparare qualcosa.” Annuì tirandosi alla bocca la pipa tirando un po' di Decumano Est.

“Qualcosa che non sia zuppa!” Urlò Fili infondo alla stanza ridendo e alzando il suo boccale di birra alto verso il soffitto.

“E ha anche ragione, hai idea di quanto abbiamo aspettato?” Brontolò Dwalin seduto accanto alla porta con le mani incrociate al petto.
“Ci stavamo facendo vecchi qui!”

“Dwalin non essere scortese, il signor Bilbo avrà avuto il suo da fare.” Lo rimproverò Dori sistemando gli ultimi piatti minuziosamente e poggiando una grande pentola intorno al tavolo.

“A-abbiamo tenuto tutto in ordine! Signor Bilbo!” Annuì Ori allungando al testa oltre Nori che gli teneva un braccio intorno alle spalle annuendo e rivolgendo la parola a Bilbo.

“Io però Bilbo ho preso in prestito un po' della tua erba pipa, spero non ti dispiaccia”.

“Eh certo chissà chi se l’è fumata tutta, qua tutti bravi con le cose degli altri.” Brontolò Glòin sedendosi meglio sulla cassapanca.
“Qua se non fosse per me avreste tutti ancora, le pipe rotte, investo bene io.” Brontolò ma la cosa fece solo sorridere Bilbo che cominciò a lasciar scendere lacrime silenziose guardandone uno per uno mentre le mani gli cominciarono a tremare.
 




 


 
I know my kingdom awaits
And they've forgiven my mistakes
 






 
 Non era possibile, non poteva esserlo, erano lì per davvero, non era un sogno ad occhi aperti, erano lì.
Rimase in silenzio mentre tutti lo fissavano, alcuni confusi mentre altri con un leggero sorriso sulle labbra.

“S-siete qui.” Sussurrò e lasciò un singhiozzo fuoriuscirgli dal petto facendo crucciare Balin che si avvicinò alzandosi dal suo posto poggiandogli una mano sulla spalla preoccupato.

“Tutto apposto Bilbo?” Lui non rispose lo guardò continuando a lasciar scendere le gocce salate sulle guance.
Annuì velocemente e si asciugò le lacrime con il dorso della manica che però non smettevano di premergli insistentemente sugli occhi.
“Scusate, h-ho…ho avuto da fare.” Disse tra le lacrime tirando su col naso
“M-mi dispiace, mi dispiace per tutto.” Pianse guardandoli di nuovo in faccia e un sorriso triste si dipinse a tutti sul volto ma il loro sguardo cambiò quando rivolsero lo sguardo dietro un punto dietro di lui.

“Ce l’hai fatta alla fine ad arrivare mastro scassinatore.”
Una voce profonda lo fece sobbalzare e gli fece saltare un colpo al cuore, o lo fece ripartire, non seppe dirlo con certezza.
Seppe solo che quando si voltò a guardare dietro di lui le lacrime si fermarono di colpo.
Non c’era stato giorno in cui quella voce non gli rimbombasse nella testa, in cui quello sguardo non lo avesse ossessionato, in cui il suo sangue non gli macchiasse i vestiti.
Due occhi azzurri lo guardavano, gentilmente, un sorriso al lato della bocca si era formato sul nano dai lunghi capelli corvini ingrigiti dal tempo.
“Bentornato a casa Bilbo.”
 







 
I'm coming home
I'm coming home
Tell the world I'm coming
Home








 



ANGOLO AUTRICE
Prima song-fic che scrivo e comne potevo non scriverla su Bilbo. Ho fatto una carrellata sia de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli e l'idea è venuta da sola. Il momento in cui sale sulla nave alla fine del terzo ilm mi ha totalemnte spezzato il cuore, e quando dice "E' il momento per una nuova avventura" mi sono sentita morire. Dovevo scrivere un finale felice per Bilbo, ne sentivo il bisogno dopo tutto quello che ha passato. Spero vi sia piaciuta questa miavisione dell'aldilà, che piu' che altro è una mia visione di come sarebbero le Aule di Mandos, ovvero un luogo dove ci si possa riunire con tutte le persone amate. Come dice Gandalf "La morte è solo un altra via".
Grazie per aver letto ancora, fatemi sapere cosa ne pensate.
Se vi va passate nel mio profilo, sto scrivendo una ff su Thorin e un personaggio OC,  GHUNUM MÁNAN
se siete interessati fate un salto.
 







 
 
   
 
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