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Autore: Sonrisa_    18/04/2020    1 recensioni
Mizukamiya sorrise a quella risposta e si accoccolò meglio al petto dell’altro, facendo scivolare lo sguardo limpido su quei fogli capaci di catturare la completa attenzione del ragazzo, persino per ore.
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Haizaki con incubi, Akane con la voglia di un pigiama party improvvisato, ma, soprattutto, Mizukamiya x Nosaka senza alcun motivo apparente. Tutto in meno di 700 parole.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Haizaki Ryouhei, Nosaka Yuuma
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Nightmares and braids




 

«Ti do fastidio?»
«Affatto.»
Mizukamiya sorrise a quella risposta e si accoccolò meglio al petto dell’altro, facendo scivolare lo sguardo limpido su quei fogli capaci di catturare la completa attenzione del ragazzo, persino per ore.
«Vuoi impararli a memoria? Abbiamo rivisto quei dati per tutto il pomeriggio.» commentò il difensore, sollevando la propria mano fino ad impedire agli occhi del regista la lettura delle informazioni raccolte da Ichihoshi in vista della partita successiva del torneo.
Nosaka sorrise divertito e allungò il collo solo per raggiungere con le labbra le dita chiare di Mizukamiya, facendo ridacchiare il ragazzo quando lo schiocco di un piccolo bacio risuonò nella stanza.
«Come se tu non l’avessi già fatto…» mormorò Yuuma, voltandosi solo per ritrovarsi a sfiorare il naso del compagno con il proprio.
Seiryuu non replicò, ma inclinò leggermente il viso, sporgendosi fino ad annullare ogni distanza.
 
 
 
 
 
Le dita artigliarono le lenzuola con forza e gli occhi si ridussero a due fessure, feriti dalla luce che, seppur soffusa, illuminò la camera da letto all’improvviso. Confuso, impiegò qualche istante sia a rendersi conto di trovarsi nella propria stanza che a mettere a fuoco la figura di Akane intenta a guardarlo con gli occhioni smeraldini assonnati e apprensivi.
Un sogno, anzi, un fottuto incubo.
«Tutto bene, Ryouhei?» sbadigliò la giovane, stropicciandosi gli occhi col pugno chiuso.
«Non volevo svegliarti.» bofonchiò lui, facendo leva sui gomiti per mettersi un po’ più dritto «…ancora una volta
«Lo so.» replicò Miyano, ondeggiando sulle punte dei piedi nudi «Hai fatto di nuovo un incubo?»
La scena appena sognata gli si ripropose davanti e le labbra si arricciarono automaticamente in una strana smorfia.
«...più o meno
La ragazza parve processare quella risposta con calma e, con gli occhi semichiusi, trotterellò fino al proprio letto per poi tornare di fronte a quello dell’amico e allungargli un orsacchiotto di peluche. L’occhiataccia, tra l’intimidatoria e l’infastidita, che le fu rivolta la fece ridacchiare divertita.
«Te lo presto: fa passare gli incubi, assicurato.»
«Molto gentile prestarmi qualcosa di mio di cui ti sei impossessata una volta entrata in camera mia.»
«Una volta era mio.» non ebbe remore di rinfacciargli.
«Troppo tardi per pentirsi di quel regalo: mi appartiene da anni.[1]»
Lei arricciò le labbra e sbuffò:
«E comunque ti ho chiesto il permesso!» gli ricordò, spingendo leggermente il ragazzo, così da costringerlo a spostarsi per farle spazio sul letto.
Haizaki sospirò, ma si affrettò a coprire la ragazza dopo che si fu seduta proprio al suo fianco. Il silenzio che ne seguì lo stupì e, complice il respiro tranquillo dell’amica, credette che si fosse riaddormentata; voltatosi verso di lei, però, la trovò pensierosa.
«Sto cercando di capire cosa tu possa aver sognato di così brutto.» rispose lei, senza nemmeno guardarlo «Quando ho acceso la luce eri quasi… schifato?» mormorò, quasi tentennante «Hai davvero sognato Inamori ubriaco che ballava alla festa? Io ancora non riesco a cacciarmi quella immagine dalla mente.» aggiunse, nascondendosi il volto fra le mani.
«Lo sai che non te lo dirò mai, vero?»
Lei annuì, ma non se la prese e, dopo qualche attimo di quiete, lo chiamò con un flebile bisbiglio al quale il ragazzo rispose con un cenno del capo.
«Visto che siamo entrambi svegli...» iniziò lei, una volta ottenuta l’attenzione di Haizaki «...che ne dici di fare un pigiama party?»
«Ti pare una cosa da proporre? A me, poi?!»
«Ti prego! Tanto domani non c’è scuola!» esclamò la ragazza, congiungendo le mani al petto «Ti divertirai così tanto da non avere più incubi!» gli assicurò «E poi possiamo farci le trecce e spettegolare sui ragazzi! Hai visto quanto erano belli Miz-»
Akane non riuscì a concludere quella frase, perché zittita dal cuscino che Haizaki le lanciò dritto in volto, in un gesto che diede inizio ad una battaglia di cuscini, protrattasi fino alle prime luci di un sole che, poi, li vide crollare addormentati.
Nessun incubo disturbò le poche ore di sonno di Haizaki che, svegliatosi rinvigorito, si ritrovò con un bel paio di trecce.
 
 
 


[1] L'orsacchiotto di peluche regalato da Akane ad Haizaki in occasione del loro primo incontro (IE Ares ep 5)

È una scemenza di cui si poteva fare a meno? Sì, ma non ho resistito.
 

 
  
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