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Autore: ferrarogiorgiaa    19/04/2020    0 recensioni
-James? Scusami, non sapevo dove andare, se vuoi posso tornare indietro ma non..
- Sono le tre del mattino, Felpato. Porta il culo il casa, fratello, e andiamo a dormire.-
La storia completa dei Malandrini, Lily Evans, Severus Piton, la prima Guerra Magica e tutti i suoi eroi, ambientata dal loro quinto anno ad Hogwarts
Genere: Comico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Regulus Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Alle due del mattino Remus Lupin si ritrovò incastrato nel terzo gradino che portava al suo dormitorio, e quello stesso gradino prese a mordicchiarlo vivacemente. Quello stramaledetto incantesimo era stata un'idea di Sirius al primo anno, per rendere il dormitorio "un posto sicuro per una banda di malfattori". Di solito Remus se ne ricordava, ma era appena tornato da una lunga veglia nel cuore della notte, e aeva troppo sonno per pensare ad alcunché. Maledicendo tutte le scelte della sua giovane vita che lo avevano portato ad essere un prefetto, e maledicendo Albus Silente, che aveva deciso di aumentare la sorveglianza, cercò di mettere in moto la poca attività celebrale che gli restava per ricordare la parola d'ordine che avrebbe fatto smettere il gradino di morderlo. Si premette le dita fredde sulle tempie, cercò di pensare al cioccolato che lo aspettava dietro alla porta, e all'improvviso un'illuminazione lo raggiunse: - James Potter é un idiota- il gradino smise di morsicarlo. Si avvicinò al suo dormitorio stravolto, senza preoccuparsi di evitare di far rumore, perché era certo che i suoi compagni di stanza fossero svegli: gli sembrò di sentire la voce di James nella testa: "Oh andiamo, le due del mattino! La mia giornata è appena cominciata!". I suoi amici lo preoccupavano un po'. Lo preoccupavano sempre, certo, ma da molto tempo sembravano evitarlo. Restavano svegli quando lui era fuori per svolgere i suoi compiti di prefetto, aspettavano che si addormentasse per uscire... architettavano qualcosa, senza alcun dubbio, ma non era esattamente una novità. Si sentiva, tuttavia, offeso per la sua mancata partecipazione... Spalancò la porta e quelli che dovevano essere i suoi migliori amici lo salutarono con un cenno del capo e tornarono a confabulare, chini su una specie di quaderno di appunti. Remus sospirò pesantemente: -Se soltanto voi utilizzaste il vostro talento in modo diverso.. -Silenzio, mamma, stiamo cercando di concentrarti- -No Sirius, fammi parlare: quest'anno è importante, il quinto anno.. -Oh andiamo Lunastorta! Fai lo stesso ragionamento della McGranitt: il quinto anno è importante perchè è il quinto, il secondo perchè è il secondo... capisci che non ha senso? -È inutile tentare di convincerci che potreste studiare piuttosto che sprecare la vostra capacità magica in scherzi? -Si, Remus!- risposero James Potter e Sirius Black in coro, mentre Peter Minus ridacchiava sul letto , osservando il libro da dietro le loro spalle con una grossa tavoletta di cioccolato tra le mani paffutelle. -Oh andiamo! Nella trasfigurazione per esempio vi state impegnando di più! Non potreste... per qualche motivo quella frase doveva essere estremamente divertente perché Sirius fu preso da un forte attacco di ridarella, e James gli sferrò un calcio, cercando di farlo smettere, ma quello rise ancora più forte... anche Peter inziò a ridere perchè Sirius che rideva lo faceva ridere. No, non è sensato, ma la risata simile a un latrato di Sirius aveva uno strano effetto su molti, soprattutto se si trattava di ragazze. "che risata meravigliosa" sussurrava il suo fan club continuamente, ogni volta che lo sentivano ridere per una buffonata, spesso di James. Remus lo trovava parecchio strano. Oggettivamente la risata di Sirius era un latrato. Un latrato carino, si ritrovò a pensare, ma un latrato resta un latrato. James continuò a cercare di zittire il suo amico, e i due ingaggiarono una lotta bizzarra, sotto lo sguardo stranito di Remus e quello divertito di Peter. Misteriosamente, il didietro di James si ritrovò sulla faccia di Sirius, soffocando le sue risa. -È tardi eh, amico mio? Dovremmo andare a dormire. Si dovremmo- James lo osservava cercando di apparire rilassato e a suo agio, come se gli capitasse tutti i giorni di avere il suo culo sulla faccia del suo migliore amico, e tentò un sorriso angelico. Le ragazze avevano da dire sui sorrisi di James come sulle risate di Sirius; James Potter aveva conquistato tutte le ragazze di Hogwarts, eccetto una. Ma Remus non si era mai sentito così vicino a quell'una: aveva moltissima voglia di fargli un bel discorsetto. Gli sembrò di sentire la voce della ragazza in questione: "dovresti tirargli un pugno, piuttosto." "Sono una persona matura. Discorsetto.". Era dall'inizio dell'anno che i suoi migliori amici lo ignoravano. Anzi, era da molto, ora che ci rifletteva, che sembravano tramare qualcosa alle sue spalle, senza includerlo, addirittura da anni. Remus aveva tentato di non accorgersene, ma era sempre, sempre più evidente, proprio come era evidente che Peter stava mangiando la sua cioccolata. -PETER!- il ragazzetto nascose la tavoletta dietro al schiena, con sguardo colpevole. -Mi dispiace Remus- squittì -Ma ce n'è ancora un po', ancora un pochetto! La vuoi?- Remus strappò di mano la cioccolata al suo amico, e avvicinandosi al suo letto sbirciò il quadernetto che Sirius e James osservavano con avidità... -Trasfigurazione!- i due lo nascosero in fretta, imbarazzati. Imbarazzati? Quei due non erano mai, MAI stati imbarazzati da quando Remus li aveva conosciuti. Stava succedendo qualcosa. Qualcosa da cui lui, chiaramente, era escluso. -Rem noi... Noi stiamo studiando!- James sembrò comprendere il suo disagio, ma peggiorò la situazione: -Studiando? Oh andiamo! Ma se non me lo volete dire, va bene. Pensavo solo.. Sapete è da un po' che vi comportate così, forse, forse vi siete un po' stufati della mia compagnia- Remus sapeva che giocare quella carta era l'unico modo per farli parlare, infatti la reazione che si aspettava non tardò ad arrivare: -Oh, al diavolo!- Sirius spostò con un movimento brusco James dalla sua faccia, e quest'ultimo rotolò via, cadde di faccia, e i suoi occhiali fecero uno sgradevole rumore di vetro rotto. - Oculus Reparo- borbottò, alzandosi. -Te lo avevo detto che sarebbe diventato depresso!- -Se non ti fossi messo a ridere come un coglione non avrebbe mai sospettato niente!- -Certo che si, invece, non è stupido!- -Non ci farà andare avanti, Sirius, lo sai! Si arrabbierà moltissimo - -Si ma adesso è depresso. Vero Remus, sei depresso?- Remus era leggermente scioccato, ma annuì, senza sapere bene quale fosse la domanda. -Se sei depresso puoi mangiare più cioccolata!- si offrì Peter - Oh andiamo ne mangia già COSÌ tanta- -Ma James è DEPRESSO!- -Sirius.- l'atmosfera nella stanza divenne seria, tutto d'un tratto. -Sirius. Sei sicuro che glielo dobbiamo dire ora? È una cosa delicata- Sirius annuì, senza staccare gli occhi da quelli di James. -Mh non so se lo avete notato ma io sono qui. Ciao, mi chiamo Remus, il tizio di cui state parlando proprio ora. - nessuno rise, nemmeno Peter. Sirius e James continuarono a fissarsi, avendo una rapida discussione solo con gli occhi, come solo loro sapevano fare. Poi James interruppe il contatto visivo, si mise le mani in tasca e posò gli occhi su Remus. Sirius si coricò sul letto, con la schiena appoggiata al materasso, e Peter si sedette accanto a lui, preoccupato. -Remus. Remus non ti arrabbiare troppo. - iniziò James. Iniziava male, direi - É dal terzo anno che ci pensiamo, da quando ci hai parlato del tuo.. problemino. - Il cuore di Remus ebbe un tonfo. Ecco, non volevano essere suoi amici, perchè lui era un lupo mannaro. Sapeva che sarebbe accaduto, sapeva che.. -Noi vogliamo starti più vicini- riprese James -Aiutarti.- -Oh- il cuore di Remus ritornò al suo posto, con un balzo allegro verso l'alto -Ma fate già molto e..- -No Remus, intendo più vicini.- -Come potreste...- E a quel punto James fece una cosa a dir poco incredibile. Serrò gli occhi, prese un respiro profondo, e di colpo James non era più James ma un grande, meraviglioso, cervo. -Sborone- ridacchiò Sirius, sollevandosi dal letto. - - Non serviva la dimostrazione pratica. - -Voi... voi cosa diamine...- Remus non aveva parole. Il suo cuore aveva avuto un ulteriore tuffo, come potevano essere così idioti... oh era tutta colpa sua, in che pericolo li aveva messi... -Oddio. Oddio cosa diamine avete fatto...- Remus sperava solo che tutto ciò non fosse vero, lo sperava con tutto sè stesso... Ma Sirius sorrise, e disse: -Abbiamo studiato Trasfigurazione, Remus. Come credevi che riuscissimo a prendere tutte quelle E senza ascoltare una parola che esce dalla bocca della McGranitt? Ci siamo portati avanti!- -Voi... Vi prego ditemi che voi non..- ma Sirius distrusse ogni flebile speranza di Remus, trasformandosi in un grosso cane nero, che si avvicinò al cervo. -Animagi! Siete diventati dei maledetti Animagi!- Peter sorrise amaramente: -Io non ancora, in realtà-
   
 
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