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Autore: The_Storyteller    20/04/2020    0 recensioni
Nuovo capitolo dedicato a Taliesin Lavellan.
Dopo lo scioglimento dell'Inquisizione, Taliesin e Cassandra vanno a trovare il clan Lavellan in occasione del matrimonio della sorella dell’ormai ex Inquisitore. Purtroppo, qualcuno non perde occasione per dimostrare il suo astio nei confronti degli umani e di Taliesin, a suo parere responsabile di una tragedia accaduta tanti anni prima.
Genere: Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cassandra Pentaghast, Inquisitore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Sei nervoso.-
- Cosa?-
- Lo vedo che sei nervoso. Come mai?- chiese Cassandra.
Effettivamente, Taliesin era molto nervoso. Rivedere il suo clan e la sua famiglia, dopo più di due anni di lontananza, avrebbe dovuto renderlo felice ed elettrizzato. Soprattutto per l’evento a cui avrebbero dovuto presenziare lui e Cassandra.
- Beh, non capita tutti i giorni che la tua unica sorellina si sposi- scherzò il dalish.
Ormai era da più di una settimana che i due viaggiavano nei Liberi Confini. Ne avevano approfittato per andare a trovare Varric a Kirkwall, visitando la tenuta che il visconte aveva regalato a Taliesin in qualità di comte e altri luoghi pittoreschi come l’Impiccato, poi si erano diretti verso Wycome per raggiungere la valle dove risiedeva il clan Lavellan.
Eppure, Taliesin non si sentiva elettrizzato. Aveva come il presentimento che quella giornata di sole si sarebbe man mano annuvolata, fino ad arrivare ad un temporale violento e cattivo. O almeno, era così che la sua immaginazione vedeva gli eventi futuri; quello strano timore non accennava a volersene andare.
 
Nel primo pomeriggio, i due viaggiatori raggiunsero l’accampamento dalish e, con loro grande sorpresa, vennero accolti da una donna che sembrava aspettarli poco lontana dagli aravel.
- Da’len, finalmente sei arrivato!- esordì l’elfa vedendo Taliesin.
Il dalish scese da cavallo e abbracciò calorosamente la donna.
- È bello rivederti dopo così tanto tempo, Guardiana!- rispose ricambiando l’affetto, poi passò alle presentazioni: - Cassandra, ti presento Istimaethoriel Deshanna, la Guardiana del mio clan. Deshanna, lei è...-
- Posso immaginare chi sia- lo interruppe lei. - Cassandra Pentaghast, non è vero? La tua vhenan- concluse sorridendo.
Cassandra rimase perplessa dall’espressione sorpresa apparsa sul volto di Taliesin.
- Tutto a posto, quindi? Non c’è qualche problema per...-
- Per il fatto che sia un’umana? No, da’len. Non per me almeno. Ma temo che qualcuno possa storcere il naso, soprattutto qualcuno di tua conoscenza- rispose la Guardiana malinconicamente.
- Ho già informato gli altri, e ti posso assicurare che nessuno farà storie. Su, venite! Ci stanno aspettando!- esclamò.
La Guardiana guidò i due ospiti verso l’accampamento, ma intanto Cassandra interrogava Taliesin sulla strana conversazione appena conclusa: - C’è qualche problema per il fatto che io sia umana?- chiese.
- Beh, si sa che le coppie interrazziali non sono ben viste da molti, qualunque sia la loro razza. Per i dalish poi, è... complicato- rispose Taliesin.
Cassandra sollevò un sopracciglio, e l’elfo capì che voleva altre spiegazioni:- Il fatto è che molti dalish, e gli elfi in generale, preferiscono avere relazioni “pure” per mantenere in vita il sangue elfico. Sai che in passato abbiamo subito molti massacri, e che anche oggi gli elfi sono piuttosto maltrattati, e che i figli di sangue misto hanno fattezze umane, quindi...- concluse mestamente l’elfo.
- Quindi temi che ci saranno scenate da parte della tua gente, dico bene?- indovinò la donna.
Taliesin annuì appena, poi una voce lo distrasse dalla conversazione.
 
- Fratellone, sei arrivato!- esclamò una giovane dalish.
L’ex Inquisitore sorrise e corse ad abbracciare la ragazza.
- Dirthara, sono così felice di rivederti!- rispose lui.
Cassandra si avvicinò e osservò la sorella di Taliesin. Si somigliavano molto: avevano la stessa pelle ambrata, gli stessi capelli castani e gli stessi zigomi un po’ sporgenti. Il vallaslin di Dirthamen, che sembrava esserle stato tatuato apposta per via del nome, faceva risaltare gli occhi verde foresta, di una tonalità più scura rispetto a quelli del fratello.
Dirthara abbracciò calorosamente l’elfo, ma presto i suoi occhi si riempirono di sconcerto:- Cosa ti è successo al braccio?- chiese allarmata.
Taliesin sembrò ricordarsi solo in quel momento del suo arto amputato:- Oh, sai com’è. Il Marchio che avevo sulla mano sinistra mi stava per ammazzare, e così mi sono tagliato il braccio- scherzò con finta nonchalance.
- Vedo però che non ti è passata la voglia di scherzare, isa'ma'lin- rispose Dirthara, poi si rivolse a Cassandra:- Aneth ara, la Guardiana mi ha parlato molto di te. Benvenuta!- disse con gentilezza.
La Cercatrice ricambiò il saluto, eppure notò una lieve incertezza negli occhi della dalish.
La giovane li guidò nell’accampamento, e tutti salutarono Taliesin e Cassandra con affetto. Dirthara presentò loro anche il suo promesso sposo, un giovane artigiano di nome Athim.
- E così alla fine ti sei deciso, eh? Potevi anche dirmelo che ti fidanzavi con la mia sorellina mentre ero via!- scherzò Taliesin col futuro cognato.
Per tutto quel tempo Deshanna era rimasta al fianco di Cassandra, dispensando sguardi di rassicurazione a chi sembrava turbato dalla presenza della Cercatrice.
- È la prima volta che un umano entra nel vostro accampamento?- chiese la donna.
- In generale non abbiamo molti rapporti con gli umani, né con gli elfi di città. Stiamo bene come siamo, e soltanto alcuni artigiani vanno a Wycome per scambiare merci- spiegò Deshanna.
- E per molti è ancora vivo il ricordo del folle piano del duca Antoine e dei suoi alleati del Tevinter. Se non fosse stato per l’Inquisizione, temo che sarebbe stato un massacro degno di una Sacra Marcia...- aggiunse tristemente.
- Ma ora le cose vanno meglio, giusto?- tentò di cambiare argomento Cassandra.
Il volto della Guardiana si illuminò:- Vanno molto meglio, certo. Taliesin vi avrà detto che faccio parte del nuovo Consiglio cittadino di Wycome, insieme a un rappresentante degli elfi di città e vari mercanti umani, e da allora i rapporti sono decisamente migliorati. Inoltre, come immagino saprete, il visconte di Kirkwall ha formalmente negoziato un’alleanza col Consiglio, e in questo modo abbiamo ancora più influenza nelle decisioni comuni- spiegò sorridendo.
Nel frattempo, Taliesin si intratteneva con i suoi amici del clan, chiedendo loro come andassero le cose e raccontando qualche avventura di quando era Inquisitore.
- Bene bene, guarda chi si è degnato di tornare...- disse una voce proveniente dal bosco.
 
Taliesin sentì un lungo brivido percorrergli la schiena. Sapeva benissimo chi aveva parlato.
- Linassan...- mormorò appena l’elfo.
Cassandra osservò il nuovo arrivato: avanzava deciso con le mani strette a pugno, e sulla schiena teneva un lungo spadone a due mani. Alcune ciocche nere, sfuggite dal resto dei capelli raccolti in una coda, sfioravano un volto accigliato decorato dai rami bianchi e neri di Elgar'nan. La Cercatrice aveva ormai imparato a riconoscere i vari simboli che si tatuavano i dalish, e quel vallaslin in particolare, con tutta una metà del volto marchiata per sempre, l’aveva sempre inquietata.
Linassan sembrò solo in quel momento notarla, e i suoi occhi si riempirono di rabbia.
- Come hai osato portare qui fra noi una shemlen?- disse rivolgendosi a Taliesin.
Taliesin rimase in silenzio, mentre Dirthara provò a calmare il guerriero:- Linassan, fratello, ti prego. Avevi promesso che non avresti fatto scenate!- lo scongiurò la giovane.
Linassan ignorò totalmente la sorella e si avvicinò con aria minacciosa all’ex Inquisitore:- Cos’è, stare in mezzo agli shemlen ti ha dato di volta il cervello? Hai dimenticato che cosa ci hanno fatto?-
Taliesin strinse il pugno, poi rispose al fratello:- No, non ho dimenticato. Ma solo gli stupidi fanno di tutta l’erba un fascio.-
Anche Deshanna tentò di placare gli animi:- Vi prego, non litigate. Linassan, non è giusto che parli di dolori passati in un’occasione come questa e...-
- Non intrometterti, Guardiana!- esclamò il guerriero.
- E tu sei solo un maledetto harellan! Come puoi anche solo stare vicino a una razza di assassini?- aggiunse rivolgendosi al fratello.
Stavolta Taliesin gli rispose:- Lei non è un’assassina. È una donna giusta e coraggiosa. Ed è la donna che amo e con cui voglio trascorrere il resto della mia vita. Che ti piaccia o no!-
Molti dalish rimasero sorpresi dalle sue parole, ma ciò non fece altro che far infuriare Linassan.
- Sporco traditore, non fai altro che infangare la memoria di nostro padre!- gli urlò contro.
Deshanna provò a fermarlo:- Adesso basta, Linassan! Lo sai che è stato un ...!-
- È COLPA SUA SE NOSTRO PADRE È MORTO!-
Calò un silenzio tombale, carico di sconcerto e tensione. Taliesin sbarrò gli occhi, come se fosse stato colpito in pieno petto, mentre Dirthara tratteneva a stento le lacrime.
- Saresti dovuto morire tu quel giorno, len'alas lath'din!- terminò infine il guerriero.
Quelle parole cariche di odio furono come una pugnalata mortale: Taliesin indietreggiò, sentendosi improvvisamente un peso sul petto che sembrava volerlo soffocare, e corse via.
Dirthara si scagliò contro il fratello in un impeto di rabbia:- Avevi promesso, Linassan, avevi promesso! Lo sai benissimo che Taliesin non c’entra nulla!- gridò tra le lacrime.
Il fratello maggiore la ignorò e si sedette ad affilare la spada come se non fosse successo nulla, mentre in tutto l’accampamento si sentivano mormorii preoccupati.
Cassandra si sentiva disorientata e furente, ma sapeva che reagire contro Linassan non sarebbe servito a nulla. Non per il momento.
Athim stringeva fra le braccia la sua promessa sposa, tentando di consolarla. Deshanna le disse qualche parola di conforto, poi raggiunse Cassandra:- Vai da Taliesin, ha bisogno di te. Se lo conosco bene lo troverai vicino a una quercia solitaria vicino al fiume, verso est- le disse stringendole la mano.
Ancora sconvolta da quanto successo, tuttavia Cassandra vide la preoccupazione negli occhi della Guardiana, e si mise in cammino in cerca del suo amato.

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Ehi, quanto tempo che è passato! Ritorno con una nuova storia dedicata a Taliesin Lavellan. Spero che questa prima parte vi piaccia e che leggerete anche le altre mie storie =)! Vi aspetto per la seconda parte!
P.S.: per i termini in elfico, oltre alla pagina dedicata di Dragon Age Wikia, mi sono rifatta anche a https://thedasrevolutions.fandom.com/wiki/Dalish:_Lexicon e https://lingojam.com/ElvenDAI. Non so se sono ufficiali, se avete altri siti da consigliare scrivete pure =)
   
 
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