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Autore: Miharu_phos    22/04/2020    0 recensioni
[Kyouten]
-Ma Victor perché adesso parli così? Lo sai che lo faccio per il tuo bene volevo solo-
-No, non mi importa perché tu lo faccia, voglio che la smetti di estarmi sempre attorno ed impicciarti negli affari che non ti riguardano! Sei solo un bambino capriccioso ed impiccione, ecco cosa sei! Non sarai mai il mio migliore amico se continui così!-
-Victor ti prego non voglio litigare con te, io- aveva tentato di spiegare il castano, afferrando il braccio del blu, ma lui lo aveva respinto.
-No, lasciami! Va a casa adesso, va bene? Non ti voglio più intorno!-
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fey Rune, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-E lui chi è Victor, il tuo nuovo amichetto?-

 

-Lasciatelo stare!-

 

Il blu si era messo a protezione del suo amico davanti a quei teppisti che non facevano che tormentarlo ormai da settimane.

 

-Victor chi sono questi ragazzi? Che cosa vogliono da te?!-

 

-Stanne fuori Arion, è con me che ce l'hanno-

 

-Che c'è Blade hai paura che facciamo del male al tuo fidanzatino? Com'è che si chiama, Arion?-

 

-Vi ho detto di stargli lontano!- aveva gridato il ragazzo facendo spaventare persino il castano, che a diversi metri da lui osservava la scena con impotenza.

 

-Victor possiamo affrontarli insieme!- aveva gridato Arion facendo girare di scatto il blu che al solo pensiero aveva sentito un brivido di terrore.

 

-Non se ne parla. Vieni, andiamocene via- aveva ordinato afferrando il più basso per il polso, per poi trascinarlo via con forza.

 

-Ma certo scappa pure! Sei solo un codardo Blade!- aveva gridato il capobanda, e Victor aveva mantenuto la calma, ignorando quella provocazione mentre trascinava via Arion a forza.

 

-Victor perché ti fai trattare così?! Chi sono quei ragazzi?! Dovevi reagire, avremmo potuto batterli se avessimo unito le nostre forze!-

 

-Basta Arion! Ma non lo hai visto quanto sono grossi?! Quelli vanno al liceo, e se si mettono contro dei ragazzini di quattordici anni sono loro i codardi, non noi! Dimentica questa storia!-

 

-Non permetto che qualcuno tratti in questo modo il mio migliore amico!- aveva protestato il castano, così Victor aveva lasciato il suo polso con fare irritato e lo aveva guardato furioso.

 

-Allora sei proprio testardo! Ti ho detto che devi starne fuori, ed in ogni caso questi non sono affari che ti riguardano, hai capito?!-

 

-Ma Victor volevo solo proteggerti!-

 

-Sta zitto! Devi farti gli affari tuoi, adesso mi stai facendo proprio arrabbiare, noi non siamo migliori amici, è chiaro?! Non ho bisogno della tua protezione! Ognuno per la sua strada!-

 

Arion era davanti al blu e lo guardava atterrito per le parole che gli erano state appena rivolte.

 

-Ma Victor perché adesso parli così? Lo sai che lo faccio per il tuo bene volevo solo-

 

-No, non mi importa perché tu lo faccia, voglio che la smetti di estarmi sempre attorno ed impicciarti negli affari che non ti riguardano! Sei solo un bambino capriccioso ed impiccione, ecco cosa sei! Non sarai mai il mio migliore amico se continui così!-

 

-Victor ti prego non voglio litigare con te, io- aveva tentato di spiegare il castano, afferrando il braccio del blu, ma lui lo aveva respinto.

 

-No, lasciami! Va a casa adesso, va bene? Non ti voglio più intorno!-

 

Gli occhi azzurri del ragazzo si erano riempiti di lacrime, mentre vedeva il blu voltarsi di spalle e cominciare ad allontanarsi con passo deciso.

 

Si era sentito perso, aveva appena litigato con il suo migliore amico e ad un tratto tutto attorno a lui sembrava terribile, senza via di scampo.

 

-Victor- aveva mormorato con il cuore spezzato, poi si era coperto gli occhi ed aveva soffocato le lacrime contro le proprie mani.

 

Non poteva essere vero, non voleva crederci, aveva appena perso il suo migliore amico, il ragazzo del quale era segretamente innamorato da un tempo incalcolabile.

 

Le labbra gli tremavano, non sapeva cosa fare, voleva solo correre dietro al blu e supplicarlo di non abbandonarlo, di fare pace e tornare ad essere amici come prima, ma come al solito il suo carattere odioso aveva rovinato tutto.

 

Prese il proprio cellulare e chiamò il suo amico Fey, supplicandolo di vedersi; aveva un gran bisogno di sfogarsi e quel ragazzo era l'unico che pazientemente ascoltava sempre tutti gli sfoghi del castano.

 

Si erano incontrati poco dopo a casa del ragazzo dai capelli verde acqua e subito Arion gli era corso incontro, scoppiando nuovamente in lacrime.

 

-Che succede Arion? Perché piangi così? Ti prego Arion dimmi cosa ti prende!-

 

Fey gli stava accarezzando la schiena preoccupato, sperando che il suo amico gli spiegasse cosa fosse accaduto, ma lui non riusciva a parlare perché era troppo affranto dal guaio che aveva combinato.

 

-Vieni Arion siediti qui, ti prego devi calmarti e raccontarmi tutto! Qualcuno ti ha fatto del male?-

 

-Victor- singhiozzò soltanto il castano, soffocando il pianto sul grembo del suo amico che lo aveva fatto accomodare sul letto assieme a lui.

 

-Victor? Avete litigato? Cos'è successo?-

 

-Lui mi ha detto- si lasciò sfuggire un forte singhiozzo di dolore, mostrando tutta la sua disperazione, poi continuò -mi ha detto che non siamo più amici, non vuole più vedermi!-

 

Fey era incredulo, conosceva bene l'amicizia fra i due ragazzi, e sapeva bene di quanto Arion spesso risultasse appiccicoso e assillante nei confronti del blu, ma mai si sarebbe aspettato che lui potesse arrivare addirittura al punto di dirgli quelle cattiverie.

 

-Gli hai detto della tua cotta?- aveva domandato accarezzandogli con dolcezza la schiena, e Arion aveva scosso la testa, tirando su col naso.

 

-Allora perché lo ha fatto? Lo hai infastidito in qualche modo?-

 

-Io volevo solo, ecco io volevo solo che quei bulli lo lasciassero in pace!-

 

-Dei bulli lo hanno preso di mira, quindi. Chi lo avrebbe mai detto, e che tipi sono?-

 

-Sono più grandi di noi, ma non so perché lo stiano infastidendo! Io volevo solo proteggerlo, volevo che lui si difendesse e invece ho finito per far sì che se la prendesse con me!-

 

-Ma Arion non capisci? Sicuramente lui temeva che potessero spostare su di te la loro attenzione! Lo ha fatto per proteggerti!-

 

-No, lui non mi vuole più come amico, me lo ha detto chiaro e tondo!- aveva insistito Arion, facendo sorridere Fey che aveva sospirato, ormai abituato alla testardaggine del suo amico.

 

-Sono sicuro che gli passerà, stai tranquillo. Vedrai che domani non sarà più così arrabbiato. Piuttosto, hai preparato la lettera? Quella con cui pensavi di dichiararti?-

 

Il castano si era alzato di poco, asciugandosi le lacrime dal viso ancora singhiozzante.

 

-Si, l'avevo preparata. Ma non credo più che sia il caso di dargliela, forse finirei solo per farlo allontanare di più- aveva spiegato, e Fey gli aveva accarezzato il visino, troppo intenerito dalle sue guance arrossate dal pianto.

 

-Arion ne abbiamo già parlato, avevi detto che indipendentemente dalla sua reazione volevi che lui lo sapesse- 

 

Il castano aveva scosso la testa troppo addolorato.

 

-No Fey, non voglio più dirglielo. Non voglio che lui lo sappia, sarebbe troppo umiliante. Ecco, tienila tu, custodiscila amico mio- gli aveva detto con la voce ancora incrinata dal pianto.

 

Il ragazzino aveva accettato la lettera ed aveva sorriso per quanto il suo amico l'avesse resa carina: era una bustina da lettere celeste con un adesivo a forma di pallone da calcio a sigillarla, e sul retro c'era la firma disordinata del castano.

 

-È molto bella. Gli farebbe molto piacere riceverla, ne sono certo- 

 

-Mi odierebbe solo di più. Lui non mi vuole intorno, me lo ha detto con queste precise parole- spiegò Arion affranto, ricevendo una dolce carezza dal suo amico.

 

-Vedrai che domani sarà già tutto passato, te lo assicuro. Adesso basta piangere, si è fatto tardi. Vuoi che mio padre tu riaccompagni a casa?- gli aveva domandato, ed Arion aveva scosso la testa, assorbendo le ultime lacrime con il polsino della felpa.

 

-Sta tranquillo, posso andare da solo. Tu custodisci la lettera Fey, d'accordo? Ci vediamo domani a scuola- gli aveva detto, e l'altro aveva acconsentito, già deciso a consegnare la lettera al diretto interessato proprio l'indomani.

 

Arion era andato via ed aveva cominciato a percorrere la strada di casa attraversando le strade illuminate di quella sera di primavera.

 

Il magone sul petto non gli era ancora passato, ed ancora soffriva molto per le parole aspre che Victor gli aveva rivolto; non era la prima volta in cui gli aveva spiegato che il suo essere così assillante gli desse fastidio, ma non si era mai spinto addirittura fino a dirgli che non voleva più essere suo amico.

 

Per il povero ragazzo quella era stata una vera e propria pugnalata al cuore, ed il solo pensiero di rivedere il blu l'indomani gli metteva addosso una tremenda angoscia.

 

E pensare che se non fosse stato per quei bulli avrebbe finalmente avuto il coraggio di dargli la lettera, rivelandogli così i sentimenti che provava nei suoi confronti e che teneva celati da troppo tempo.

 

Camminava per le strade deserte, rimuginando su tutte queste cose, quando cominciò a sentire dei passi accompagnati da alcune strane voci a qualche metro da lui.

 

Alzò il passo individuando subito il cancello di casa sua e con il batticuore vi entrò, vedendo subito Spotter corrergli incontro per salutarlo.

 

Mentre accarezzava il suo cagnolone però, quest'ultimo cominciò a ringhiare.

 

-Che cosa ti prende Spotter?- domandò Arion confuso, e quando vide il suo cane superarlo per andare a ringhiare contro il gruppo di ragazzi riuniti davanti al cancello di casa, cadde all'indietro per lo spavento.

 

-Voi siete...siete i ragazzi che prendono di mira il mio amico Victor!-

 

-Allora non sei stupido come sembri ragazzino. Si, siamo dei vecchi amici di Victor, ma da quando ha deciso di lasciare il giardino imperiale il signorino ha pensato bene di ignorarci, così abbiamo pensato di dargli una bella lezione- aveva spiegato uno di loro, ed Arion si era alzato in piedi stringendo i pugni per la rabbia.

 

-E così siete degli ex imperiali! Che cosa volete da Victor?! Dovete lasciarlo in pace!-

 

-E tu chi saresti, il suo protettore? Ah no aspetta è vero, sei il suo fidanzatino!- lo aveva deriso uno di loro, ed Arion aveva digrignato i denti furioso mentre quei ragazzacci ghignavano divertiti.

 

Spotter continuava a ringhiare, ed Arion pensò che forse con l'aiuto del suo cane sarebbe riuscito a batterli.

 

-Dovete lasciare in pace Victor se non volete vedervela con Spotter!- li aveva minacciati, e loro erano scoppiati a ridere, avanzando di qualche passo in direzione di Arion, senza preoccuparsi minimamente della presenza minacciosa del cane che continuava a ringhiare loro furiosamente.

 

-E così avresti il coraggio di metterti contro di noi nanerottolo? Non sai con chi hai a che fare- 

 

-Dovete smetterla di infastidire Victor! Ve ne farò pentire!-

 

-E sentiamo cosa faresti?- aveva detto il più grosso prendendolo per il colletto.

 

Spotter gli era saltato addosso a protezione del padroncino, ed aveva cominciato a mordergli il polso, ma mentre lui era intento a dare una lezione al capo gli altri cominciarono a vendicarsi su Arion.

 

-Peccato che tu abbia solo un cane ragazzino- aveva ghignato uno di loro sferrandogli una ginocchiata nello stomaco, e facendo così cadere il castano per terra.

 

Spotter era subito scattato nella loro direzione per proteggere Arion ma i ragazzi avevano cominciato a prenderlo a calci in gruppo, facendo esattamente la stessa cosa con Arion che se ne stava rannicchiato su se stesso ad incassare tutti i colpi spietati che quei teppisti gli infliggevano senza pietà.

 

Con le sue ultime forze Spotter aveva cominciato ad abbaiare per chiedere aiuto, e dopo qualche secondo Silvia era venuta fuori, cacciando un urlo di orrore.

 

-Arion! Chi siete?! Adesso chiamo la polizia!- aveva gridato minacciosa, ed i ragazzi si erano guardati fra di loro con un sorrisetto divertito.

 

-Aiuto! Vi prego aiutatemi!- aveva cominciato a gridare Silvia, e subito le porte delle case nel vicinato avevano cominciato ad aprirsi.

 

I ragazzi si erano allarmati ed avevano deciso di darsela a gambe, lasciando così che Silvia potesse raccogliere il corpo del nipotino dal prato, mentre i vicini cominciavano ad accorrere in suo soccorso.

 

-Arion ti prego dimmi che mi senti! Amore sono la zia, dimmi che stai bene, Arion!-

 

Spotter aveva mugolato senza forze ed Arion aveva schiuso gli occhi debolmente, puntandoli sul suo cane.

 

-Spotter...- aveva soffiato preoccupato, e nel frattempo i vicini avevano aiutato Silvia a portarlo a bordo dell'auto per accompagnarla in ospedale, mentre altri si presero cura del cane, contattando d'urgenza un veterinario.

 

La notte era stata difficile, Arion era stato imbottito di antidolorifici per non patire troppo il dolore e la zia aveva continuato a parlargli, così da mantenerlo sveglio il più a lungo possibile.

 

Si era fatta raccontare tutto e seppure con molta fatica il nipotino gli aveva spiegato ogni cosa, o almeno finché aveva potuto, perché alle prime luci dell'alba il ragazzino era crollato per il sonno, e la zia ne aveva approfittato per andare a controllare come stesse Spotter.

 

Così era passata la mattinata, e quando la donna era ritornata in ospedale intorno alle due del pomeriggio si era ritrovata tutti i compagni di classe di Arion in sala d'attesa, ansiosi e preoccupati.

 

Il primo a correrle incontro era stato proprio Victor, aveva gli occhi gonfi per il pianto ed in mano aveva una letterina azzurra.

 

-Silvia! Il nostro insegnante ci ha raccontato tutto, come sta Arion?!- aveva gridato preoccupato, e la donna aveva sorriso contenta, sapendo tutto della cotta del nipotino per il suo migliore amico.

 

-Stai tranquillo sta bene. Vuoi venire a vederlo? Ormai dovrebbe essersi svegliato. Uno alla volta però, comincia pure tu, Victor- gli aveva detto dolcemente, ed il ragazzo aveva preso un lungo respiro per poi andare a bussare alla porta della stanza in cui il ragazzino riposava.

 

-Posso entrare? Sono Victor- aveva spiegato, ed Arion, che in quel momento stava pranzando con la minestra servita dall'ospedale, si era quasi strozzato per l'agitazione.

 

-V-Victor? Cosa ci fai qui? C-cioè entra, entra pure!- aveva biascicato agitato, ed il blu aveva fatto ingresso con aria afflitta, correndo subito accanto al letto del castano.

 

-Arion che cosa hai fatto?! Ti prego dimmi che non sono stati quei teppisti di ieri a ridurti in questo stato!- aveva detto inorridito dai lividi che coloravano il viso del povero ragazzino allettato.

 

-Mi dispiace tanto Victor, loro hanno detto che ti avrebbero dato una lezione e così io-

 

-Arion! Ma perché lo hai fatto me lo spieghi?- aveva domandato con le labbra tremanti che preannunciavano l'arrivo di un pianto.

 

-Scusami Victor! Volevo solo che ti lasciassero in pace!-

 

Il blu non era riuscito a trattenere le lacrime ed aveva affondato il volto sul letto, spezzando ulteriormente il cuore del castano che a vederlo in quello stato si sentì ancora più in colpa.

 

-Mi dispiace tanto, io non volevo deluderti ancora- aveva ammesso affranto il castano, e così Victor gli aveva preso una mano per baciarla, bagnandola con le sue lacrime.

 

-Non avresti dovuto, sei stato uno sciocco! Hai rischiato la vita!-

 

-Scusami!- aveva singhiozzato Arion sentendosi terribilmente responsabile, e Victor aveva sentito ancora più dolore nel vederlo comportarsi così, perché come al solito quel ragazzo troppo buono si colpevolizzava per qualsiasi cosa.

 

-No scusami tu Arion! Avrei dovuto proteggerti e invece-

 

-Ma non potevi saperlo Victor che stai dicendo? Non è colpa tua, sono io che-

 

-No Arion, adesso fai parlare me, per favore- gli aveva detto il blu stringendogli forte la mano ed il castano aveva trattenuto un piccolo sorriso per quel gesto estremamente affettuoso.

 

-Avrei dovuto spiegarti che quei ragazzi sono degli ex imperiali, e che sono molto forti. Io non posso batterli da solo, e neanche insieme a te posso farlo, perché loro sono tanti e noi solo in due. Capisci? Lo capisci ora che dovevamo stargli alla larga anche se non la smettono di provocarmi?- gli aveva domandato con la voce rotta, ed Arion aveva annuito comprensivo, anche se tutto ciò non gli sembrava affatto giusto.

 

-Scusami avrei dovuto ascoltarti Victor. Sbaglio sempre tutto- aveva ammesso amareggiato, facendo singhiozzare il blu per la tenerezza mentre si copriva le labbra.

 

-Oh Arion- aveva mormorato tirando su col naso, stringendo poi la sua mano sulla bocca quasi in un gesto di supplica.

 

-Ti prego Victor non piangere è stata colpa mia!-

 

-Non avrei mai voluto che qualcuno ti facesse del male, per questo ti ho detto quelle brutte parole ieri, perché temevo per te e non volevo che quei teppisti ti prendessero di mira solo perché sei amico mio. Mi dispiace tanto se ti ho fatto soffrire, non volevo dire neanche una di tutte quelle cose, tu sei il mio migliore amico, anzi tu sei più di un migliore amico, sei la persona più importante della mia vita insieme a mio fratello. Ci tengo tantissimo a te Arion, devi credermi- gli aveva confessato facendo scricchiolare il cuore del castano per la commozione.

 

-Mi sento così in colpa per averti messo in pericolo e anche per averti ferito quando ti ho detto quelle cose terribili. Adoro averti intorno, amo la tua voce, amo ogni cosa di te, e quando non ci sei mi manchi da morire. Non è vero che non ti sopporto Arion, credimi se ti dico che la tua presenza è una delle cose più belle della mia vita. Spero che tu possa perdonarmi, mi sento malissimo per quello che ti ho fatto-

 

-Victor non so cosa dire, io credevo che tutto quello che faccio ti fosse d'intralcio, ti assillo di continuo e-

 

-Non è vero- aveva detto il blu scuotendo la testa -sei adorabile Arion. Ti voglio un gran bene, tu sei perfetto, non c'è niente di te che non mi piaccia. Sei dolcissimo e sei sempre così gentile. E poi...beh poi so tutto della tua cotta, avresti dovuto parlarmene invece di tenerti tutto dentro-

 

Arion era sbiancato.

 

Aveva deglutito lasciando la mano di Victor e portando lo sguardo agghiacciato dritto davanti a se mentre una fitta dolorosa gli attraversava il cuore.

 

-Perché non me l'hai detto? Lo hai tenuto nascosto per tutto questo tempo...-

 

-Come lo sai?- aveva domandato avvilito, senza neanche riuscire a guardare il blu in faccia.

 

Victor lo aveva guardato mortificato e gli aveva accarezzato la schiena sedendosi sul letto accanto a lui.

 

-Perché ti vergogni? Non dovevi avere paura di farmelo sapere. Volevi darmi questa lettera non è vero? Se non ti avessi maltrattato probabilmente adesso...- aveva detto mostrandogli la lettera azzurra che aveva tirato fuori dalla tasca della divisa.

 

"Fey" aveva pensato il castano sentendosi tradito, e mentre rifletteva sul gesto del suo amico Victor gli aveva baciato una guancia, facendolo rimanere di sasso.

 

-Victor...cosa...-

 

Il blu gli aveva accarezzato un braccio lentamente ed Arion aveva cominciato a respirare a fatica mente il suo amico continuava a tenere il braccio attorno alla sua schiena e gli stava seduto di fianco, talmente vicino da poterne sentire il respiro.

 

-Perché non me l'hai detto?- gli aveva chiesto ancora, così il castano aveva abbassato il viso in preda all'imbarazzo e non aveva risposto.

 

-Ti amo anch'io Arion- aveva ammesso quindi Victor con la voce bassa, accarezzando con il pollice il braccio dell'altro che all'udire quelle parole avvertì un fortissimo batticuore.

 

-Victor...-

 

-Non ti metterò mai più in pericolo te lo prometto. Ti proteggerò da tutto cucciolo mio-

 

Arion aveva voltato di poco la testa, toccato da quelle parole ed aveva deglutito mentre schiudeva le labbra per lo stupore.

 

-Posso baciarti ora?- aveva chiesto poi, ed il castano aveva boccheggiato per un po', preso alla sprovvista, poi aveva deglutito ed aveva guardato l'amico con decisione.

 

-Si- gli aveva detto con coraggio, e Victor aveva allungato un lato della bocca in un sorriso, poi gli aveva accarezzato il mento e gli si era avvicinato accarezzando le sue labbra con le proprie.

 

Arion aveva chiuso istintivamente gli occhi, e quando la propria bocca era venuta in contatto con quella di Victor si era sentito così debole da perdere quasi i sensi.

 

Era stato un bacio molto leggero ed innocente, dopotutto era il primo per entrambi, ma tutti e due erano molto emozionati, così quando si staccarono si abbracciarono stretti, perché non avevano il coraggio di guardarsi negli occhi.

 

-Ti prometto che sarò sempre al tuo fianco amore mio. Sarai al sicuro con me, te lo giuro, non ti lascerò più solo-

 

Arion aveva chiuso gli occhi, cullato dall'idillio che stava vivendo.

 

-Victor....-

 

-Ti amo tanto Arion- gli aveva sussurrato poi il blu, facendo scorrere le dita fra i suoi capelli.

 

-Ti amo anch'io Vic. Ti amo tantissimo- aveva risposto il castano lasciando che il suo ragazzo lo accarezzasse teneramente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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