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Autore: Bheira    26/04/2020    1 recensioni
Fine e Shade erano amici d'infanzia, la loro amicizia era unica ed erano iseparabili.
Un giorno Elsa, la madre di Fine, trovò un lavoro a Matsuyama, quindi non poté far altro che comunicare alle figlia del trasferimento.
I due bambini soffrirono molto per quell'addio, ma si promisero che nonostante la distanza si sarebbero sentiti comunque per lettere.
Purtroppo la distanza tra Tokyo e Matsuyama era troppa e le lettere scritte andarono perse.
Ci sarà la possibilità per questi due ragazzi di rincontrarsi un giorno?
Ciao Ragazze!!Eccomi con un'altra FF , dico da subito che questa storia all'inizio non sarà tutte rose e fiori ma pian piano che andrà avanti diventerà in parte anche una commedia ^^ quindi buona lettura!
[Storia in fase di correzione]
(Mi scuso se nei primi capitoli la storia è alquanto indecente, cercherò di riscriverla pian piano. Abbiate pazienza e comprensione >.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fine, Nuovo Personaggio, Shade
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Dolci αмici d'iиfaиzia

CH 48: Gemella dimenticata.

Se questa fosse stata una storia, i lettori si sarebbero chiesti che fine avesse fatto Rein, la gemella perduta e ritrovata, colei che a tutto questo non aveva preso parte.Eppure esisteva, la sua vita continuava ad andare avanti, scuola, casa, uscita con le amiche, nulla era cambiato. Almeno, in apparenza.
Rein si fermò all’improvviso, mentre correva al cambio dell’aula, ad osservare fuori dalla finestra, a chiedersi perché in tutto questo, lei fosse lì.
Non aveva un ruolo, era comparsa in poco tempo e poi era svanita, come se non fosse valsa a nulla. 
Aveva scritto infinite volte alla sua gemella, supplicandole di risponderle, ma il messaggio andava a vuoto. Era come se l’avesse perduta una seconda volta.
Quasi le mancava l’inconsapevolezza di qualche settimana prima, quando era ancora convinta che Fine fosse andata qualche giorno in vacanza, facendo la finta indipendente a divertirsi. Ricordava quanto fosse stata gelosa, di quante volte l’avesse perfino maledetta, per essere andata altrove senza di lei, senza neanche metterla in conto.
Non avrebbe mai dimenticato il momento in cui Shade, le rivelò le reali motivazioni di quel viaggio e di come tutto fosse andato storto. Fu come se il mondo le fosse caduto addosso. Ruppe, lanciò e distrusse ogni cosa che le capitò a tiro, il cobalto riuscì con molta fatica a trattenerla, ci volle un’ora e mezza per farla calmare.
E non bastava, non bastava ancora. Dentro di lei, la tristezza si tramutò in ira.
Implacabile, si diresse verso colui che aveva invischiato in tutto questo la sua gemella, una minorenne che era scomparsa nel nulla.
Il sign. Hongo non si presentò, mai.
La turchina lo chiamò al telefono, si recò ove aveva scritto a Fine di lavorare, dove avrebbe dovuto cercarlo in caso di bisogno. Ma di lui alcuna traccia.
Pensò di chiamare la polizia, e lo fece.
Ma fu come parlare al muro. La derisero, e sbeffeggiarono, dicendole che avrebbero fatto qualcosa per quel caso di “fuga d’amore”. Si convinsero che Fine avesse avuto una scappatella con Jake, e che il sign. Hongo fu semplicemente una copertura che non volle prendersi la responsabilità. Sicuramente sarebbero tornati fra qualche mesetto, il tempo di far finire la passione. Dopo averla presa ancora un po’ in giro, riattaccarono, non facendosi più sentire. Era assurdo, sembrava di essere in una barzelletta.
Rein stava perdendo la ragione.
Voleva partire, andare a cercarla di persona, ma sua nonna e sua madre non sapevano nulla di tutto questo e non dovevano saperlo.
La mamma aveva avuto una ricaduta, esaurimento nervoso. Era già capitato negli scorsi anni, ormai il troppo stress era diventato invalidante.
Se avesse saputo di Fine, non sapeva che ripercussioni avrebbe avuto sul suo corpo. Nonna medesima, era una donna forte, ma molto anziana. 
Non poteva dirglielo, non poteva.

Si sentiva inutile.
Erano gemelle, ma non riusciva a raggiungerla in alcun modo. Nei film solitamente vi è un legame indissolubile, ciò che sente una, lo sente anche l’altra.
Ma Rein non sentiva nulla, e questo la spaventava a morte.
Tutto aveva perso colore, esattamente come quando era bambina. Allora il mondo andava avanti, ma lei rimaneva ferma ad osservarlo scorrere. Come se non vi fosse alcun motivo per proseguire. Non aveva amici, non ne aveva bisogno, sentiva un vuoto dentro che nessuno era in grado colmare; almeno, finché non la rivide.
Quel giorno fu come rinascere. Vederla sorridere era come un input per farlo a sua volta. Il cibo divenne più buono, le persone più interessanti, il solo averla accanto, le faceva venire voglia di vivere.
Ma adesso lei, era irraggiungibile.
Ma Rein, a differenza di quando era bambina, non poteva semplicemente fermarsi e lasciare andare tutto. Proseguiva le sue routine, si comportava come se nulla fosse successo, come se dentro non fosse spenta.
Shade partì, promettendole che l’avrebbe portata indietro, ma non volle credergli. Le promesse non valevano nulla, quando non venivano messe in atto.
Gli sorrise, e giurò di ucciderlo, se non fosse tornato con lei. Rein al contrario suo, non faceva promesse a vuoto.
Poi partì, e con lui tutte le speranze.
I giorni andavano perduti e ripetuti, uno uguale all’altro.

...
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Sabato Domenica.

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Sabato Domenica.

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Sabato Domenica.

Ugualiugualiugualiugualiugualiugualiugualiuguali.

Si nascose, nel giardino di rose, fuggì durante il cambio dell’aula.
Guardare il principe Bright, le faceva calmare la mente, facendole dimenticare di sé stessa per qualche minuto.
Restava nascosta ad osservarlo di sottecchi.
A volte veniva qualche ragazza a tenergli compagnia, ma non le importava. Non era gelosa, non si sentiva in diritto di esserlo, non era nulla per lui. Le bastava guardarlo.
Nonostante la maggior parte delle volte fosse brava a celarsi fra i cespugli, capitava che lui si accorgesse di lei e le portasse una rosa. Silenzioso, senza aggiungere nulla. Sembrava essere più intuitivo ed empatico di quanto desse a vedere, e questo agli occhi di Rein con faceva che farlo risplendere di più.
 A volte le veniva il dubbio che lui facesse semplicemente finta di non vederla, continuando a fare quello che faceva, perché sapeva che lei era felice così. Ma poi i dubbi si dissipavano, perché avrebbe dovuto avere tale riguardo nei suoi confronti? Se proprio avesse dovuto avere una reazione, di certo sarebbe stato quella di urlarle addosso, inquietato. Alla fine restare lì a fissarlo per interi minuti, silenziosa e nascosta, non la metteva proprio sotto ad una bella luce.
Eppure le piaceva pensare che fosse gentile, semplicemente questo.


Quel giorno Rein tornò a casa e trovò due messaggi sul cellulare:
"Qualche volta sarebbe bello se mi salutassi e mi portassi tu una rosa"
Tremò, era un numero non registrato. Il cuore prese a batterle forte, di riflesso guardò il vaso con le innumerevoli rose datole da Bright.
Nervosa, passò all'altro: Era da parte di un altro conducente.
Allegata vi era la foto di una sala da ballo con ospiti e vestiti sgargianti.
"Non sembra, ma io le promesse le mantengo"
Guardò meglio la foto, in profondità riusciva a scorgere dei capelli rossi che conosceva come se fossero i suoi, che mai avrebbe potuto confondere con altri.
Le cadde il cellulare tra mani e dopo settimane, pianse.


*********

Oh guardate, sembra che siano passati anni dall'ultima volta in cui ci siamo letti, non è così? Ma eccomi proprio quando la speranza sembrava essere andata persa!
Non so se qualcuno ha ancora il buon cuore di leggermi, so come ci si sente da lettrice, quando hai dato così tanto ad una storia e poi il crearore scompare improvvisamente, e con lui la fine di quella Fanfiction che oramai seguivi da anni. Lo so, ma so anche quanto sia difficile da autrice, continuare nei momenti di sconforto e di bianco più totale.
Ma vi voglio bene, e voglio bene ai bambini che ho creato. Adesso mi sento più forte.
Vi comunico quindi che porca vacca, questa storia troverà la sua fine. Cercherò di pubblicare un capitolo a settimana, organizzandomi per essere sempre avanti con la scaletta.
Io sarò qui, spero che voi possiate farmi compagnia :)

Alla prossima settimana, gente
<3

   
 
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