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Autore: Marge    09/08/2009    5 recensioni
Mi chiamo Usagi Chiba, ma mi chiamano Chibiusa. Ho quasi venti anni, sono solitaria ed un po’ malinconica. Al momento, sono una paladina dell’amore e della giustizia. Sono una guerriera in fuga.
Ambientata a Crystal Tokyo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa, Helios/Pegasus
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Act. 2

Non è neanche l’alba quando mi sveglio di soprassalto, e so subito cosa fare: in un solo momento, pronuncio la mia frase di trasformazione, cristallo alla mano, e nelle vesti di SailorChibiMoon mi precipito lì dove sento che il nemico sta nuovamente attaccando.
Sento sempre un grande senso di impotenza, quando gli attacchi riguardano Cristal Tokyo; Neo Queen Serenity ha molta fiducia in me, crede che il mio potere, sottile emanazione del suo, possa difendere questa città che è la capitale ed il fulcro magico del nostro regno, ma io non ne sono affatto convinta. Salto di tetto in tetto lasciandomi trasportare dall’istinto, che mi dice dove la cupola sta subendo un attacco, e nel frattempo invio mentalmente un messaggio a tutti gli abitanti della città, pregando loro di rintanarsi, di stare al sicuro. “Vi prego, dovete, più di ogni altra cosa, sopravvivere. Pensate all’Amore, che tutto può. Pensate alla Pace, che è indiscutibile scopo di questa battaglia. Attaccatevi alla vostra vita e di coloro che amate, stringetela più forte che potete, non lasciatela mai.”
Un rumore particolare alle mie spalle mi fa interrompere la corsa; mi volto di scatto, pronta a combattere, pur chiedendomi come qualche nemico abbia potuto attraversare la mia cupola. È solo Helios. “Cosa fai qui?”
“Non puoi andare da sola.”
“Lo faccio sempre” ribatto con un sorriso amaro. “Sono io che difendo questa città, e ho molti anni in più di mia madre, quando ha salvato te e me, in quel passato. Non devi preoccuparti.”
“Non m’importa. Non posso restare ad aspettarti. Posso esserti d’aiuto. Entrerò nei sogni delle persone, li aiuterò a non avere paura. Ma voglio stare nei tuoi paraggi.”
Effettivamente è una buona idea. “Sbrighiamoci, allora.” Non sono molto sicura di volerlo avere intorno, perché spesso questi attacchi consumano tutta la mia energia, e non credo sia un bello spettacolo; ho paura che faccia qualcosa d’avventato, al vedermi distrutta.
Mi fermo e mi giro a parlargli: “Rimani qui. La cupola è poco distante; non c’è bisogno che tu venga troppo vicino, non è sicuro. Pensa alle altre persone.” Annuisce, e mentre mi volto per andarmene, mi afferra un braccio; prima che possa capire costa sta facendo mi abbraccia e mi bacia. Io rimango rigida e balzo all’indietro, mentre lui mi guarda sorpreso. “Non è il momento” spiego, secca, ma non vuole sentire ragioni e mi attira di nuovo a sé. “Stai attenta” mormora mentre mi stringe, in un orecchio. Sento qualcosa che sta per sciogliersi, dentro di me…lo ricaccio subito in fondo, sprango quella porta. E tutto ciò si traduce in un mio irrigidimento. Sento che sospira: “Sei così diversa dalla Piccola Lady che ho conosciuto…”
“Mi dispiace” ribatto, forse ancora più rigida, sebbene non vorrei, “ho un anno di guerra alle spalle. E tanti morti. E tanta energia impiegata.” Mi lascia andare e mentre vado via non mi volto a guardarlo, sentendo un groppo in gola. Non piangevo da tanti mesi, ed ora che è tornato, sembra che dentro di me si sia riaperto qualcosa.
Ma ho paura. La mia fragilità è fonte di paura. Perché loro sembrano invincibili. Cosa scalfirà mai questo potere oscuro?

Devo essere forte, devo essere forte, devo essere forte. Non devo avere paura. La paura di perdere le persone care rende deboli. La paura di soffrire rende deboli. La paura di morire rende deboli, di lasciare questo mondo così bello, questa vita che è piena di felicità, mia madre e mio padre, le mie amiche, la scuola, il sole la mattina che entra dalle persiane e mi illumina il cuscino, i sapori e gli odori e…la pelle di qualcun altro sulla tua, le sue labbra ovunque. Le sue labbra catalizzatrici di piacere così come il Cristallo lo è del Potere Lunare.
Devo aumentare il potere. È un testa a testa fra me e quel qualcosa d’oscuro che sembra stia tentando di invadere questa città, ultima roccaforte inviolata del nostro regno. Chissà dove sono ora le altre, chissà se stanno morendo. Non devo pensarci, non devo aver paura.
Concentro tutto il mio potere; il Cristallo brilla, le mie vesti scompaiono, sono quasi trasfigurata, ma non basta, l’oscuro potere sta per avere la meglio su di me. Socchiudo gli occhi, sto quasi per lasciarmi andare.
All’improvviso mi torna in mente una scena di…anni e anni fa. La prima volta che Helios è apparso a me nella sua forma umana.
“Io sono Helios, custode del Cristallo d’Oro su Illusion, e Guardiano dei Sogni.”
Ricordo quella notte. La notte in cui sono cresciuta. Ora mi sembra di essere tutt’altra persona.
Comincio ad urlare. Nella mia mente scorrono veloci le immagini di quel volo, di quel primo bacio…mi afferro a quella lontana felicità, gridando, piangendo. Il potere si moltiplica tra le mie mani, ed infine lo convoglio, tutto insieme, verso quel punto malvagio che cerca di penetrare la mia cupola. Ed all’improvviso so di avercela fatta, ma la fatica è tanta che mi lascio andare. Non mi importa più di nulla. Scorgo appena, prima di chiudere gli occhi, due ali bianche sfrecciare accanto a me. “Pegasus…”



***

Ringrazio innanzitutto le quattro persone che hanno recensito la mia fanfic :) Come avete notato, questa storia è abbastanza diversa, almeno credo, da quelle che girano. Ho voluto rappresentare il futuro come se, fino ad un certo punto, Chibiusa avesse potuto vivere una vita normale, andando a scuola e vivendo come un'adolescente qualsiasi, nonostante il suo ruolo di principessina; la guerra ovviamente ha stravolto tutto questo e richiamato le guerriere ai loro doveri. Come ha sottolineato Ellephedre, effettivamente non ho ancora spiegato pienamente perchè Helios è tornato, anche se come dice lui stesso, ha "sentito" il dolore della fanciulla; e anche se può sembrare strano che subito il rapporto fra i due diventi intimo, credo che situazioni critiche come la guerra amplifichino i sentimenti (buoni e negativi) e rendano alcune decisioni più facili; la paura (di cui si parlerà molto in questa fanfic) di perdere la vita (propria e dei propri cari) fa saltare qualche passo; io almeno credo sia così.
Grazie mille quindi per le recensioni, i miei capitoli sono brevi ma credo densi di momenti; il prossimo arriverà fra una settimana/dieci giorni; qualsiasi nuovo commento sarà graditissimo! See you soon!
  
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