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Autore: breosaighead    27/04/2020    0 recensioni
Che Bakugou Katsuki sia una testa calda è un dato di fatto cristallino a tutti, eroi e non eroi. Così, nel tentativo di contenere le sue esplosioni di rabbia, i ragazzi della sezione 1-A del corso per eroi hanno stilato una lista di “Cose che fanno infuriare Bakugou” e rimangono tutti sorpresi quando, apparentemente senza un motivo valido, vi viene aggiunto il nome di Todoroki Shouto, direttamente al primo posto. Che si tratti di una reazione a scoppio ritardato per quanto accaduto durante Festival Sportivo? Nessuno lo sa. Neanche Midoriya, con la più azzeccata delle sue analisi, avrebbe potuto intuirlo.
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Katsuki Bakugou, Shouto Todoroki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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No me hagas enojar 


 


Che Bakugou Katsuki fosse una testa calda era ormai un dato di fatto cristallino a tutti, eroi e non eroi. Non che ne andasse fiero, però nemmeno si sforzava di tenere a bada i nervi. La sua regola era che o lo si accettava o bisognava farsene una ragione. Non vi erano altre soluzioni. I ragazzi della sezione 1-A del corso per eroi del Liceo Yuei si erano rassegnati a quella realtà e, trascorso il primo mese, nessuno trasaliva più di fronte alle sue esplosioni giornaliere. Armati di pazienza e coraggio (erano pur sempre degli aspiranti paladini della giustizia, non potevano lasciarsi atterrire da un coetaneo con problemi di gestione della rabbia) avevano imparato a riconoscere ciò che maggiormente lo infastidiva e, di conseguenza, ad evitarlo. Almeno ci provavano. Essendo estremamente irascibile, Bakugou non gli rendeva il lavoro affatto semplice. Quindi non si sorprendevano che la lista di ‘Cose che fanno infuriare Bakugo’, per quanto lunga, venisse continuamente aggiornata. 
L’ultima nota risalente al pomeriggio precedente, scritta con la grafia illeggibile di Kirishima, riportava “Presentarsi a casa sua senza avvertire”. Di lato, dopo avergli sottratto il foglio ed essere venuto a conoscenza del contenuto, strappandogli di mano anche la penna, lo stesso Bakugou aveva commentato “Anche la tua scrittura di merda”. In tutta onestà, nonostante fosse l’unico che poteva considerarsi suo amico, Kirishima non se lo aspettava. Era convinto che prima ci avrebbe scarabocchiato sopra, poi che lo avrebbe appallottolato e infine che, sbraitando come suo solito, glielo avrebbe tirato dritto in faccia. Invece, con sua somma sorpresa, carta e penna gli erano stati restituiti integri.
Fino a quel momento, Bakugou era rimasto all’oscuro degli sforzi dei suoi compagni di mantenerlo tranquillo, ove fosse possibile. Ora che li aveva scoperti, tutto aveva più senso. Non si diede mentalmente dello stupido, perché Bakugou Katsuki non era uno stupido, però avrebbe dovuto accorgersi che stavano tramando qualcosa alle sue spalle: era oltremodo impossibile che tutte le cose che lo disturbavano fossero improvvisamente diminuite o addirittura sparite. Per un breve istante si sentì preso in giro. D’altra parte, però, doveva ammettere che non avevano avuto una brutta idea. Senza seccature in giro, poteva dedicare interamente le sue energie a come diventare l’eroe numero uno. 
Così, per la prima volta, quella mattina, gli alunni della classe 1-A videro Bakugou arrivare con un’espressione che poteva dirsi soddisfatta. Kirishima non mentiva quando aveva racconto loro che aveva accettato l’idea della lista senza arrabbiarsi. Tirarono un sospiro di sollievo. Se Bakugou era sereno, a sua volta il clima nell’aula diventava sereno. Il professor Aizawa, più di chiunque altro, sperava che quel suo nuovo stato d’animo durasse il più a lungo possibile. Finalmente avrebbe potuto concedersi una vera dormita senza il bisogno di mantenersi vigile per intervenire qualora la situazione fosse sfuggita al controllo del capoclasse. Sapeva che si stava illudendo, perché, purtroppo, le cose belle sono momentanee e quella era solamente la quiete che annunciava l’arrivo dell’uragano battezzato Bakugou. Tuttavia, sebbene potessero preannunciarlo, nessuno avrebbe mai potuto prevederne la causa scatenante. 
Tutti avrebbero scommesso su Midoriya Izuku, il cui nome figurava senza rivali in cima alla lista di ‘Cose che fanno infuriare Bakugou’. La sua esistenza, Bakugou ne era certo, era solo a scopo di tormentarlo. Infatti, ancora una volta, il caso aveva voluto coinvolgere l’erede di All Might nelle sue faccende personali. Ovviamente egli ne avrebbe volentieri fatto a meno, se non fosse che nemmeno con la più accurata delle sue analisi avrebbe potuto intuire quanto si sarebbe verificato nei giorni a seguire. 
Il nome di Todoroki Shouto non appariva in nessuna delle teorie ipotizzate. Eppure eccolo lì, che veniva ufficialmente aggiunto alla lista di ‘Cose o persone (avevano dovuto correggere il titolo) che fanno infuriare Bakugou’ e conquistava direttamente il podio. Deku sentì compassione per lui.  Come se non avesse già altri problemi da risolvere, eccone uno in più. Non uno qualsiasi, ma il peggiore che poteva capitargli: Bakugou Katsuki. Non se ne sarebbe più liberato. Sospirò e sollevò gli occhi al cielo contrariato. Fra tutti coloro che potevano meritare la collera di Kacchan, lui era senza dubbio l’ultimo.
Tutti gli studenti della sezione 1-A furono sorpresi di vedere il suo nome sopra quello di Midoriya, sopratutto perché nessuno aveva capito dove, come, quando e cosa fosse successo. A stento vedevano Todoroki interagire con qualcuno di loro, che cosa poteva mai aver fatto per disturbare così tanto Bakugou? Che si trattasse di una reazione a scoppio ritardsto per quanto accaduto durante il Festival Sportivo? Non era da escludere.
Tutto ebbe inizio quel pomeriggio di metà luglio, quando, in fila per il pranzo, Bakugou ascoltò per caso uno scambio di battute tra i suoi acerrimi rivali. Strinse con più forza il suo vassoio. Vederli così in confidenza lo irritava. Deku, con gli occhi che gli brillavano per l’eccitazione aveva chiesto: “È pronto il tuo nuovo costume?” e Todoroki, senza scomporsi, come se non lo riguardasse, aveva semplicemente annuito e aggiunto: “Lo indosserò all’allenamento di oggi pomeriggio”. 
I primi segnali di pioggia cominciavano ad intravedersi all’orizzonte.









Ciao a tutti! 
Wow. Fa strano essere di nuovo qui. È dal 2014 che non scrivo niente che sia abbastanza da essere pubblicato! Mi sento parecchio emozionata ahahahah Venendo a noi: sono da poco entrata nel magico mondo di My Hero Academia e me sono così innamorata che la mia ispirazione sembra essersi riaccesa. Non so quanto durerà, ahimé, però ho voluto coglierla al volo, per cui eccomi qui! Inzialmente doveva trattarsi di una one-shot, però la prima parte che ho scritto mi sembrava stare bene da sola, così eccola appena sfornata per mettere un po' di suspence. Nella mia idea originale non sono previsti molti capitoli, è possibile che si concluda al prossimo. Chissà. Insomma dipende tutto dalla dea ispirazione. Mi affido a lei. 
Spero tanto che questa introduzione vi sia piaciuta e se avrete voglia di farmi sapere che ne pensate, io ne sarò più che felice! 

Qualche nota:
1. Per chi non sapesse lo spagnolo, il titolo significa "Non farmi arrabbiare".
2. Disclaimer: I personaggi di My Hero Acedemia non mi appartengono. 

Al prossimo capitolo! 


Breo

 
  
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