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Autore: Miharu_phos    28/04/2020    0 recensioni
[Goufubu]
Tutti i componenti della ex Inazuma Japan, ormai adulti e con figli, vanno a fare una piccola gita in barca con lo yatch della famiglia Blaze!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Yuri | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: alto livello di trash e disagio misto.

Nella storia TUTTI sono gay/lesbiche si nel mio mondo fatato è così;

Pur essendo collocato nell'universo di Go (più o meno) Aiden è vivo ed è il gemello di Shawn.

Preparatevi al disagio cronico, io vi ho avvisati, cià! 

 

 

 

 

 

•••

 

 

 

-Dai Axel smettila ti ho detto che non so nuotare!- 

 

Il biondo rise continuando a dare delle piccole spinte al povero Shawn, seduto sul bordo del lussuoso yatch appartenente alla famiglia Blaze, che da circa tre ore navigava tranquillo in mare.

 

Axel aveva organizzato una festicciola come suo solito ed aveva invitato i suoi amici con le rispettive famiglie, così da vantarsi della propria ricchezza e tentare, per l'ennesima volta, di provarci con il suo adorato Shawn.

 

-Dai Shawn non fare il fifone!-

 

La voce divertita di Axel si confondeva con le altre, rendendo così impossibile alle orecchie di Aiden recepire le sue parole.

 

Se ne stava sereno Aiden, steso sulla sua sdraio a sorseggiare una limonata mentre chiacchierava con Austin e gli altri ragazzi, alcuni dei quali immersi in acqua.

 

Caleb teneva Victor e Vladimir sulle ginocchia e faceva bagnare loro i piccoli piedini mentre Jude chiacchierava serenamente con sua sorella, che teneva la minuscola Skie addormentata sul petto.

 

Camelia, sua moglie, giocava a spruzzarsi con Jade nella ciambella, e poco distante da loro Xavier aiutava Aitor a galleggiare con i braccioli.

 

I piccoli Gabi e Arion, insieme a Cronus, giocavano a pilotare lo yatch insieme ad Henry; steso al sole invece Byron sorseggiava un the fresco e chiacchierava con Nathan e Jordan della sua ossessiva cura per i capelli. 

 

Shawn invece si era appartato insieme ad Axel come suo solito e cercava di gestire i suoi scherzi, mentre l'altro non faceva che approfittare della sua gentilezza per provocarlo ulteriormente.

 

-E se ti spingessi in acqua che faresti? Ti lasceresti salvare da me?-

 

-Se tu mi spingessi in acqua annegherei- rispose ridendo il ragazzo, dando uno schiaffetto sulla mano del biondo che gli accarezzava il viso.

 

-Bene, così poi potrei farti la respirazione bocca a bocca- ghignò Axel, e Shawn scosse la testa rassegnato.

 

I suoi occhi scuri si posarono lussuriosi sulle labbra di Shawn, mentre con una mano era sceso ad accarezzargli la vita, così l'altro, per giocare, lo spinse in acqua.

 

Axel cadde nella distesa blu provocando un tonfo che fece voltare tutti i ragazzi presenti sullo yatch, i quali cominciarono a ridere di gusto per l'espressione arrabbiata che aveva assunto il ragazzo una volta riemerso con la testa.

 

-Questa te la faccio pagare!- aveva urlato il biondo, cominciando a tirare Shawn per le gambe, il quale si difendeva a suon di calci e piccoli urletti poco virili, il tutto sotto lo sguardo preoccupato di Aiden che aveva perso il sorriso non appena Axel aveva cominciato a tirare le gambe del fratello.

 

-Guarda Aiden ci sono i delfini!- gridò Jordan attirando l'attenzione dell'amico, e così, attratto dall'esibizione di quei fantastici animali, Aiden, come tutti gli altri, si dimenticò per un momento della coppietta bisticciante.

 

Chi si trovava in acqua risalì immediatamente e uno alla volta cominciarono ad appostarsi lungo il grosso tubo bianco che contornava l'imbarcazione.

 

Tutti i bambini insieme ai rispettivi genitori restarono incantati dai quei giochi acquatici; Arion batteva le manine contento e Mark lo teneva in braccio per fargli avere una visuale migliore, mentre Nathan si era messo Gabi sulle spalle;

 

Caleb e Jude presero un bimbo a testa e li aiutarono a mantenersi sulla ringhiera; Camelia abbracciava la schiena della moglie, tenendo la manina di Jade.

 

Jordan e Xavier sorridevano davanti agli urletti eccitato del piccolo Aitor e contemporaneamente Cronus, Byron ed Henry commentavano divertiti lo spettacolo. 

 

Una risata entusiasta di Jordan coinvolse tutti quanti, e i glaciali occhi di Aiden restarono concentrati sui delfini per così tanto tempo che quando la voce di Axel giunse alle sue orecchie, gli sembrò di averli ammirati per minuti interminabili.

 

-Divertente Shawn! Hahaha che ridere! Dai vieni fuori!-

 

Aiden si voltò, sentendo dentro di sé una strana sensazione.

 

-Eh dai Shawn! Guarda che non fa ridere! Dove sei finito?!-

 

Il ragazzo corse come un fulmine sull'altro capo dell'imbarcazione e guardò Axel con sguardo atterrito.

 

-Dov'è mio fratello?!-

 

-Si sta nascondendo, tranquillo! Vuole solo farmi preoccupare!- scherzò il biondo incontrando lo sguardo furente di Aiden, per nulla divertito.

 

-Dove cazzo è mio fratello?! L'hai spinto in acqua?!-

 

-Calmati, è stato giù solo un secondo adesso risale. Non preoccuparti vuole solo farmi uno scherzo, si sta vendicando, non è mica-

 

-Shawn! Dove sei Shawn!- lo interruppe l'altro, cominciando a gridare ad alta voce, attirando l'attenzione dei compagni che subito lo raggiunsero allarmati.

 

-Lui non sa nuotare! Cazzo Axel perché lo hai spinto io ti uccido! Shawn!-

 

La disperazione dipinta negli occhi di Aiden era terrificante, e fece sprofondare tutti quanti nell'angoscia.

 

I bambini cominciarono ad inquietarsi aggrappandosi ai propri genitori ed un silenzio tombale piombò sul gruppetto, ormai accalcato lungo il bordo.

 

Xavier si tuffò per primo, seguito poi da Mark, Austin, Jude e David.

 

Byron accarezzò la schiena di Aiden nel tentativo di tranquillizzarlo e Jordan lo imitò, cominciando a dirgli parole rassicuranti per farlo calmare.

 

-Lo troveranno vedrai, sarà sicuramente nascosto da qualche parte- mormorò Nathan accarezzandogli un braccio ma Aiden lo spinse via, facendolo quasi cadere in acqua a sua volta.

 

-Lui non sa nuotare cazzo volete capirlo?! Nessuno di noi due ne è capace! Non sta facendo uno scherzo, è annegato!- urlò in preda alla disperazione.

 

-Papà che sta succedendo?- domandò il piccolo Aitor tirando la camicia del padre che lo prese subito in braccio, stringendolo forte a sé.

 

-Dove sono i bambini?! Ragazzi i bambini!- urlò Byron allarmato per poi vedere la figure di Henry uscire dalla cabina con il piccolo Cronus in braccio, mentre teneva per mano Gabi.

 

-Li ho portati in cabina per giocare a pilotare con me- lo informò il marito, facendo tirare un sospiro di sollievo al biondo.

 

Caleb invece, piegato sulle ginocchia, strinse a sé i due fratellini e cominciò ad accarezzare loro la schiena per non farli spaventare.

 

-Vieni Henry portiamoli tutti dentro- mormorò, e Jordan affidò a Celia il piccolo Aitor, per poi tornare subito dall'amico che ormai aveva cominciato a piangere disperato.

 

-Se solo sapessi nuotare andrei a cercarlo io stesso- singhiozzò, mentre Byron lo stringeva a sé sperando di riuscire a calmarlo.

 

-Ragazzi l'abbiamo trovato!- gridò la voce di David mentre insieme a Jude trascinava in acqua il corpo senza sensi Shawn.

 

Gli altri ragazzi accorsero immediatamente e Nathan si affrettò nel mettere in moto lo yatch per avvicinarsi maggiormente.

 

Byron e Jordan aiutarono gli altri a risalire e Aiden si fiondò all'istante sul corpo incosciente di Shawn, trascinandolo il più delicatamente possibile a bordo, aiutato dagli altri.

 

-Shawn ti prego rispondi, Shawn- singhiozzò disperato il ragazzo, mentre piangeva sul corpo del fratello sotto gli occhi impazienti dei compagni.

 

Axel, che era andato a cercare Shawn con gli altri, risalì in silenzio e restò in disparte a guardare, schiacciato dalla sua colpevolezza.

 

-Tranquilli ragazzi c'è ancora battito, bisogna solo fargli sputare tutta l'acqua ingerita- li tranquillizzò Camelia, mentre con l'orecchio premuto sul petto del ragazzo controllava la pulsione del cuore.

 

Cominciò ad attuare le sue manovre di soccorso mentre Aiden stringeva una mano del fratello fra le sue, speranzoso e impaziente, senza smettere di piangere.

 

-Ti prego Shawn, ti prego!-

 

Camelia cominciò a praticare la respirazione bocca a bocca e Aiden avvertì una punta di gelosia, ma decise di ignorarla; la cosa più importante in quel momento era far tornare Shawn a respirare.

 

Dopo svariati minuti il ragazzo cominciò a dare i primi segni di vita; con gli occhi ancora chiusi cominciò a tossire e a sputare acqua, così Aiden e Camelia gli sollevarono di poco la testa, per far sì che potesse liberarsi meglio da quel liquido estremamente salato.

 

Aiden strinse la testa del fratello al petto, chiamandolo ripetutamente, e dopo qualche minuto ancora il ragazzo finalmente aprì gli occhi.

 

Non li spalancò, erano socchiusi e non riusciva a dire nulla, ma quelle fessure tremanti e bagnate bastarono per riempire di gioia il cuore di Aiden che cominciò a baciare la fronte del fratello, sotto gli sguardi inteneriti e sollevati del resto dei compagni.

 

Jude andò a chiamare i ragazzi in cabina con tutti i bambini, e dopo aver preso Vladimir in braccio raggiunse i compagni insieme al marito.

 

Xavier prese Aitor dalle braccia di Jordan e quest'ultimo si avvicinò a Shawn, per assicurarsi che stesse bene.

 

-Basta ragazzi spostiamoci, lasciamogli aria- intervenne Celia mentre la piccola Skie fra le sue braccia guardava la scena stupita e spaventata.

 

Jade prese la mano della sorellina per tranquillizzarla e Camelia si avvicinò alle bambine, sorridendo loro in modo rassicurante.

 

-Sei stata bravissima Cammy- le disse la moglie con riconoscenza e lei fece spallucce.

 

-Dopotutto è il mio lavoro. Ma adesso sarà meglio tornare sulla terra ferma, bisogna portarlo in ospedale- osservò.

 

Axel restò in disparte per tutto il tempo e dopo aver sentito quelle parole andò a mettere in moto lo yatch, ripartendo in direzione del molo.

 

Shawn era steso su di una sdraio e veniva aiutato a bere dal fratello che con premura non faceva che accarezzargli il volto e chiedergli come si sentisse.

 

Aiden restò con la sua testa premuta sul petto per tutto il tempo; Shawn era ancora sotto shock per lo spavento e si lasciava consolare dalle braccia del gemello, senza però dimenticarsi del povero Axel che ormai doveva essere in preda al più profondo senso di colpa.

 

L'imbarcazione attraccò e Shawn venne aiutato a rimettersi in piedi; venne portato al pronto soccorso per fare i dovuti controlli e dopo circa un'oretta di flebo reidratante venne lasciato libero.

 

Nel frattempo tutti i piccoli erano stati portati al parco giochi, così che non si annoiassero.

 

Byron e Nathan avevano accompagnato i due gemelli mentre i loro mariti, con il resto degli amici e i bambini, avevano il compito di scegliere un posto in cui poter cenare prima di separarsi e concludere quell'assurda giornata.

 

Axel si offrì di pagare la cena per tutti, dopotutto era stato lui ad invitarli per quella piccola gita, ma nonostante ciò stuzzicò qualcosa a malapena per poi rifugiarsi sull'altalena a tre posti all'esterno per schiarirsi le idee.

 

-Posso disturbarti?-

 

La voce gentile di Shawn attirò la sua attenzione ed il biondo si voltò sorpreso verso di lui.

 

-Shawn...-

 

Il ragazzo si affiancò a lui sull'altalena, facendola dondolare con più forza.

 

Axel non parlava e guardava per terra; i suoi capelli, ormai mossi a causa dell'acqua marina, gli si erano appiccicati parzialmente al viso e gli provocavano un gran prurito; non vedeva l'ora di fiondarsi sotto la doccia.

 

-Mi dispiace tantissimo Shawn, sono stato un coglione. Perdonami, io non credevo davvero che tu-

 

-Sta tranquillo, adesso sto bene no? È questa la cosa importante- lo interruppe l'altro per cercare di lenire un po' la sua angoscia.

 

-Ma se non ti avessero trovato, se fossi annegato...dio Shawn ho rischiato di ucciderti!- mormorò affranto il ragazzo coprendosi il viso.

 

Shawn sospirò, non sapeva cosa dire, aveva davvero rischiato di morire dopotutto, ed era giusto che Axel se ne rendesse conto; d'altro canto proprio non ce la faceva a vederlo con le lacrime agli occhi.

 

-Vorrà dire che adesso sarai in debito con me, e che dovrai trovare un modo per farti perdonare- lo canzonò.

 

Ad Axel scappò un sorriso e Shawn lo guardò contento, per poi scoccargli un bacio sulla guancia.

 

Il biondo si toccò il viso compiaciuto e baciò la fronte dell'altro, facendolo sorridere a sua volta.

 

-Cosa vuole che faccia per lei, mio signore?- domandò quindi.

 

Shawn tacque per un po', incerto se esprimere o no il proprio desiderio; poi però si fece coraggio ed appoggiò la testa sulla sua spalla con un sospiro.

 

-Voglio che tu faccia sul serio con me, Axel. Voglio un vero appuntamento, una vera relazione. Non voglio essere soltanto un avventura per te. Voglio che tu abbia cura di me come ne avresti per tua sorella. Voglio essere davvero importante per te Axel. Non voglio essere solo una sfida da vincere. Puoi farlo?-

 

Il biondo si voltò verso il ragazzo appoggiato su di sé e gli scoccò un altro bacio sulla testa per poi prendere la sua mano ed intrecciarla con la sua.

 

Quella terribile esperienza se non altro gli era servita per fargli capire quanto il ragazzo contasse per lui.

 

-Te lo prometto Shawn, farò sul serio con te. Sarai il mio ragazzo- lo rassicurò, e l'altro ridacchiò soddisfatto, da allora in poi lo avrebbe fatto rigare dritto.

 

Restarono abbracciati sotto le stelle finché i primi marmocchi non cominciarono a crollare per il sonno, e gli amici dovettero congedarsi uno per uno.

 

I due piccioncini si salutarono con un casto bacio sulla guancia; per il momento era meglio non diffondere la notizia, soprattutto per non generare furore in Aiden, il quale invece aveva già capito tutto e non vedeva l'ora di ritornare a casa per poter picchiare suo fratello in santa pace.

 

 

 

 

 

   
 
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