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Autore: LadyPalma    28/04/2020    3 recensioni
Soulmate AU in cui non si vedono i colori finchè non si incontra la propria anima gemella.
| Scritta per la Writing Week di fanwriter.it | Ispirata alla storia "True Colors" di Pampa98
La prima volta che il mondo smette di essere in bianco e in nero, Cersei se ne accorge in ritardo. Maestro Qyburn è del resto una figura scura – neri sono i suoi radi capelli, nera è la sua veste. È curioso ma il primo colore che vede è il marrone – perché quello che scorge negli occhi dell’uomo è qualcosa di più caldo del nero, una sfumatura che lei in tutta la sua vita non ha mai visto. È un colore.
| Cersei/Qyburn
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cersei Lannister, Qyburn, Tyrion Lannister
Note: Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: Questa storia è stata ispirata a "True Colors" di pampa98. In quella storia (Soulmate AU sui colori appunto) i protagonisti sono Jaime e Brienne e c'è la piccola sfasatura temporale della presenza di Jaime e Brienne ad Approdo del Re prima della morte di Joffrey - idea che ho voluto riprendere. Un grazie enorme a Pampa per l'ispirazione collaterale su Cersei e Qyburn!






 
Marrone




 

La prima volta che il mondo smette di essere in bianco e in nero, Cersei se ne accorge in ritardo. Maestro Qyburn è del resto una figura scura – neri sono i suoi radi capelli, nera è la sua veste. È curioso ma il primo colore che vede è il marrone – perché quello che scorge negli occhi dell’uomo è qualcosa di più caldo del nero, una sfumatura che lei in tutta la sua vita non ha mai visto. È un colore.
Dopo arriva il rosa carne – la pelle non è così bianca come aveva sempre immaginato dopotutto, e assume una tonalità diversa in certi punti, come le unghie e le labbra.
È solo alla fine, quando il maestro si congeda con un breve inchino e un sorriso, che presta attenzione a tutto il resto. E il mondo attorno a lei assume finalmente senso mentre esplode in mille colori diversi tutti racchiusi in una stanza. Ridacchia da sola per la scoperta che le pare assurda e ingoia un lungo sorso di vino per calmarsi. È rosso scuro – è bello oltre che buono.


 
“Dovresti smettere di mentire a te stessa, cara sorella. Né tu né Jaime avete mai visto i colori, ma adesso: sorpresa! I suoi occhi sono pieni dell’azzurro degli zaffiri di Tarth e tu non puoi fare niente in proposito.”
“Ci sono colori più belli dell’azzurro. Il rosso Lannister, il giallo dell’oro o anche… Il marrone, per esempio”.
L’astuto nano coglie subito il riferimento, mentre stringe gli occhi sorpreso. “Tu? Vedi i colori anche tu? Chi è questo mostro che ha la fortuna di essere la tua anima gemella? Il nostro amato Ser Gregor Clegane?”
“Risparmia il sarcasmo, nano”. Sorseggia vino e poi accenna un sorriso velenoso senza guardarlo. “È comunque un mostro migliore di quello che è toccato a Jaime, o della stupida puttana che è toccata a te”.



Ha perso Jaime, lo sa, anche se continua ancora a tentare di mettere i bastoni tra le ruote nella sua relazione con la Vergine di Tarth. D’altro canto, però, ricerca anche le attenzioni del maestro che è appena arrivato ad Approdo del Re. È vecchio, povero e fin troppo calmo – così diverso da lei – eppure ci deve essere un motivo per cui è la sua anima gemella. Vuole scoprirlo e finalmente ne ha la rivelazione, quando muore Joffrey e lui in qualche modo è l’unico che riesce a offrirle supporto. Sorrisi sinceri, parole dolci e calore in quegli occhi così marroni: è questo il conforto che le offre – a cui lei risponde sputando veleno tra le lacrime.

 
“Era il figlio di Jaime, vado a letto con mio fratello da quando eravamo piccoli”.
“Lo so”.
“Ho fatto avvelenare mio marito. Ho fatto eliminare… tante persone”.
“Lo sospettavo”.
Cersei smette di parlare e riprende a piangere più forte, mentre si lascia andare tra le sue braccia magre ma inaspettatamente forti. Nessuno ha mai ascoltato i suoi misfatti senza battere ciglio, mentre lui non la condanna né ride – la guarda e basta, la guarda con tutti i suoi colori.
“Posso aiutarti in qualche modo, mia regina? A eliminare qualcun altro?”
Ora ride a quel sussurro e – a dispetto del dolore e della mancata attrazione fisica – lo bacia. Non si sente bene e neanche felice, ma finalmente si sente al suo posto.


 
Tutti i suoi figli sono morti e lei è l’unico leone nella Fortezza. Ruggisce più forte che può, ma dentro di sé sa che il drago sarà più potente di lei quando finalmente arriverà.
Tutti le si sono ritorti contro alla fine, tranne la sua anima gemella – quel maestro che per lei ha resuscitato la Montagna e costruito una balestra.
Non è lui che chiama quando ha bisogno che il suo letto sia scaldato – lui lo sa e aspetta fedelmente fuori dalla porta.
Non è lui che chiama quando deve pensare a strategie matrimoniali – lui ascolta e offre consigli.
Ma è lui l’unica persona che vuole accanto quando le campane cominciano a suonare e lei accetta che tutto sta per finire e che dovrà morire.
Perché il drago alla fine arriva e la morte così rapida che c’è poco tempo per pensare.


 
“Maestà, vuoi che faccia qualcosa?”
Cersei accenna un sorriso tremulo e si mostra umana per l’ultima volta.
“Guardami e basta”.
Le piace l’idea che l’ultimo colore che vedrà sarà il primo che ha visto. Marrone.
   
 
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