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Autore: Sashy    10/08/2009    2 recensioni
Io, al contrario delle altre anime, tendo spesso a dimenticare ogni minuto che scorre nel mondo degli Shinigami. C’è però questo momento preciso che non dimenticherò mai: un momento dove compresi che, in realtà, il vero traditore non avrebbe mai sofferto, grazie la sua sporca coscienza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quessto racconto cerco di far rimanere il lettore con la rabbia dentro. Chiunque conosce la storia di Grell e Madame Red conosce l'ingiustizia dei gesti qui descritti.


Traitor.
Camminava, ormai guarito dalle ferite, nel suo territorio, il suo mondo, dove le anime da lui uccise barcollavano nella nebbia. Non è cambiato niente da allora: quando Grell va visitarle, le anime pregano pietà, ascesa al paradiso, ma lui non le lascia mai andare.
« Sciocchi! Vi siete macchiati di rosso e ora tacete! » dice ogni volta. Io dentro di me sento che quella voce dittatoriale è forzata: ricordo bene che nella mia vita lui era sì, un pazzo bisessuale sadomasochista, ma l’allegria e la bravura non erano qualità per lui inesistenti, né tantomeno trascurate.
Un po’ saltellando, un po’ camminando, lo vidi muoversi velocemente nella nebbia, fino ad arrivare ad uno dei pochi angoli chiari, dove solo un’anima, dalla mente oscurata, osava andarci.
Era lei, Madame Red: la donna maledetta, destinata a bruciare nell’animo per ira e dolore, tradita dal suo partner, comune a tutti noi. Il suo corpo era coperto da un velo rosso: rosso come la sua pelle, macchiata del suo stesso sangue.
«Oh, Madame Reddo –ci tengo a ricordare il modo in cui la nominava– , sei ancora turbata?»
Madame Red gli era di spalle. Era seduta con le gambe posate verso sinistra, e teneva la testa bassa, verso il terreno. Grell si avvicinò al suo corpo e, come lui s’inginocchiò, Madame Red cadde su di lui: i suoi occhi erano aperti, ma con uno sguardo diretto al vuoto.Vedevo il mio amato Shinigami sfiorarle i fianchi, l’utero, per poi accarezzarla dolcemente sulla pancia.
«Stai tranquilla, vedrai che ti passerà. Tutto passa, Amore mio.»
D’un tratto vidi gli occhi di Madame Red diventare sempre più nitidi, vivi. Erano pieni di rabbia. Le sue mani stringevano la stoffa della camicia di Grell con gran forza.
«Traditore» cominciò a dire, con le lacrime agli occhi «Traditore, sporco traditore.»
Grell fece un sorriso malizioso e, con le mani, prese per i capelli la testa della donna e l’avvicinò alla sua.
«Traditore?! Io sarei un traditore?! Solo perché ti ho uccisa nel momento più opportuno?!»
Ancora adesso rimpiango di non aver suggerito allo Shinigami di cambiare “il momento più opportuno” con “il momento più conveniente per me”.
«Ti chiarisco bene una cosa, amata Madame Reddo: la vera traditrice sei stata tu.» Grell sorrideva maliziosamente, mentre Madame Red piangeva « Sei Tu che hai organizzato tutti quei piani, sei tu che hai voluto uccidere le donne che si fidavano di te come medico, sei tu che hai mentito a tuo nipote che consideri tuo figlio: eri persino sul punto di ucciderlo!»
Provai disprezzo per lui. Quella povera donna, che ha dovuto subire la solitudine eterna, si è pentita all’ultimo dei suoi peccati, amando suo nipote con tutto il cuore e versando l’ultima lacrima per sua sorella, per il suo amato cognato e per tutte le vite che ha ucciso: quelle delle donne e dei rispettivi figli ancora in grembo.
Lui, invece, l’aveva invogliata ad uccidere, per poi infine tradirla, uccidendola.
Grell avvicinò le sue labbra all’orecchio della donna. «Ciel non è triste neanche un po’ per la tua morte.» bisbigliò «Sei sola, come hai scelto tu di essere.»
Madame Red cadde in disperazione. Urlò, per poi sdraiarsi con forza sulla nuda terra e piangere. Grell sì alzò e, voltandogli le spalle, camminò piano verso un’altra via.
«Ti passerà, vedrai.» disse dolcemente «Tutto passa, amore mio. Tutto passa.»

Io, al contrario delle altre anime, tendo spesso a dimenticare ogni minuto che scorre nel mondo degli Shinigami. C’è però questo momento preciso che non dimenticherò mai: un momento dove compresi che, in realtà, il vero traditore non avrebbe mai sofferto, grazie la sua sporca coscienza.

«Mi hai deluso, Madame Reddo!
Non mi interessa, sei proprio come le altre donne!»

  
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