Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: La Koaletta    02/05/2020    2 recensioni
Da quando Fred non c'è più, Hermione ci prova davvero, a sopravvivere. Ma ci sono giorni più duri di altri, in cui vorrebbe cancellare il sorriso sghembo di sua figlia e pregarle di smetterla di ricordarle così tanto lui.
“Hermione, parli come se la morte avesse tutto 'sto gran potere!”
“Non ho voglia di scherzare, Fred.”
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Hope Howell, Rose Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il trionfo della morte

 

 

“Non potrei sopportare di perderti.”

Hermione, parli come se la morte avesse tutto ’sto gran potere!”

“Non ho voglia di scherzare, Fred.”

 

*

 

 

Prepara il caffè.

 

Ti alzi dall’ennesima notte insonne con i brividi a danzarti sulla pelle e la fronte segnata dalle impronte del tavolo della cucina. Accendi i fornelli, un’imprecazione incastrata tra i denti perché anche questa mattina ci vuole la magia per farli funzionare, e metti su la moka.

Amaro, come piace a te, e tre cucchiaini di zucchero per Rose.

 

Sorridi a tua figlia.

 

Il destino ha deciso di tenderti uno scherzo crudele, la volta in cui ti ha fatto partorire la figlia di un padre assegnandole gli occhi e le movenze di un altro. Rose afferra la tazza sbeccata, lo sguardo vispo screziato di cielo e il sorriso sghembo di chi è avido di vita.

“Buongiorno, mamma!”

Ci sono giorni in cui fatichi a guardarla e preferisci serrare le palpebre quando poggi la bocca sui suoi capelli di rame.

 

Lavora fino a tardi.

 

Il Ministero pullula di maghi impettiti anche d’estate, tutti che fanno avanti e indietro con gran frenesia, nessuno che si scorda il saluto reverenziale al tuo passaggio.

Un numero spropositato di faldoni piove sulla scrivania. Li sfogli diligente, ignorando la sfacciata consapevolezza che faresti qualsiasi cosa, per smettere d’essere chiamata Ministro e tornare un semplice Prefetto – prima che lui odorasse di sangue e di morte, prima che il fuoco si spegnesse nel buio.

 

Fai finta che non t’importi.

 

“Mamma, zio George è proprio un genio, tu lo conoscevi il Cannocchiale Tirapugni?”

“Dai, Rose, mettilo via e finisci i compiti.”

Assottiglia le iridi luminose – così candide, così ignare – e arriccia il naso in segno di antipatia. Leggi il suo sdegno orgoglioso nel tuo stesso modo di irrigidirti in una posa altezzosa, ma smetti di rivederti in lei quando, d’improvviso, s’abbandona a una risata malandrina e ti schiocca un bacio sulla guancia.

“Sei la mamma più noiosa di tutte, ma ti voglio bene!”

È solo quando s’allontana per studiare, che ti azzardi a sfiorare con delicatezza quel Tiro Vispo – puoi ancora sentire lo spettro della sua risata, la premura con cui t’aveva allungato la pomata per guarirti l’occhio livido.

Quel maledetto giocattolo sa di sangue rappreso e sogni infranti schegge di vetro ti raschiano la gola mentre lo getti nella pattumiera, gli occhi sporchi di un’indifferenza artificiosa.

 

Non pensarci.

 

*

 

“Non sto scherzando, le cose hanno il potere che decidi di dar loro!”

“La morte è un dato di fatto, ha potere anche se tu non glielo dai.”

“Se la metti su questo piano, Hermione, pensa al potere della vita! Cento galeoni che a un duello batterebbe la morte.”

“Sei impossibile.”

“Adesso ti bacio e mi dici se ha più potere questo o un paio di ossa lasciate marcire!”

“Fred…! È l’ultima volta che ti lascio vincere.”

 

Forse, la vita trionfava sulla morte solo se la vivevi come Fred.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

­­­­

 

Il titolo “Il trionfo della morte” vuole alludere al fatto che Hermione ha lasciato vincere la morte nel “duello” contro la vita. Non è mai scritto apertamente, ho provato a lasciarlo intendere, ma preferisco spiegarlo nelle note: uno come Fred, che vive la vita come un esperimento, godendosi ogni attimo, non lascia vincere la morte; Hermione, invece, si è lasciata consumare dalla morte di Fred al punto di ridursi a un automa svuotato, che deve imporsi degli imperativi per andare avanti (quelli allineati a destra). Imperativi che sono uno sprone a se stessa, ma anche una specie di manuale di sopravvivenza. Quindi, lui è morto ma ha vissuto veramente, lei continua a vivere ma è come se fosse morta dentro.

In più, l’indifferenza che finge nell’ultima parte ha una duplice ragione: da un lato, si sforza di non pensare a Fred nel vano tentativo di non soffrire; dall’altro, mi sono immaginata che la relazione tra i due, precedente a quella tra Hermione e Ron, fosse un segreto e non volesse quindi mostrare a Rose il significato che aveva per lei quel Tiro Vispo.

Il dialogo, all’inizio e alla fine della flashfic, è ovviamente appartenente al passato.

Rose ricorda tantissimo Fred per un mero scherzo del destino, è veramente figlia di Ron. Quando ho scritto la flashfic ho immaginato che Hermione e Ron avessero divorziato, e che lei si fosse trasferita in un appartamento con la figlia (per questo i fornelli non si accendono e impreca, mi immagino che la loro sia una situazione improvvisa e precaria, quindi che siano andate nel primo appartamento sgangherato disponibile).

Ultima cosa: il riferimento al Cannocchiale Tirapugni non è casuale. In Harry Potter e Il Principe Mezzosangue Hermione viene colpita all’occhio proprio da questo Tiro Vispo, e quando va a vedere per la prima volta, insieme agli altri, il nuovo negozio dei gemelli, Fred le porge una pomata perché guarisca.

Mi scuso per le note chilometriche, come sempre mi manca il dono della sintesi!

Un bacio,

Giulia

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: La Koaletta