Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: was nightmare    03/05/2020    0 recensioni
“La vita è adesso. Tu sei sempre stato vita, dolce Lou e ora che non ci sei più, adesso è il momento di iniziare a vivere di nuovo...insieme. Qualsiasi emozione, purché condivisa con te. A presto.”
//Louis' Death// Larry // One Shot // Letter//
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

                       Ovunque, ma con te.


 


“Non sono mai stato bravo con le parole, lo ammetto.
A volte pronuncio frasi sconnesse ma oggi voglio provare
ad essere un uomo diverso da quello solitamente taciturno,
altruista, che viene scambiato il più delle volte per il buon
samaritano. Non ho mai scritto una lettera a dire il vero e
non mi curerò neanche del lessico perchè, per l’ultima
volta nella mia vita, proverò semplicemente a scrivere tutto
quello che più mi ha tormentato in questi ultimi due anni.
La solitudine ha preso il controllo della mia vita e preferisco
cento volte morire da solo piuttosto che continuare a vivere
con questo senso di vuoto che riesce a far riemergere
giornalmente tutto quello che ho tentato invano di
sopprimere. (To be so lonely)
Non avrei mai immaginato di prendere questa
decisione, credo che sia la seconda  più coraggiosa che
abbia mai preso da quando sono venuto al mondo.
Ti starai chiedendo quale sia la prima e adesso,
con dovuto rammarico posso affermare che quest’ultima
sia stata innamorarmi di te. Non amo particolarmente
sfociare nel sentimentalismo e vorrei che gli altri, da domani,
ricorderanno il nostro legame come qualcosa di unico
e inscindibile che nonostante gli anni, ha tenuto vive
le mie più insane emozioni. Ormai da tempo questa malattia
mortale
che gli altri osano chiamare amore è riuscita a scucire
i punti che avevo cucito con grande fatica. Ho amato tanti
uomini in questi anni e posso fieramente ammettere di aver
saziato l’ingestibile fame del cuore. Mi sarebbe piaciuto
vivere una vita normale di quelle che trattano i film americani
mediocri, in cui il personaggio principale alla fine riesce a
mettere su famiglia e andare ad abitare in una piccola ma
accogliente casa in cima ad una collina sperduta nel mondo.
L’idea di ciò che saremmo potuti essere riesce a frantumare
in parti minuscole la mia anima e, il mio cuore...beh,
quello si è fermato esattamente nel momento in cui ho saputo
di te questa mattina. La notte in cui mi dicesti addio, la ricordi?
In quella stanza spaziosa, calda, accogliente di quel famoso albergo
di New York. (Ever Since New York). Ecco, a me sarebbe bastato
anche vivere in quella camera per sempre e svegliarmi ogni giorno
accanto il tuo corpo caldo e i tuoi capelli disordinati alle sette del mattino,
o magari alle undici. Il tempo era relativo o forse lo avremmo
semplicemente fermato per perderci in quelle lunghe chiacchierate
sul senso dell’esistenza che sfociavano sempre in un bacio passionale
e sincero, come per sigillare le parole che ci eravamo appena detti.
Nella mia testa tutto assume una forma diversa.
Il dolore mi sovrasta quando assumo la consapevolezza che
non mi sarà mai più concesso di toccare il cielo con un dito.
Quella famigerata notte ritorna spesso nei miei pensieri e
non è trascorso un solo giorno in cui io non abbia sperato di
poterti dire addio un’altra volta ancora e ancora.
(Love you, Goodbye)
Il tuo, il nostro ricordo vive dentro di me a causa
della sofferenza...so che sembrerà strano ma è la più pura
delle verità. Con te ho imparato che amare non significa
vivere in un castello insieme al principe azzurro che
ti ha salvato la vita da chissà quale creatura maligna, no.
L’amore è tutt’altro che vivere in un eterno giardino
paradisiaco che profuma di rose.

Dolore, nostalgia e agonia si mescolano spesso
in quell’intruglio finale a cui mi sono permesso di dare
il nome di vuoto
Le tue scelte mi avevano dato l’opportunità
di provare quei tre sentimenti insieme, senza sprofondare però
nel vuoto di cui ti ho accennato prima.
Ti ho ricercato nello sguardo degli altri e ho tentato invano
di farmi piacere qualcuno, forse una volta riuscii nel mio intento
ma dopo qualche mese ecco che quel mostro tornava per
attanagliare la mia vita. Dopo averti conosciuto mi sono convinto
del fatto che non riuscirò mai a sentirmi solo realmente e quando
proverò solo per un istante a sprofondare nell’abisso della
solitudine, l’eco della tua risata risuonerà ripetutamente nella
mia testa e la sensazione delle tue braccia che stringono
i miei fianchi mi sembrerà talmente vera da poter confondere
la realtà con i miei assurdi pensieri. In fondo, eravamo
questi noi due: un sorriso dopo una frase sconnessa o
un abbraccio sincero e affettuoso dopo un inspiegabile
senso di non appartenenza a questo mondo.
Mi sarei aspettato il peggiore dei finali per due uomini
come noi, ma forse questo è il sentiero più facile
da percorrere e per la prima volta da quando ci siamo
scontrati dietro la porta di quel bagno, mi ritengo fiero
e orgoglioso di dire che sono lieto di seguire i tuoi passi.
Ricordi quando mi chiedesti:
“Staremo facendo la cosa giusta?”, la prima volta che finimmo
per fare l’amore...eravamo soltanto dei ragazzi che a malapena
riuscivano a distinguere ciò che era giusto da ciò che era sbagliato,
anche se a dire il vero tutt’ora non riesco a fare questa distinzione.
“Staremo facendo la cosa giusta?”, dopo essere fuggiti ubriachi
fradici dal matrimonio del mio migliore amico.

E poi una volta ancora me lo chiedesti quando trovammo
il coraggio di lasciare le nostre case e andare a vivere in quella casa
dispersa tra le vie di Los Angeles. (Home) Il nostro piccolo nido d’amore.

Sono trascorsi parecchi anni e l’unica cosa che so per certo è che
non saprò mai, sicuramente, cosa sarà giusto o no, ma so riconoscere
la scelta migliore per noi, per me.
Quella sottilissima linea invisibile (Fine line),
ai nostri occhi che separa la vita dalla morte è la stessa che per decenni
ha equlibrato il nostro rapporto. Sono certo che la gente là fuori ci ricorderà
come Louis ed Harry, gli unici e gli eterni.

Se in questo preciso istante mi dovessero proporre la felicità piuttosto
che stare con te, rifiuterei categoricamente l’offerta e sceglierei con
fermezza di stare con te, ovunque tu sia adesso.
Te lo ripetevo spesso, a volte in maniera esagerata,
e lo farò ancora come se fossero le mie ultime parole.
Lo sono.


“La vita è adesso. Tu sei sempre stato vita, dolce Lou e ora che
non ci sei più, adesso è il momento di iniziare a vivere di nuovo...insieme.
Qualsiasi emozione, purché condivisa con te. A presto.







 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: was nightmare