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Autore: La Evans    10/08/2009    3 recensioni
Sono passati dieci anni da Breaking Dawn ed una nuova vampira imparerà ad amare, ad accendere la sua "Fiamma Blu" e a combattere per qualcosa... Questa è la mia prima fanfiction e spero vi piaccia; mi aspetto tante recensioni. Vostra TanyaCullen.
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                          Fiamma blu  

 

 

 

                                                                                    1.Distrutto e basta

 

 

 

 

 

Ed ecco che la sua ennesima preda cadeva per terra,morta e dissanguata,la guardava con indifferenza e un pizzico di gelosia;si gelosia,quante volte avrebbe voluto morire per dire addio a quella non-vita che non riusciva ad assaporare  neanche lontanamente,forse il suo odore aveva anche perso il suo retrogusto dolcissimo,poiché in lei non c’era niente di dolce,ne di amaro,ne di sorprendente e nemmeno di disgustoso,semplicemente non c’era niente.

Aveva deciso lei di non avere niente nella sua esistenza,eppure 736 anni non erano affatto pochi,lei,sapeva quanto dura e spietata poteva essere la vita,di quanto il dolore potesse far male e ti inducesse a lasciare tutto ciò che ti circonda e lei l’aveva abbandonato ormai da tempo,ma con quale prezzo? Quello di essere un mostro,seppur davvero bello e unico? Se questo era il regalo che le aveva donato il destino allora il destino non la conosceva affatto.

Ebbene si,Tania,vampira ormai da troppo tempo era di una bellezza sconvolgente,vi chiederete e quale vampiro non lo è? Eppure lei era ancora più bella,la sua pelle era anch’essa dura,fredda e impenetrabile,ma aveva una lucentezza e una bellezza che ti abbagliava,i suoi occhi erano di un oro immenso,brillavano al sole,ma erano spenti,freddi,cinici come d’altronde era anch’essa;i lunghi capelli leggermente ricci e corvini  le cadevano fino alla vita e il suo corpo portava invidia anche alle altre vampire esistenti,oltre agli umani,i suoi movimenti erano aggraziati e la sua postura statuaria,ma non era solo la  bellezza a renderla speciale,ma le sue qualità o poteri,dipende da come li vogliamo definire;era unica anche in quello.

Era in grado di modificare,distruggere,aggiustare tutto ciò che era vivente,anche i vampiri,riusciva a creare il fuoco intorno a ciò che desiderava,e infine aveva sviluppato un potere che era nato sotto sua richiesta…tutti vi starete chiedendo di cosa diavolo stia parlando? E invece Tania non provava sentimenti,solo indifferenza nei confronti di ciò che la circondava,se il cuore dei vampiri era congelato,ma continuava ad ardere di sentimenti,lei neanche quello aveva,ed era questo suo cinismo ed egoismo che l’hanno portata ad essere sola per 736 lunghissimi anni e a nascondersi da tutto e da tutti e distruggendo tutto ciò che la disturbava o la scopriva,ma questo la portò a creare un vero e proprio scudo su se stessa,che non poteva estendere su altri,nessuno potere di tipo telepatico,sensoriale,di avvertimento e di dolore poteva sfiorarla.

Dopo un po’ Tania continuò la sua corsa;era già da in po’ che i suoi piedi si muovevano sulla terra del confine dello Stato di Washington,e non sapeva perché,aveva esplorato tutto il mondo,battuto ogni centimetro di terra che vi era,ma non capiva perché quello stato le metteva paura,come se all’improvviso qualcosa lì dentro avrebbe cambiato la sua vita,come se vi stesse piazzata dentro una calamite che la portasse ad esplorarla,ma in questi sette secoli aveva preferito tralasciarla,eppure adesso si sentiva curiosa ed attratta,come se finalmente volesse cambiare qualcosa nella sua esistenza,che era positiva o negativa non le interessava poiché sapeva che qualsiasi cosa avesse incontrato non l’avrebbe mai scalfita,non l’aveva fatto niente in sette secoli perché proprio adesso e proprio lì?

Continuava a correre sul quel confine da ormai quasi una settimana e aveva imparato a memoria ogni centimetro di terra,e la fame ormai voleva essere soddisfatta. Così si decise ad entrare nel folto bosco che le si parava davanti,era davvero bello e verde,anche se di sicuro aveva visto di meglio,ma questo aveva un fascino tutto suo. La sua corsa continuò ancora per una mezzoretta fino a quando non incontrò la scia di un branco di alci;bleah!lei odiava le alci,troppo insulse e per niente dissetanti,eppure la sua sete voleva essere placata,così si avventò sulla prima alce che trovò e ne bevve il sangue e così fece con altre due alci,ne era rimasta solo una,ma ormai lei non aveva più sete,ma voleva vederla soffrire,la voleva uccidere per il semplice gusto di farlo,non era una sensazione che la toccava sempre,ma in quel momento si sentiva inquieta e voleva scaricare tutto ciò su quella povera bestiolina;corse velocemente verso di essa,fino a quando quest’ultima non si fermò perché stanca,e fu allora che notò la sua predatrice dietro di essa;Tania la guardava indifferente con quei suoi occhi magnetici e oro e così allungò una mano verso di essa e l’alce si alzò in cielo,cercò di scappare,ma sentiva i muscoli bloccati…Tania nel frattempo si godeva l’inferiorità della sua preda con stampato in faccio il suo unico sorriso cinico;continuava a tenere la mano tesa,fino a quando non decise di chiuderla a pugno e l’alce a quel punto con un unico atto di dolore si ridusse in poltiglia,lanciando un unico schizzo di sangue sull’impeccabile volto della vampira,che guardava impassibile la distruzione e la morte venute per mano sua;silenziosamente portò fuori la sua fluida e liscia lingua che le accarezzò il lato destro della bocca,dove si era posato la goccia di sangue,e soddisfatta del suo lavoro,fece spegnere quel sorriso dalle sue labbra e continuò la corsa.

 

Correre era l’unica cosa che le dava un minimo di soddisfazione,il senso di libertà era qualcosa che aveva sempre desiderato e solo in questi 736 anni era riuscita ad assaporarla,ma ancora non ne aveva abbastanza e forse non ne avrebbe mai avuto,ma come rinunciare alla sensazione di benessere che il vento ti dava quando correvi sola senza sentire il peso di qualcuno che ti sta accanto,che possa ferirti,farti sentire in colpa per qualcosa che tu hai fatto? Ed ecco la tristezza che parte dal centro del petto e che quasi ti mozza il fiato,ma la libertà è ben altro,quell’essere sola e solo di se stessa,dove nessuno possa dirti ciò che tu debba fare,forse essere soli molte volte viene semplicemente dedotto con un semplice “soffrire” eppure non sempre è così,la maggior parte delle sofferenze si ha quando si sta con qualcuno,che ti renda felice o meno,la tristezza e la delusione prima o poi arrivano,bisogna essere davvero fortunati a non incontrarle mai,e Tania l’aveva incontrate tante volte,forse troppe ed è per questo che la solitudine per lei aveva espresso tutt’altro significato.

Era già notte inoltrata quando sentì la presenza di qualcun altro in quel luogo,e così decise che era ormai ora di andarsene,non era assolutamente per paura,ma era perché non amava incontrare nessuno.

Correva più veloce quasi della luce,ma forse non era abbastanza poiché si ritrovò ad essere oggetto di uno sguardo tutt’altro che rassicurante.

Quello davanti ad essa era un vampiro,aveva capelli corti e corvini,la pelle bianchissima che sembrava argentea sotto la luce della luna,i suoi occhi erano di un rosso accesso,particolare che voleva significare che non era vegetariano,era bello si,il suo corpo slanciato e muscoloso avrebbe attratto tantissimo vampiri e umani,ma non lei,quella bellezza non toccava Tania neanche nel più profondo.

La guardava abbagliato,mai aveva visto vampira più bella,e ne rimase impressionato,ma lui era spietato e quella bellezza mettevano a duro prova i suoi pensieri erotici su di essa,le si avvicinò ancora di più,ma lei non accennava ad andarsene,forse anche lei lo trovava attraente? Impossibile pensò il vampiro quando incontrò i suoi occhi freddi e distaccati di un forte colore oro;sarà un nuovo acquisto dei Cullen? Non mi stupirebbe,scelgono sempre con cura i loro componenti,ma lei supera di gran lunga tutte le belle vampire che ho visto pensò il vampiro.

-Ciao dolcezza,mi chiamo Corin,devo dire che la tua bellezza è a dir poco allucinante- le disse con fare da seduttore.

Quante volte Tania si era sentita dire quelle parole? Tante e nessuno di quelle volte quelle parole l’avevano toccata.

Continuava a guardarlo con indifferenza,aspettando la sua prossima mossa.

Corin si stava facendo sempre più vicino,forse troppo per i suoi gusti.

-Che c’è sei rimasta folgorata dalla mia bellezza e hai perso la parola?-chiese con sfaciatezza; Tania da pochi metri di distanza lo guardava divertito e accennò la sua risata fredda,glaciale da far accapponare la pelle a Corin.

-Io folgorata dalla tua bellezza? Qui l’unico che sarà folgorato da qualcosa sarai tu-rispose Tania con aria minacciosa,e Corin scorse quel lume di minaccia nei suoi occhi dorati che lo misero non poco paura.

-E perché mai dovrei aver paura di una come te,o forse ti sei già innamorata del sottoscritto?- disse con malizia.

Tania a quelle parola fece scomparire l’ultimo barlume di divertimento nei suoi occhi dando spazio alla minaccia e alla freddezza.

-Dovresti avere paura e come-

-Ma non ti conosco e perché dovrei avere paura di te?Con questo corpo potrei io farti di tutto,e dico di tutto,farti provare sensazione mai provate ,e farti dimenticare di qualsiasi cosa e poi mi supplicherai di continuare,e io forse ti accontenterò,ma neanche tu sai io chi sia e quando lo verrai a sapere avrai tanta di quella paura che non avrai esitazioni a diventare mia schiava-rispose Corin con sicurezza e cattiveria.

-Neanche tu mi conosci e a differenza di te,io non ho paura,la paura non è un sentimento che ho mai provato e mai proverò,sono più pericolosa di quando tu creda e non avrai mai il tempo di toccarmi o di dirmi chi sei,come se questo possa fare differenza,perché di te non rimarranno che i tuoi resti bruciacchiati-confermò Tania,e Corin dovette ammettere a se stesso che le parole della giovane erano terribilmente vere,e gli facevano sempre più paura,ma era un essere terribilmente orgoglioso e il suo potere di seduttore forse avrebbe potuto aiutarlo.

-Siamo tutti dei mostri e forse noi più di tutti perché cattivi- affermò con fierezza Corin,guardandola con affronto e sfida.

-Sono un mostro si,lo riconosco,ma non tutti i mostri sono cattivi,e io non lo sono- disse Tania a testa alta.

-Hai mai ucciso? Se si sei cattiva- rispose ridendo Corin.

-Allora siamo tutti cattivi,nessuno scampa,ci sono vari modi per uccidere e solo i fatto che uccidi umani solo per cibarti e io non lo faccio;questo ti può bastare a rispondere alla tua ennesima cazzata del giorno- gli disse Tania con fare altezzoso,stava iniziando a scocciarci e credeva fosse ora di farla finita.

-Questa è la mia natura e sei tu che vai contro natura-rispose Corin come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Non perché è la tua natura vuol dire che non sia malvagia e cattiva e a volte andare contro natura aiuta a cambiare,ma mi è indifferente quello che dici e ne ho abbastanza-disse con durezza Tania,Corin la guardò con paura così iniziò a usare il suo potere da seduttore,ma quando andò a scontrarsi contro uno scudo che avvolgeva la giovane Corin fece un passo indietro e spalancò gli occhi,come poteva non avere effetto il suo potere su di lei?

-Che c’è ti stai chiedendo perché il tuo potere non funziona? Ahahahah niente di tutto questo funziona su di me,sono invincibile e pericolosa e non sono di certo pregi questi- detto ciò Tania allungò la mano,fece levitare Corin,che era sempre più  spaventato da quella vampira.

Tania in fine chiuse la mano a pugno e Corin si ridusse in poltiglia,ma lei ancora non aveva finito,i suoi occhi si accesero e dentro di essi si rifletterono delle fiamme che fece accendere sui resti del vampiro riducendo gli ultimi suoi resti in polvere.

 

  
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