Fiamma blu
1.Distrutto e basta
Ed ecco che
la sua ennesima preda cadeva per terra,morta e dissanguata,la guardava con
indifferenza e un pizzico di gelosia;si gelosia,quante volte avrebbe voluto
morire per dire addio a quella non-vita che non riusciva ad assaporare neanche lontanamente,forse il suo odore aveva
anche perso il suo retrogusto dolcissimo,poiché in lei non c’era niente di
dolce,ne di amaro,ne di sorprendente e nemmeno di disgustoso,semplicemente non
c’era niente.
Aveva deciso
lei di non avere niente nella sua esistenza,eppure 736 anni non erano affatto
pochi,lei,sapeva quanto dura e spietata poteva essere la vita,di quanto il
dolore potesse far male e ti inducesse a lasciare tutto ciò che ti circonda e
lei l’aveva abbandonato ormai da tempo,ma con quale prezzo? Quello di essere un
mostro,seppur davvero bello e unico? Se questo era il regalo che le aveva
donato il destino allora il destino non la conosceva affatto.
Ebbene
si,Tania,vampira ormai da troppo tempo era di una bellezza sconvolgente,vi
chiederete e quale vampiro non lo è? Eppure lei era ancora più bella,la sua
pelle era anch’essa dura,fredda e impenetrabile,ma aveva una lucentezza e una bellezza
che ti abbagliava,i suoi occhi erano di un oro immenso,brillavano al sole,ma
erano spenti,freddi,cinici come d’altronde era anch’essa;i lunghi capelli
leggermente ricci e corvini le cadevano
fino alla vita e il suo corpo portava invidia anche alle altre vampire
esistenti,oltre agli umani,i suoi movimenti erano aggraziati e la sua postura
statuaria,ma non era solo la bellezza a
renderla speciale,ma le sue qualità o poteri,dipende da come li vogliamo
definire;era unica anche in quello.
Era in grado
di modificare,distruggere,aggiustare tutto ciò che era vivente,anche i
vampiri,riusciva a creare il fuoco intorno a ciò che desiderava,e infine aveva
sviluppato un potere che era nato sotto sua richiesta…tutti vi starete
chiedendo di cosa diavolo stia parlando? E invece Tania non provava
sentimenti,solo indifferenza nei confronti di ciò che la circondava,se il cuore
dei vampiri era congelato,ma continuava ad ardere di sentimenti,lei neanche
quello aveva,ed era questo suo cinismo ed egoismo che l’hanno portata ad essere
sola per 736 lunghissimi anni e a nascondersi da tutto e da tutti e
distruggendo tutto ciò che la disturbava o la scopriva,ma questo la portò a
creare un vero e proprio scudo su se stessa,che non poteva estendere su
altri,nessuno potere di tipo telepatico,sensoriale,di avvertimento e di dolore
poteva sfiorarla.
Dopo un po’
Tania continuò la sua corsa;era già da in po’ che i suoi piedi si muovevano
sulla terra del confine dello Stato di Washington,e non sapeva perché,aveva
esplorato tutto il mondo,battuto ogni centimetro di terra che vi era,ma non
capiva perché quello stato le metteva paura,come se all’improvviso qualcosa lì
dentro avrebbe cambiato la sua vita,come se vi stesse piazzata dentro una
calamite che la portasse ad esplorarla,ma in questi sette secoli aveva
preferito tralasciarla,eppure adesso si sentiva curiosa ed attratta,come se
finalmente volesse cambiare qualcosa nella sua esistenza,che era positiva o
negativa non le interessava poiché sapeva che qualsiasi cosa avesse incontrato non
l’avrebbe mai scalfita,non l’aveva fatto niente in sette secoli perché proprio
adesso e proprio lì?
Continuava a
correre sul quel confine da ormai quasi una settimana e aveva imparato a
memoria ogni centimetro di terra,e la fame ormai voleva essere soddisfatta.
Così si decise ad entrare nel folto bosco che le si parava davanti,era davvero
bello e verde,anche se di sicuro aveva visto di meglio,ma questo aveva un
fascino tutto suo. La sua corsa continuò ancora per una mezzoretta fino a
quando non incontrò la scia di un branco di alci;bleah!lei odiava le
alci,troppo insulse e per niente dissetanti,eppure la sua sete voleva essere
placata,così si avventò sulla prima alce che trovò e ne bevve il sangue e così
fece con altre due alci,ne era rimasta solo una,ma ormai lei non aveva più
sete,ma voleva vederla soffrire,la voleva uccidere per il semplice gusto di
farlo,non era una sensazione che la toccava sempre,ma in quel momento si
sentiva inquieta e voleva scaricare tutto ciò su quella povera bestiolina;corse
velocemente verso di essa,fino a quando quest’ultima non si fermò perché
stanca,e fu allora che notò la sua predatrice dietro di essa;Tania la guardava
indifferente con quei suoi occhi magnetici e oro e così allungò una mano verso
di essa e l’alce si alzò in cielo,cercò di scappare,ma sentiva i muscoli
bloccati…Tania nel frattempo si godeva l’inferiorità della sua preda con
stampato in faccio il suo unico sorriso cinico;continuava a tenere la mano
tesa,fino a quando non decise di chiuderla a pugno e l’alce a quel punto con un
unico atto di dolore si ridusse in poltiglia,lanciando un unico schizzo di
sangue sull’impeccabile volto della vampira,che guardava impassibile la
distruzione e la morte venute per mano sua;silenziosamente portò fuori la sua
fluida e liscia lingua che le accarezzò il lato destro della bocca,dove si era
posato la goccia di sangue,e soddisfatta del suo lavoro,fece spegnere quel
sorriso dalle sue labbra e continuò la corsa.
Correre era
l’unica cosa che le dava un minimo di soddisfazione,il senso di libertà era
qualcosa che aveva sempre desiderato e solo in questi 736 anni era riuscita ad
assaporarla,ma ancora non ne aveva abbastanza e forse non ne avrebbe mai
avuto,ma come rinunciare alla sensazione di benessere che il vento ti dava
quando correvi sola senza sentire il
peso di qualcuno che ti sta accanto,che possa ferirti,farti sentire in colpa
per qualcosa che tu hai fatto? Ed ecco la tristezza che parte dal centro del
petto e che quasi ti mozza il fiato,ma la libertà è ben altro,quell’essere sola
e solo di se stessa,dove nessuno possa dirti ciò che tu debba fare,forse essere
soli molte volte viene semplicemente dedotto con un semplice “soffrire” eppure
non sempre è così,la maggior parte delle sofferenze si ha quando si sta con
qualcuno,che ti renda felice o meno,la tristezza e la delusione prima o poi
arrivano,bisogna essere davvero fortunati a non incontrarle mai,e Tania l’aveva
incontrate tante volte,forse troppe ed è per questo che la solitudine per lei
aveva espresso tutt’altro significato.
Era già
notte inoltrata quando sentì la presenza di qualcun altro in quel luogo,e così
decise che era ormai ora di andarsene,non era assolutamente per paura,ma era
perché non amava incontrare nessuno.
Correva più
veloce quasi della luce,ma forse non era abbastanza poiché si ritrovò ad essere
oggetto di uno sguardo tutt’altro che rassicurante.
Quello
davanti ad essa era un vampiro,aveva capelli corti e corvini,la pelle
bianchissima che sembrava argentea sotto la luce della luna,i suoi occhi erano
di un rosso accesso,particolare che voleva significare che non era
vegetariano,era bello si,il suo corpo slanciato e muscoloso avrebbe attratto
tantissimo vampiri e umani,ma non lei,quella bellezza non toccava Tania neanche
nel più profondo.
La guardava
abbagliato,mai aveva visto vampira più bella,e ne rimase impressionato,ma lui
era spietato e quella bellezza mettevano a duro prova i suoi pensieri erotici
su di essa,le si avvicinò ancora di più,ma lei non accennava ad andarsene,forse
anche lei lo trovava attraente? Impossibile pensò il vampiro quando incontrò i
suoi occhi freddi e distaccati di un forte colore oro;sarà un nuovo acquisto dei Cullen? Non mi stupirebbe,scelgono sempre
con cura i loro componenti,ma lei supera di gran lunga tutte le belle vampire
che ho visto pensò il vampiro.
-Ciao
dolcezza,mi chiamo Corin,devo dire che la tua bellezza è a dir poco
allucinante- le disse con fare da seduttore.
Quante volte
Tania si era sentita dire quelle parole? Tante e nessuno di quelle volte quelle
parole l’avevano toccata.
Continuava a
guardarlo con indifferenza,aspettando la sua prossima mossa.
Corin si
stava facendo sempre più vicino,forse troppo per i suoi gusti.
-Che c’è sei
rimasta folgorata dalla mia bellezza e hai perso la parola?-chiese con
sfaciatezza; Tania da pochi metri di distanza lo guardava divertito e accennò
la sua risata fredda,glaciale da far accapponare la pelle a Corin.
-Io
folgorata dalla tua bellezza? Qui l’unico che sarà folgorato da qualcosa sarai
tu-rispose Tania con aria minacciosa,e Corin scorse quel lume di minaccia nei
suoi occhi dorati che lo misero non poco paura.
-E perché
mai dovrei aver paura di una come te,o forse ti sei già innamorata del
sottoscritto?- disse con malizia.
Tania a
quelle parola fece scomparire l’ultimo barlume di divertimento nei suoi occhi
dando spazio alla minaccia e alla freddezza.
-Dovresti
avere paura e come-
-Ma non ti
conosco e perché dovrei avere paura di te?Con questo corpo potrei io farti di
tutto,e dico di tutto,farti provare sensazione mai provate ,e farti dimenticare
di qualsiasi cosa e poi mi supplicherai di continuare,e io forse ti
accontenterò,ma neanche tu sai io chi sia e quando lo verrai a sapere avrai
tanta di quella paura che non avrai esitazioni a diventare mia schiava-rispose
Corin con sicurezza e cattiveria.
-Neanche tu
mi conosci e a differenza di te,io non ho paura,la paura non è un sentimento
che ho mai provato e mai proverò,sono più pericolosa di quando tu creda e non
avrai mai il tempo di toccarmi o di dirmi chi sei,come se questo possa fare differenza,perché
di te non rimarranno che i tuoi resti bruciacchiati-confermò Tania,e Corin
dovette ammettere a se stesso che le parole della giovane erano terribilmente
vere,e gli facevano sempre più paura,ma era un essere terribilmente orgoglioso
e il suo potere di seduttore forse avrebbe potuto aiutarlo.
-Siamo tutti
dei mostri e forse noi più di tutti perché cattivi- affermò con fierezza
Corin,guardandola con affronto e sfida.
-Sono un mostro si,lo riconosco,ma non tutti
i mostri sono cattivi,e io non lo sono- disse Tania a testa alta.
-Hai mai
ucciso? Se si sei cattiva- rispose ridendo Corin.
-Allora
siamo tutti cattivi,nessuno scampa,ci sono vari modi per uccidere e solo i
fatto che uccidi umani solo per cibarti e io non lo faccio;questo ti può
bastare a rispondere alla tua ennesima cazzata del giorno- gli disse Tania con
fare altezzoso,stava iniziando a scocciarci e credeva fosse ora di farla
finita.
-Questa è la
mia natura e sei tu che vai contro natura-rispose Corin come se fosse la cosa
più naturale del mondo.
-Non perché
è la tua natura vuol dire che non sia malvagia e cattiva e a volte andare
contro natura aiuta a cambiare,ma mi è indifferente quello che dici e ne ho
abbastanza-disse con durezza Tania,Corin la guardò con paura così iniziò a
usare il suo potere da seduttore,ma quando andò a scontrarsi contro uno scudo
che avvolgeva la giovane Corin fece un passo indietro e spalancò gli occhi,come
poteva non avere effetto il suo potere su di lei?
-Che c’è ti
stai chiedendo perché il tuo potere non funziona? Ahahahah niente di tutto
questo funziona su di me,sono invincibile e pericolosa e non sono di certo
pregi questi- detto ciò Tania allungò la mano,fece levitare Corin,che era
sempre più spaventato da quella vampira.
Tania in
fine chiuse la mano a pugno e Corin si ridusse in poltiglia,ma lei ancora non
aveva finito,i suoi occhi si accesero e dentro di essi si rifletterono delle
fiamme che fece accendere sui resti del vampiro riducendo gli ultimi suoi resti
in polvere.