Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: BlackxRose19    11/05/2020    1 recensioni
Cinquanta frasi Helsa. Per lui il “per sempre” potrà durare solo fino a quando non avrà la corona di Arendelle posata sulla testa e il sangue di lei che gli gocciolerà dalle mani.
{ Hans/Elsa | Raccolta | 2637 parole | Traduzione di Hiraeth }
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Note della traduttrice (Hiraeth): ultima traduzione originariamente pubblicata nel 2014 che riposto, poi giuro che vi sbarazzerete di me, ahah.
 Questa fanfiction è stata scritta dall’autrice per la 1sentence Community su Livejournal. Le frasi sono tutte scollegate tra loro; alcune sono AU, altre ambientate durante il film, e ci sono in un caso lievi riferimenti all’autolesionismo e in due al sesso dub!con, quindi scoraggio la lettura a chiunque sia sensibile a questi argomenti. I dialoghi, inoltre, sono in corsivo.
Qui trovate il link alla versione originale. Buona lettura!










Exhume
di BlackxRose19




anello

Circonda con il dito la delicata catenina d’argento che scompare sotto la scollatura del suo vestito e tira, prende tra le mani l’anello che pende da una delle estremità e fa scorrere il pollice sui fiocchi di neve impressi lungo la sua striscia; mormora Non pensavo l’avresti tenuto, e lei arrossisce, distoglie lo sguardo, balbetta S-sì, be’, mi sembrava c-costoso per cui non potevo semplicemente buttarlo via.



eroe

Ha smesso di credere nelle fiabe molto tempo fa, quando si è resa conto che nessun principe sarebbe arrivato a salvarla da se stessa, e nel momento in cui sente il debole e sussurrato suono del metallo, lei sa, sa con certezza che i principi non esistono; a volte sei tu il cattivo della storia e l’eroe è colui che ha la spada puntata contro la tua schiena.



ricordo

Nel periodo d’incoscienza che lei ha tra l’istante in cui urta il pavimento e quello in cui il nero comincia a offuscare gli angoli della sua vista, ha un vago ricordo di una mano calda che le scosta i capelli dal viso e che le accarezza gentilmente la guancia, e di una voce bassa che mormora Andrà tutto bene; ma poi, quando si sveglia, si ritrova incatenata e chiusa in una cella della prigione del regno che ha distrutto con le sue sole forze, e conclude che quegli atti di gentilezza nei suoi confronti fossero solo un sogno.



scatola

Non mi piace molto ricevere regali dice lei e lui ride in maniera forzata e tagliente, Così ho sentito dire, le rispinge gentilmente tra le mani una piccola scatola bianca quando lei prova a ritornargliela, e sussurra Ma dovresti tenerlo lo stesso, non sei obbligata ad aprirlo se non vuoi.



scappare

I suoi occhi osservano il modo con cui lei saltella spostando il peso da un piede all’altro, con cui non distende mai del tutto le dita del pugno sinistro, con cui la sua mano destra non lascia mai la freschezza confortante della maniglia della porta, e lui ride, morto e vuoto e senza divertimento, Forza, scappate pure, Regina Elsa. Ho sentito dire che è la cosa in cui riuscite meglio.



uragano

Un giorno Hans entra in camera e trova l’armadio fatto a pezzi, i frammenti dello specchio sparsi per terra, il ghiaccio che ricopre ogni centimetro disponibile del pavimento della stanza; una battuta stupida – Cristo santo, Elsa, è passato un uragano? – sta per uscire dalla sua bocca, ma poi la vede rannicchiata su se stessa in un angolo mentre affilati ghiaccioli seghettati si formano sopra la sua testa, e la risata gli muore in gola.



ali

Sono i demoni che ha in testa, quelli che l’accecano con il disgusto rivolto a se stessa, che affondano i loro artigli nel suo collo e che bisbigliano Non importa cosa tu faccia, rimarrai così per sempre, non meriti Anna e lei si merita qualcuno migliore di te, che la fanno correre verso la porta della sua stanza nel cuore della notte, in cerca del conforto di un uomo che sa cosa significa essere un mostro.



freddo

La sveglia mordicchiando forte il suo orecchio e rotola via, gemendo Potresti smettere di avere dei piedi così maledettamente freddi?, e lei fa una risata sarcastica, posa le mani ugualmente gelide sulla sua nuca e mormora Forse, se magari smettessi di rubare tutte le coperte.



rosso

Le unghie di lei affondano nella sua schiena, graffiano e incidono fino a quando non sente la pelle lacerarsi, fino a quando non sente gocciolare il sangue; tra un paio di giorni si guarderà allo specchio, vedrà le linee rosse e gonfie che si incrociano sulla pelle, e sorriderà.



bere

Hans scopre che Elsa diventa molto più persuasibile dopo aver bevuto un po’, così continua a servirle del vino, porgendole l’ennesimo bicchiere una volta vuotato quello prima; è facile dirsi che, quando la parola che lei singhiozza contro il suo collo comincia a somigliare un po’ troppo a Fermati, tutto quello che le serve è un piccolo… efficace incoraggiamento.



mezzanotte

Nasconde le lacrime nel suo petto stringendosi forte a lui, e ha paura che questo sia troppo bello per essere vero, che in un qualsiasi momento l’orologio segnerà le dodici e le cose torneranno a essere come prima.



tentazione

La fa stendere, le mette le manette ai polsi fragili e sottili e prova a ignorare la vocina nella sua testa che gli dice che Tutto ciò è sbagliato, che Dovresti lasciarla andare; allora le scosta i capelli dal viso e le avvolge una coperta fin sopra alle spalle, ma non è arrivato tanto lontano per lasciare che, tra tutti, sia proprio lei a rovinare i suoi sogni.



vista

Secondo lui è più bella così, quando si inginocchia e glielo prende in bocca, tutto denti e lingua e labbra rosse rosse, e lui infila una mano tra i capelli di lei e pensa che potrebbe abituarsi a una simile veduta.



musica

Non è proprio bravo a suonare il pianoforte ma, ogni qualvolta Elsa canta, lui le siede dietro con diligenza e preme i tasti, assaporando la maniera con cui lei contrae le labbra quando lui colpisce una nota particolarmente stonata.



seta

Lui si stende con un’aria così a suo agio che lei si chiede come riesca una persona tanto deprecabile a possedere tanto fascino.



copertura

Non si aspettava di trovare qualcuno fuori dalla porta, perciò, quando si imbatte per sbaglio in Anna, tutto quello che è in grado d’inventarsi è un debole Io, uhm, mi sono perso!, e lei alza le sopracciglia, incrocia le braccia sul petto e fa un sorrisetto, In camera di mia sorella?



promessa

Farà solo un po’ male le mormora all’orecchio e lei annuisce ed esibisce un sorriso tremulo, cercando di ignorare tutto il panico che le bolle nello stomaco, cercando di ignorare il dolore bruciante e il sangue tra le cosce, cercando di ignorare il sorriso che lui sfoggia quando lei comincia a piangere.



sogno

Sono stati entrambi maledetti, lui a essere il fratello più giovane e non voluto – la fortuna del numero tredici, giusto? – e lei con il potere del ghiaccio e della neve, ed è per questo motivo se riesce a chiudere gli occhi e far finta che loro due siano uguali.



candela

Di notte la trova nella sala dei ritratti di fronte a uno dei tanti quadri – il preferito di Anna, non che lui potrebbe saperlo –, la faccia illuminata da una fiamma tremolante; Non credevo saresti venuta sussurra, e prova a non notare il fatto che lei si scansa da lui, che i muscoli della sua mascella si contraggono quando lei mormora Quasi non l’ho fatto.



talento

Lui è bravo con le parole, è bravo a rivelare gli incubi e le paure peggiori degli altri, è bravo a distorcere la verità, è bravo a punzecchiare il punto debole di una persona fino a quando questa non si frantuma grazie al veleno che gli gocciola dalle labbra, è bravo a voltare le spalle e far finta di essere indifferente alle sue lacrime.



silenzio

Vede Anna accigliarsi dall’altra parte del tavolo e distogliere lo sguardo da lei, sa che non c’è nessuna possibilità che non noti i segni rossi che stanno già diventando lividi sul collo pallido, e si prepara alla rabbia, alle accuse di tradimento in arrivo; ma quando viene permesso loro un attimo da sole, Anna non dice niente, si limita a fissarla imperscrutabile e, per qualche ragione, questo silenzio è peggio.



viaggio

Le Isole del Sud mandano due dei loro principi ad Arendelle per scusarsi per tutto ciò che ha fatto loro fratello e, anche se Elsa giura a se stessa di accoglierli nella maniera più fredda e distaccata possibile, quando le si inginocchiano davanti e la guardano hanno i suoi stessi occhi, i suoi occhi, e lei non è capace di scappare dalla stanza abbastanza velocemente.



fuoco

Le va incontro, si dirige verso il suo posto davanti al focolare; Ed eccomi qui a pensare che la bellissima Regina delle Nevi potrebbe sciogliersi se esposta a fonti di calore, lui ridacchia e, sebbene le avvolga una coperta intorno alle spalle, la sua risata le provoca dei brividi su per la schiena.



forza

Lei è in grado di congelare un intero regno con la sua magia e di sciogliere in pochi minuti un inverno perenne, ma a lui basta solo qualche parola per ridurla a pezzi.



maschera

Lascia cadere la sua maschera abbastanza a lungo da farle scorgere il ragazzino spaventato e trascurato che deve essere stato una volta (prima che succedesse tutto, prima degli anni di crescente amarezza, prima di Anna e di Arendelle e della Regina delle Nevi), e poi sorride, tutto denti e malizia e occhi morti e infossati, ringhiando Come se a te importasse.



ghiaccio

La osserva, nota che la durezza che prevale in quegli occhi blu si addolcisce solamente quando sono rivolti verso Anna, e si chiede come si sentirebbe se lei guardasse anche lui in quel modo.



caduta

Perché non hai lasciato che mi uccidessero e basta? gli chiede, e lui non sa perché decida di farlo e perché decida di dirglielo, ma si sente bene a ferirla, a guardare il colorito e la speranza affluire via dal viso quando si avvicina e le sussurra Ho fatto cadere quel candeliere appositamente per te, Elsa.



dimenticato

Lei ha solo una sorella, una sorella che è disposta a gettarsi davanti a una spada e morire per lei, e Hans guarda i suoi dodici fratelli e sa che nessuno di loro alzerebbe un dito per lui.



danza

Trascina Elsa in un valzer prima che lei possa protestare e, mentre si muovono per la sala da ballo, facendosi strada in mezzo alle altre coppie, lei ringhia acidamente Adesso capisco perché mia sorella si è presa una cotta per te; lui ride e fa finta che quello sia un complimento.



corpo

Lei diventerà un cadavere davvero piccolo e grazioso, steso sul ghiaccio come una martire coperta di sangue e il rosso che fuoriuscirà lentamente bagnando i suoi pallidi capelli, e lui si lecca le labbra e alza la spada e non vede l’ora.



sacro

Lui le bacia le cicatrici ad una ad una, anche quelle che deturpano l’interno delle sue cosce (è più facile punirsi dove gli altri non ti possono vedere), ma non può guarire le ferite che attraversano il suo cuore e la sua mente, quelle che rimarranno per sempre seppellite sotto la pelle.



addii

Durante l’ultima notte della sua carcerazione temporanea ad Arendelle, Elsa viene ad esaminare i dettagli dell’ultimo minuto della sua partenza; dieci minuti dopo, lei è bloccata al muro, le gambe avvolte intorno al suo busto, il respiro caldo, i gemiti bassi nelle sue orecchie, e lui pensa che questo potrebbe essere il miglior addio che abbia mai ricevuto.



mondo

Si concede solo un attimo per sentirsi male quando toglie un’ultima cosa a una persona che ha già perso tutto.



normale

La mattina dopo lo saluta educatamente come la regina composta che è, indossando i guanti e tenendo i capelli raccolti in uno stretto chignon, ma lui sorride, si ricorda di come il suo rossore si fosse spanto su tutto il corpo, delle cose molto poco signorili che Elsa ha mugolato quando lui ha piegato le dita dentro di lei, il breve ansito che ha soffiato nel suo orecchio quando è venuta, e lui sa che non riuscirà più a guardarla nello stesso modo.



febbre

La sua bocca traccia una scia bollente lungo la sua mascella, il suo collo, sopra la curva dei suoi seni, la morde e lecca talmente che lei è sicura che quando si guarderà il corpo se lo vedrà ricoperto di bruciature; i succhiotti e i morsi scompaiono dopo alcuni giorni, ma sa di essere stata marchiata da lui per sempre.



risata

Scusa, aspetta, che? e Anna mette la mano sulla fronte di sua sorella e controlla che non abbia la febbre, una qualche malattia o, ad esempio, idiotaggine da cervello morto, perché si rifiuta di credere che il Penso di essermi innamorata di Hans di Elsa possa essere sincero.



bugie

Le loro labbra si scontrano tanto da lasciargli un livido, poi lui si stacca, ringhia Guardami e dimmi che questo non significa nulla per te, ma lei lo fa, intreccia il suo sguardo blu ai suoi occhi verdi e, con una voce che si trattiene a stento da tremolare, sussurra Non significa nulla… e non cambia niente.



per sempre

Si rannicchia al suo fianco, mormora un delicato Spero che potremo rimanere così per sempre, e Hans annuisce e la bacia sulla fronte, ma per lui il “per sempre” potrà durare solo fino a quando non avrà la corona di Arendelle posata sulla testa e il sangue di lei che gli gocciolerà dalle mani.



sopraffatta

Quando Hans finalmente si mette in ginocchio e le chiede di sposarlo – proprio come deve aver fatto con Anna, pensa aspramente Elsa per un attimo –, il suo gesto è così inaspettato che Elsa squittisce un Sì! seguito da un Aspetta, no, fa continuamente marcia avanti e indietro per un paio di minuti, e infine decide per un Sì, certo bisbigliato in un bacio.



sospiro

Le dita di Elsa vagano sopra il livido sul suo naso che sta velocemente diventando viola – per cortesia di sua sorella –, ma ogni sua speranza di compassione muore quando lei lo guarda in faccia e sussurra Ti saresti meritato di peggio.



attesa

Elsa, fermati! e la mano di Anna le afferra il polso (tutto questo non ha semplicemente un che di inquietantemente familiare?) e i suoi occhi sono supplichevoli quando esclama Non sei obbligata a farlo, non gli devi niente!; Elsa scuote la testa e si stacca da sua sorella, perché sì, lei è obbligata a farlo, deve a Hans la sua vita, che le piaccia o no.



parlare

Elsa si rende conto che parlare con Hans è inutile, perché lui è diventato un esperto nell’arte di parlare a lei e non con lei, e ascolta di raro ciò che lei ha da dirgli.



ricerca

Si ricorda di averlo guardato con disperazione, le dita che si contraevano e distendevano nel tentativo di reprimere la selvaggia rabbia animalesca che le cresceva in petto, cercando una speranza di salvezza negli occhi di un uomo che conosceva a malapena.



speranza

Avanza verso di lei, la voce piatta e spietata; gli occhi che lei ha implorato non molto più di un’ora prima – Devi convincerli a lasciarmi andare! – sono freddi e insensibili e si rende conto di essere stata una sciocca a pensare di essersi potuta meritare la compassione di qualcuno.



eclissi

Avverte l’ombra di lui coprire la sua, chiude gli occhi, e aspetta che tutto finisca.



gravità

Ha protetto Anna da quest’uomo rifiutandosi di benedire il loro matrimonio, ma, adesso che lui le stringe forte i fianchi, ride e si rende conto che non è rimasto più nessuno a benedire la sua decisione di commettere questo errore.



strada

Cerca di trovare qualcosa nel suo viso, qualcosa che le faccia capire dal suo sguardo impenetrabile che tutto andrà bene, che non sta commettendo lo sbaglio più grande della sua vita, ma lui sorride solamente e le prende la mano e la conduce verso il cammino che sa che la guiderà verso la sua autodistruzione.



sconosciuto

Le mani incerte e tremolanti che scorrono sul suo corpo e lo sguardo inquisitorio che lei gli getta quando le sue dite giocano con il bottone dei suoi pantaloni gli rivelano chiaramente che lei non ha mai fatto qualcosa di simile prima d’ora.



serratura

Ha passato anni interi a cercare di tenere sotto controllo i suoi sentimenti, celare domare non mostrare, perciò le sembra molto ingiusto che a lui siano necessari solo un paio di minuti e alcune frecciatine pungenti ben mirate per disfare tutto il suo lavoro.



respiro

La sua voce è calda contro il suo orecchio, le sussurra Andrà tutto bene e, per qualche stupida ragione, lei gli crede.

   
 
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