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Autore: Helen24    16/05/2020    2 recensioni
Harry ha appena visto le memorie di Piton e scoperto che deve morire. Ma prima di esalare l'ultimo respiro decide di rivelare a Draco i suoi sentimenti, tenuti nascosti per anni. Solo che, come sappiamo, Harry di fatto non viene ucciso dall'Avada Kedavra di Voldemort...
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il mio ultimo desiderio



(Harry)
Sono appena riemerso dal pensatoio. Ho una valanga di pensieri che mi invadono. Ho appena scoperto che Piton era tutto l’opposto di quel che pensavo. Era sempre stato dalla mia parte. È sempre stato innamorato di mia madre. Ha fatto di tutto per proteggermi. Era d’accordo con Silente. Ma soprattutto ho scoperto che devo morire. E non ho scelta, altrimenti questa guerra non potrà mai essere vinta. Non posso far vincere Voldemort, quale che sia il costo. Così devo morire.

Ma è proprio il fatto di non aver scelta a farmi stare bene. Posso solo rassegnarmi al fatto che la mia vita è finita. È inevitabile. E questo mi toglie qualsiasi paura. Io ho già perso. E non aver più niente da perdere in effetti mi fa stare bene. Così mi incammino verso la foresta.

Incontro Ron e Hermione, li saluto per l’ultima volta. Sono sereno, ho accettato il mio destino. So che loro ce la faranno.

Poi un pensiero si fa largo nella mia testa e mi blocco. Non posso morire senza averglielo detto. E il tempo per fare questa cosa ce l’ho. Devo dire a Draco Malfoy che lo amo. Ebbene sì, sono anni che sono innamorato cotto di lui. Non c’è stato verso di togliermelo dalla testa. Più ci provavo e più me ne innamoravo. Lui non ne sa niente. Non ho mai potuto dirglielo, sicuro del suo rifiuto. No, non avrei potuto sopportarlo. Ma adesso sono un uomo morto e non ho niente da perdere.

Mi incammino verso il salone di serpe verde. Sento che è lì. Indosso il mantello dell’invisibilità e corro da lui. Lo trovo. Lo strattono e lo porto in una stanza dove siamo soli. Solo allora tolgo il mantello. Lo vedo prendere la bacchetta. Ah già, solo ora mi ricordo che noi siamo nemici. Mi affretto a disarmarlo con un Expelliarmus.

“Che vuoi Potter?” mi dice preoccupato, non ha proprio idea di cosa io sia venuto a fare. Forse pensa addirittura che sia lì per ucciderlo. D’improvviso mi rendo conto che non riesco a dirglielo. Non riesco a guardare quegli occhi tristi e spaventati e dirgli che lo amo. E soprattutto non potrei mai sopportare i suoi occhi, quei bellissimi occhi, che si spalancano dalla sorpresa e forse dallo schifo di sapere che un uomo lo ama. No non posso sopportarlo, ma è la mia unica occasione e non posso perderla.

“Pietrificus totalus” pronuncio e Draco cade a terra immobilizzato dal mio incantesimo. Mi siedo a fianco a lui e comincio la mia confessione, o meglio, il mio monologo.

“Perdonami se ti faccio questo, ma devo dirti una cosa e non ci sarei riuscito se tu potevi rispondermi. Ok… Allora… Da dove inizio… Giusto, Malfoy io sto per morire. Sto per andare a consegnarmi a Voldemort. Non sono triste perché questo ci permetterà di vincere la guerra. Anche se sinceramente non ho ancora capito tu da che parte stai…
Comunque non potevo andarmene da questo mondo senza prima averti detto questa cosa. Draco io ti amo… Non lo so come è successo, non lo so. È iniziato tutto il terzo anno quando Fierobecco ti ha attaccato. Io ho visto che potevi essere ferito e ho capito che non volevo ti venisse fatto del male, per quanto tu lo meritassi! Non ho capito subito quella sensazione, credimi ci ho messo parecchio a capire di essere innamorato di te, ma più tempo passava e più non potevo negarlo. Ho sofferto tantissimo quando ho scoperto che eri diventato un mangiamorte. E ti devo chiedere scusa per quel Sectumsempra… Ho veramente esagerato, se Piton non ti avesse salvato io non mi sarei mai potuto perdonare. A proposito, sai che Piton è sempre stato dalla mia parte in realtà? Ma anche questo non c’entra.
Draco, quando mi hai salvato la vita a villa Malfoy, fingendo di non riconoscermi, tu mi hai riempito di gioia, perché ho capito che almeno un po’ stavi dalla mia parte. O quanto meno non mi odiavi. Ti ringrazio Draco, non lo avevo ancora fatto. Non sarei arrivato fin qui senza il tuo intervento! Beh, adesso credo proprio di dover andare. Ti amo Draco e perdonami per quello che sto per fare, consideralo il mio ultimo desiderio.”

Detto questo mi chino e lo bacio sulle labbra. Labbra rigide a causa dell’incantesimo, ma erano anni che desideravo quelle labbra, così fu per me una sensazione comunque magnifica. Non avrei potuto chiedere di più. Mi alzo e me ne vado sereno. A quel punto potevo anche morire.
“Addio Draco” dico andando finalmente incontro al mio destino, senza accorgermi delle lacrime che copiose avevano abbandonato i meravigliosi occhi del mio amato.
 
***
 
(Draco)
Dopo quelli che mi sembrarono anni sentii finalmente il mio corpo rilassarsi e liberarsi dal pietrificus totalus. Ma per quanto fosse piacevole quella sensazione fisica, fu per il mio cuore la peggiore sensazione mai provata. Sì, perché lo sciogliersi di quell’incantesimo poteva significare solamente che chi lo aveva lanciato era morto. Harry era morto. Se ne era andato così, senza che io potessi fare niente per fermarlo. Senza neanche che avessi potuto dirgli “ti amo anche io”.

Era dovuto morire così, senza neanche sapere che il suo amore era corrisposto, perché ero sempre stato troppo codardo per dirglielo. Ora se ne è andato e non ci sarà mai più nessuno in grado di uguagliarlo. Lui, con quel suo carattere al tempo stesso adorabile e detestabile. Almeno per me. Ma ho sempre creduto che lui mi detestasse e basta, invece salta fuori che non era così. Peccato che adesso non serva più a niente saperlo. E sinceramente non so neanche quanta voglia di vivere mi sia rimasta. Se Voldemort ha vinto, la mia famiglia è dalla sua parte e Harry non c’è più quale senso potrebbe avere la mia vita? Fino a poco fa ce lo aveva perché sapevo di avergli salvato la vita almeno una volta. Ma ora che è morto comunque, a cosa è servito?

Così esco dal castello, forse per l’ultima volta. Non ho alcuna voglia di tornare lì dentro, dove ero stato con lui. Comincio a valutare la dolce idea di buttarmi giù dal ponte e raggiungerlo.
È solo questione di pochi attimi prima che il mio peggiore incubo si realizzi. Voldemort che cammina trionfante verso il castello seguito da innumerevoli maghi, tra cui i miei genitori. I miei malvagi genitori che sono sempre stati dalla sua parte, non lasciando a me la possibilità di scegliere, costringendomi ad accettare di uccidere il preside della mia scuola, facendola cadere nel caos più totale. I miei genitori, a cui non avrei mai potuto dire di essere innamorato di un uomo, figuriamoci dirgli che si trattava di Harry Potter.

E poi lo vedo. Proprio lui. Harry, esanime trascinato da Hagrid in lacrime. Dunque è successo davvero. Ne ero già sicuro, ma vederlo coi miei occhi è tutta un’altra storia. Vorrei vomitare, vorrei morire, vorrei lanciare un’ Avada Kedavra a quello schifosissimo serpente. Ma non lo faccio perché sono il solito codardo. E oltretutto non ho più un solo motivo che mi spinga a fare qualsiasi cosa.
Vedo Ginny urlare vedendo che Harry è morto. L’ombra di un sorriso mi attraversa il volto. Lui amava me, non lei. Ma è solo un attimo perché poi sono travolto dalla rabbia perché quell’eroe che era Harry Potter non mi ha dato la possibilità di rispondergli.

Quella schifosa serpe di nome Voldemort chiede di unirsi a lui e i miei genitori, ancora una volta, non mi danno la possibilità di scegliere. Provo vergogna per me stesso a farmi avanti. Ma vado lo stesso, se non lo facessi so che i miei genitori ne pagherebbero le conseguenze, e nonostante tutto io gli voglio bene. Mi trattengo dal vomitare quando sento le sue mani addosso e proseguo come un automa. Neville se ne esce con un discorso accorato, che mi sembra ridicolo. Abbiamo perso. Abbiamo perso tutto. E con tutto intendo Harry Potter.

Finalmente trovo il coraggio di guardarlo. Sento che il mio cuore potrebbe fermarsi perché non ce la fa proprio a reggere quell’emozione. Sto quasi per distogliere lo sguardo quando lo vedo cadere dalle braccia di Hagrid. Inizialmente credo che sia stato quel gigante a farlo cadere, ma poi lui si alza in piedi.

È vivo.

Per un momento non capisco niente. Cerco di elaborare le informazioni ma il mio cervello non sembra farcela a gestirle. Harry è inequivocabilmente vivo. Cerco di elaborare come sia possibile e cosa questo voglia dire. Per la guerra, ma anche per me. Decido che non è il momento di pensare. È il momento che Draco Malfoy smetta di essere un codardo, perché forse è tornata la possibilità che la mia vita possa tornare ad avere un senso. Perché Harry è vivo e questa volta non deve assolutamente morire.
Corro verso di lui.
“Potter!” lo chiamo. Lui mi guarda e gli lancio la mia bacchetta. Non perde tempo e lancia subito un incantesimo. Mi guarda e mi sorride. So che ce la farà.
 
***
 
(Harry)
La guerra è finita. Voldemort è morto. E io inspiegabilmente sono ancora vivo. Ma non riesco ad essere felice. Mi guardo attorno nella sala grande e vedo solo quante vite sia costato tutto questo. Quanti amici. Non posso fare a meno di pensare che sia tutta colpa mia. Hermione cerca di starmi vicina, ma Ron ne ha più bisogno di me dato che ha perso il fratello. Mi sento solo, solo come sono sempre stato.

Poi lo vedo, Draco Malfoy che mi guarda da lontano, nascosto dietro ad una tenda. È comprensibile che non voglia farsi vedere, sicuramente molti lo additerebbero come traditore ritenendolo colpevole delle nostre vittime. Mi fa segno di avvicinarmi.
Solo ora mi ricordo che gli ho confessato il mio amore, convinto che tanto sarei morto e invece sono qui vivo e vegeto. Sto per essere travolto dalle conseguenze di quello che ho detto. Perché mai vorrà parlarmi? Vuole umiliarmi? Ricattarmi? Forse vuole farmela pagare per quel Pietrificus Totalus? Sono arrivato da lui e non posso fare a meno di pensare che io questo ragazzo non potrò mai togliermelo dalla testa.

“Potter, avevi detto che saresti morto.” Mi dice.
“A quanto pare gli Avada Kedavra non hanno effetto su di me!” dico per sdrammatizzare. Ho veramente paura di quello che vuole dirmi. Molta più paura che andare ad affrontare Voldemort.
“Vorresti dirmi che sei sopravvissuto per la seconda volta all’anatema che uccide?” dice lui sconvolto. Io annuisco.
“Potter, questo è assurdo! Comunque non è di questo che volevo parlarti.” Questa frase non fa altro che aumentare la tensione che provo. Voglio solo che me lo dica e basta così non ci penserò più.
“Dimmi” lo esorto.
“Non qui” dice lui e mi afferra per il polso portandomi in un’ aula vuota. Amo la sensazione di avere la sua mano sul braccio. Mi lascia e mi incatena gli occhi con lo sguardo.

“Come hai potuto pietrificarmi e dirmi una cosa simile?!” mi dice. Sembra offeso. Vorrei solo baciarlo, ma so che non posso.
“Senti Malfoy mi dispiace, ti prometto che non lo farò più e che ti lascerò in pace.”
“Potter come hai potuto lanciare una bomba del genere e non darmi la possibilità di risponderti?!” dice lui ignorando completamente le mie scuse.
“Perché non volevo che mi rispondessi! Non volevo che l’ultima cosa che fosse successa nella mia vita fosse ricevere il rifiuto della persona che amo!” gli rispondo alzando un po’ la voce. E voglio solo andarmene e scappare via. Non ce la faccio a reggere quei sentimenti. Mi volto per andarmene, ma lui mi trattiene afferrandomi ancora una volta per il polso.

“Non avresti ricevuto un rifiuto” sussurra, quasi imbarazzato da quello che sta dicendo. Sento il mio cuore perdere un battito e poi cominciare ad accelerare ed impazzire battendo un ritmo irregolare.
“Cosa?!” dico sconvolto.
“Hai capito bene. Anche io ti amo, Harry”
Il mio respiro si ferma e non so cosa mi scaldi di più il cuore, se il fatto che mi ama o il fatto che finalmente lo sento chiamarmi per nome.
“Ma come… Da quando?” chiedo ancora incredulo.
“Dal quarto anno. Direi che mi è successo come a te più o meno. Tu hai detto che hai capito che c’era qualcosa perché ti eri preoccupato per me. Beh, io ho provato una strana sensazione quando sei stato scelto per  il torneo tre maghi. Prima ho pensato che fosse invidia, poi quando hai rischiato la vita contro il drago ho capito che avevo paura di perderti.”
“Mi stai dicendo che sono almeno 3 anni che siamo innamorati l’uno dell’altro e non è mai successo niente tra di noi?! Ma perché non me lo hai detto?”
“Che vuoi, Potter, tu per dirmelo hai dovuto essere in punto di morte e nonostante questo hai deciso di pietrificarmi!” scherzò lui e mi fece veramente bene vederlo così sereno.
“Touchè!” dico avvicinandomi a lui “E adesso che facciamo?” gli chiedo.
“Io direi che recuperiamo il tempo perso” mi risponde avvolgendomi le braccia sui fianchi.
“Ottima idea” rispondo, a mia volta cingendogli i fianchi.

È un attimo magico quello in cui Draco si china verso di me per darmi quel bacio che aspetto da anni. La sensazione delle sue labbra sulle mie è la più dolce mai provata e quando approfondisce quel contatto andando a cercare la mia lingua, non c’è niente che posso fare per impedire di sentirmi completamente perso. Completamente suo.
“Ridimmelo Harry” sussurra lui staccandosi giusto un centimetro dalle mie labbra.
“Ti amo Draco” dico, perso nei suoi occhi.
“Nonostante tutto?”
“Non ho mai smesso di farlo” rispondo e questa volta sono io a baciarlo perché non riesco a stare lontano da quelle labbra. Lui è felice di accogliermi e mi stringe più forte mentre mi bacia con passione. Gli accarezzo i capelli con una mano e con l’altra sento la sua schiena e lo tengo vicino a me. L’ultima cosa che vorrei fare è separarmi da lui ma c’è una cosa che devo dirgli.
“Lo sai chi è stata l’ultima persona a salvarmi la vita?”
Lui mi guarda stranito, non capendo come questa cosa avesse il diritto di interrompere quel bacio.
“Tua madre!” gli dico e lo vedo sorprendersi per poi iniziare a piangere sommessamente.
“Draco che c’è? Scusa… non volevo farti rimanere male, pensavo fosse una cosa bella!”
“Lo è, lo è. È bellissima, Harry. È che fino a un’ora fa tu eri morto, Voldemort aveva vinto e i miei genitori erano malvagi. Invece adesso tu sei vivo, mi ami, Voldemort ha perso ed è stata mia madre a salvarti.” Dice Draco riprendendo a piangere. Lo abbraccio forte, anche se so che è felice, mi fa male vederlo così.
“Harry, promettimi che non mi lascerai mai.” Dice finalmente guardandomi negli occhi e abbandonando le lacrime.
“Mai” rispondo e di nuovo ci baciamo. Lo sento sorridere. Nonostante tutto mi sento felice e so che d’ora in avanti non sarò più solo.
 
 
 
***
 
Ciao a tutti! Eccoci alla fine di questa mia prima one shot! Sono sempre stata da long, quando dal nulla mi si è formata in testa questa fic. Spero che vi sia piaciuta, se sì fatemi sapere che cosa ne pensate!
Per chi non lo sapesse, la scena in cui Draco lancia la bacchetta a Harry è stata in effetti girata, poi però non è stata inserita nel film. Se la volete vedere su internet si trova, anche se di bassa qualità!
Spero di avervi regalato qualche momento piacevole. Un abbraccio,
Helen
   
 
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