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Autore: nattini1    18/05/2020    4 recensioni
“Sai, Dean, aver guardato tutte quelle puntate di Dott. Sexy non ti rende un medico, lo sai vero?” si sfogò Sam.
Scritta per la #1staidkitchallenge del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanar
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 

 

 

“Quando dico che il guidatore sceglie la musica e il passeggero deve tenere la bocca chiusa non intendo letteralmente” disse Dean girando il capo per spiare Sam seduto al suo fianco. Il fratello non aveva emesso un suono nelle ultime due ore.

Dean aveva la coscienza tranquilla: non avevano litigato per nessun motivo, non aveva finito tutta l’acqua calda della doccia, non aveva preso in giro Sam per la sua cena a base di roba verde (beh non più del solito almeno) e non aveva nemmeno flirtato con la cameriera di turno ed era rimasto a bere birra e guardare la partita col fratello. Quel silenzio prolungato era strano.

Sam si spostò a disagio sul sedile stringendo le labbra e lo sguardo penetrante di Dean capì che stava trattenendo una smorfia di dolore: “La ferita mi sta dando molto fastidio...”.

Dean accostò, spense il motore e si girò verso Sam: “Fammi vedere”.

Sam sollevò la maglia.

Il wendigo a cui avevano dato la caccia nel Vermont pochi giorni prima aveva lasciato la sua firma sul suo torace: un lungo taglio che correva contro le costole. Dean lo aveva ricucito come meglio poteva, ma ora appariva molto rosso e gonfio, come se sotto ci fosse una bolla.

Dean guardò meglio Sam e notò che era pallido. Si protese su di lui e posò la mano sulla sua fronte, scostandogli i capelli. Sam non si ritrasse, rassegnato al fatto che non c’era nulla che avrebbe potuto impedire al fratello di verificare le sue condizioni. Sospirò contro la mano fresca.

Dean si accigliò: “Non bruci, ma hai di sicuro la febbre. E la ferita fa schifo, dobbiamo sistemarla”.

“Non è nulla di che Dean, ci penseremo dopo aver eliminato quel fantasma a Carrabassett Valley” provò a protestare Sam.

“Prova a riposarti per un po’ e stai zitto” mormorò Dean riaccendendo la macchina.

“Ma non ti stavi lamentando perché non dicevo nulla?” ironizzò Sam e appoggiò il capo contro il finestrino e chiuse gli occhi, troppo stanco per rendersi conto che l’aveva avuta vinta troppo facilmente.

Fu svegliato dopo nemmeno un’ora da Dean che lo scuoteva piano per una spalla.

“Siamo arrivati?” domandò. Il mal di testa lo stava uccidendo.

“Sì” rispose Dean.

Scesero e Sam vide che si trovavano davanti a una struttura lunga con ampie vetrate e l’insegna che recitava: “Clinica Sugarloaf. Animali grandi e piccoli”.

“Beh, siamo nel Maine, è pieno di cliniche veterinarie e a quest’ora di notte questo era il posto più vicino dove trovare quello che ci serve senza dare nell’occhio. E devi ammettere che tu sei un animale piuttosto grosso!” disse Dean rispondendo all’espressione stupita di Sam.

Scassinarono la porta, superarono la reception ed entrarono in quella che sembrava una sala visite. Dean scartabellò nei vari armadietti e tornò con tra le mani delle buste contenenti vari strumenti. Sam prese dell’alcool e della carta assorbente e ripulì il tavolo di metallo al centro della stanza. Si tolse la maglia e si distese.

“Ora penso io a te, cucciolone!” scherzò Dean guadagnandosi un mezzo sbuffo divertito.

Si lavò e disinfettò le mani e poi cercò tra i vari boccettini dell’anestetico. Era un lusso che non potevano permettersi spesso, quindi ne intascò un paio in previsione del futuro. Rimase incerto con il boccettino in una mano e una siringa nell’altro. Sam prese il telefono e fece una rapida ricerca.

“Per una persona di 70 kg la dose di lidocaina per un’anestesia locale è 20 ml” suggerì.

Dean riempì la siringa e gli fece l’iniezione, poi scartò delle forbici.

“Devo riaprire i punti, Sammy” spiegò.

Sam accennò di sì.

Tagliare i punti e sfilarli fu del tutto indolore.

“Adesso devo riaprire la ferita” spiegò Dean aprendo le forbici e impugnandole come se fossero un coltello.

"Se sbagli ad inclinare la lama delle forbici, potresti recidere una vena. Sei certo di voler correre il rischio? Non sarebbe meglio usare un bisturi?" suggerì Sam; non era molto convinto di tutto quello che Dean stava facendo.

“Magari queste le posso tenere per i tuoi capelli!” ridacchiò Dean gettando le forbici e trovando un bisturi.

Fece una piccola incisione seguendo la linea che aveva cominciato a cicatrizzare e immediatamente cominciò a uscire del pus misto a sangue. Sam respirò rumorosamente, stringendo i pugni; non aveva sentito il taglio, ma la pressione sì, forse le costole potevano essere incrinate.

Dean lo rassicurò: “Ho quasi fatto, Sammy, adesso disinfetto”.

Dean cercò di spremere fuori il pus, poi riempì una siringa di disinfettante e la iniettò dentro la ferita.

Stavolta Sam sentì il bruciore.

“Sai, Dean, aver guardato tutte quelle puntate di Dott. Sexy non ti rende un medico, lo sai vero?” si sfogò.

Dean lo ignorò e cercò un ago ricurvo e del filo da sutura. Rimise i punti ma lasciò una parte aperta dove inserì un tubicino per drenare i liquidi.

Sam si rivestì, un po’ a disagio all’idea di dover andare in giro con un tubicino che sporgeva dal torace.

Dean gli cercò degli antibiotici; non sarebbe stata la prima volta che prendevano farmaci per animali, sapeva che avrebbero avuto lo stesso effetto.

“Non prenderne troppi, Dean. Lasciane qualcuno ai cagnolini!” raccomandò Sam.

Dean sorrise intenerito, Sammy sarebbe stato bene.

 

 

NdA

È stata scritta per la #1staidkitchallenge del gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart (vi lascio il link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/534054389951425/)

Se potete dedicarmi un attimo del vostro tempo, ogni commento è gradito!

 

   
 
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